Primavera Bits – L’oasi di musica elettronica del Primavera Sound

3 Palchi > 18 ore al giorno > DJ, producer e band 

PRIMAVERA BITS: l’oasi di

musica elettronica del Primavera Sound

 

Il Primavera Sound e la internet radio NTS uniscono le forze per offrire una line-up con oltre sessanta artisti per questo “festival nel festival” dedicato alla musica elettronica

Un nuovo spazio, il Xiringuito Aperol, si aggiunge alla programmazione del Primavera Sound con musica da mezzogiorno sulla spiaggia e la cucina del ristorante Kauai di Gavà

 

Quest’anno più che mai, c’è un Primavera Bits per tutti. Lo spazio per la musica elettronica, inaugurato nel 2016, continua ad espandersi con la creazione di un terzo palco, il Xiringuito Aperol, che sarà il punto di partenza nelle tre giornate principali del festival al Parc del Fòrum. Grazie a quest’area, per la prima volta la musica raggiungerà direttamente la spiaggia dove, oltre a poter ballare sulle musiche di pezzi da novanta come Four Tet, Daphni e Floating Points, i partecipanti del festival potranno anche tuffarsi in mare e gustarsi la popolare paella del ristorante Kauai di Gavà.

Il Primavera Bits non solo estende le sue dimensioni e la sua programmazione, ma aumenta anche l’attitudine eclettica della sua musica, aggiungendo agli spazi per DJ e producer, una selezione importante di artisti e band, ampliando così la varietà stilistica di questo piccolo (per quanto sia sempre meno “piccolo” ad ogni anno che passa) festival nel festival. Su l’altro lato del ponte del Primavera Sound ci saranno 18 ore giornaliere di musica senza interruzioni. Programmato in collaborazione con NTS Radio e con il supporto del comune di Sant Andrià de Besòs , questo anno il Primavera Bits ballerà su tre diversi ritmi:

 

100-120 BPM > XIRINGUITO APEROL

Four Tet, Floating Points e il Dekmantel festival saranno gli ambasciatori di questo nuovo palco, direttamente sulle sabbie della spiaggia del Fòrum che aprirà le sue porte a mezzogiorno e offrirà sei ore di musica per il warm up in riva al mare. Giovedì 31 maggio l’artista britannico Four Tet porterà nel Mediterraneo la scena elettronica londinese con i DJ Josey Rebell e Champion, chiudendo lui stesso il pomeriggio insieme a Daphni, alter ego del sempre versatile Dan Snaith (Caribou). Il venerdì avrà un solo protagonista: Floating Points con un DJ set maratona di sei ore che ha già tutte le premesse per essere un’esperienza completamente fuori dal mondo. Infine, sabato 2 giugno il Xiringuito Aperol sarà curato dal festival danese Dekmantel, che oltre a seguire la consolle presenterà anche Orpheu The Wizard, Palmbomen II e Palms Trax per chiudere l’edizione 2018 da mezzogiorno in poi.

 

120-135 BPM > BACARDÍ LIVE

Con l’arrivo della sera la programmazione si trasferisce sui due palchi principali del Primavera Bits. A partire dalle 18, dal giovedì al sabato, il palco open air Bacardi Live stage ospiterà alcune delle esibizioni dal vivo che segneranno l’edizione 2018 del festival. Tra questi ci saranno le presentazioni dei nuovi album di Jon Hopkins, Floating Points, Oneohtrix Point Never e James Holden & The Spirit Animals, l’estasi selvaggia dei Chromeo, le squisite proposte dei Mount Kimbie e Panda Bear, l’R&B da cameretta dei Majid Jordan, il DJ set della figura storica dell’hip hop, nonché Beastie Boy Mike D, le follie sperimentali di Jlin e Madlib e uno sguardo verso il futuro con stelle nascenti come Jorja Smith e gli ultra-energetici Superorganism. Sarà la conferma sul palco del fatto che la musica elettronica è ormai diventata una parte inscindibile dal pop, dalla psichedelia e dall’R&B.

 

135-150 BPM > DESPERADOS CLUB

Dalle 18:30 all’alba di ogni giornata, il palco Desperados Club trasformerà il Primavera Bits in un enorme club, regalando musica per gli amanti dei sound più marcatamente elettronici. I protagonisti saranno i soliti sospetti per quanto riguarda le notti interminabili di techno e house, con nomi come Mano Le Tough, Honey Dijon, Marcel Dettman, Peggy Gou, Gerd Janson e la squadra di Hivern Discs (che curerà la programmazione per l’intera giornata di sabato), senza dimenticare Master DJ italiano Donato Dozzy, il back-to-back di Hunee e Antal e la disco di Seth Troxler e dell’eroe locale John Talabot.

 

100-150 BPM > OLTRE AL PRIMAVERA BITS

Come sempre, la musica elettronica non sarà confinata esclusivamente all’interno dell’area del Primavera Bits, ma raggiungerà invece ogni angolo e ogni palco del Primavera Sound. Questo permetterà di vivere in tutto il Parc del Fòrum la sperimentazione da sogno di Nils Frahm, l’ipnotica performance live di Four Tet, che presenterà il suo nuovo album, i set di leggende contemporanee come The Black Madonna e DJ Koze, gli inviti a ballare di Lindstrøm, Ross From Friends e DJ Python, i live di THE BLAZE e Delorean: ognuno potrà vivere la propria avventura personale. Il conto alla rovescia è iniziato!

 

La programmazione del Primavera Bits è inclusa all’interno del Primavera Sound 2018. Gli abbonamenti per tutte le giornate del festival sono ancora disponibili, così come i biglietti per il giovedì e il venerdì. I biglietti per il sabato sono esauriti. Per ulteriori informazioni, visitate      www.primaverasound.es/entradas

Ascolta la playlist ufficiale del Primavera Bits su  Apple Music

www.primaverasound.com/

THE LEADING GUY – LAND OF HOPE il nuovo singolo da oggi in radio

THE LEADING GUY

“LAND OF HOPE”

DA OGGI IN RADIO IL NUOVO SINGOLO

DEL FOLK SINGER ITALIANO CHE VUOLE

FARSI STRADA NEL MONDO
 

CONSIDERATO UNO DEI NUOVI TALENTI

DELLA SCENA MUSICALE, 

HA GIÀ FIRMATO LA COLONNA SONORA

PER LA CAMPAGNA MONDIALE DI

DAVIDOFF

THE LEADING GUY (all’anagrafe Simone Zampieri) è cresciuto in Italia per poi trasferirsi e affinarsi artisticamente in Irlanda. Successivamente ha girato l’Europa a piedi e in autobus, da Copenaghen alla Cappadocia, raccogliendo i molti scorci di vite che sarebbero poi diventati i protagonisti delle sue canzoni o, almeno, la base del suo desiderio di raccontare, attraverso la musica, le storie di tutti quelli che sono fuori dall’ordinario, volendolo fare in inglese per provare a parlare a tutti.

Considerato uno dei nuovi talenti della scena musicale internazionale, dopo cento concerti tra Italia ed Europa, lo scorso novembre ha firmato la colonna sonora per la nuova campagna mondiale del brand Davidoff.

Esce oggi il brano “LAND OF HOPE”, pubblicato da Sony Music, che apre il nuovo percorso del folk singer.
In questa nuova canzone The Leading Guy cerca di narrare una “terra promessa” che nella vita è impossibile da trovare. Un non-luogo in cui esprimersi liberamente. Uno stato mentale che possa salvarci e ci faccia sentire liberi anche solo per il tempo di una canzone.
Il brano, composto da Simone e arrangiato assieme al produttore artistico Taketo Gohara, strumentalmente si sviluppa su un loop ritmico, quasi ridondante e psichedelico, sul quale s’intrecciano riff di chitarra, marimba e contrabbasso.

Ciliegina sulla torta è sicuramente la voce graffiante di The Leading Guy che ci guida per tutto il brano, supportata da un coro misto a tre voci, su una linea ritmica di batteria. 
 

 Ascolta “Land of Hope” su Spotify

 

Link Utili:

www.theleadingguy.com
www.facebook.com/theleadingguymusic

FATHER MURPHY “RISING. A REQUIEM FOR FATHER MURPHY” – L’ultimo capitolo

 

FATHER MURPHY

RISING. A REQUIEM FOR FATHER MURPHY”

AVANT! RECORDS, RAMP LOCAL

RIPIYL (Rest in Peace if You Like):

Swans, Suicide, Lydia Lunch, Xiu Xiu, Sunn O))), Current 93


Rising. A Requiem For Father Murphy” segna l’ultimo capitolo dei Father Murphy, emblematico duo della “Psichedelia occulta italiana”. Composto seguendo il format del requiem classico, “Rising” conclude infatti sia la narrazione del percorso del personaggio Father Murphy fatta dalla band tramite tutti i suoi dischi, che il percorso della band stessa. .
Rising” è in uscita il 20 aprile per Avant! Records in Europa, UK e Asia in doppio LP e download digitale e per Ramp Local negli Stati Uniti in doppio LP, CD e download digitale.

DESCRIZIONE ALBUM A CURA DI TRISTAN BATH

Con “Rising” la leggenda di Father Murphy raggiunge il suo culmine. Da fanatico religioso a prete eretico,da eremita a osservatore del suo irrevocabile destino sulla croce, è in “Rising” che Father Murphy incontra infine la sua morte. Il disco segna l’epilogo dei Father Murphy, concludendo un pellegrinaggio che li ha portati, tra le altre cose, a bramare la salvezza e ad accettare il fallimento.

Con la “Trilogia della Croce” del 2015 (che comprende il singolo in cassetta “Calvary”, l’LP “Croce” e l’EP “Lamentations”), il suono dei Father Murphy aveva raggiunto nuove profondità sepolcrali. Agli elementi di base del duo quali le percussioni martellanti, gli organi da chiesa, le chitarre nervose e le cantilene rituali si erano aggiunti una sempre maggior varietà di field recordings, spazi vuoti, bordoni e suoni sempre più processati. Ma in “Rising” la musica del duo si muove in territori ancora diversi.

Il formato è quello del requiem, della messa per i defunti – in questo caso per il defunto, lo stesso Father Murphy – un formato che porta con sé dei codici strutturali ben definiti, come ripetizioni e testi in rima, un qualcosa di totalmente nuovo per il nucleo fondante della band: Freddie Murphy e Chiara Lee. “Per la prima volta non avevamo la completa libertà di fare qualsiasi cosa volessimo” spiegano “Siamo partiti dalla struttura codificata del requiem, anche se poi l’abbiamo resa personale”.

Con “Rising” i Father Murphy hanno portato a termine il compito non semplice di integrare i loro suoni al format del requiem tramite una rilettura originale. Il testo di “Libera Me” ad esempio, tipicamente cantato nel momento finale della sepoltura, viene sostituito da un lancinante field recording di vermi (a cura di Luca Garino, così come i field recordings di tutto il disco). “Per noi questo è il suono trionfale della morte, il ritorno alla terra tramite il processo più naturale del mondo”.

In altri momenti invece la musica aderisce più profondamente alla tradizione; ad esempio nell’uso di suoni più “grandiosi”, come quelli dei timpani o degli ottoni, oppure di schemi rimici presi a prestito dai testi tradizionali. I testi di “Rising” sono stati tutti riscritti, seguendo lo schema classico, ma allontanandosi dall’intrinseco messaggio religioso, risultando quindi più complessi e articolati rispetto ai versi e alle cantilene a cui il duo ci aveva abituati nei dischi precedenti.

Anche nell’ora finale, i Father Murphy rimangono fedeli alla loro filosofia di esplorazione dei suoni. La varietà e la purezza dei dettagli dei suoni utilizzati dal duo non sono mai stati così complessi e audaci. L’album è stato mixato e masterizzato dal collaboratore di lunga data Greg Saunier (Deerhoof) che, nel suo ruolo, interagisce con il suono dell’album ancora più del solito. “Nel corso degli anni, è diventato sempre più estremo nell’effettare i nostri effetti” dicono i Murphy.

Oltre al tocco di Saunier ed ai field recodings di Luca Garino, il disco vede la partecipazione di Maria Mallol (LAME, Gianni Giublena Rosacroce) e del duo newyorkese ARIADNE.

Con “Rising. A Requiem for Father Murphy” il progetto raggiunge il suo apice. “E’ dall’alto della Croce che Father Murphy accetta la sua morte” spiegano Freddie e Chiara “ed è nella morte che la sua esistenza viene confermata”.

FATHER MURPHY

I Father Murphy sono il suono del senso di colpa cattolico. Una spirale discendente che arriva al fondo della fossa, per poi scavare ancora più in basso.

Negli anni sono diventati una delle più interessanti entità musicali italiane, parte di quella comunità che Simon Reynolds ha definito la “Psichedelia occulta italiana”, acclamati soprattutto per i loro intensissimi live, a metà tra concerto, rito e performance artistica. Elogiati da Julian Cope, Michael Gira degli Swans, Geoff Barrow dei Portishead e Mission of Burma fra gli altri, instancabili nei live shows, i Father Murphy sono stati invitati a suonare a tutti i festival europei più importanti (Le Guess Who?, Liverpool Psych fest, Incubate, Supernormal, …), oltre ad aver fatto innumerevoli tour in tutta Europa e Nord America con band del calibro di Deerhoof, Dirty Beaches, Iceage e Xiu Xiu, e recentemente aver suonato come backing band di Jarboe.

Dopo la “Trilogia della Croce” del 2015, la band ha annunciato l’uscita dell’ultimo capitolo del suo percorso, il loro ultimo album. “Rising. A reqiuem for Father Murphy” uscirà nell’aprile 2018 e verrà seguito da un’ultima serie di concerti/celebrazioni funebri per l’epilogo di Father Murphy, che si preannuncia non mesto ma glorioso.

Questo gruppo italiano è ormai diventato una band di culto, in tutti i sensi. – Tristan Bath, THE QUIETUS

Dal vivo, sono semplicemente una delle band più intense in cui vi possiate imbattere di questi tempiValerio Mattioli, XL di REPUBBLICA

Fanno musica che è meravigliosamente malata.... – Eric Hill, EXCLAIM!

La bellezza della loro musica sta nella perfetta calibrazione delle pause e dei tempi, dei momenti di attesa tra un colpo e l’altro, un passo e l’altro, una ferita e l’altra. – Stefano I. Bianchi, BLOW UP

Uno straniante e melodrammatico paesaggio infernale che ricorda le visioni desolate di Cormac McCarthy. – – Jennyfer Lucy Allan, THE GUARDIAN

Il rituale live dei Father Murphy è un raro tipo di cerimonia in grado di sventrare in due parti: una lasciata godere in estasi, l’altra abbandonata ad affrontare il dolore. – Chiara Colli, Zero

Gli italiani Father Murphy ricreano un’atmosfera funebre, un qualcosa a metà fra un Morricone fatto in casa e i Goblin… Il vecchio diavolo Dario Argento approverebbe di certo… – Joseph Stannard,THE WIRE

Suonano come dei punk che hanno segretamente imparato la musica classica – SAN FRANCISCO WEEKLY

Un mix di fuzz oppressivo, strutture intessute e percussioni monastiche di grande inventiva. Di sicuro effetto e spaventoso, come un bellissimo ritratto sporco di sangue.. – Matt Evans, ROCK’A’ROLLA

http://fathermurphy.org/

 

 

LUDOVICO EINAUDI nominato al JAPAN ACADEMY FILM AWARD

LUDOVICO EINAUDI

nominato al

JAPAN ACADEMY FILM AWARD

per le musiche del film

“THE THIRD MURDER”

di HIROKAZU KOREEDA

 

La musica che Ludovico Einaudi ha composto per il film “The Third Murder” (titolo originale “Sandome no satsujin”) di Hirokazu Koreeda, è in lizza per il prestigioso Japan Academy Film Award, il premio Oscar giapponese che, come per Hollywood, è assegnato da una giuria di esponenti della cinematografia nipponica e di addetti ai lavori.

Il film, presentato allo scorso Festival di Venezia con ottimi riscontri di pubblico e critica, è un legal thriller psicologico in cui l’avvocato difensore del reo confesso di un omicidio e in attesa dell’esecuzione capitale, indaga su quel che è veramente successo.
Ben nove sono le candidature di “The third Murder”: miglior film, sceneggiatura originale, regia, attore non protagonista, attrice non protagonista, luci, montaggio, qualità di registrazione e musica.

Il premio verrà assegnato a Tokyo venerdì alla presenza del regista Hirokazu Koreeda, del cast e del maestro Einaudi.

 

Link Utili:

www.ponderosa.it

www.ludovicoeinaudi.com/

“Internos” è il primo estratto dal nuovo album dei DIARI DELLA FINE su Black Candy Records

 


“Internos” è il primo estratto dal nuovo album dei

DIARI DELLA FINE su Black Candy Records

 

ll loro momento di vita è quello bastardo dei 25 anni, dove sei più vicino ai 30 che ai 20.
Sperimentano l’elettronica internazionale in cameretta dal 2014, vestendola di un cantautorato Italiano intellegibile e immaginifico al contempo,

I Diari della Fine sono 3 toscani: Nicolò, Filippo e Iacopo

Dopo una gestazione di 2 anni sono pronti a partorire il loro primo album “Documenti” che uscirà a primavera 2018 per Black Candy Records (Audioglobe/Warner Music Italy), un disco in cui non c’è spazio per politica, non c’è spazio per cronaca e non c’è spazio per la protesta.
C’è l’individuo, ci sono io e ci sei te e c’è chi ascolta quello che ci diciamo quando siamo soli

“Documenti” è tutto questo, un disco di canzoni itpop, scritte con l’aiuto di sintetizzatori e campionatori senza nessun tipo di pregiudizio verso il computer. Analogico e digitale che vivono complementari, un patto insolito che li circonda su ogni livello, dalle mappe antiche sulle grafiche disegnate su Photoshop al look decapato e coloniale per una fredda e moderna griglia Instagram.

Il primo estratto dal disco è “INTERNOS”, una somma di micro note arpeggiate che riverberano fino ad esplodere in un ritornello R&B col basso che detta le regole del movimento che dovrà fare il bacino per i prossimi due minuti. 
Il testo è esistenzialista come tutti i temi che trattano i documenti dei Diari della Fine e in questo caso parla di una coppia che si sfiora, si racconta ma non riesce a raggiungersi e il videoclip diretto da Stefano Poggioni del collettivo The Factory Prd, già conosciuto per i recenti lavori con Levante ed Emis Killa:  https://youtu.be/QCLu9hkPIvQ

A breve saranno annunciate anche le prime date live della band curate da Locusta Booking.

 

www.facebook.com/diaridellafine/

CHRISTADORO dal vivo a Milano per la prima volta in assoluto

CHRISTADORO

DAL VIVO A MILANO

PER LA PRIMA VOLTA IN ASSOLUTO

SANTERIA SOCIAL CLUB – MILANO

Domenica 4 MARZO 2018  ore 17:30

Ingresso 13€+dp o 15€ in cassa il giorno del concerto

PREVENDITE:
www.mailticket.it/evento/12683

www.ciaotickets.com/evento/santeria-prog-party

 

PROG PARTY

Una vera e autentica festa che mette insieme tre modi differenti di creare e suonare il rock Progressivo: TORSO VIRILE COLOSSALE e i relativi gigantismi cinematografici inattesi, LA COSCIENZA DI ZENO, con la loro sapiente miscela sonora e le ombreggiature dark autorali dei CHRISTADORO.

Tre esibizioni con il filo rosso della AMS Records (etichetta leader del genere Progressive in Italia e nel mondo) che esplorano formule Prog:

– TORSO VIRILE COLOSSALE

– LA COSCIENZA DI ZENO

– CHRISTADORO

 

CHRISTADORO è un insieme di consolidati musicisti, a partire dal batterista del gruppo, Mox Cristadoro, con un’attività ultra trentennale che ha il suo vertice nell’album dark di culto “In Absentia Christi”, a firma MonumentuM, pubblicato in UK a metà anni ’90 e ristampato più volte in vari Paesi d’Europa.  
Ha fatto parte dei Carnival of Fools e preso parte  alla prima formazione dei  La Crus (con M.E. Giovanardi), successivamente con Santa Sangre (Consorzio Produttori Indipendenti) per oltre un lustro, oltre a una partecipazione con Cristina Donà nel suo album d’esordio. La sua militanza in band di rilievo della scena Hardcore Punk italiana è stata costante (Crash Box, Govinda HC Project, Furious Party, Incudine).
Al termine del 2015, l’amicizia col musicista Fabio Zuffanti (Finisterre, La Maschera di cera, HostSonaten, Z Band e innumerevoli altre esperienze) confluisce nel progetto Christadoro.                                   
Venerdì 13 gennaio 2017 è  stato pubblicato l’omonimo album d’esordio dei Christadoro, (Nei formati CD paper sleeve e in LP), su etichetta AMS, distribuzione BTF, esplicitamente ispirata a quella dell’album capolavoro Black Sabbath, immesso sul mercato il venerdì 13 febbraio 1970.
Se i Calibro 35  hanno saputo rivalutare con credibilità e successo il repertorio italiano dei grandi compositori di pregiate colonne sonore degli anni ’70, l’esordio del progetto CHRISTADORO pone in luce la grande scuola autorale di un periodo unico, intramontabile e prezioso, con un nuovo vestito, grazie all’apporto di musicisti d’eccezione come tra gli altri, di Franco Mussida (alla sua prima apparizione discografica post PFM) e Garbo

 

Queste le reazioni dei media alla pubblicazione del primo album di CHRISTADORO (Gennaio 2017):

CLASSIC ROCK:

Il tutto elaborato, splendidamente e con inventiva..”

LOST HIGHWAYS:

Ritornare agli anni settanta. Ritornare alle radici della tradizione cantautorale italiana. Ritornare a credere in un modo di scrivere canzoni, dove ancora testi “impegnati” potevano essere incernierati in strutture rock di attitudine progressive.”

AFFARITALIANI:

CHRISTADORO pone in luce la grande scuola autorale di un periodo unico, intramontabile e prezioso, con un nuovo vestito.”

MUCCHIO:

Non era scontato immaginarsi brani di Dalla, Vecchioni, Venditti, Baglioni reinterpretati in veste progressive. Era una sfida coraggiosa ma che nel progetto Christadoro ha trovato la sua perfetta realizzazione.”

BLOW UP:

Ensemble fatto da fior di musicisti, per cui le riletture sono sempre fantasiose e di grande gusto..”

ROCKERILLA

I brani sono tutti di impeccabile maestria e bellezza…

SPAZIO ROCK

Christadoro” è uno splendido lavoro, che non si basa esclusivamente sulla contemplazione del nostro panorama cantautoriale, ma che ne ha ri-illustrato le meraviglie con arrangiamenti complessi..”

ams-music.it

www.santeria.milano.it/toscana

GRAHAM NASH An Intimate Evening of Songs and Stories – La leggenda del rock torna in Italia

Graham Nash

An Intimate Evening of Songs and Stories

LA LEGGENDA DEL ROCK TORNA IN ITALIA

PER UNA SERIE DI CONCERTI

 

Pochi possono vantare una carriera straordinaria in campo artistico come Graham Nash; è’ infatti immensa la quantità di successi raggiunti da questo artista nei suoi settantacinque anni di vita, tantissime le sue canzoni passate alla storia come colonna sonora dell’ultimo mezzo secolo, prima con gli Hollies e poi con Crosby, Stills e Young, fino a This Path Tonight”(2016) la sua ultima fatica discografica.

Queste le serate per l’indimenticabile voce (accompagnato per l’occasione da Shane Fontayne alla chitarra e voci e da Todd Caldwell alle tastiere e voci) che ha segnato un’epoca, in quella che sarà una serie di intimi appuntamenti in cui verranno proposte canzoni e storie:

30 GIUGNO – VAL DI FASSA  (TN) – I SUONI DELLE DOLOMITI
01 LUGLIO  – RECANATI (MC) – PIAZZA LEOPARDI
02 LUGLIO – ROMA – CASA DEL JAZZ / SUMMER TIME 2018
I CONCERTI NEL PARCO
04 LUGLIO – PISTOIA – PISTOIA BLUES
05 LUGLIO – MILANO – VILLA ARCONATI

Graham Nash è stata una voce sempre a sostegno della giustizia sociale e ambientale, basta ricordare gli indimenticabili concerti di No Nukes contro l’energia nucleare di tutto il mondo, oltre a quelli a favore dei soccorsi umanitari in Giappone nel 2011 fino a quelli di Occupy Wall Street nel Lower Manhattan.

Nel settembre 2013, Nash ha pubblicato la sua tanto attesa autobiografia “Wild Tales”, che offre uno sguardo avvincente e senza esclusione di colpi, sulla sua straordinaria carriera e la sua musica che ha definito più di una generazione.

 

Playlist dei brani di maggior successo di Graham Nash:

open.spotify.com/user/markspector/playlist/0vMg3aXQbnnSYZtve8zQEE

info:

www.grahamnash.com
www.ponderosa.it

Video:

www.facebook.com/skyvillelive/videos/2032594523621781
www.facebook.com/skyvillelive/videos/2032633693617864

 

NB: la partecipazione al concerto de I SUONI DELLE DOLOMITI presso Rifugio Micheluzzi, Gruppo del Sassolungo, è gratuita 
0462 609620 / fassa.comIsuonidelledolomiti.it
In caso di Maltempo:
ore 17.30 Teatro Navalge, Moena
Biglietti per l’ingresso in distribuzione fino ad esaurimento posti dalle ore 15.30

Torna JOAN BAEZ con un nuovo album dopo 10 anni e annuncia il tour di addio anche in Italia

TORNA JOAN BAEZ CON UN

NUOVO ALBUM DOPO 10 ANNI

“WHISTLE DOWN THE WIND” DAL 2 MARZO

e annuncia

IL TOUR DI ADDIO ANCHE IN ITALIA

5  Agosto – Teatro Romano (Verona)
6 Agosto – Terme di Caracalla (Roma)
8 Agosto – Folkest/Castello (Udine)
9 Agosto – Cortile dell’Agenzia di Pollenzo, Bra (Cuneo)  

 

Primo album in studio della leggendaria cantante folk, compositrice, musicista e attivista americana dal 2008, prodotto da Joe Henry (vincitore di 3 Grammy Award che vanta collaborazioni con Lisa Hannigan, Allen Touissant, Elvis Costello, Solomon Burke, Ani DiFranco…) con interpretazioni di brani scritti da Tom Waits, Josh Ritter, Anohni, Joe Henry, Eliza Gilkyson, Mary Chapin Carpenter, Tim Eriksen.

“Whistle Down The Wind”, questo il titolo del suo nuovo imminente album (disponibile dal 2 marzo), registrato in soli dieci giorni a Los Angeles. A proposito della collaborazione con Joe Henry, la Baez commenta: “Era una volontà di entrambi poter creare un album insieme. Come previsto, è stato un gioco da ragazzi. Entrambi lavoriamo velocemente e musicalmente siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Mi trovo al meglio con musicisti che sono disposti quanto me a mettersi in gioco e lui ha radunato un gruppo che ha fatto proprio questo. Significa creare ogni canzone da zero.”

Guarda il video promo dell’album: 
youtu.be/foZStvBy8ec

Poco dopo la sua entrata nella Rock & Roll Hall Of Fame nell’aprile 2017, Joan Baez ha annunciato che il 2018 sarebbe stato il suo ultimo anno di tournée ufficiali. “Non vedo l’ora di essere in tour con un bellissimo nuovo album di cui sono davvero orgogliosa. Accolgo con piacere l’opportunità di condividere questa nuova emozione con i miei fan storici ed il pubblico di tutto il mondo”.

Joan sta infatti per intraprendere una lunga serie di date in Europa (Fare Thee Well) in un tour d’addio alle scene che toccherà anche l’Italia, queste le date confermate:

5  Agosto – VERONA – Teatro Romano / Verona Folk
6 Agosto – ROMA Terme di Caracalla
8 Agosto – UDINE Folkest/Castello
9 Agosto – BRA (CN) Cortile dell’Agenzia di Pollenzo

Biglietti disponibili sul circuito Ticketone (http://www.ticketone.it/)
Per la data di Verona i biglietti saranno disponibili anche su:
www.boxofficelive.it
www.geticket.it 

 

La carriera di Joan Baez ha attraversato oltre 50 anni durante i quali ha marciato in prima linea nel movimento per i diritti civili, ha introdotto Bob Dylan nel mondo musicale e non nel 1963 ed ha ispirato Vaclav Havel a combattere per la Repubblica Ceca. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Lifetime Achievement Award della Recording Academy e il premio Ambassador of Conscience di Amnesty International.

Joan Baez rimane una forza musicale di influenza incalcolabile. Ha marciato in prima linea nel movimento per i diritti civili con Martin Luther King, ha illuminato i riflettori sul movimento della parola libera, è scesa in campo con Cesar Chavez, ha organizzato la resistenza alla guerra del Vietnam, ha sostenuto le Dixie Chicks per il loro coraggio di protestare contro la guerra in Iraq, è salita sul palco con il vecchio amico Nelson Mandela all’Hyde Park di Londra mentre il mondo festeggiava il suo 90esimo compleanno e, più recentemente, ha protestato per la costruzione in Dakota dell’oleodotto nella riserva Sioux di Standing Rock.

Ad oggi, continua a sostenere con passione le cause che abbraccia.

 

LE CANZONI DEL NUOVO ALBUM “WHISTLE DOWN THE WIND”

1. Whistle Down The Wind (Tom Waits and Kathleen Brennan)

2. Be Of Good Heart (Josh Ritter)

3. Another World (Anohni)

4. Civil War (Joe Henry)

5. The Things We Are Made Of (Mary Chapin Carpenter)

6. The President Sang Amazing Grace (Zoe Mulford)

7. Last Leaf (Tom Waits and Kathleen Brennan)

8. Silver Blade (Josh Ritter)

9. The Great Correction (Eliza Gilkyson)

10. I Wish The Wars Were All Over (Tim Eriksen)

www.joanbaez.com/

Svelato il cartellone del NOS Primavera Sound 2018 di Porto

Nick Cave and The Bad Seeds, Lorde e

A$AP Rocky sono i nomi di punta

del cartellone del

NOS Primavera Sound 2018 di Porto 

 

Dal 7 al 9 giugno, insieme a loro, il Parque da Cidade ospiterà anche artisti come The War On Drugs, Arca, Father John Misty, Mogwai, Jamie xx, Fever Ray e Tyler, The Creator.
 

Dopo l’annuncio della line-up dell’edizione 2018 del Primavera Sound di Barcellona, anche il NOS Primavera Sound di Porto svela il suo cartellone. La settima edizione del festival continuerà a crescere in maniera sostenibile, dopo aver superato il suo record di pubblico nel 2017 con circa 90.000 presenze.
 

 

UN RICONOSCIMENTO PER TRE GENERAZIONI

I tre principali nomi del NOS Primavera Sound 2018 sono una nitida fotografia della musica contemporanea: insieme al rock senza rete di Nick Cave and The Bad Seeds, che presenteranno il catartico e ormai classico “Skeleton Tree” sul palco, ci saranno A$AP Rocky, il nuovo re dell’hip hop a livello globale (che porterà sul palco il suo atteso terzo album) e la pop star del momento, Lorde, celebrata dalla critica col suo secondo album “Melodrama”. Classico, moderno e futuro, tutto insieme in una sola line-up.
 

UNA LINE-UP NEL PRESENTE

Insieme agli headliner c’è una seconda serie di nomi a rappresentare il DNA del festival. Da The War On Drugs, ormai una delle band più importanti per questa generazione, all’inarrestabile Jamie xx nelle vesti di DJ, attraverso pesi massimi come Father John Misty e Mogwai, l’avanguardia sonora di Arca, l’azzardo sonoro di Fever Ray e Nils Frahm, i classici dell’indie rock come Grizzly Bear, Ezra Furman e Wolf Parade, i fenomeni dell’R&B Rhye e Abra e il suono psichedelico e multicolore degli Unknown Mortal Orchestra.
 

ECLETTISMO E CORAGGIO

Solo una line-up completa, varia e rischiosa può mettere insieme il metal inarrestabile degli Zeal & Ardor, il pop urbano di Mavi Phoenix e il pop senza compromessi di Flat Worms, coi paesaggi sonori dei Public Service Broadcasting e l’edonismo esasperato di Gerd Janson, la sperimentazione elettronica di Four Tet (live) e l’oscuro cantautorato di Yellow Days.
Proprio come il suo festival gemello a Barcellona, il NOS Primavera Sound non dimentica la scena musicale del momento e oltre ad A$AP Rocky, il festival vedrà i concerti di due delle maggiori star dell’hip hop, ovvero Vince Staples e Tyler, The Creator, entrambi con nuovi e celebrati album da presentare, insieme a variazioni sul genere come Kelela, il frullatore di stili Thundercat, o le franco-cubane Ibeyi.
 

NOS PRIMAVERA SOUND SI SCRIVE AL FEMMINILE

Per dimostrare che il futuro della musica è femmina, le donne sono parte del motore del NOS Primavera Sound 2018. La nuova leader Lorde come headliner, sarà ben accompagnata da nomi affermati come Fever Ray e The Breeders, oltre a un’assordante scia di nuove artiste, dalle già menzionate Kelela, Ibeyi a Mavi PhoenixWaxahatchee, Kelsey Lu, Superorganism, Jay Som, Vagabon, Alex Lahey, Belako e Mattiel, passando da Helena Hauff, Shanti Celeste, OR:LA e Avalon Emerson per l’elettronica.
 

ABBANDONARSI AL BALLO

Il festival propone ance una nutrita sezione elettronica, con affermati rappresentanti del genere come Jamie xx, Floating Points (in formato Solo Live) e Four Tet (che presenterà dal vivo il nuovo album “New Energy”) insieme a stimolanti nuove proposte come Talaboman (l’unione di John Talabot e Axel Boman), Joe Goddard (l’anima degli Hot Chip), Marcel Dettmann, Motor City Drum Ensemble, Denis Sulta, Levon Vincent, Mall Grab e Helena Hauff.
 

NON CI SONO SCRITTE IN PICCOLO

Insieme a nomi che sono ben noti al festival, come gli Shellac, il NOS Primavera Sound dimostra ancora una volta di scommettere sugli headliner del futuro. Tra questi c’è il contagioso pop fluorescente dei Superorganism, le melodie notturne di Yellow Days, gli esplosivi Starcrawler e le chitarre rinfrescanti dei Rolling Blackouts Coastal Fever, oltre ad Idles, Metá Metá, insieme anche ai Belako e agli Oso Leone, due delle band della scena musicale iberica dalla maggior portata internazionale. Dalla scena portoghese arrivano i Fogo Fogo, con il loro omaggio musicale ai ritmi di Capo Verde, il rock pulsante di Solar Corona, Luís Severo, una promessa diventata ora certezza grazie al suo nuovo acclamato album, Foreign Poetry il risultato della collaborazione tra due compositori polistrumentisti, il power-trio Black Bombaim, l’house, disco e gli altri mix di Tiago, Caroline Lethô, DJ Lycox e di Moullinex, un concentrato di elettronica alla portoghese, tornato sulle scene con un messaggio politico e una celebrazione del dancefloor.
 

BIGLIETTI

Gli abbonamenti completi per NOS Primavera Sound sono in vendita a 105€ e si possono acquistare su bol.pt, Ticketea, il portale NOS Primavera Sound e gli abituali punti vendita (FNAC, CTT, El Corte Inglés, eccetera). Il pacchetto viaggio Festicket è anch’esso disponibile e include l’abbonamento completo e l’alloggio durante i giorni del festival.
Attraverso il programma Viagens & Vantagens, Via Verde offre una soluzione integrata per viaggiare al NOS Primavera Sound: il pacchetto festival Via Verde offre, al prezzo di un abbonamento, uno sconto sui pedaggi, un buono per la benzina e parcheggio gratis vicino all’area del festival.
È disponibile anche, presso i negozi FNAC e fnac.pt, il NOS Primavera Sound 2018 Fã Pack FNAC in due versioni: l’abbonamento completo del festival, al prezzo di 105€, e il voucher giornaliero a 55€. Il voucher giornalieri va scambiato con un biglietto valido presso i negozi FNAC in Portogallo oppure sul sito ufficiale di NOS Primavera Sound fino a un mese dopo l’uscita della lineup giornaliera.

 

www.nosprimaverasound.com/

MIDGE URE presenta “ORCHESTRATED” e arriva a SANREMO con i DECIBEL

MIDGE URE

PRESENTA “ORCHESTRATED”

E ARRIVA A SANREMO

CON I DECIBEL

 

BMG è orgogliosa di annunciare la pubblicazione dell’ultima fatica di Midge Ure, “Orchestrated“.

Questo straordinario nuovo album presenta versioni orchestrali sorprendentemente rivisitate dei successi degli Ultravox e dei classici di Midge Ure tra cui “Vienna”, “Dancing with Tears in My Eyes” e “If I Was’.

Musicista, cantautore, produttore e attivista, Midge Ure ha intrapreso diversi indirizzi musicali nel corso degli anni; tuttavia, lavorare su un album completamente orchestrale è stata una nuova avventura per Midge che ha affermato:

“L’album ha richiesto diciotto mesi di lavorazione, ma è il risultato di una intera carriera.”

Midge Ure è stata una delle stelle pop / rock più in voga negli anni ’80 grazie alla sua eleganza nel ruolo di voce degli Ultravox. Nato in Scozia, Midge ha iniziato a suonare musica nelle band in giovane età. Non appena si è trasferito a Londra, si è presto immerso in una scena di cui prima aveva solo letto. Prese parte a gruppi come Slik, The Rich Kids, Visage e per un breve periodo anche con i Thin Lizzy, dopo di che si unì agli Ultravox in qualità di nuovo front man.

Gli Ultravox, pionieri del rock elettronico che hanno contribuito sensibilmente a comporre quella che è passata alla storia come la colonna sonora degli anni ’80, si sono riorganizzati con Midge al timone dopo che due dei membri della band originali decisero di dedicarsi alla carriera solista. Così con Midge in veste di cantante, compositore, chitarrista e secondo tastierista, preso corpo la classica line-up della band.

L’album,’Vienna’, fu registrato nel 1980. Sebbene fosse il quarto della band, fu il primo con Midge e a raggiungere i vertici delle classifiche.

Quando il brano “Vienna” venne pubblicato come singolo all’inizio del 1981, divenne immediatamente un grande successo e passò quattro settimane al n.2 della classifica dei singoli britannici ed il quinto più venduto nel Regno Unito quell’anno. L’album stesso rientrò in classifica e raggiunse il terzo posto.

Ma l’attività di Midge non si è mai fermata: ha poi prodotto e co-scritto l’inno di Band Aid “Do They Know It’s Christmas?” con Bob Geldof ed è stato tra gli organizzatori del concerto Live Aid nel 1985 e dei seguenti concerti di Live 8.

Midge e Bob hanno istituito insieme il Band Aid Trust ancora attivo come associazione per gli aiuti ai gruppi. Sia Midge che Bob hanno ricevuto numerosi riconoscimenti in tutto il mondo, compresi due premi Ivor Novello per aver composto il famoso brano.

Dopo aver lavorato al progetto Band Aid e durante una pausa dagli Ultravox, Midge ha intrapreso una carriera solista di grande successo nel 1985.

Il singolo, “If I Was“, raggiunse il numero 1 in UK, e il suo album di debutto, “The Gift“, il numero 2.

Dopo il ritorno negli Ultravox per quello è stato l’ultimo capitolo della loro storia, la band si sciolse nel 1987, Midge quindi decise di dedicarsi esclusivamente alla sua carriera solista, ora concentrata in questa favolosa collezione in cui si celebrano i suoi maggiori successi in una meravigliosa nuova versione.

Midge Ure per la prima volta sarà protagonista sul palco del teatro Ariston di Sanremo in duetto con i Decibel, nell’interpretazione di “Lettera Dal Duca”.

 

Tracklist di “Orchestrated“:

  1. Hymn

  2. Dancing with Tears in My Eyes

  3. Breathe

  4. Man of Two Words

  5. If I Was

  6. Vienna

  7. The Voice

  8. Ordinary Man

  9. Death in The Afternoon

  10. Lament

  11. Recap the Wild Wind

  12. Fragile

 

 

http://www.midgeure.co.uk/

 Page 54 of 69  « First  ... « 52  53  54  55  56 » ...  Last »