THE KINKS – BMG pubblica 7 imperdibili album masterizzati per iTunes/HD

Classici senza tempo 

THE KINKS

BMG pubblica 7 imperdibili album

masterizzati per iTunes/HD


 

Il 30 marzo The Kinks tornano sul mercato con la ripubblicazione in una speciale edizione digitale, appositamente masterizzata, di 7 album del periodo che va dal debutto del 1964, “Kinks” fino al culmine della loro carriera che è rappresentato da “Lola Versus Powerman And The Moneygoround, Part 1’ (1970).

Gli album sono stati nuovamente masterizzati per iTunes e saranno disponibili in alta definizione in tutti glistore digitali grazie a BMG.

Questa serie essenziale di una delle migliori band mai esistite, è caratterizzata dalle canzoni scritte da Ray Davies e dallo stile chitarristico power pop del fratello Dave.

Ray Davies è entusiasta del risultato ottenuto dalle masterizzazioni e afferma a tale proposito riproducono in maniera brillante il suono originale”.

La serie comprende i primi 5 album dei Kinks:

Kinks (1964) contiene ‘You Really Got Me’ and ‘Stop Your Sobbing’.

Kinda Kinks (1965) contiene ‘Tired of Waiting for You’.

The Kink Kontroversy (1965) con ‘Till the End of The Day’ e ‘Where Have All The Good Times Gone’.

Face to Face (1966) contiene ‘Dandy’ e‘Sunny Afternoon’.

Something Else (1967) uno dei migliori album dei The Kinks contenente: “David Watts’, ‘Death of A Clown’, ‘Waterloo Sunset’.

Questi album racchiudono alcune delle più belle canzoni mai scritte dal gruppo, ma c’è spazio anche per ‘Lola Versus Powerman And The Moneygoround, Part 1’ del 1970, LP che ha consacrato Ray Davies come uno dei più grandi cantautori della sua e delle ultime generazioni. Autentiche gemme come ‘Get Back In Line’, ‘This Time Tomorrow’ ‘Lola’ sono proprio qui dentro.

L’anno seguente (1971) Ray realizzò il film ‘Percy’, con protagonisti Hywel Bennett, Elke Sommer e Britt Ekland, la cui colonna sonora è l’ultimo album masterizzato di questa incredibile prima serie di 7 titoli.

Questi classici sono stati recentemente masterizzati per iTunes (MFiT) in HD, dai nastri originali per mano degli ingegneri del suono di fama internazionale Andrew Sandoval e Tim Young, presso i Metropolis Studios di Londra.

Le registrazioni sono state ottimizzate per un’esperienza perfetta di ascolto su formato digitale, sia per il download che per lo streaming.

The Kinks – Kinks (UK No.3,1964)
1. Beautiful Delilah
2. So Mystifying
3. Just Can’t Go To Sleep
4. Long Tall Shorty
5. I Took My Baby Home
6. I’m A Lover Not A Fighter
7. You Really Got Me
8. Cadillac
9. Bald Headed Woman
10. Revenge
11. Too Much Monkey Business
12. I’ve Been Driving On Bald Mountain 
13.  Stop You’re Sobbing
14. Got Love If You Want It

The Kinks – Kinda Kinks (UK No.3, 1965)
1. Look For Me Baby
2. Got My Feet On The Ground
3. Nothin’ In The World Can Stop Me Worryin’ ‘Bout That Girl
4. Naggin’ Woman
5. Wonder Where My Baby Is Tonight
6. Tired Of Waiting For You
7. Dancing In The Street
8. Don’t Ever Change
9. Come On Now
10. So Long
11. You Shouldn’t Be Bad
12. Something Better Beginning

The Kinks -The Kink Kontroversy (UK No.9, 1965)
1. Milk Cow Blues
2. 2. Ring The Bells
3. Gotta Get The First Place Home
4. When I See That Girl Of Mine
5. I Am Free
6. Till The End Of The Day
7. The World Keeps Going Round
8. I’m On An Island
9. Where Have All The Good Times Gone
10. It’s Too Late
11. What’s In Store For Me
12. You Can’t Win

The Kinks – Face To Face (UK No.12, 1966)
1. Party Line
2. Rosy Won’t You Please Come Home
3. Dandy
4. Too Much On My Mind
5. Session Man
6. Rainy Day In June
7. House In The Country
8. Holiday In Waikiki
9. Most Exclusive Residence For Sale
10. Fancy
11. Little Miss Queen Of Darkness
12. You’re Looking Fine 
13. Sunny Afternoon
14. I’ll Remember

The Kinks – Something Else (UK No.3, 1967)
1. David Watts
2. Death Of A Clown
3. Two Sisters
4. No Return
5. Harry Rag
6. Tin Solider Man
7. Situation Vacant
8. Love Me Till The Sun Shines
9. Lazy Old Sun
10. Afternoon Tea
11. Funny Face
12. End Of The Season
13. Waterloo Sunset

The Kinks – Lola Versus Powerman And The Moneygoround, Part 1 (1970)
1. The Contenders
2. Strangers
3. Denmark Street
4. Get Back In Line
5. Lola
6. Top Of The Pops
7. The Money Goround
8. This Time Tomorrow
9. A Long Way From Home
10. Rats
11. Apeman
12. Powerman
13. Got To Be Free

The Kinks – Percy (1971)
1. God’s Children
2. Lola (Instrumental)
3. The Way Love Used To Be
4. Completely (Instrumental)
5. Running Round Town (Instrumental)
6. Moments
7. Animals In The Zoo
8. Just Friends
9. Whip Lady (Instrumental)
10. Dreams
11. Helga (Instrumental)
12. Willesden Green
13. God’s Children – End (Instrumental)

Primavera Bits – L’oasi di musica elettronica del Primavera Sound

3 Palchi > 18 ore al giorno > DJ, producer e band 

PRIMAVERA BITS: l’oasi di

musica elettronica del Primavera Sound

 

Il Primavera Sound e la internet radio NTS uniscono le forze per offrire una line-up con oltre sessanta artisti per questo “festival nel festival” dedicato alla musica elettronica

Un nuovo spazio, il Xiringuito Aperol, si aggiunge alla programmazione del Primavera Sound con musica da mezzogiorno sulla spiaggia e la cucina del ristorante Kauai di Gavà

 

Quest’anno più che mai, c’è un Primavera Bits per tutti. Lo spazio per la musica elettronica, inaugurato nel 2016, continua ad espandersi con la creazione di un terzo palco, il Xiringuito Aperol, che sarà il punto di partenza nelle tre giornate principali del festival al Parc del Fòrum. Grazie a quest’area, per la prima volta la musica raggiungerà direttamente la spiaggia dove, oltre a poter ballare sulle musiche di pezzi da novanta come Four Tet, Daphni e Floating Points, i partecipanti del festival potranno anche tuffarsi in mare e gustarsi la popolare paella del ristorante Kauai di Gavà.

Il Primavera Bits non solo estende le sue dimensioni e la sua programmazione, ma aumenta anche l’attitudine eclettica della sua musica, aggiungendo agli spazi per DJ e producer, una selezione importante di artisti e band, ampliando così la varietà stilistica di questo piccolo (per quanto sia sempre meno “piccolo” ad ogni anno che passa) festival nel festival. Su l’altro lato del ponte del Primavera Sound ci saranno 18 ore giornaliere di musica senza interruzioni. Programmato in collaborazione con NTS Radio e con il supporto del comune di Sant Andrià de Besòs , questo anno il Primavera Bits ballerà su tre diversi ritmi:

 

100-120 BPM > XIRINGUITO APEROL

Four Tet, Floating Points e il Dekmantel festival saranno gli ambasciatori di questo nuovo palco, direttamente sulle sabbie della spiaggia del Fòrum che aprirà le sue porte a mezzogiorno e offrirà sei ore di musica per il warm up in riva al mare. Giovedì 31 maggio l’artista britannico Four Tet porterà nel Mediterraneo la scena elettronica londinese con i DJ Josey Rebell e Champion, chiudendo lui stesso il pomeriggio insieme a Daphni, alter ego del sempre versatile Dan Snaith (Caribou). Il venerdì avrà un solo protagonista: Floating Points con un DJ set maratona di sei ore che ha già tutte le premesse per essere un’esperienza completamente fuori dal mondo. Infine, sabato 2 giugno il Xiringuito Aperol sarà curato dal festival danese Dekmantel, che oltre a seguire la consolle presenterà anche Orpheu The Wizard, Palmbomen II e Palms Trax per chiudere l’edizione 2018 da mezzogiorno in poi.

 

120-135 BPM > BACARDÍ LIVE

Con l’arrivo della sera la programmazione si trasferisce sui due palchi principali del Primavera Bits. A partire dalle 18, dal giovedì al sabato, il palco open air Bacardi Live stage ospiterà alcune delle esibizioni dal vivo che segneranno l’edizione 2018 del festival. Tra questi ci saranno le presentazioni dei nuovi album di Jon Hopkins, Floating Points, Oneohtrix Point Never e James Holden & The Spirit Animals, l’estasi selvaggia dei Chromeo, le squisite proposte dei Mount Kimbie e Panda Bear, l’R&B da cameretta dei Majid Jordan, il DJ set della figura storica dell’hip hop, nonché Beastie Boy Mike D, le follie sperimentali di Jlin e Madlib e uno sguardo verso il futuro con stelle nascenti come Jorja Smith e gli ultra-energetici Superorganism. Sarà la conferma sul palco del fatto che la musica elettronica è ormai diventata una parte inscindibile dal pop, dalla psichedelia e dall’R&B.

 

135-150 BPM > DESPERADOS CLUB

Dalle 18:30 all’alba di ogni giornata, il palco Desperados Club trasformerà il Primavera Bits in un enorme club, regalando musica per gli amanti dei sound più marcatamente elettronici. I protagonisti saranno i soliti sospetti per quanto riguarda le notti interminabili di techno e house, con nomi come Mano Le Tough, Honey Dijon, Marcel Dettman, Peggy Gou, Gerd Janson e la squadra di Hivern Discs (che curerà la programmazione per l’intera giornata di sabato), senza dimenticare Master DJ italiano Donato Dozzy, il back-to-back di Hunee e Antal e la disco di Seth Troxler e dell’eroe locale John Talabot.

 

100-150 BPM > OLTRE AL PRIMAVERA BITS

Come sempre, la musica elettronica non sarà confinata esclusivamente all’interno dell’area del Primavera Bits, ma raggiungerà invece ogni angolo e ogni palco del Primavera Sound. Questo permetterà di vivere in tutto il Parc del Fòrum la sperimentazione da sogno di Nils Frahm, l’ipnotica performance live di Four Tet, che presenterà il suo nuovo album, i set di leggende contemporanee come The Black Madonna e DJ Koze, gli inviti a ballare di Lindstrøm, Ross From Friends e DJ Python, i live di THE BLAZE e Delorean: ognuno potrà vivere la propria avventura personale. Il conto alla rovescia è iniziato!

 

La programmazione del Primavera Bits è inclusa all’interno del Primavera Sound 2018. Gli abbonamenti per tutte le giornate del festival sono ancora disponibili, così come i biglietti per il giovedì e il venerdì. I biglietti per il sabato sono esauriti. Per ulteriori informazioni, visitate      www.primaverasound.es/entradas

Ascolta la playlist ufficiale del Primavera Bits su  Apple Music

www.primaverasound.com/

THE LEADING GUY – LAND OF HOPE il nuovo singolo da oggi in radio

THE LEADING GUY

“LAND OF HOPE”

DA OGGI IN RADIO IL NUOVO SINGOLO

DEL FOLK SINGER ITALIANO CHE VUOLE

FARSI STRADA NEL MONDO
 

CONSIDERATO UNO DEI NUOVI TALENTI

DELLA SCENA MUSICALE, 

HA GIÀ FIRMATO LA COLONNA SONORA

PER LA CAMPAGNA MONDIALE DI

DAVIDOFF

THE LEADING GUY (all’anagrafe Simone Zampieri) è cresciuto in Italia per poi trasferirsi e affinarsi artisticamente in Irlanda. Successivamente ha girato l’Europa a piedi e in autobus, da Copenaghen alla Cappadocia, raccogliendo i molti scorci di vite che sarebbero poi diventati i protagonisti delle sue canzoni o, almeno, la base del suo desiderio di raccontare, attraverso la musica, le storie di tutti quelli che sono fuori dall’ordinario, volendolo fare in inglese per provare a parlare a tutti.

Considerato uno dei nuovi talenti della scena musicale internazionale, dopo cento concerti tra Italia ed Europa, lo scorso novembre ha firmato la colonna sonora per la nuova campagna mondiale del brand Davidoff.

Esce oggi il brano “LAND OF HOPE”, pubblicato da Sony Music, che apre il nuovo percorso del folk singer.
In questa nuova canzone The Leading Guy cerca di narrare una “terra promessa” che nella vita è impossibile da trovare. Un non-luogo in cui esprimersi liberamente. Uno stato mentale che possa salvarci e ci faccia sentire liberi anche solo per il tempo di una canzone.
Il brano, composto da Simone e arrangiato assieme al produttore artistico Taketo Gohara, strumentalmente si sviluppa su un loop ritmico, quasi ridondante e psichedelico, sul quale s’intrecciano riff di chitarra, marimba e contrabbasso.

Ciliegina sulla torta è sicuramente la voce graffiante di The Leading Guy che ci guida per tutto il brano, supportata da un coro misto a tre voci, su una linea ritmica di batteria. 
 

 Ascolta “Land of Hope” su Spotify

 

Link Utili:

www.theleadingguy.com
www.facebook.com/theleadingguymusic

FATHER MURPHY “RISING. A REQUIEM FOR FATHER MURPHY” – L’ultimo capitolo

 

FATHER MURPHY

RISING. A REQUIEM FOR FATHER MURPHY”

AVANT! RECORDS, RAMP LOCAL

RIPIYL (Rest in Peace if You Like):

Swans, Suicide, Lydia Lunch, Xiu Xiu, Sunn O))), Current 93


Rising. A Requiem For Father Murphy” segna l’ultimo capitolo dei Father Murphy, emblematico duo della “Psichedelia occulta italiana”. Composto seguendo il format del requiem classico, “Rising” conclude infatti sia la narrazione del percorso del personaggio Father Murphy fatta dalla band tramite tutti i suoi dischi, che il percorso della band stessa. .
Rising” è in uscita il 20 aprile per Avant! Records in Europa, UK e Asia in doppio LP e download digitale e per Ramp Local negli Stati Uniti in doppio LP, CD e download digitale.

DESCRIZIONE ALBUM A CURA DI TRISTAN BATH

Con “Rising” la leggenda di Father Murphy raggiunge il suo culmine. Da fanatico religioso a prete eretico,da eremita a osservatore del suo irrevocabile destino sulla croce, è in “Rising” che Father Murphy incontra infine la sua morte. Il disco segna l’epilogo dei Father Murphy, concludendo un pellegrinaggio che li ha portati, tra le altre cose, a bramare la salvezza e ad accettare il fallimento.

Con la “Trilogia della Croce” del 2015 (che comprende il singolo in cassetta “Calvary”, l’LP “Croce” e l’EP “Lamentations”), il suono dei Father Murphy aveva raggiunto nuove profondità sepolcrali. Agli elementi di base del duo quali le percussioni martellanti, gli organi da chiesa, le chitarre nervose e le cantilene rituali si erano aggiunti una sempre maggior varietà di field recordings, spazi vuoti, bordoni e suoni sempre più processati. Ma in “Rising” la musica del duo si muove in territori ancora diversi.

Il formato è quello del requiem, della messa per i defunti – in questo caso per il defunto, lo stesso Father Murphy – un formato che porta con sé dei codici strutturali ben definiti, come ripetizioni e testi in rima, un qualcosa di totalmente nuovo per il nucleo fondante della band: Freddie Murphy e Chiara Lee. “Per la prima volta non avevamo la completa libertà di fare qualsiasi cosa volessimo” spiegano “Siamo partiti dalla struttura codificata del requiem, anche se poi l’abbiamo resa personale”.

Con “Rising” i Father Murphy hanno portato a termine il compito non semplice di integrare i loro suoni al format del requiem tramite una rilettura originale. Il testo di “Libera Me” ad esempio, tipicamente cantato nel momento finale della sepoltura, viene sostituito da un lancinante field recording di vermi (a cura di Luca Garino, così come i field recordings di tutto il disco). “Per noi questo è il suono trionfale della morte, il ritorno alla terra tramite il processo più naturale del mondo”.

In altri momenti invece la musica aderisce più profondamente alla tradizione; ad esempio nell’uso di suoni più “grandiosi”, come quelli dei timpani o degli ottoni, oppure di schemi rimici presi a prestito dai testi tradizionali. I testi di “Rising” sono stati tutti riscritti, seguendo lo schema classico, ma allontanandosi dall’intrinseco messaggio religioso, risultando quindi più complessi e articolati rispetto ai versi e alle cantilene a cui il duo ci aveva abituati nei dischi precedenti.

Anche nell’ora finale, i Father Murphy rimangono fedeli alla loro filosofia di esplorazione dei suoni. La varietà e la purezza dei dettagli dei suoni utilizzati dal duo non sono mai stati così complessi e audaci. L’album è stato mixato e masterizzato dal collaboratore di lunga data Greg Saunier (Deerhoof) che, nel suo ruolo, interagisce con il suono dell’album ancora più del solito. “Nel corso degli anni, è diventato sempre più estremo nell’effettare i nostri effetti” dicono i Murphy.

Oltre al tocco di Saunier ed ai field recodings di Luca Garino, il disco vede la partecipazione di Maria Mallol (LAME, Gianni Giublena Rosacroce) e del duo newyorkese ARIADNE.

Con “Rising. A Requiem for Father Murphy” il progetto raggiunge il suo apice. “E’ dall’alto della Croce che Father Murphy accetta la sua morte” spiegano Freddie e Chiara “ed è nella morte che la sua esistenza viene confermata”.

FATHER MURPHY

I Father Murphy sono il suono del senso di colpa cattolico. Una spirale discendente che arriva al fondo della fossa, per poi scavare ancora più in basso.

Negli anni sono diventati una delle più interessanti entità musicali italiane, parte di quella comunità che Simon Reynolds ha definito la “Psichedelia occulta italiana”, acclamati soprattutto per i loro intensissimi live, a metà tra concerto, rito e performance artistica. Elogiati da Julian Cope, Michael Gira degli Swans, Geoff Barrow dei Portishead e Mission of Burma fra gli altri, instancabili nei live shows, i Father Murphy sono stati invitati a suonare a tutti i festival europei più importanti (Le Guess Who?, Liverpool Psych fest, Incubate, Supernormal, …), oltre ad aver fatto innumerevoli tour in tutta Europa e Nord America con band del calibro di Deerhoof, Dirty Beaches, Iceage e Xiu Xiu, e recentemente aver suonato come backing band di Jarboe.

Dopo la “Trilogia della Croce” del 2015, la band ha annunciato l’uscita dell’ultimo capitolo del suo percorso, il loro ultimo album. “Rising. A reqiuem for Father Murphy” uscirà nell’aprile 2018 e verrà seguito da un’ultima serie di concerti/celebrazioni funebri per l’epilogo di Father Murphy, che si preannuncia non mesto ma glorioso.

Questo gruppo italiano è ormai diventato una band di culto, in tutti i sensi. – Tristan Bath, THE QUIETUS

Dal vivo, sono semplicemente una delle band più intense in cui vi possiate imbattere di questi tempiValerio Mattioli, XL di REPUBBLICA

Fanno musica che è meravigliosamente malata.... – Eric Hill, EXCLAIM!

La bellezza della loro musica sta nella perfetta calibrazione delle pause e dei tempi, dei momenti di attesa tra un colpo e l’altro, un passo e l’altro, una ferita e l’altra. – Stefano I. Bianchi, BLOW UP

Uno straniante e melodrammatico paesaggio infernale che ricorda le visioni desolate di Cormac McCarthy. – – Jennyfer Lucy Allan, THE GUARDIAN

Il rituale live dei Father Murphy è un raro tipo di cerimonia in grado di sventrare in due parti: una lasciata godere in estasi, l’altra abbandonata ad affrontare il dolore. – Chiara Colli, Zero

Gli italiani Father Murphy ricreano un’atmosfera funebre, un qualcosa a metà fra un Morricone fatto in casa e i Goblin… Il vecchio diavolo Dario Argento approverebbe di certo… – Joseph Stannard,THE WIRE

Suonano come dei punk che hanno segretamente imparato la musica classica – SAN FRANCISCO WEEKLY

Un mix di fuzz oppressivo, strutture intessute e percussioni monastiche di grande inventiva. Di sicuro effetto e spaventoso, come un bellissimo ritratto sporco di sangue.. – Matt Evans, ROCK’A’ROLLA

http://fathermurphy.org/