IOSONOUNCANE torna con “Novembre” 

il brano che sancisce l’inizio

della collaborazione con la rinata

etichetta Numero Uno

 

 

Esce il 18 novembre un nuovo brano di IOSONOUNCANE dal titolo “Novembre”. Si tratta della prima canzone inedita per l’artista dalla pubblicazione di DIE e segna un passaggio molto importante nella carriera del musicista, ovvero l’inizio della collaborazione con la rinata etichetta Numero Uno, l’etichetta che dal 1972 ha pubblicato i dischi di Lucio Battisti e che da oggi affiancherà Trovarobato per le prossime pubblicazioni dell’artista.

“Novembre” uscirà in una versione speciale su 7” dove, sul lato B, sarà presente una cover della celebre “Vedrai, vedrai” di Luigi Tenco riletta da IOSONOUNCANE. L’atmosfera su entrambi i lati è autunnale, intrisa di pioggia e di nebbia, grazie anche ai timbri del pianoforte, dell’organo, del mellotron, all’unisono con vibrafono, glockenspiel, timpani e campanelli, oltre a campionatori e sintetizzatori sempre presenti nella produzione dell’artista. ll tempo di Novembre è un valzer, Vedrai Vedrai diventa una marcia oscura, svestita dai panni della ballata anni ’60.

Novembre è sì la prima canzone inedita di IOSONOUNCANE dai tempi di DIE, ma viene pubblicata dopo anni in cui l’artista non si è mai fermato un momento. Anni in cui ha scritto e prodotto colonne sonore (“Follow The Paintings”, “Marghe e Giulia – Crescere in diretta”, “Lodi – primo soccorso”), realizzato sonorizzazioni (su tutte quella per l’opera LOCUS di Edoardo Tresoldi), lavorato come produttore in studio (Colapesce, Dino Fumaretto) o realizzato collaborazioni con altri musicisti (Colombre, Gianni Maroccolo, Matteo Fiorino, Arto, Verdena, Paolo Angeli). Anni in cui, soprattutto, si è dedicato alla scrittura, all’arrangiamento, alla produzione artistica del nuovo lavoro IRA atteso per il 2021 e che verrà presentato in un tour teatrale già sold out previsto per Aprile 2021.

Numero Uno, etichetta discografica tra le più importanti per la storia della musica italiana, è stata fondata nel 1969 da Giulio Rapetti (in arte Mogol), suo padre Mariano Rapetti (in arte Calibi) e dal produttore Alessandro Colombini, diventando presto un punto di riferimento per la discografia italiana, con un cast di cui negli anni hanno fatto parte nomi come PFM, Bruno Lauzi, Edoardo Bennato, Ivan Graziani, Eugenio Finardi e, soprattutto, Lucio Battisti.

Grazie a Sony Music Italy, Numero Uno celebra la propria storia e si proietta nel futuro, tornando ora sul mercato discografico italiano con nuovi nomi e nuove pubblicazioni: una rinnovata fucina di talenti, all’insegna dei denominatori comuni – oggi come allora – di avanguardia, innovazione e ricercatezza.
 

 

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