Esce oggi l’opera definitiva dedicata all’artista bolognese Jimmy Villotti

Esce oggi l’opera definitiva

dedicata all’artista bolognese

Jimmy Villotti 

Ascolta/Acquista QUI

 

Tra una settimana a Bologna

la posa della Stella

in suo ricordo

Illustrazione di copertina di Giulio Giordano

 

Esce oggi grazie a Rea Edizioni Musicali Universal Music Italia “Jimmy Villotti”, la prima vera opera definitiva dedicata allo straordinario artista bolognese Jimmy Villotti, co-prodotta da Rita Allevato e Mauro Malavasi. Una gemma preziosa per gli amanti della musica d’autore tra canzoni, rarità, inediti che raccontano 50 anni di ineguagliabile creatività.

Parole, musica, neologismi e incagli, avanguardia, ironia e riflessività critica di un artista grande, grandissimo, alto.
Un linguaggio, ancora inesplorato, destinato a tracciare un solco indelebile nella storia della musica italiana.
La collezione, restaurata e rimasterizzata da Mauro Malavasi, offre uno scorcio di infinito poetico unico, originale, luminosissimo.
A nove mesi dall’addio al mondo, Jimmy Villotti consegna alla vita e alla storia, un lavoro maestoso (2LP/2CD), ispiratore, esplorativo, aderente alle pieghe fallibili dell’animo umano contemporaneo.

Così Paolo Conte ricorda Jimmy Villotti, contenuto nel book che accompagna il progetto: “Ascoltando questi suoi lavori, mi sono chiesto quando – e in quale stato d’animo – Jimmy avesse scoperto la poesia ermetica e, in generale, il linguaggio ermetico. Perché in questo ermetismo non convulso si doveva trovare benissimo a suo perfetto agio. Jimmy, così amicone con tutti, brillante, spiritoso e comunicativo, quando parlava (e scriveva) a se stesso usava questo linguaggio che a molti potrebbe sembrare strano e non facilmente decifrabile. Ma se ci occupiamo di lui in quanto musicista possiamo – forse – capire meglio. Un giorno Lilli Greco, il grande, storico produttore dell’RCA mi disse: ‘’Sai, Paolo, per Jimmy la chitarra non ha segreti’’. Questa mancanza di segreti, che gli aveva permesso di suonare su ogni tipo di chitarra, lo aveva portato a scegliere la sua preferita (credo una Gibson del ’50). A chi attribuiva un suono disadorno e incolore (se non un ruggine sbiadito) lui diceva ‘’Villotti suona sporco’’, con un misto di consapevolezza e orgoglio. Una chitarra, allora, ermetica, adatta ai percorsi ermetici, dove la tinta di fondo è proprio un ruggine sbiadito. Mi ricordo bene quel suono, come mi ricorderò sempre di lui“,

“Jimmy Villotti” è ora disponibile in formato doppio CD, doppio vinile colorato in tiratura limitata e digitale.

Ascolta/Acquista QUI

 

Dopo la Turrita d’Argento, l’onorificenza conferita alla memoria di Jimmy Villotti  e consegnata alla moglie Natascia Mazza dal sindaco di Bologna Matteo Lepore, un’altra importante manifestazione renderà omaggio a Jimmy.
All’interno della programmazione de La Strada del Jazz, il festival bolognese promosso dal Comune di Bologna e dal Quadrilatero, sabato 14 settembre alle ore 17.00 in via Orefici, alla presenza del Sindaco e di tanti artisti amici come Paolo Jannacci, Red Ronnie, Luca Carboni, Giorgio Comaschi, Fio Zanotti e Mauro Malavasi, ci terrà la posa delle Stelle dedicata a Jimmy Villotti e Amedeo Tommasi.

Tra i tanti festival italiani, la Strada del Jazz, ha una caratteristica unica, la posa delle stelle di marmo sulla centralissima Via Orefici/Caprarie dedicate ai grandi interpreti che hanno suonato negli anni d’oro del Bologna Jazz Festival di Alberto Alberti, quando Bologna era considerata la capitale morale del jazz in Italia. Per molto tempo via Orefici/Caprarie è stata il crocevia del jazz internazionale a Bologna per la presenza al civico 3 del Disclub di Alberto Alberti in cui si potevano ascoltare i primi dischi di importazione. 

L’idea della Strada del Jazz è quella di legare gli artisti memorabili venuti a Bologna in quegli anni ai luoghi memorabili che hanno frequentato. Questa strada è diventata dal 2011 l’Hollywood Boulevard del Jazz a Bologna, ricordando i divi che l’hanno attraversata, collocando ogni anno sul marciapiede una stella di marmo. Si è cominciato nel 2011 con Chet Baker, proseguendo nel 2012 con Miles Davis e Lucio Dalla, nel 2013 Ella Fitzgerald e Henghel Gualdi. Nel 2014 Duke Ellington Thelonious Monk. Nel 2015 Sarah Vaughan Dizzy Gillespie. Nel 2016 Dexter Gordon e Cedar Walton. Nel 2017 Max Roach. Nel 2018 Charles Mingus; 2019 Gerry Mulligan. Nel 2020 Gato Barbieri, nel 2021 Benny Goodman e nel 2023 Bill Evans. Nel 2024 è la volta di Jimmy Villotti e Amedeo Tommasi.

Jimmy Villotti
“Jimmy Villotti”


Ascolta/Acquista QUI

Tracklist

CD1

1. DRIN DRIN
2. ORAZIO
3. LA CREMA
4. AMARE (feat. Lucio Dalla)
5. INVENTO SPLENDORI D’AUTUNNO
6. IL MONDO NON È
7. UCCELLINO
8. BAMBÙ
9. IL VUOTO DELL’ESTATE
10. TESTA DURA
11. ACQUA FRESCA
12. NESSUN DUBBIO

CD2

1. ONDAZU (inedito)
2. CRASH
3. TITTI
4. LA GIUNGLA
5. SORRIDERE SI PUÒ
6. SKYWALKER
7. IL KID (inedito)
8. SORELLA
9. SOLE
10. GIOVANI SOLDATI (inedito)
11. FUTURSHOW (inedito)
12. BE SHUFFLE BOOGIE

 

BIO

Jimmy Villotti nasce a Budrio, provincia di Bologna, il 14 febbraio 1944. In tenera età, si trasferisce a Bologna, dove i suoni della vita quotidiana si fondono ancora con quelli della natura, creando un’atmosfera unica che lo accompagnerà per tutta la vita, influenzando profondamente la sua formazione artistica.

Fin da giovane, Villotti sviluppa un profondo interesse per la musica, iniziando a studiare pianoforte e chitarra. La sua passione per questi strumenti si manifesta con uno stile distintivo e personale. I primi riconoscimenti avvengono nel 1963, quando si unisce ai Meteors, un gruppo rock bolognese noto per aver accompagnato Gianni Morandi in una tournée di successo. Villotti, attivo anche nella scena beat romagnola, suona con Claudio Golinelli, Gilberto Rossi e Silver Soprani nel gruppo forlivese I Baci.

Negli anni Settanta, Villotti fonda, insieme a Fio Zanotti, il gruppo rock progressivo Jimmy M.E.C. Con il brano “Il Messia”, a pari merito con i Delirium, la band vince il concorso di Teleradio Montecarlo, aggiudicandosi un contratto per la Fonit Cetra. Jimmy è capo orchestra, non ha alcun interesse a cimentarsi con la musica di consumo e quella opportunità, che per molti sarebbe stata colta come un sogno ad occhi aperti, per i Jimmy M.E.C. (Benedetto Palella alla batteria, Kamsin Urzino al basso, Fio all’Hammond e Alan King al sax) si trasforma in una pura, importante ed imperdibile occasione: dare voce alla libera ed originale urgenza espressiva di una generazione [*].
Sovente il suo spirito audace, emancipato, dal vivo, nel corso dei concerti, in risposta a richieste commerciali, lo porta ad eseguire composizioni insolite, complesse, particolari, frutto dei suoi ascolti formativi (Hancock, Zappa), generando protesta o disattesa da parte di quei gestori generalisti. Finalmente a “L’ALTRO MONDO” di Rimini, luogo di musica e concerti, frequentato dai più significativi musicisti nazionali e internazionali, comincia una nuova era.

Collabora con artisti di successo come Augusto Martelli, Andrea Mingardi e Lucio Dalla, di cui diventa amico fidato e scudiero leale. Le loro improvvisazioni in duo, chitarra e clarinetto, sui palcoscenici o per la strada -nell’agosto del 1989 sono al Ferrara Buskers Festival- restano
esecuzioni estemporanee di fulvida meraviglia, scorribande spontanee di travolgenti spaccati di arte.
Nel 1978, compone l’opera rock “Giulio Cesare”, eseguita dalla big band del Conservatorio di Bologna.
La sua carriera da chitarrista si consolida ulteriormente negli anni Ottanta, tramite collaborazioni significative con Francesco Guccini, Claudio Lolli, Sergio Endrigo e Ornella Vanoni. Nel 1980, produce “Pesissimo!” degli Skiantos e l’anno successivo “Marginal Tango” di Flaco Biondini.

Scrive e dirige gli archi per il disco d’esordio di Luca Carboni, nel 1994.
Suona per Gianni Morandi e per gli Stadio, incidendo l’intro di chitarra classica nel celebre brano “Grande figlio di puttana”.
Tra il 1981 e il 1991, Villotti è soprattutto il chitarrista di fiducia di Paolo Conte, il quale gli dedica la canzone “Jimmy ballando” nel fortunato album “Aguaplano” (1987). Questo brano diviene un successo internazionale, con una pubblicazione in due volumi in Germania, il secondo dei quali intitolato “Jimmy ballando” (1989).
Nel 1990, lavora in studio alle registrazioni di “All’una e trentacinque circa”, debutto discografico di Vinicio Capossela. Parte per quelle session con un solo strumento, Alex, una chitarra elettrica, la sua preferita, costruita da Stanzani e Tomassone [celeberrima coppia bolognese di liutai] per un grande negozio di New York. Legni lavoratori in Italia, una solid body dal suono piuttosto aggressivo.

Con il progredire della sua carriera, Villotti esplora sempre più la propria espressione artistica, si arrampica sugli alberi mangiando banane, sperimenta, scrive musiche, canzoni e romanzi. La sua prima prova discografica sulla lunga distanza è “Jimtonic” (1988), lavoro di composizione seminale, in parte autobiografica. Seguono altre sette pubblicazioni soliste, l’ultima delle quali “Optional? musica Soul Jazz in trio” è del 2004.
Grande appassionato del genere, Villotti continua ad approfondire il jazz, sua grande inclinazione, orientandolo verso l’avanguardia e la ricerca. Nel 1997, scrive per Gianni Morandi “Io sono un treno”, tracciando un chiaroscuro sulla vita in viaggio, nomade e migratrice dei musicisti.
Amante del gioco del calcio, del cinema e di James Dean, animato da una innata ironia, nella sua Porsche 356, un pallone non può mancare.

Villotti si distingue anche come prolifico autore di narrativa, con otto volumi all’attivo.
Racconta di Bologna e della sua scena musicale attraverso opere mirabili come “Gli sbudellati tra la via Emilia e il jazz” (1994), “Il Decalogo del mio viver bene” (1999), “Oringhen – Frammenti di notti bolognesi” (2001) e “La Penultima Donna” (2003). Nel 2019, pubblica “Onyricana”, un libro che esplora il mondo dei sogni e dell’inconscio, con una copertina disegnata da Paolo Conte e un’introduzione di Francesco Guccini.
Per oltre vent’anni, Villotti è direttore artistico di “Selva in Jazz”, un festival dedicato al jazz e allo swing a Selva Malvezzi (BO). Nel 2021, completa “Bologna la Beautiful”, un recital monumentale dedicato alla sua città e alle sue trasformazioni culturali.

Jimmy Villotti si spegne il 6 dicembre 2023 nella sua casa a Bologna. La sua carriera artistica, caratterizzata da una continua ricerca e sperimentazione, lascia un’impronta indelebile nel panorama musicale e culturale italiano, aprendo una finestra nuova sullo scenario della musica d’autore.
Il 6 Settembre 2024, a nove mesi dall’addio al mondo, Jimmy consegna alla vita e alla storia, un lavoro maestoso (Doppio Album), dal titolo eponimo, ispiratore, esplorativo, aderente alle pieghe fallibili dell’animo umano contemporaneo.
Una gemma preziosa per gli amanti della musica d’autore. Tra canzoni, rarità ed inediti, un racconto filologico che passa al vaglio 50 anni di ineguagliabile creatività. Parole, musica, neologismi e incagli, avanguardia, ironia e riflessività critica di un Artista Grande, Grandissimo, Alto.
Un linguaggio, ancora inesplorato, destinato a tracciare un solco indelebile nella storia della musica italiana.
La collezione -restaurata e rimasterizzata da Mauro Malavasi- offre uno scorcio di infinito poetico unico, originale, luminosissimo.

 

www.jimmyvillotti.it/

www.facebook.com/jimmyvillotti

www.instagram.com/jimmyvillotti

www.x.com/jimmyvillotti

www.concerto.net/

 

 

 

I Porcupine Tree annunciano una nuova edizione deluxe hardback book

Porcupine Tree

annunciano una nuova edizione

deluxe hardback book

del loro iconico album del 2007

“Fear Of A Blank Planet

In uscita per la londinese
Transmission il 25 ottobre 2024

L’etichetta londinese Transmission annuncia una nuova edizione dell’album Fear Of A Blank Planet dei Porcupine Tree, nominato ai Grammy nel 2007. Con un libro cartonato di 112 pagine, cinque CD e un disco Blu-ray, la nuova edizione include le rimasterizzazioni di Fear Of A Blank Planet e del mini album Nil Recurring, circa 55 minuti di demo inediti, una prima performance dal vivo di una versione dell’album ancora in fase di lavorazione, nonché registrazioni di session instore e della BBC, la raccolta più completa dell’album e delle registrazioni relative fino ad oggi.

Il set è composto da:

Libro cartonato di 112 pagine: Il fulcro di questa raccolta è un libro di 112 pagine, con approfondimenti sul processo di creazione dell’album da parte di Stephen Humphries con interviste, insieme a rare immagini dei fotografi Lasse Hoile e Carl Glover.

Disco 1 (CD): 2024 remaster di Fear Of A Blank Planet.

Disco 2 (CD): 2024 remaster di Nil Recurring EP.

Disco 3 (CD): Circa 55 minuti di demo inediti della band e di Steven Wilson, che offrono una rara visione del processo creativo dell’album, compresi 2 brani non inclusi nella versione finale.

Disco 4 (CD): Registrazione dal vivo di una versione work-in-progress dell’album realizzata al The Garage di Saarbrucken (Germania) il 23 settembre 2006, mentre la band stava ancora perfezionando e sviluppando il disco.  È stata mixata per la prima volta dai nastri multitraccia per questa edizione.

Disco 5 (CD): Una session radiofonica della BBC di 5 brani (Maida Vale Studios, 13 aprile 2007) più un’esibizione acustica/unplugged di 8 brani in un negozio di Park Avenue, Orlando/USA (4 ottobre 2007).

Disco 6 (Blu-ray): Include i mix stereo e surround 5.1 rimasterizzati di Fear Of A Blank Planet e Nil Recurring, oltre a un nuovo documentario 2024 – “The Making of Fear Of A Blank Planet”. Contiene anche 3 video musicali, 3 canzoni eseguite dal vivo al Palladium di Colonia (4 dicembre 2007) e 2 filmati dal vivo (“Sleep Together” e “Anesthetize”).
 

GUARDA IL TRAILER DI “FEAR OF A BLANK PLANET” 2024

”.una fusione aggressivamente moderna dell’art rock da arena dei Rush, del classicismo prog britannico – in particolare Pink Floyd e King Crimson – e della vendetta post-grunge dei Tool
Rolling Stone

Pubblicato originariamente nel 2007, Fear Of A Blank Planet è il nono album in studio dei Porcupine Tree e sia la band che i fan lo considerano una vetta nel loro catalogo. È stato il loro album più venduto all’epoca, il primo della band a entrare nella Billboard Top 100 negli Stati Uniti e a raggiungere una posizione significativa nelle classifiche europee, guadagnandosi anche una nomination ai Grammy. L’album include le collaborazioni con Robert Fripp (King Crimson) e con il chitarrista dei Rush, Alex Lifeson, ed è stato inserito dalla rivista Rolling Stone tra i Greatest Prog Albums Of All Time, oltre a essere nominato Album dell’anno da Classic Rock nel 2007.

Concept album ispirato al romanzo di Bret Easton EllisLunar Park, i testi di Fear Of A Blank Planet affrontano il tema di come il protagonista adolescente combatta la sua noia terminale e i suoi disturbi da deficit di attenzione con farmaci, TV, giochi al computer, violenza insensata, sesso vuoto e autolesionismo.

Foto di Carl Glover

Dopo l’uscita di Fear Of A Blank Planet nel 2007, i Porcupine Tree hanno consolidato la loro reputazione di band tra le più celebri del rock con l’uscita di The Incident nel 2009, che ha raccolto il plauso della critica e ha fatto guadagnare alla band un’altra nomination ai Grammy. Dopo una pausa significativa, mentre i membri si dedicavano ad altri progetti, l’attesissimo ritorno del 2022 con Closure/Continuation ha dimostrato l’incrollabile impegno della band a spingersi oltre i confini del proprio sound.
 

FEAR OF A BLANK PLANET – DELUXE
TRACKLIST 

DISCO 1
1. Fear Of A Blank Planet (2024 Remaster) [07:28]
2. My Ashes (2024 Remaster) [05:09]
3. Anesthetize (2024 Remaster) [17:52]
4. Sentimental (2024 Remaster) [05:26]
5. Way Out Of Here (2024 Remaster) [07:37]
6. Sleep Together (2024 Remaster) [07:28]

DISCO 2
1. Nil Recurring (2024 Remaster) [06:15]
2. Normal (2024 Remaster) [07:08]
3. Cheating The Polygraph (2024 Remaster) [07:10]
4. What Happens Now? (2024 Remaster) [08:24]
5. Fear Of A Blank Planet (Tour Live intro) [02:02]

DISCO 3
1. Fear Of A Blank Planet (Demo) [07:01]
2. My Ashes (Demo) [05:09]
3. Anesthetize (Demo) [16:49]
4. Sentimental (Demo) [05:03]
5. Cheating The Polygraph (Demo) [07:07]
6. Sleep Together (Demo) [07:26]
7. Always Recurring (Demo) [03:49]
8. Hey Sleeper (Demo) [03:36]

DISCO 4
1. Fear Of A Blank Planet (Live at Garage, Saarbrucken, 23 September 2006) [09:05]
2. My Ashes (Live at Garage, Saarbrucken, 23 September 2006) [05:44]
3. Anesthetize (Live at Garage, Saarbrucken, 23 September 2006) [17:12]
4. Sentimental (Live at Garage, Saarbrucken, 23 September 2006) [05:07]
5. Cheating The Polygraph (Live at Garage, Saarbrucken, 23 September 2006) [06:58]
6. Sleep Together (Live at Garage, Saarbrucken, 23 September 2006) [08:11]

DISCO 5
1. Blackest Eyes (BBC Session, Maida Vale, 13 April 2007) [04:27]
2. Fear Of A Blank Planet (BBC Session, Maida Vale, 13 April 2007) [07:29]
3. Sleep Together (BBC Session, Maida Vale, 13 April 2007) [07:20]
4. The Pills I’m Taking (BBC Session, Maida Vale, 13 April 2007) [05:58]
5. Halo (BBC Session, Maida Vale, 13 April 2007) [05:42]
6. The Sky Moves Sideways (Live in-store performance, Park Avenue, Orlando, 4 October 2007) [04:02]
7. Even Less (Live in-store performance, Park Avenue, Orlando, 4 October 2007) [03:27]
8. Stars Die (Live in-store performance, Park Avenue, Orlando, 4 October 2007) [04:34]
9. Waiting (Live in-store performance, Park Avenue, Orlando, 4 October 2007) [03:52]
10. Normal (Live in-store performance, Park Avenue, Orlando, 4 October 2007) [04:52]
11. Drown With Me (Live in-store performance, Park Avenue, Orlando, 4 October 2007) [04:09]
12. Lazarus (Live in-store performance, Park Avenue, Orlando, 4 October 2007) [04:06]
13. Trains (Live in-store performance, Park Avenue, Orlando, 4 October 2007) [04:28]

DISCO 6
1. Fear Of A Blank Planet (5.1) [07:28]
2. My Ashes (5.1) [05:09]
3. Anesthetize (5.1) [17:52]
4. Sentimental (5.1) [05:26]
5. Way Out Of Here (5.1) [07:37]
6. Sleep Together (5.1) [07:28]
7. Nil Recurring (5.1) [06:15]
8. Normal (5.1) [07:08]
9. Cheating The Polygraph (5.1) [07:10]
10. What Happens Now? (5.1) [08:24]
11. Fear Of A Blank Planet (Video) [04:19]
12. Way Out Of Here (Video) [04:17]
13. Normal (Video) [03:52]
14. Sleep Together (Live Visual Film) [07:32]
15. Anesthetize (Live Visual Film) [17:14]
16. Fear Of A Blank Planet (Video – Live at Palladium, Koln, 4 December 2007) [08:37]
17. Anesthetize (Video – Live at Palladium, Koln, 4 December 2007) [17:14]
18. Sleep Together (Video – Live at Palladium, Koln, 4 December 2007) [08:03]
19. The Making Of Fear Of A Blank Planet (Documentary Film) [48:23]

 

La nuova edizione di Fear Of A Blank Planet uscirà perTransmission il 25 ottobre 2024.
Preordina QUI

 

Porcupine Tree 
Facebook / Instagram / X / Spotify / Apple Music / Youtube

Transmission
Website / Instagram / X

 

Tim Bowness presenta il nuovo video di “Films Of Our Youth”

Tim Bowness

presenta il video di

“Films Of Our Youth”

creato da Julianne Regan

(All About Eve)

GUARDA IL VIDEO DI “FILMS OF OUR YOUTH” 

In vista dell’uscita del suo nuovo album Powder Dry, prevista per il 13 settembre per Kscope, il cantante, cantautore e produttore Tim Bowness presenta oggi un nuovo straordinario video per il brano “Films Of Our Youth”.
Il video, creato dalla celebre cantautrice Julianne Regan (All About Eve), è ora disponibile su Youtube. 

GUARDA IL VIDEO DI “FILMS OF OUR YOUTH” 

Tim descrive la nuova canzone come “una combinazione di effetti sonori, corde di Mellotron trattate e voce campionata”, affermando che “Films Of Our Youth è il pezzo più riflessivo di Powder Dry. È una sorta di respiro musicale”. Parlando della collaborazione con Julianne Regan, ha detto che “le immagini toccanti catturano in modo molto efficace la malinconica attitudine cinematografica della musica”.

Il nuovo video segue la recente pubblicazione del singolo “Lost/Not Lost”, un brano elettro-pop diretto e con un testo ottimista, uno dei brani di punta di Powder Dry. Il singolo è uscito insieme al video ipnotico realizzato da Blacktide Productions.

GUARDA IL VIDEO DI “LOST/NOT LOST” 

Con 16 pezzi concentrati in 40 minuti, l’ottavo album in studio di Tim BownessPowder Dry, rappresenta un nuovo inizio con la nuova label, l’inglese Kscope

Mettendo insieme acuti contrasti, l’album spazia tra i generi rimanendo accessibile e selvaggiamente sperimentale, abbracciando l’Industrial Rock, l’Electro Pop, il linguaggio diretto cantautorale, paesaggi sonori spettrali e altro ancora.

Interamente prodotto, suonato e scritto da Bowness (una novità assoluta), Powder Dry è stato mixato (in stereo e Surround Sound) dal partner di Bowness nei No-Man (e nel podcast The Album Years), Steven Wilson

Questo è il migliore e il più creativo di tutti gli album di Tim
Steven Wilson


“Powder Dry” tracklist:

Rock Hudson
Lost / Not Lost 
When Summer Comes
Idiots At Large
A Stand-Up For The Dying
Old Crawler
Heartbreak Notes
Ghost Of A Kiss
Summer Turned
You Can Always Disappear
Powder Dry
Films Of Our Youth
This Way Now
I Was There
The Film Of Your Youth
Built To Last

PREORDINA “POWDER DRY” (LP/CD) QUI

-LP in vinile rosa in edizione limitata – disponibile in esclusiva nello store ufficiale
Tim Bowness/Kscope
– LP in vinile giallo in edizione limitata – disponibile presso i negozi indipendenti
– Edizione limitata – CD e DVD con 2 dischi – incluso un DVD con mix stereo PCM
a 24 bit e 48 kHz e mix Dolby Digital 5.1 di Steven Wilson.
– CD / LP / Digitale
– Esclusiva cartolina autografata inclusa in tutti i preordini presso lo store ufficiale
Tim Bowness/Kscope

I PROSSIMI CONCERTI DI TIM BOWNESS
 

13 SETTEMBRE 2024
Release show di Powder Dry
Per celebrare l’uscita del suo nuovo album Powder DryTim Bowness si esibirà al Camden Club di Londra il 13 settembre con la sua band i Butterfly Mind

1 DICEMBRE 2024
The Fiddler’s Elbow, Camden, Londra NW5 3HS
Tim Bowness e i Butterfly Mind saranno i protagonisti del Prog The Forest di quest’anno.

BIGLIETTI IN VENDITA QUI

 

SEGUI TIM BOWNESS

WEBSITE – FACEBOOK – INSTAGRAM – X – SPOTIFY – APPLE MUSIC – YOUTUBE

 

 

 

Bryan Ferry presenta il suo primo inedito da oltre un decennio “Star”

Bryan Ferry

presenta 

“Star”

il duetto con l’artista Amelia Barratt

e suo primo inedito da oltre un decennio

Guarda il video di “Star” diretto da Bryan Ferry

Ascolta l’EP “Retrospective: Star”

“Retrospective: Selected Recordings 1973-2023”
è l’album che abbraccia la sua carriera
in uscita per BMG il 25 ottobre 2024
Pre-ordine qui

Bryan Ferry presenta “Star”, il suo primo inedito da oltre dieci anni, un nuovo brano che farà parte di Retrospective: Selected Recordings 1973-2023. La raccolta di 81 brani è la celebrazione dell’incredibile carriera solista di Bryan Ferry che, abbracciando un periodo di oltre 50 anni di musica e 16 album, ci conduce al presente con un’istantanea del suo ultimo lavoro.

“Star” è nata da uno provino di Trent Reznor e Atticus Ross dei Nine Inch Nails, sviluppato poi da Bryan Ferry e Amelia Barratt in un’ansiosa e oscura post-techno martellante. La canzone vede Ferry continuare a esplorare nuovi territori creativi, mentre il duetto tra Barratt e Ferry sfuma i confini tra arte, musica e poesia. 

“Star” è accompagnato da un video musicale girato da Bryan Ferry James Garzke, con Amelia Barratt.
Guarda il video qui

Parlando di “Star” Bryan Ferry dichiara:
Star è una collaborazione con la pittrice e scrittrice Amelia Barratt. Un paio di anni fa l’ho aiutata a registrare un audiolibro qui nel mio studio. Sono rimasto molto colpito dalla sua scrittura e questa è la prima canzone che abbiamo realizzato insieme. Sono molto entusiasta di questo nuovo lavoro: ne arriveranno molti altri”.

Gli 81 brani che compongono Retrospective: Selected Recordings 1973-2023 illustrano un’avventura musicale senza precedenti. La storia impareggiabile di songwriting che si è sviluppata per più di 50 anni, viene ora celebrata in questa caleidoscopica raccolta della musica di Bryan Ferry. Questo lavoro celebra l’artista che si è ritagliato un posto da maestro come moderno interprete della canzone, attraverso una serie vertiginosa di cover che spaziano da Bob Dylan a Amy Winehouse, da Rodgers and Hart ai Velvet Underground passando per Tim Buckley, Shakespeare, Sam and Dave, arrivando all’interpretazione dei canti da lavoro dei marinai. Poi c’è il cantautore che, in singoli come “Slave To Love” del 1985, ha scritto alcuni dei brani più importanti di quegli anni, che ancora oggi suonano unici e senza tempo. C’è il futurista che evoca vortici di elettronica; o l’appassionato revivalista che presenta canzoni e stili degli anni ’20 e ’30 come se fossero il suono caldo del domani. C’è la figura che si muove sulla pulsante pista da ballo del nightclub, sotto le sue luci fantastiche; e il ragazzo che vuole solo starsene da solo, defilandosi in vicoli cupi e agrodolci dove tutto diventa neon e noir.

In occasione del lancio di questa celebrazione della carriera, Bryan Ferry ha pubblicato “She Belongs To Me”, una potente rivisitazione del classico di Bob Dylan del 1965, che oggi chiude il cerchio della sua storia musicale. Ascoltatela  QUI

Cinque decenni fa, il fenomeno Roxy Music è esploso in un lampo di pop, arte, moda e glamour, affermando il leader della band Bryan Ferry come uno dei cantautori più vitali ed emozionanti che la musica britannica abbia mai visto. Durante questo periodo ultra-prolifico, nel 1973, Ferry lancia la sua carriera solista parallelamente ai Roxy Music. Il suo primo disco, con un’audace rielaborazione dell’apocalittico inno di Bob Dylan del 1962 “A Hard Rain’s A-Gonna Fall”, segnò l’alba dello status di Ferry come uno dei grandi interpreti moderni della canzone, oltre alla sua impareggiabile scrittura e composizione. Nel 2024 Bryan Ferry ritorna al canzoniere di Dylan. “She Belongs To Me” è resa in uno stile splendidamente ruvido che bilancia sfumature di Velvet Underground con lo splendido assolo fischiato da Ferry, il più degno di nota dai tempi dell’interpretazione di “Jealous Guy” di John Lennon da parte dei Roxy Music nel 1981. 

Retrospective: Selected Recordings 1973-2023 raccoglie, per la prima volta, i classici di Bryan Ferry registrati con Island RecordsPolydorVirginE.G. Records BMG, e contiene due registrazioni inedite. L’album sarà pubblicato in diversi formati, tra cui un cofanetto deluxe da 5CD con 81 canzoni, accompagnato da un libro cartonato di 100 pagine contenente ampie note di copertina, fotografie  e immagini rare e inedite. Oltre al cofanetto deluxe, in uscita il doppio LP gatefold The Best Of Bryan Ferry, contenente 20 canzoni stampate sia in vinile nero, con varianti che includono una stampa in vinile verde/blu e una in vinile trasparente. Anche la versione su CD conterrà le stesse 20 canzoni e un libretto con note di copertina e fotografie. Verrà pubblicata anche un’edizione digitale dell’album con 81 tracce.

Il cofanetto deluxe da 5CD dedica ogni disco a un diverso aspetto della carriera di Bryan FerryDisc One: The Best Of Bryan Ferry presenta 20 brani essenziali. Singoli che hanno fatto il giro del mondo come “Slave To Love”, “The ‘In’ Crowd” e “Let’s Stick Together” – canzoni che si sono intrecciate nel tessuto della musica britannica e che rimangono sempre popolari.

Disc Two: Compositions esamina il periodo 1977-2014 e l’evoluzione dell’arte di Ferry. La narrazione in divenire di “Can’t Let Go” e l’atmosfera profonda di “The Only Face”, come molte delle canzoni di Ferry, condividono entrambe la sensazione di essere fuori dal mondo, vagando senza sosta per le strade principali e le vie secondarie. Altrove, l’incedere di “Limbo” e “Loop De Li” mettono in luce elementi del lavoro di Ferry che rimangono invariati: tenere sempre un occhio sul dancefloor. Il suo grande tema costante, tuttavia, è l’amore e i suoi costi, visti da diverse angolazioni. Tre delle sue migliori registrazioni sull’argomento sono presenti in questo disco: “When She Walks In The Room”, “I Thought” e “Reason Or Rhyme”, tutte ugualmente affascinanti e profondamente risonanti.

Disc Three: Interpretations celebra il lato rimodellante dell’arte di Ferry. Le sue versioni di “What Goes On” dei Velvet Underground, “Hold On, I’m Coming” di Sam e Dave e “That’s How Strong My Love Is” di Otis Redding vedono Ferry esplorare il passato con lo suo sguardo moderno, vagando tra i generi e inviando in modo preveggente un segnale che la generazione post-punk riceverà anni dopo: la musica rimane tutta da scoprire. 

Disc Four: The Bryan Ferry Orchestra esplora il progetto concettuale iniziato da Ferry con l’album The Jazz Age del 2012, reimmaginando la musica del suo repertorio come se fosse stata registrata nove decenni prima da uno dei primi grandi combo jazz. In The Jazz Age Ferry non canta, ma riappare sotto una nuova luce. Senza la sua voce e i suoi testi, l’attenzione dell’ascoltatore si concentra sul suo talento di compositore. Ferry ha perfezionato questo concetto in altre due raccolte, Bitter-Sweet del 2018 e The Great Gatsby del 2013: The Jazz Recordings – con rielaborazioni di “Love Is The Drug” dei Roxy Music e del classico moderno di Amy Winehouse “Back To Black” per la colonna sonora del film di Baz Luhrmann del 2013, Il Grande Gatsby.

Disc Five: Rare and Unreleased raccoglie B-sides, bonus, curiosità e outtake. Uno scintillante remake di “Mother Of Pearl” dei Roxy Music, registrato all’inizio degli anni ’90 durante le session di Horoscope / Mamouna, vede la partecipazione del grande Ronnie Spector. “Don’t Be Cruel” è impreziosita dai compagni di band rockabilly originali di Elvis, Scotty Moore e DJ Fontana, registrati per l’album tributo alla Sun Records del 2001, Good Rockin’ Tonight. Altrove Ferry riprende in modo celebrativo “Whatever Gets You Thru The Night”, lo sgangherato inno laico di John Lennon del 1974, registrato nel 1995 per un tributo a Lennon progettato da Yoko Ono e mai pubblicato. Ferry lo ha poi rielaborato nel 2010 come aggiunta bonus per l’album Olympia.

Retrospective: Selected Recordings 1973-2023 celebra il venerato talento cantautorale di Bryan Ferry. La tracklist esplora la versatilità sonora e la fluidità di genere della sua carriera solista: dal rock ‘n’ roll ai groove R&B basati sulla dance, alle ballate al piano, all’elettronica, alla musica ambient, al jazz, al country, al folk, al blues, all’avanguardia e alla new wave. Al centro di tutto c’è l’inconfondibile musicalità e lo stile di Bryan Ferry.

Retrospective: Selected Recordings 1973-2023 è disponibile per il preordine QUI

Retrospective: Selected Recordings 1973-2023
5 CD tracklist:

Disc One: The Best Of Bryan Ferry
1. A Hard Rain’s A-Gonna Fall
2. These Foolish Things
3. The ‘In’ Crowd
4. Smoke Gets In Your Eyes
5. Casanova
6. Let’s Stick Together
7. Sign of the Times
8. Slave To Love
9. Don’t Stop The Dance
10. Windswept
11. Kiss and Tell
12. As Time Goes By
13. Your Painted Smile
14. I Put A Spell On You
15. Which Way To Turn
16. Knockin’ On Heaven’s Door
17. Make You Feel My Love
18. You Can Dance
19. Love Letters
20. Johnny and Mary

Disc Two: Compositions
1. Can’t Let Go
2. Tokyo Joe
3. This Island Earth
4. Love Me Madly Again
5. Limbo
6. When She Walks In The Room
7. Boys and Girls
8. Zamba
9. Chain Reaction
10. Bête Noire
11. I Thought
12. The Only Face
13. Valentine
14. Loop De Li
15. Reason or Rhyme

Disc Three: Interpretations
1. The Price of Love
2. Shame Shame Shame
3. Hold On (I’m Coming)
4. Just One Look
5. Girl of My Best Friend
6. What Goes On
7. That’s How Strong My Love Is
8. You Go To My Head
9. Where or When
10. The Way You Look Tonight
11. One Night
12. Simple Twist of Fate
13. Positively 4th Street
14. Song to the Siren
15. Fooled Around and Fell In Love

Disc Four: The Bryan Ferry Orchestra
1. Virginia Plain
2. Do The Strand
3. While My Heart Is Still Beating
4. This Island Earth
5. Bitter-Sweet
6. Dance Away
7. Zamba
8. Reason or Rhyme
9. Avalon
10. Back To Black
11. Limbo
12. Young and Beautiful
13. Love Is The Drug
14. Sign of the Times
15. Chance Meeting

Disc Five: Rare and Unreleased
1. Feel The Need
2. Mother of Pearl (Horoscope Version)
3. Don’t Be Cruel
4. I Don’t Want To Go On Without You
5. I Forgot More Than You’ll Ever Know
6. Crazy Love
7. Whatever Gets You Through The Night
8. Bob Dylan’s Dream
9. He’ll Have To Go
10. A Fool For Love
11. Lowlands Low
12. Is Your Love Strong Enough
13. Sonnet 18
14. She Belongs To Me
15. Oh Lonesome Me
16. Star (with Amelia Barratt)
 

Retrospective: Selected Recordings 1973-2023
2LP / 1CD Tracklist: 

1. A Hard Rain’s A-Gonna Fall
2. These Foolish Things
3. The ‘In’ Crowd
4. Smoke Gets In Your Eyes
5. Casanova
6. Let’s Stick Together
7. Sign of the Times
8. Slave To Love
9. Don’t Stop The Dance
10. Windswept
11. Kiss and Tell
12. As Time Goes By
13. Your Painted Smile
14. I Put A Spell On You
15. Which Way To Turn
16. Knockin’ On Heaven’s Door
17. Make You Feel My Love
18. You Can Dance
19. Love Letters
20. Johnny and Mary
 

Retrospective: She Belongs To Me EP
Tracklist:
 

1. Star
2. She Belongs To Me
3. Let’s Stick Together
4. Slave to Love
5. I Put a Spell On You
6. Make You Feel My Love

 

 

Fabio Capanni presenta il nuovo brano live “Flowing”

Fabio Capanni

presenta il nuovo brano live

“Flowing”

e il teaser dell’album

“Outside Live”

in uscita il 30 agosto per

Curious Music

 

Ascolta/Acquista “Flowing” QUI

Guarda il teaser del nuovo album “Outside Live” QUI


L’artwork della cover è di Antonio Viscido

 

In occasione dell’uscita del nuovo album Outside Live, prevista per venerdì 30 agosto per la label americana Curious Music, il compositore, musicista e architetto fiorentino Fabio Capanni presenta il nuovo estratto “Flowing” accompagnato dal teaser ufficiale creato dalle foto di Antonio Viscido, responsabile di tutto il progetto grafico.

Riguardo a “Flowing”, Fabio Capanni dichiara: “Flowing è un brano semplice nella composizione ma sofisticato nell’arrangiamento, nel quale silenzio e suono si alternano in un delicato equilibrio che sostiene i misurati fraseggi del flicorno di Luc van Lieshout. La versione live credo rappresenti bene l’essenza di Outside Live, un album che declina con immediatezza il carattere intimo e raffinato degli album in studio e dove l’opera di un singolo, grazie alla sensibilità di musicisti straordinari, si trasforma come per magia in un’opera collettiva

Ascolta/Acquista “Flowing” QUI

Guarda il teaser del nuovo album “Outside Live” QUI

Outside Live è la fotografia del concerto al Teatro Puccini di Firenze, il 24 novembre 2023, per la presentazione ufficiale dell’album Outiside di Fabio Capanni.

Superati i dubbi iniziali legati alla possibilità di eseguire dal vivo una musica nata e sviluppata in piena solitudine nel suo studio di registrazione, dove la grande cura del dettaglio e la raffinatezza dei suoni sono stati decisivi per creare le complesse trame sonore di Outside e di Home, Fabio Capanni decide di affrontare la sfida di eseguire dal vivo alcuni brani dei suoi primi due album da solista.

Sul palco oltre a Martina Sbaragli, giovane e talentuosa pianista fiorentina, Fabio Capanni si è voluto circondare di amici di vecchia data con i quali aveva già stabilito in passato uno speciale feeling musicale: Massimo Fantoni, complice di molte sperimentazioni “chitarristiche”, che nell’occasione non ha solo trovato la giusta sensibilità per rileggere e interpretare in modo originale le parti di chitarra elaborate in studio da Capanni, ma è stato anche prezioso aiuto per definire gli arrangiamenti dell’intero live; Nicola Alesini, che con il suo sax soprano, esegue dal vivo “Don’t Close” dall’album Home e impreziosisce il brano “Outside”, oltre a interpretare “The Shade” di Eno, Moebius, Roedelius, un sentito omaggio a Hans-Joachim Roedelius che Capanni e Alesini hanno suonato spesso dal vivo insieme allo stesso musicista tedesco grazie al quale si sono conosciuti e con il quale hanno suonato su prestigiosi palchi in tutta Europa; Luc van Lieshout, frequentato all’epoca delle varie collaborazioni fra i Nazca, l’ensemble di musicisti fondato da Capanni alla fine degli anni ’80 in seno alla label Materiali Sonori, e i Tuxedomoon, suona il flicorno in Flowing, interpreta per la prima volta altri brani di Outside, con il flicorno (“Inside” e “Outside”) e con la tromba (“The Sky Above”), e inoltre rigenera “Four Hands”, un brano inedito che i due avevano suonato solo una volta dal vivo nel 1989, offrendo un momento di particolare magia del concerto, con Capanni e Sbaragli seduti insieme al pianoforte per una esecuzione a quattro mani.

Nasce così il progetto Outside Live, volto a tratteggiare i paesaggi dell’anima evocati nei due album con l’immediatezza che solo la musica dal vivo può creare e nel quale il compositore e musicista fiorentino mette in scena tutta la luminosità di quella che è stata definita “musica da camera elettronica“.
Da una musica suonata interamente in studio da Fabio Capanni con chitarra elettrica e pianoforte, Outside Live segna perciò il passaggio ad una musica diversamente variegata in timbriche e colori, dove il contributo di straordinari interpreti genera un inedito universo di suoni fortemente suggestivo.

Preordina “Outside Live”  QUI

 

Foto di Antonio Viscido

 

 

www.fabiocapanni.com

 

 

 

“Lost/Not Lost” è il nuovo singolo di Tim Bowness

Foto di Leon Barker

 

“LOST/NOT LOST”

E’ IL NUOVO SINGOLO DI

TIM BOWNESS

Tratto dall’atteso nuovo album

“Powder Dry”

in uscita il 13 settembre per Kscope

 

his voice is a tender marvel…a career peak
8/10 – CLASSIC ROCK

a raw-edged revelation, a declaration of new and neoteric directions. Dynamite
PROG MAGAZINE

an exceptionally unified and hugely accessible body of work…
a new beginning for the talented multi-instrumentalist

RECORD COLLECTOR

 

Esce oggi il nuovo singolo del cantante, cantautore, produttore e pioniere del prog britannico Tim Bowness. Il brano, intitolato “Lost/Not Lost”, è una delle tracce di punta del nuovo album di Tim, Powder Dry, in uscita il 13 settembre per Kscope.
Parlando del singolo, Tim ha dichiarato: “Sia dal punto di vista musicale che dei testi, Lost/Not Lost è la canzone più diretta di Powder Dry. È un pezzo elettro-pop con un testo ottimista che parla di fuga e dello spirito di abbandono. Rappresenta un netto contrasto con alcuni sentimenti cupi e storie travagliate che si trovano in altre parti dell’album. Come tutto il nuovo lavoro, questo bano è nato in modo molto naturale e spontaneo. Evidentemente quel giorno ero di un raro buon umore!”.

Mixato dal partner di Bowness, Steven Wilson, il nuovo singolo è accompagnato da un nuovo video pulsante e vivido prodotto da Blacktide Productions.

GUARDA IL NUOVO VIDEO DI “LOST/NOT LOST”
REALIZZATO DA BLACKTIDE PRODUCTIONS

https://youtu.be/m9WiOQi00mk

ASCOLTA/SCARICA “LOST/NOT LOST”
https://orcd.co/lost_not_lost_listen

 

Con 16 pezzi concentrati in 40 minuti, l’ottavo album in studio di Tim BownessPowder Dry, rappresenta un nuovo inizio con la nuova label, l’inglese Kscope

Mettendo insieme acuti contrasti, l’album spazia tra i generi rimanendo accessibile e selvaggiamente sperimentale, abbracciando l’Industrial Rock, l’Electro Pop, il linguaggio diretto cantautorale, paesaggi sonori spettrali e altro ancora.

Interamente prodotto, suonato e scritto da Bowness (una novità assoluta), Powder Dry è stato mixato (in stereo e Surround Sound) dal partner di Bowness nei No-Man (e nel podcast The Album Years), Steven Wilson

Questo è il migliore e il più creativo di tutti gli album di Tim
Steven Wilson

“Powder Dry” tracklist:

Rock Hudson
Lost / Not Lost 
When Summer Comes
Idiots At Large
A Stand-Up For The Dying
Old Crawler
Heartbreak Notes
Ghost Of A Kiss
Summer Turned
You Can Always Disappear
Powder Dry
Films Of Our Youth
This Way Now
I Was There
The Film Of Your Youth
Built To Last

PREORDINA “POWDER DRY” (LP/CD) QUI

-LP in vinile rosa in edizione limitata – disponibile in esclusiva nello store ufficiale
Tim Bowness/Kscope
– LP in vinile giallo in edizione limitata – disponibile presso i negozi indipendenti
– Edizione limitata – CD e DVD con 2 dischi – incluso un DVD con mix stereo PCM
a 24 bit e 48 kHz e mix Dolby Digital 5.1 di Steven Wilson.
– CD / LP / Digitale
– Esclusiva cartolina autografata inclusa in tutti i preordini presso lo store ufficiale
Tim Bowness/Kscope

I PROSSIMI CONCERTI DI TIM BOWNESS
 

13 SETTEMBRE 2024
Release show di Powder Dry
Per celebrare l’uscita del suo nuovo album Powder DryTim Bowness si esibirà al Camden Club di Londra il 13 settembre con la sua band i Butterfly Mind

1 DICEMBRE 2024
The Fiddler’s Elbow, Camden, Londra NW5 3HS
Tim Bowness e i Butterfly Mind saranno i protagonisti del Prog The Forest di quest’anno.

BIGLIETTI IN VENDITA QUI

 

 

SEGUI TIM BOWNESS

WEBSITE – FACEBOOK – INSTAGRAM – X – SPOTIFY – APPLE MUSIC – YOUTUBE

 

 

 

L’album di debutto dei prog-rocker britannici Ihlo

L’ALBUM DI DEBUTTO DEI

PROG-ROCKER BRITANNICI

IHLO

“UNION”

SARÀ RISTAMPATO DA

KSCOPE L’11 OTTOBRE 2024

IL TOUR NEL REGNO UNITO
INIZIA A LONDRA IL 17 OTTOBRE

 

La band britannica di progressive rock Ihlo presenta una nuova ristampa 2024 e la prima pubblicazione in vinile del suo celebre album di debutto Union. In uscita l’11 ottobre per la celebre label inglese KscopeUnion è caratterizzato da una fusione perfetta di progressive rock, elementi elettronici e deliziosi spunti pop, consacrato gli Ihlo come una forza emergente all’interno della scena musicale progressive, al momento della sua pubblicazione nel 2019. L’album ha raggiunto più volte il primo posto nella classifica “Progressive Metal” di Bandcamp e continua a essere ascoltato da fan di tutto il mondo. 

GUARDA IL TRAILER DELLA NUOVA EDIZIONE DI UNION

Riguardo alla ristampa e della nuova collaborazione con Kscope, il cantante Andy Robison dichiara: “Siamo molto felici di poter finalmente pubblicare questo disco in vinile dopo molte richieste. È stato un lungo viaggio e speriamo che questa ristampa con l’incredibile remastering di Acle sia un ottimo modo per riascoltare o scoprire il suono degli Ihlo per la prima volta! Le canzoni di questo disco significano molto per noi e non vediamo l’ora di suonarle ancora nel tour di questo ottobre, prima di finire il secondo album ”.
 

A smörgåsbord of artful ambience, dancing djent, and glossy pop hooks…
something of a cult classic
””.

MAGAZINE PROG

Rimasterizzata da Acle Kahney dei TesseracT, la nuova edizione di Union sarà disponibile per la prima volta in vinile e in CD digipak con un libretto di 8 pagine. La ristampa contiene anche due esclusive registrazioni dal vivo tratte dall’elettrizzante esibizione della band al ProgPower Europe 2023, tracce che catturano l’energia e la musicalità che hanno reso gli Ihlo un gruppo di spicco nella comunità prog.


PREORDINA QUI “UNION” IN VERSIONE VINLE E CD

 

Ihlo
“Union”

DISC 1
A.1    Union [06:08]
A.2    Reanimate [05:31]
A.3    Starseeker [07:33]
B.1    Hollow [06:59]
B.2    Triumph [04:54]
B.3    Parhelion [07:26]

DISC 2
C.1    Coalescence [15:15]

Bonus Tracks
D.1    In Stasis/Starseeker (Live at ProgPower Europe 2023) [09:31]
D.2    Hollow (Live at ProgPower Europe 2023) [07:25]

 

Originariamente nati come duo successivamente alla collaborazione tra il cantante Andy Robison e il chitarrista Phil Monro, la formazione degli Ihlo si è stata completata con l’arrivo del chitarrista Rob MairClark McMenemy alla batteria e Michael Roberts al basso. 
Union è un’immersione progressive in una miriade di favolosi regni sonori, passando abilmente da passaggi di synth onirici a implacabili e grintosi parti vocali. I testi stratificati di Robison sono ispirati ai temi del surrealismo, della natura e della trascendenza, e la sua notevole voce richiama alla mente artisti del calibro di Jeff Buckley Cedric Bixler-Zavala (At the Drive-In).

L’annuncio della ristampa segue la recente notizia delle date del tour inglese degli Ihlo, che prenderà il via il 17 ottobre a Londra. 

DATE DEL TOUR IN UK
17 ottobre – 229, Londra UK
19 ottobre – Aatma, Manchester UK
21 ottobre – Trillians, Newcastle UK
22 ottobre – Bannermans, Edimburgo UK
23 ottobre – District, Liverpool UK
24 ottobre – The Sunflower Lounge, Birmingham UK

I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili qui: https://linktr.ee/ihlo

 

“Union” uscirà per Kscope l’11 ottobre su LP in vinile nero classico e CD digipak con libretto di 8 pagine.
Preordine: https://ihlo.lnk.to/Union_2024

 

Segui gli Ihlo:
https://www.facebook.com/ihloband/?locale=en_GB
https://www.instagram.com/ihloband/
https://ihlo.bandcamp.com/
https://open.spotify.com/artist/6Pbg91GAmVAjfVnYBTcnqR
https://music.apple.com/gb/artist/ihlo/1441491361

 

 

Nuova edizione speciale di “Unending Ascending” dei Gong


NUOVA EDIZIONE SPECIALE DI

“UNENDING ASCENDING”

DEI

GONG

IN USCITA PER KSCOPE

IL PROSSIMO 20 SETTEMBRE

INCLUDE 6 TRACCE BONUS
REGISTRATE DAL VIVO A
EDIMBURGO NEL 2024

I pionieri del rock progressivo e psichedelico Gong annunciano una nuova edizione speciale del loro apprezzatissimo disco del 2023 “Unending Ascending”. La nuova edizione, un CD con un libretto di 8 pagine, include 6 tracce bonus inedite registrate dal vivo durante il superbo concerto del 2024 alla Summerhall di Edimburgo nell’ambito del “Gong + Ozric Tentacles UK Tour”.

L’uscita coincide con l’ampio tour dei Gong in Nord America e in Europa che li vedrà impegnati, tra l’altro, negli Stati Uniti, nei Paesi Bassi, in Germania, in Danimarca, in Svezia e in Polonia. “È stato un lungo viaggio, dopo l’uscita di Unending Ascending, i Gong sono felicissimi di suonare negli Stati Uniti.“, dichiara Kavus Torabi.

GUARDA QUI IL TRAILER DEL TOUR “UNENDING ASCENDING”
E DELL’EDIZIONE SPECIALE DEL CD

“Rock cosmico di altissimo livello”
PROG 

“Se Unending Ascending sarà il vostro primo incontro con i Gong, sarà uno spettacolare inizio “.
LOUDER THAN WAR

GONG
“UNENDING ASCENDING”
EDIZIONE SPECIALE CD DIGIPAK CON LIBRETTO DI 8 PAGINE
Preordina qui: https://gong.lnk.to/UA_special_edition

 

GONG TOUR – PROSSIMI CONCERTI

24/09 Chappel at Muhlenberg College, Allentown PA – USA
25/09 The Southern Music Hall, Charlottesville VA – USA
26/09 King’s Raleigh, Raleigh NC – USA
27/09 The Grey Eagle, Asheville NC – USA
28/09 Mockingbird Theater, Franklin TN – USA
30/09 The Pyramid Scheme, Grand Rapids MI – USA

01/10 Reggie’s, Chicago IL – USA
02/10 Shank Hall, Milwaukee WI – USA
03/10 Token Lounge, Detroit, Westland MI – USA
04/10 Ludlow Garage, Cincinnati OH – USA
05/10 Irving Theater, Indianapolis IN – USA
06/10 Beachland Ballroom, Cleveland OH – USA
08/10 Phantom Power, Millersville PA – USA
09/10 75 Stutson Street Auditorium Stage, Rochester NY – USA
10/10 Homer Arts Center, Homer NY – USA
13/10 Taffeta Music Hall, Lowell MA – USA
14/10 Space Ballroom, Hamden CT – USA
15/10 The Iron Horse, Northampton MA – USA
17/10 The Strand Theater, Hudson Falls NY – USA
18/10 Colony, Woodstock NY – USA
19/10 Orion Studios, Baltimore MD – USA
20/10 Progstock Festival @ Williams Center, Rutherford NJ – USA

07/11 O13, Tilburg – NL
08/11 Boerderij, Zoetermeer – NL
10/11 MS Stubnitz, Hamburg – DE
11/11 Hotel Cecil, Copenhagen – DK
12/11 Babel, Malmö – SE
13/11 Musikens Hus, Goteborg – SE
15/11 Debaser, Stockholm – SE
16/11 Rockland, Sala – SE
18/11 Validi Karkia Club, Pori – FI
19/11 Louhisali, Espoo – FI

21/11 Hybrydy, Warsaw – PL
22/11 Kuźnia, Bydgoszcz – PL
23/11 CK Zamek, Poznan – PL
24/11 Rialto, Katowice – PL
26/11 Kofferfabrik, Fürth – DE
27/11 KuBa, Jena – DE
28/11 Akropolis, Prague – CZ
29/11 Kino Ebensee, Ebensee – AT
30/11 Porgy & Bess, Vienna – AT

03/12 Backstage, Munich – DE
04/12 Das Rind, Rüsselsheim – DE
05/12 Jubez, Karlsruhe – DE
06/12 Cafe de la Danse, Paris – FR
07/12 Le Grillen, Colmar – FR
09/12 Harmonie, Bonn – DE
 

BIGLIETTI: https://www.gongband.com/shows/

L’universo dei Gong ebbe origine nel 1969, quando il visionario Daevid Allen fu ispirato da una profonda visione psichedelica. Membro fondatore dei Soft Machine, Allen incorporò le sue inclinazioni spirituali e metafisiche in un collettivo in continua evoluzione. Più vera e propria mitologia che una band in senso convenzionale, i Gong si affermarono come uno dei gruppi rock più innovativi, sperimentali e unici degli anni Settanta, grazie a un mix esplorativo di rock, jazz e psichedelia con elementi di misticismo e surrealismo, che non temeva di trasmettere i propri messaggi in modo diretto, obliquo o stravagante.

Guarda i video:

My Guitar Is A Spaceship
https://youtu.be/RrJRaWzXvW8

Tiny Galaxies
https://youtu.be/jqoFLJlxpWw

All Clocks Reset
https://youtu.be/PVjU7LX0YiQ

 

L’attuale incarnazione, messa insieme da Daevid per il suo ultimo album con i Gong, “I See You”, rispetta la sua intenzione che i Gong non muoiano con lui, esortando la band a “proseguire verso nuove vette e profondità sconosciute, molto al di là di qualsiasi cosa io possa mai immaginare“.

Foto di Layla Burrows

L’attuale formazione, composta da Kavus TorabiDave SturtFabio GolfettiIan East e Cheb Nettles, è la più stabile dell’illustre storia dei Gong, avendo composto, registrato e suonato insieme per otto anni dalla scomparsa di Allen. Una band dinamica, potente ed esplosiva dal vivo, la cui musica si ispira al credo originale dei Gong, rimanendo comunque impegnata a spingere verso nuovi orizzonti la propria musica, le performance e il proprio messaggio senza nostalgia.

The Unending Ascending Special Edition uscirà per Kscope
il 27 settembre su CD digipak con un libretto di 8 pagine.

Pre-ordina: https://gong.lnk.to/UA_special_edition

 

GONG ONLINE

https://www.gongband.com
https://gongband.bandcamp.com
https://www.facebook.com/officialgong
https://twitter.com/gong_band
https://open.spotify.com/artist/47yvARr7dCOKqvjDVwfbf3
https://music.apple.com/us/artist/gong/6663678
https://kscopemusic.com/artists/gong
https://linktr.ee/gongband

Fabio Capanni presenta il nuovo album “Outside Live”

Fabio Capanni

presenta il nuovo album

“Outside Live”

in uscita il 30 agosto per

Curious Music 

L’artwork della cover è di Antonio Viscido

Preordina “Outside Live” QUI

Ascolta il primo estratto “Outside” QUI

 

Il compositore, musicista e architetto fiorentino Fabio Capanni presenta Outside Live, il nuovo album in uscita il 30 agosto 2024 per l’etichetta americana Curious Music.

Il 24 novembre 2023, al Teatro Puccini a Firenze, si è svolta la presentazione dell’album Outside di Fabio Capanni, pubblicato il 24 ottobre 2023 per Curious Music.

Superati i dubbi iniziali legati alla possibilità di eseguire dal vivo una musica nata e sviluppata in piena solitudine nel suo studio di registrazione, dove la grande cura del dettaglio e la raffinatezza dei suoni sono stati decisivi per creare le complesse trame sonore di Outside e di Home, Fabio Capanni decide di affrontare la sfida di eseguire dal vivo alcuni brani dei suoi primi due album da solista.

Nasce così il progetto Outside Live, volto a tratteggiare i paesaggi dell’anima evocati nei due album con l’immediatezza che solo la musica dal vivo può creare e nel quale il compositore e musicista fiorentino mette in scena tutta la luminosità di quella che è stata definita “musica da camera elettronica“.
Da una musica suonata interamente in studio da Fabio Capanni con chitarra elettrica e pianoforte, Outside Live segna perciò il passaggio ad una musica diversamente variegata in timbriche e colori, dove il contributo di straordinari interpreti genera un inedito universo di suoni fortemente suggestivo

Preordina “Outside Live” QUI

Oltre a Martina Sbaragli, giovane e talentuosa pianista fiorentina, per l’occasione Fabio Capanni si è voluto circondare di amici di vecchia data con i quali aveva già stabilito in passato uno speciale feeling musicale: Massimo Fantoni, complice di molte sperimentazioni “chitarristiche”, che nell’occasione non ha solo trovato la giusta sensibilità per rileggere e interpretare in modo originale le parti di chitarra elaborate in studio da Capanni, ma è stato anche prezioso aiuto per definire gli arrangiamenti dell’intero live; Nicola Alesini, che con il suo sax soprano, esegue dal vivo “Don’t Close” dall’album Home e impreziosisce il brano “Outside”, oltre a interpretare “The Shade” di Eno, Moebius, Roedelius, un sentito omaggio a Hans-Joachim Roedelius che Capanni e Alesini hanno suonato spesso dal vivo insieme allo stesso musicista tedesco grazie al quale si sono conosciuti e con il quale hanno suonato su prestigiosi palchi in tutta Europa; Luc van Lieshout, frequentato all’epoca delle varie collaborazioni fra i Nazca, l’ensemble di musicisti fondato da Capanni alla fine degli anni ’80 in seno alla label Materiali Sonori, e i Tuxedomoon, suona il flicorno in Flowing, interpreta per la prima volta altri brani di Outside, con il flicorno (“Inside” e “Outside”) e con la tromba (“The Sky Above”), e inoltre rigenera “Four Hands”, un brano inedito che i due avevano suonato solo una volta dal vivo nel 1989, offrendo un momento di particolare magia del concerto, con Capanni e Sbaragli seduti insieme al pianoforte per una esecuzione a quattro mani.

Il primo estratto dall’album è “Outside”, il brano conclusivo del concerto con tutti e cinque i musicisti sul palco

Ascolta il primo estratto “Outside” QUI

CREDITI

01_Inside (Fabio Capanni)
02_Flowing (Fabio Capanni)
03_The Sky Above (Fabio Capanni)
04_Four Hands (Fabio Capanni)
05_BehindThe Veil (Fabio Capanni)
06_Some Dust (Fabio Capanni)
07_Don’t Close (Fabio Capanni, Nicola Alesini)
08_The Shade (Brain Eno, Dieter Moebius, Hans-Joachim Roedelius)
09_Outside (Fabio Capanni)

FABIO CAPANNI: chitarra, pianoforte (4)
MASSIMO FANTONI: chitarra
MARTINA SBARAGLI: pianoforte, bass station (1,2)
LUC VAN LIESHOUT: flicorno (1,2,4,9); pocket trumpet (3)
NICOLA ALESINI: sax soprano (7,8,9)

Foto di Antonio Viscido

 

www.fabiocapanni.com

 

 

Storm Corrosion, la collaborazione tra Steven Wilson e Mikael Åkerfeldt

STORM CORROSION

L’APPREZZATA COLLABORAZIONE

DEL 2012 TRA STEVEN WILSON

E MIKAEL ÅKERFELDT

VERRÀ RISTAMPATA DA KSCOPE

IL 27 SETTEMBRE 2024

 

REMIXATO IN DOLBY ATMOS
DA STEVEN WILSON

UN’IMMERSIONE PROFONDA
NELL’AVANGUARDIA DA PARTE DI DUE
DELLE MENTI PIÙ INNOVATIVE
DEL PROGRESSIVE ROCK  

 

Steven Wilson e Mikael Åkerfeldt, due delle figure di spicco del progressive contemporaneo, hanno regalato ai loro fan, nel corso degli anni, ogni sorta di suono, sempre emozionante e mai convenzionale. Ma anche per i loro standard elevati, la loro collaborazione del 2012 in Storm Corrosion si colloca in una propria corsia psichedelica di peculiarità, proiettando gli ascoltatori in un mondo di atmosfere ossessionanti e inquietanti come mai hanno fatto. 

GUARDA IL TRAILER DI STORM CORROSION
https://youtu.be/JeynUPanqJw

A 12 anni dall’uscita, l’album sarà ristampato il 27 settembre da Kscope su LP, CD e Blu Ray con un nuovo remix Dolby Atmos ad opera di Steven Wilson. La ristampa conterrà il bonus cut di Drag Ropes – l’unico brano eseguito dal vivo fino ad oggi – registrato in occasione dell’ospitata di Mikael durante il concerto di Steven con la sua band alla Royal Albert Hall di Londra nel settembre 2015, oltre ad approfondimenti e filmati extra. Dato che l’album occupa chiaramente un posto speciale nel cuore di entrambi i suoi creatori, e naturalmente delle schiere di loro fan in tutto il mondo, questa nuova release rappresenterà la celebrazione della magia eterea racchiusa in queste sei tracce rivoluzionarie.

Per molti versi è diventato il classico di culto
che abbiamo sempre voluto che fosse

Steven Wilson

Una lettera d’amore per le sonorità esoteriche e astratte del passato, che incrocia il noise mistico dei gruppi tedeschi di fine anni ’60/inizio anni ’70 come Tangerine Dream e Popol Vuh, con un sound ispirato agli eroi del folk britannico come Nick Drake e Bert Jansch, ma che abbraccia anche le stravaganze eclettiche di figure di culto come Scott Walker. Questo è il tipo di album che ti porta in un viaggio trascendentale da cui non si torna più indietro. Per i due amici, questo tipo di feroce originalità è proprio quello che si sono prefissati di raggiungere…

Foto di Carl Glover

Storm Corrosion è stato l’album del 2012 realizzato da me e Mikael Åkerfeldt della band Opeth, che entrambi abbiamo considerato un successo artistico profondamente soddisfacente”, afferma Steven. “Rimane uno dei miei dischi preferiti in tutta la mia produzione. Quello che lo ha reso così divertente è che praticamente tutto ciò che uno di noi due suggeriva, l’altro era d’accordo nel perseguirlo, non importa quanto folle e fuori dalle righe potesse sembrare”.

Questo senso di orgoglio è condiviso dal suo complice Mikael Åkerfeldt, che ritiene che sia uno dei lavori più sperimentali, se non bizzarri, che entrambi abbiano mai registrato. Per lui, e per innumerevoli altri, queste registrazioni enigmatiche sembrano esistere in un genere a sé stante: a volte suonano più acustiche e minimaliste, altre infinitamente più cerebrali e premonitrici, ma in ogni caso sempre inebrianti.

“Tutto in questo disco è strano nel miglior modo possibile”
Mikael Åkerfeldt

“In tutti i miei anni di attività come musicista, è molto raro che io ritorni su un disco a cui ho partecipato in prima persona solo per il puro piacere dell’ascolto”, osserva Mikael. “Storm Corrosion è un’eccezione. Per me è un disco veramente bello. Con questo album posso distaccarmi dal mio lavoro e viverlo solo come un fan della sua musica. Tutto ciò che riguarda questo disco è strano nel miglior modo possibile”.

Nel corso degli anni abbiamo parlato molte volte di fare un progetto solo noi due”, continua Steven. “Nel 2011 ci siamo riuniti per una settimana nel mio studio e abbiamo iniziato a fare musica, senza sapere dove ci avrebbe portato, ma sapendo che l’ultima cosa che volevamo fare era l’ovvio. Ci siamo ritrovati a fare un album di strana musica folk da camera psichedelica, a tratti quasi infantile, con molte dissonanze, arrangiamenti orchestrali e pezzi fuori dal comune”.

STORM CORROSION SARÀ DISPONIBILE NEI SEGUENTI FORMATI:

2LP in vinile arancione e viola, confezione apribile, libretto di 8 pagine.
(include la bonus track Drag Ropes registrata dal vivo alla Royal Albert Hall nel 2015)

Vinile giallo 2LP, confezione apribile, libretto di 8 pagine
(include la bonus track Drag Ropes registrata dal vivo alla Royal Albert Hall nel 2015)

Vinile nero 2LP, confezione apribile, libretto di 8 pagine
(include la bonus track Drag Ropes registrata dal vivo alla Royal Albert Hall nel 2015)

Edizione Blu-ray
(include mix audio stereo ad alta risoluzione, Dolby Atmos 2024 e surround 5.1 DTS-HD e mix strumentali di ogni brano. Include anche un mini documentario sull’album, il video promozionale del brano Drag Ropes, oltre a due versioni demo e un libretto di 8 pagine. Inoltre, una registrazione live del 2015 di Drag Ropes dalla Royal Albert Hall, quando Mikael è stato ospite di uno dei concerti di Steven, è stata mixata per questa edizione.)

Edizione CD
(l’edizione CD digipak include un libretto di 8 pagine, più una traccia bonus, la registrazione dal vivo di “Drag Ropes” dalla Royal Albert Hall nel 2015)

PREORDINE QUI: https://Kscope.lnk.to/stormcorrosion

 

L’impatto di questo disco è stato molto profondo in tutto il mondo, tanto che è stato chiesto a gran voce il suo seguito. Entrambi i musicisti sono disposti a farlo, ma visto quanto sono impegnati nei loro progetti principali, Steven come artista solista e Mikael a capo di tutto ciò che riguarda gli Opeth, resta da vedere se ciò accadrà presto. E se i membri di Storm Corrosion finiranno per lavorare su nuovo materiale, è probabile che lo faranno a porte chiuse, con uno spirito simile a quello del loro esordio così brillantemente leftfield.

So che alcuni ascoltatori ne sono completamente e totalmente innamorati”, continua Mikael. “Lo capisco davvero, visto che è quello che provo anch’io. È strano e folle sotto molti aspetti. Questo disco ha qualcosa di incredibile. È piuttosto unico. Sono molto felice di vederlo di nuovo disponibile”.

Per Steven, che ha iniziato a lavorare con gli Opeth come produttore di album fondamentali come Blackwater ParkDeliverance Damnation, il puro piacere che trae dal collaborare con una persona totalmente dedita al surreale e all’oscuro come Mikael, è qualcosa di unico e lo ricorda continuamente. Sono spiriti affini, per più versi: questo particolare capolavoro lo dimostra nel modo più toccante.

Questa sicurezza nella nostra collaborazione poteva derivare solo dal rispetto e l’ammirazione reciproca, e persino da un senso di soggezione per ciò che l’altro era in grado di fare”, continua Steven. “Abbiamo amato il risultato finale. Ci è sembrato così semplice realizzarlo”.

Una volta svelato al mondo, sin dalla sua uscita il progetto Storm Corrosion ha creato tanto entusiasmo quanto confusione. E come tutti coloro che conoscono i due musicisti sanno, è proprio questo l’obiettivo che si prefiggevano.

Non so cosa ha pensato la gente che si aspettava un album heavy rock in piena regola”, ride Steven. “Per molti versi è diventato il classico di culto che abbiamo sempre voluto che fosse…”.

 

 

 

 

 Page 1 of 72  1  2  3  4  5 » ...  Last »