I McKenzie escono con il nuovo singolo e aprono il concerto degli A Perfect Circle a Verona

I McKenzie escono con il nuovo singolo e

aprono il concerto degli A Perfect Circle a Verona

Dopo aver recentemente aperto i concerti di Bad ReligionCorrosion Of Conformity, domenica 1 luglio  i McKenzie saranno protagonisti sul palco del “Rock in The Castle 2018” a Verona, in apertura a  A Perfect Circle e Frank Carter & The Rattlesnakes.

Come se non bastasse è appena uscito il nuovo singolo “Sergio”, primo estratto dal nuovo album su Black Candy Records, che sarà accompagnato da un bellissimo video fuori domani

 

 

https://www.facebook.com/mckenzieisintown/

“Sea No Street” è il primo estratto dall’abum di esordio da solista di RICCARDO ONORI

“Sea No Street” è il primo estratto dall’abum

di esordio da solista di RICCARDO ONORI

Ascolta “SEA NO STREET” su SPOTIFY

 

Si intitola “Sea No Street” il primo estratto dal nuovo album di Riccardo Onori, incredibile musicista da anni al fianco di Jovanotti e molti altri, che arriva al disco di esordio da solista in uscita a settembre chiamato “Sonoristan”, un lavoro importante che segna la nascita della nuova etichetta BC LINE, costola della Black Candy Records dedicata alla scoperta di nuove sonorità raffinate e ricercate, in collaborazione con il trombonista italiano di fama internazionale Gianluca Petrella.

Le parole di Onori spiegano perfettamente il progetto e la storia di questa nuova canzone:
Dopo tanti anni passati ad affiancare grandi artisti ho pensato di fare il mio disco e farmi aiutare da grandi artisti con cui ho avuto la fortuna di collaborare durante la mia lunga carriera.
La mia esigenza di tradurre in musica la meravigliosa esperienza di conoscere persone straordinarie di varie nazionalità, riuscire a comunicare con loro attraverso la melodia di un brano o il ritmo di un’altro, questo mi ha fatto pensare che tutti questi musicisti potrebbero costituire una nazione che non ha bisogno di permessi di soggiorno.
L’idea di avere un tunisino che canta un ritornello insieme a un giovanissimo rapper italiano, un chitarrista cantante del Mali che registra a Bamako e mi spedisce i file per realizzare una canzone a distanza, scrivere un brano con una Marocchina che vive a Parigi…. ecco,tutto questo è Sonoristan, la nazione che io abito,che non ha nessun confine geografico
.

SEA NO STREET vede due collaboratori di eccezione, Gianluca Petrella noto trombonista e un grandissimo musicista che mette sempre avanti il gusto e lo stile alle sue enormi doti tecniche.
E Sabina Sciubba,cantante dei Brazilian Girls, passata per caso dallo studio, che lo ha arricchito con la sua voce, facendolo diventare una canzone moderna.

 

www.facebook.com/riccardo.onori

I CAMILLAS tornano con “Sbranato” – Nuovo singolo e video

I CAMILLAS tornano con “Sbranato”

Nuovo singolo e video

 

GUARDA IL VIDEO DI “SBRANATO”

ASCOLTA “SBRANATO” SU SPOTIFY
 

SBRANATO è il primo estratto dal nuovo album de I CAMILLASDISCOTECA ROCK, in uscita a Settembre su Trovarobato con distribuzione fisica Audioglobe e digitale Digitalea/The Orchard.
Il brano è stato registrato da Marco Sacca ed Enrico Liverani al Flat (Mestre, gennaio 2018), e prodotto da Enrico Liverani e Alessandro Gobbi.

Secondo Zagor Camillas, la canzone rappresenta uno che ha festeggiato tanto, troppo, e si ritrova sbranato d’entusiasmo.
In effetti è un brano istantaneo, rapido, che induce una sana agitazione, scossa da un ritmo svelto e felice. Il testo è pieno di misteri (chi è Renato? e Gesù? cosa deve succedere adesso? …) ed è afferrato da una voce che rotola nella musica e non spiega nulla, ma eccita e scuote.

Ruben Camillas dice che taglia il fiato, Sbranato.
Perché non ha il ritornello e non ti fa appoggiare mai. Ti aggrappi alla chitarra, alla tastiera che suona come una tromba, alla tromba vera suonata da Simone Marzocchi (Sibode DJ), alla batteria che ti colpisce le nocche e ti fa muovere i fianchi. Negli appunti di Michael Camillas c’è scritto che non bisogna aver paura di Phil Collins.

Tutti abbiamo fatto sì con la testa. Sbranato: non fai in tempo a dire se ti sia piaciuto o meno, che ti è già piaciuto.

 

www.facebook.com/icamillas/

JAZZMI 2018 la terza edizione dall’1 al 13 novembre

JAZZMI: TERZA EDIZIONE

500 artisti, 13 giorni, 150 eventi, 1 città

Dall’1 al 13 novembre 2018 a Milano

 

 

Torna il festival jazz italiano più nuovo ed innovativo degli ultimi anni: JAZZMI. Solo alla sua terza edizione ha già conquistato il grande entusiasmo del pubblico ed i migliori giudizi della critica nazionale ed internazionale, puntando a consolidare il suo successo.

Nato da una collaborazione fra Triennale di Milano, Triennale Teatro dell’Arte, Ponderosa Music & Art, in sinergia con Blue Note Milano, JAZZMI ha riportato il grande jazz a Milano unendo in rete tutte le realtà che si occupano di questa musica vitale, dinamica, sempre in trasformazione in città.

JAZZMI racconta l’universo jazzistico in tutte le sue sfaccettature: libri, film, mostre, incontri, masterclass, narrazioni per documentare nel modo più completo storia, attualità, futuro di una musica che continua a rinnovarsi, dagli alti valori culturali e sociali.

L’8, 9 e 10 novembre 2018, grazie al sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, torna JAZZDO.IT, la sezione professionale che ha debuttato con un notevole seguito lo scorso anno coinvolgendo figure di grande rilievo internazionale. Quest’anno sarà in un’edizione ampliata con uno spazio speciale dedicato alle nuove tecnologie applicate alla musica. JAZZDO.IT è un progetto realizzato in collaborazione con le più importanti associazioni di categoria come “Europe Jazz Network“, la “Federazione Il Jazz Italiano“, “iJazz” e “Midj“.

Ecco le prime novità di quest’edizione:

Domenica 4 novembre, 21.00
> Paolo Fresu & Lars Danielsson
Conservatorio di Milano – Sala Verdi
biglietti da 25 a 45 euro + dp, in vendita dal 14 giugno

Martedì 6 novembre, 21.00
> John Zorn & Bill Laswell
Teatro Dal Verme
in vendita dal 12 giugno
biglietti da 25 a 50 euro + dp, in vendita dal 14 giugno
 
Venerdì 9 novembre, 21.00
> Stefano Bollani
Conservatorio di Milano – Sala Verdi
biglietti da 25 a 50 euro + dp, in vendita dal 14 giugno
 
Domenica 11 novembre, 21.00
> Maceo Parker
Alcatraz
biglietti da 25 a 50 euro + dp, in vendita dal 14 giugno

Martedì 13 novembre, 21.00
> Paolo Conte
Teatro degli Arcimboldi
biglietti da 34 a 86 euro + dp, in vendita dal 14 giugno
 
Venerdì 9 novembre, 21.00
> Biréli Lagrène – Remember Jaco Pastorius, 21.00
Triennale Teatro dell’Arte
biglietti da 22 a 30 euro + dp, in vendita da fine giugno

Sabato 10 novembre, 21.00
> Madeleine Peyroux
Triennale Teatro dell’Arte
biglietti da 22 a 30 euro + dp, in vendita da fine giugno
 
Venerdì 2 e sabato 3 novembre, 21.00 e 23.30
> Victor Wooten Trio
Blue Note Milano
biglietti
ore 21.00 biglietti 28 euro in prevendita (5 euro di sovrapprezzo per acquisto alla porta)
ore 23.00 biglietti 18 euro in prevendita (5 euro di sovrapprezzo per acquisto alla porta)
 
Mercoledì 7 novembre, 21.00 e 23.30
> John Scofield Combo 66
Blue Note Milano
ore 21.00 biglietti 38 euro in prevendita (5 euro di sovrapprezzo per acquisto alla porta)
ore 23.00 biglietti 28 euro in prevendita (5 euro di sovrapprezzo per acquisto alla porta)

Tutti gli aggiornamenti sul programma e i prossimi annunci sul sito jazzmi.it e sui social @jazzmimilano.
 
 
INFORMAZIONI
 
SITO UFFICIALE E BIGLIETTERIA
MAIL: info@jazzmi.it
 
FACEBOOK: www.facebook.com/JAZZMIMILANO
SPOTIFY: JAZZMI
INSTAGRAM: @jazzmimilano #jazzmi2018
 
COMUNICAZIONE
Sara Mehrjoei
sara@ponderosa.it
Fabio Vergani – A Buzz Supreme srl
fabio@abuzzsupreme.it

Primavera Sound 2018: tanti motivi per continuare a crederci

Primavera Sound 2018:

tanti motivi per continuare a crederci

 

Il festival di Barcellona ha festeggiato i suoi 18 anni con un’edizione che ha allargato gli orizzonti e abbattuto limitazioni di genere e di età

Il Primavera Pro si è schierato in difesa dei diritti, continuando ad ispirare la creatività dell’industria musicale

 

Il Primavera Sound è Nick Cave che cammina sulle acque fin dai primi secondi del suo concerto. Le HAIM che trasmettono il loro amore fraterno a tutto il mondo. Nils Frahm e i suoi pianoforti che ipnotizzano anche il prato stesso del Parc del Fòrum. Gli Spiritualized che riempiono di stelle sia reali, che virtuali l’Auditori del Fòrum. Björk che celebra la sua cerimonia floreale. Los Planetas che danno un concerto a sorpresa. Conferenze stampa che riuniscono i Tre Tenori della trap spagnola (C. Tangana, Bad Gyal e Yung Beef) oppure la Birkin (madre) con la Gainsbourg (figlia) per la prima volta insieme dopo molto tempo. Amaia che canta i Neutral Milk Hotel. Lo chef messicano Eduardo ‘Lalo’ García che offre la sua saggezza culinaria per una giornata. Floating Points che mette dischi per sei ore sulla spiaggia. Jónsi dei Sigur Rós che indossa la muta da esploratore sonoro. Tyler, The Creator che invita A$AP Rocky sul palco. The National che rassicurano migliaia di persone. “Fight for your right to party. Party for your right to fight”.

Il Primavera Sound sono i collaboratori e amici di Jóhann Jóhannsson che ci fanno emozionare col concerto in omaggio all’artista islandese recentemente scomparso. E il Primavera Sound è Lorde che si fonde col suo pubblico in un unico abbraccio collettivo, gli Arctic Monkeys che ritornano col loro disco più affascinante, Jane Birkin che omaggia Serge Gainsbourg, Beach House con il loro unico concerto di quest’anno nei festival europei, Skepta che spunta in un altro concerto (quasi) a sorpresa, The Blaze che tengono alta la bandiera dei beat elettronici e A$AP Rocky che incendia il suo palco e tutto quello che gli si ponga davanti. È fare chiusura consegnandosi ancora una volta alla danza collettiva con DJ Coco, con un unico motto: “Don’t stop believin’”. Questo è, e continua ad essere, il Primavera Sound.

Un “don’t stop believin’” che rispecchia il risultato di questa diciottesima edizione. Anche quest’anno il festival supera i propri record con una media di 60.000 persone al giorno nel Parc del Fòrum, con il sabato sold out da mesi e la giornata di chiusura al CCCB, che hanno portato il totale sopra le 210.000 persone da 126 paesi diversi. I concerti gratuiti di domenica 3 Giugno, guidati tra gli altri da Fermin Muguruza eta The Suicide of Western Culture, Rhye e gli australiani Montero, sono stati il culmine di un’altra settimana musicale indimenticabile.

Con ogni anno e ogni edizione che passa, il Primavera Sound diventa sempre  più completo. E il 2018 è stato l’anno della gastronomia – quella ricercata e quella popolare – con Primmmavera, del consolidamento della zona dedicata alla musica elettronica Primavera Bits grazie al suo terzo palco sulla spiaggia di Sant Adrià de Besòs, dei nuovi palchi The Warehouse e Radio Primavera Sound by SEAT e della nuova collocazione open air dell’Heineken Hidden Stage. È stato anche l’anno della parità dei sessi sui due palchi principali e della prima implementazione in un festival del protocollo No Callem contro le aggressioni sessuali, creato dal Comune di Barcellona, che sarà applicato fino al giorno in cui non sarà più necessario.
Il cammino prosegue ora verso Porto con la settima edizione del NOS Primavera Sound, che dal 7 al 9 Giugno porterà nella città portoghese artisti del calibro di Nick Cave and the Bad Seeds, Lorde ed A$AP Rocky, tra i tanti. E poi, ovviamente, del Primavera Sound 2019, dal 30 maggio al primo giugno.
Molto di più e sempre meglio. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: “Don’t stop believin’!”.

 

Primavera Pro 2018: ascoltando (la) musica

Quello che vogliamo sono capi di stato che facciano playlist fighe”. “I diritti, come la libertà d’espressione, sono una questione di classe”. Due frasi. La prima, apparentemente frivola (oppure no?), è stata detta da Father John Misty. L’altra è stata pronunciata de Elgio, ex componente di La Insurgencia, condannato a due anni e un giorno di carcere per dei suoi versi che la corte suprema ha considerato istigazione al terrorismo.
Le due frasi hanno una sola cosa in comune: entrambe sono state pronunciate nell’ambito del Primavera Pro 2018 e in un certo senso rappresentano tutto ciò che non farebbe solitamente parte di un incontro professionale: lo spirito divertente e la denuncia di situazioni deplorabili.

Il Primavera Pro è uno spazio dove è possibile tenere una tavola rotonda su come andare in tour nel mercato asiatico o sul modo in cui il blockchain può aiutare i musicisti. Un posto dove si può imparare direttamente da Justing Barker di [PIAS], come far mettere un brano su una playlist di successo, per poi indignarsi per le rivelazioni della giornalista Liz Pelly sugli stereotipi sessisti che si nascondono dietro a un algoritmo apparentemente inoffensivo che controlla una piattaforma di streaming. Dove scoprire l’insolita intesa presente tra il celebre Father John Misty e il cineasta Adam Curtis, o scoprire quale futuro attende le giovani generazioni di professionisti del mondo musicale. Dove ascoltare il produttore John Congleton che difende la musica “atemporale” davanti a un suono “perfetto”, o ridere ascoltando la visione che i Los Planetas hanno della “gloria tossica” e oggi ventenne, dell’album “Una semana en el motor de un autobús”. Dove farsi accompagnare da Stuart Braithwaite dei Mogwai in un viaggio attraverso i suoi momenti cinematografico-musicali preferiti e scoprire in che modo Kyle Dixon e Michael Stein siano passati da band di culto a fenomeno pop grazie alla colonna sonora di Stranger Things. Ed è uno spazio dove indignarsi insieme a Elgio, all’avvocato Laia Serra, a Dani Vilaró di Amnesty International e al giornalista Bruno Sokolowicz contro un sistema penale che soffoca l’arte e la protesta.

È anche dove applaudire l’associazione Mujeres de la Industria de la Música, premiata quest’anno con il Primavera Award per la sua volontà di abbattere ogni diseguaglianza nell’industria musicale. L’argomento femminista è stato molto presente anche sui palchi: il 54% degli spettacoli provenienti da tutti e cinque i continenti includeva al suo interno artiste donne, sia come frontwoman o soliste. È una delle cifre più indicative della nona edizione del Primavera Pro, che ha riunito oltre 3000 professionisti accreditati provenienti da quasi 70 nazioni diverse.

 

www.primaverasound.es