LARS ROCK FEST 2023
annuncia gli americani No Age
come secondo headliner
della sua decima edizione
A Chiusi dal 7 al 9 luglio
la rassegna internazionale
ad ingresso gratuito

Sono gli americani No Age il secondo headliner annunciato per la decima edizione del LARS ROCK FEST 2023, a Chiusi dal 7 al 9 luglio con ingresso gratuito. Suoneranno nella seconda giornata del festival, quella di sabato 8 luglio, andando ad aggiungersi ai già annunciati The Brian Jonestown Massacre e Moonwalks, che saliranno sul palco nella giornata conclusiva, domenica 9 Luglio.
Il Duo chitarra/batteria di Los Angeles in 16 anni di carriera, dal suo debutto “Wirdo Rippers”, ha ampliato i propri orizzonti musicali più di quanto nessuno avrebbe potuto immaginare. Ora, dopo sei album, i No Age arrivano al Lars Rock Festival per presentare il nuovo lavoro “People Helping People”, uscito per l’iconica label americana Drag City.
Cancellare i punti di partenza, riordinare i pezzi e ricominciare da capo è il pensiero quotidiano dei No Age. People Helping People mostra i differenti desideri di Dean Allen Spunt e Randy Randall regolati in perfetta sincronia, fondendo la propulsione del rock classico e l’energia che sgorga dalle loro mani e dai loro piedi, con l’elettronica.
People Helping People è un album sospettoso, invitante, fiducioso e sinistro, la più lucida dimostrazione della filosofia No Age mai messa su disco.
Il Lars Rock Fest è un festival gratuito di musica indipendente nato nel 2012. Da allora si è sviluppato grazie all’impegno dell’associazione culturale artistica GEC – Gruppo Effetti Collaterali, per coltivare e diffondere la cultura musicale indipendente, portando sul palco di Chiusi artisti internazionali come Wire, Gang of Four, The Pop Group, Public Service Broadcasting, Japandroids, Unknown Mortal Orchestra, Protomartyr, Cloud Nothings, METZ, Wolfmother, The Tallest Man on Earth, Algiers, Nothing, Porridge Radio e faust.
Il GEC – Gruppo Effetti Collaterali promuove ed organizza eventi ed iniziative di vario genere, anche collaborando con enti ed altre associazioni: concerti, presentazioni editoriali, reading, proiezioni, rassegne cinematografiche, mostre, seminari, performance artistiche.
Il LARS ROCK FEST è un progetto che, oltre a promuovere comportamenti ecosostenibili, non si esaurisce “solamente” con l’aspetto musicale, presentando nei giorni del festival una serie di eventi “collaterali” stimolanti e creativi, adatti ad ogni età, grazie anche al contributo di oltre 150 volontari, giovani e meno giovani, provenienti da Chiusi e dintorni.
Foto di Benjamin Clark
Yusuf/Cat Stevens presenta il nuovo singolo
“All Nights, All Days”
Ascolta QUI | Guarda il video ufficiale QUI
Nuovo estratto dall’album “King of a Land”
In uscita per BMG/Dark Horse Records
il 16 Giugno 2023 Preordine QUI
Yusuf/Cat Stevens suonerà a Roma per un’unica
data italiana il 18 giugno
all’Auditorium Parco della Musica e
debutterà al Festival di Glastonbury il 25 giugno

(Crediti fotografia: Aminah Islam)
“King of A Land is an elegant, warmly orchestrated work” – MOJO (4/5)
“Lyrically teasing exercises in self examination…Yusuf breaks ground” – Uncut (8/10)
Yusuf/Cat Stevens presenta il brano “All Nights, All Days”, nuovo estratto dal suo prossimo album “King of a Land”, in uscita il 16 giugno per BMG/Dark Horse Records.
Preordina QUI
Il brano di Yusuf è un’altra chicca per le orecchie, con un groove coinvolgente in stile Travelling Wilburys e un’atmosfera country americana. Yusuf dice: “Mi piace affrontare generi diversi e All Nights, All Days mi è sembrata adatta a questo scopo, anche se avrebbe potuto facilmente avere un’altra forma!“.
Il testo denuncia il modo in cui “i ricchi tassano i poveri” e, con umorismo ironico, Yusuf suggerisce una soluzione reale per il mondo, che è quella di “rinchiudere quei leader nello zoo di Londra“. “L’unico modo per andare avanti in pace è sbarazzarsi della maggior parte di loro. Non tutti, forse. Ma la maggior parte…”.
Il brano è accompagnato da un vibrante e colorato video a tecnica mista prodotto da Studio Linguine che fa riferimento al classico film di culto Harold and Maude, di cui Yusuf ha scritto l’iconica colonna sonora.
Harold e Maude, essendo i protagonisti del clip, danno vita candidamente alla storia della canzone. I politici sono rappresentati come personaggi malvagi che inseguono Harold attraverso una foresta, ma alla fine si avrà la rivincita quando questi saranno catturati e rinchiusi nello zoo di Londra.

Ascolta “All Nights, All Days” QUI | Guarda il video ufficiale QUI
Il nuovo singolo segue “King of a Land”, la cui uscita ha coinciso con l’incoronazione di Re Carlo III. “Vorrei che gli dessero un po’ più di potere in realtà. Mi dispero un po’ per la politica. Penso che sarebbe bello avere qualcuno che supervisioni le cose e che magari intervenga e ricordi a tutti come ci si deve comportare. Ma se non lo faranno, allora suggerirei di prendere l’iniziativa e rinchiudere tutti quei leader che creano problemi nello zoo di Londra, invece che nella Torre“.
L’uscita del nuovo lavoro “King of a Land”, diciassettesimo album in studio di Yusuf, è accompagnata da un’ondata di celebrazioni. Yusuf tornerà in Italia dopo nove anni per una data unica a Roma, il 18 giugno all’Auditorium Parco della Musica, e tra gli altri concerti annunciati suonerà per la prima volta al Glastonbury Festival. Il concerto previsto per il 25 giugno, vedrà Yusuf esibirsi sul Pyramid Stage nell’ambita fascia delle leggende della domenica all’ora del tè, precedendo di un mese il suo 75° compleanno.
In una recensione da 8 su 10, Uncut afferma che “King of a Land” presenta “esercizi introspettivi liricamente stuzzicanti… Yusuf apre una nuova strada“. Il primo singolo “Take The World Apart” è stato definito come “ultimo brano e apice speranzoso di un’opera ottimista” dal Times, Yusuf è stato definito “un’icona” da NME e “King of a Land ha i reali nel mirino” dal MOJO Magazine.
King of a Land uscirà per BMG/Dark Horse Records il 16 giugno 2023. L’album è disponibile per il pre-ordine su vinile verde in formato gatefold con un libretto di 36 pagine con illustrazioni di Peter Reynolds. Anche il CD contiene un libretto illustrato da Peter Reynolds, preordine QUI. Un’edizione esclusiva dell’album, stampata su vinile bianco, è disponibile nello store ufficiale online di Yusuf/Cat Stevens insieme al merchandising dell’album.

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IL 30 GIUGNO ESCE PER BMG
LA PRIMA ANTOLOGIA COMPLETA
DEI LAVORI JAZZ DI
CHARLIE WATTS

Il 30 giugno uscirà per BMG la prima ampia antologia tratta dal catalogo jazz di uno dei batteristi più amati e ammirati al mondo, il leggendario Charlie Watts.
Disponibile in edizione doppio vinile e doppio CD, Anthology è un monumento all’identità musicale “altra” del gigante che ha sostenuto i Rolling Stones per oltre 55 anni. Si basa su un periodo di quasi 20 anni del suo consistente catalogo di registrazioni jazz in varie configurazioni, tra cui quartetto, quintetto, formazioni ancora più ampie fino ad arrivare all’orchestra. Questa raccolta costituisce il ricordo perfetto di un artista unico per i fan di lunga data, ma è anche il miglior punto di partenza i nuovi ammiratori.
Anthology celebra l’impeccabile gusto e l’inventiva di che ha ispirato milioni di persone e che ha generosamente dirottato i riflettori sui suoi brillanti collaboratori scelti di volta in volta. In Anthology sono presenti grandi nomi a cominciare dall’amico di sempre e contrabbassista Dave Green, sassofonisti come Peter King, Evan Parker e Courtney Pine, il trombettista Gerard Presencer, il titano della batteria Jim Keltner e il cantante e membro della live band dei Rolling Stones, Bernard Fowler.
Questa retrospettiva parte dal 1986, quando Watts ha fatto uscire Live At Fulham Town Hall, un album a suo nome per la prima volta, dopo che per 25 anni come batterista il suo stile era diventato un punto di riferimento per i suoi colleghi. A seguire vengono proposti brani dal mini-album From One Charlie del 1991, ad opera del Charlie Watts Quintet, dagli album A Tribute to Charlie Parker with Strings (1992), Warm and Tender (1993) e Long Ago and Far Away (1996), dalla collaborazione Charlie Watts – Jim Keltner Project del 2000 e da un altro live, Watts at Scott’s del 2004, firmato dal Charlie Watts Tentet.
La versione in CD è ulteriormente arricchita da tre brani di culto inediti tratti dall’esibizione di Watts e del suo gruppo allo Swindon Arts Centre, con versioni di “Rockhouse Boogie”, “Ain’t Nobody Minding Your Store” e “Swindon Swing”.
Anthology contiene note di copertina del giornalista musicale e broadcaster Paul Sexton, autore del libro Charlie’s good tonight – La biografia autorizzata e ufficiale di Charlie Watts dei Rolling Stones, pubblicato da HarperCollins.
LP TRACKLIST
LP 1
SIDE 1:
- Stompin’ At The Savoy
- Flying Home
- Practising, Practising, Just Great
- Relaxing At Camarillo
SIDE 2:
- Blackbird – White Chicks
- Cool Blues
- You Go To My Head
- If I Should Lose You
- My Ship
LP 2
SIDE 3:
- Long Ago (And Far Away)
- Good Morning Heartache
- Never Let Me Go
- Roy Haynes (Reprise)
- Airto
SIDE 4
- Roll ‘Em Charlie
- What’s New
- Take The “A” Train
CD TRACKLIST
CD 1
- Stompin’ At The Savoy
- Flying Home
- Practising, Practising, Just Great
- Relaxing At Camarillo
- Blackbird – White Chicks
- Cool Blues
- You Go To My Head
- If I Should Lose You
- My Ship
- Long Ago (And Far Away)
- Good Morning Heartache
- Never Let Me Go
CD 2
- Roy Haynes
- Airto
- Roll ‘Em Charlie
- What’s New
- Tin Tin Deo
- Sunset and The Mockingbird
- Take the “A” Train
- Rockhouse Boogie (Previously Unreleased)
- Ain’t Nobody Minding Your Store (Previously Unreleased)
- Swindon Swing (Previously Unreleased)
Gary Moore
“The Sanctuary Years”
4 CD + 5.1 mix Boxset
In uscita il 23 Giugno 2023

Preordine qui:
https://gary-moore.lnk.to/thesanctuaryyearsPR
BMG è orgogliosa di pubblicare il 23 giugno 2023, il cofanetto The Sanctuary Years di Gary Moore, una straordinaria raccolta di alcune delle sue più intense ed emozionanti registrazioni in studio.
Il cofanetto The Sanctuary Years contiene 4 incredibili album del periodo trascorso da Moore presso la prestigiosa etichetta inglese Sanctuary Records. Questa confezione deluxe contiene gli album A Different Beat, Back To The Blues, Scars e Power of The Blues, tutti con nuove note di copertina scritte da Dave Everley. Inoltre, il cofanetto include un mix 5.1 (edited) di Back To The Blues e interviste selezionate su Blu-ray, adesivi assortiti, poster e altro ancora.
Gary Moore ha sconvolto il mondo del Blues e del Rock col suo virtuosismo chitarristico e la sua voce soul. Conosciuto soprattutto per i suoi suggestivi successi da solista, Parisienne Walkways e Still Got the Blues, e per la sua partecipazione saltuaria ai Thin Lizzy, la carriera solista di Gary Moore abbraccia oltre venti album. Nel corso degli anni Ottanta, Gary ha scalato le gerarchie del rock, ma ha voltato le spalle a quello che considerava il vuoto lampo del metal ed è tornato alla sua musica del cuore – il blues – dove, ironia della sorte, ha ottenuto il suo più grande successo commerciale con gli album degli anni Novanta e Duemila.
Oltre a dirigere le sue band, durante una carriera solista di successo, Gary ha collaborato con gli artisti migliore che il rock e il blues potessero offrire, suonando dal vivo e su disco con George Harrison, Jack Bruce, Ginger Baker, Greg Lake, BB King, Albert King, Albert Collins e molti altri. Gary Moore è considerato uno dei musicisti irlandesi più influenti di tutti i tempi. Dopo essere stato celebrato da Gibson e Fender con chitarre firmate, la star nordirlandese è ancora considerata uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi.
Il primo album del cofanetto The Sanctuary Years, A Different Beat, è il dodicesimo album solista di Gary Moore, in cui esplora nuove aree del blues e del rock. Pubblicato originariamente nel 1999, l’album include la bonus track “Can’t Help Myself (E-Z Rollers Remix)“.
Due anni dopo è stato pubblicato Back To The Blues, che ha permesso a Gary di ricollegarsi al blues dopo alcuni anni di sperimentazione musicale e di raggiungere il sesto posto nella classifica statunitense del blues. Back To The Blues include ora tre tracce bonus.
Pubblicato originariamente nel 2002, Scars ha visto Gary scatenarsi con il sound delle band con cui era cresciuto. “Scars era una sorta di ritorno agli anni ’60“, ha detto Moore nel 2003. “Aveva un’atmosfera molto alla Hendrix – Band Of Gypsys e all’improvvisazione“. Moore ha confermato in questo disco il batterista dei Primal Scream, Darrin Mooney, che tanto lo aveva impressionato durante le sessioni di Back To The Blues, e ha aggiunto il bassista Cass Lewis (Skunk Anansie) per completare il power trio.
Il cofanetto si conclude con Power Of The Blues del 2004 e, per quanto le sue peregrinazioni musicali lo abbiano portato lontano, Gary Moore è tornato ancora una volta in un posto: il blues. Il bassista e vecchio amico Bob Daisley (Rainbow, Ozzy Osbourne) si è unito a Gary e Darrin Mooney in questo album di dieci brani.
Per preordinare il cofanetto The Sanctuary Years qui:
https://gary-moore.lnk.to/thesanctuaryyearsPR
The Sanctuary Years
CD Boxset tracklist:
A Different Beat :
1. Go on Home
2. Lost in Your Love
3. Worry No More
4. Fire
5. Surrender
6. House Full of Blues
7. Bring My Baby Back
8. Can’t Help Myself
9. Fatboy
10. We Want Love
11. Can’t Help Myself (E-Z Rollers Remix)
12. Surrender (Edit) *Hidden track
Back To The Blues (*Bonus Material):
1. Enough Of The Blues
2. You Upset Me Baby
3. Cold Black Night
4. Stormy Monday
5. Ain’t Got You
6. Picture Of The Moon
7. Looking Back
8. The Prophet
9. How Many Lies
10. Drowning In Tears
11. Picture Of The Moon (Single Edit) *
12. Cold Black Night (Live At VH1) *
13. Stormy Monday (Live At VH1) *
Scars:
1. When The Sun Goes Down
2. Rectify
3. Wasn’t Born In Chicago
4. Stand Up
5. Just Can’t Let You Go
6. My Baby (She’s So Good To Me)
7. World Of Confusion
8. Ball And Chain
9. World Keep Turnin’ Round
10. Who Knows (What Tomorrow May Bring)?
Power Of The Blues:
1. Power Of The Blues
2. There’s A Hole
3. Tell Me Woman
4. I Can’t Quit You Baby
5. That’s Why I Play The Blues
6. Evil
7. Getaway Blues
8. Memory Pain
9. Can’t Find My Baby
10. Torn Inside
Blu Ray
Back To The Blues 5.1 Mix (Edited Version) + interviste selezionate
Formato: 4CD +5.1 Mix Boxset
Numero catalogo: BMGCAT738BOX
Barcode: 4050538813463


Al via il tour italiano di Jon Gomm
per presentare l’ultimo album per Kscope
“The Faintest Idea”

Foto di Tom Martin
5 maggio – CrossRoads Live Club, Roma
6 maggio – Biblioteca Sperelliana, Gubbio (PG)
7 maggio – Six Bars Jail, Firenze
9 maggio – Bravo Caffè, Bologna
10 maggio – Music Factory Academy, Cesano Maderno (MI)
11 maggio – CineTeatro La Campanella, Bovisio Masciago (MB)
12 maggio – Folk Club, Torino
Jon Gomm, il virtuoso inglese della chitarra acustica, arriva in Italia per sette date live per presentare l’ultimo album “The Faintest Idea”, uscito per Kscope (Audioglobe).
Quando la maggior parte delle persone guardano una chitarra acustica vedono esattamente questo: una scatola di legno con delle corde. Jon Gomm, uno dei pionieri del suono moderno fingerstyle, ha il raro dono di trasformare uno strumento in quella che sembra un’intera orchestra.
L’esordio del cantautore nato a Blackpool (UK) nel 2003, Hypertension, è stato a dir poco una rivelazione musicale: colpi di batteria, percussioni, accordi e armonici suggestivi sulla sua chitarra acustica accompagnano la sua voce calda e soulful.
Le cose sono cambiate per Jon, con il suo storico singolo Passionflower (GUARDA QUI) che nel 2012 ha raccolto milioni di visualizzazioni su YouTube e altre piattaforme social – con la leggenda britannica Stephen Fry che lo ha descritto in televisione come “qualcuno che suona la chitarra in un modo che non avevo mai visto suonare prima” e “un genio a tutto tondo“. L’album successivo, il terzo, Secrets Nobody Keeps è uscito nel 2013, consolidando ulteriormente la sua statura come una delle forze trainanti di una rivoluzione acustica.
Forse una delle più grandi sorprese di The Faintest Idea è il modo in cui l’album contrappone l’incredibile calore umano del suono acustico di Gomm a contenuti più algidi, grazie alle parti di synth e al lavoro di produzione del musicista australiano Andy Sorenson. Invece di una guerra tra uomo e macchina, questa collaborazione unisce la semplice onestà dei due con atmosfere più lungimiranti. È un capolavoro contemporaneo, ricco nel senso di percorsi e strade percorse, ma anche di audacia nel guardare ad un futuro inaspettato.
Queste le date annunciate:
5 maggio – CrossRoads Live Club, Roma
6 maggio – Biblioteca Sperelliana, Gubbio (PG)
7 maggio – Six Bars Jail, Firenze
9 maggio – Bravo Caffè, Bologna
10 maggio – Music Factory Academy, Cesano Maderno (MI)
11 maggio – CineTeatro La Campanella, Bovisio Masciago (MB)
12 maggio – Folk Club, Torino
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Yusuf/Cat Stevens
scrive un Manifesto per Re Carlo III
e presenta il nuovo singolo
“King of a Land”
Ascolta “King of a Land” QUI
Guarda il video di “King of a Land” QUI
Dal nuovo album in studio ”King of a Land”
in uscita il 16 giugno 2023 per
BMG/Dark Horse Records
Preordinalo QUI
Confermato il suo debutto al Festival di Glastonbury
il 25 giugno all’ora del tè, la fascia oraria
dedicata alle leggende, qualche settimana prima
del 75° compleanno di quella che è
considerata una pietra miliare della musica

(Crediti foto: Aminah Yusuf)
Nella nuova canzone pubblicata oggi, intitolata “King of a Land”, il testo di Yusuf racconta di una decisa frustrazione per lo stato del mondo post-moderno: “If I was a king of a land, I’d free every woman and man…If I ran the schools of this world…If I had a mountain of gold“.
In vista dell’incoronazione di Sua Maestà Re Carlo III, Yusuf esprime la speranza che il nuovo monarca usi il suo ruolo per avere un impatto positivo sul futuro del Paese e del mondo. “Mentre i politici bisticciano e si accapigliano nei sotterranei, qualcuno ai piani alti dovrebbe controllare dove ci stanno portando i partiti politici. Francamente, la democrazia ha bisogno di una spolverata“. Yusuf lamenta.
“Uno dei privilegi dell’essere artista è quello di esprimere ciò che sembra impensabile e poi esporlo perché la gente possa rifletterci; possiamo dire cose che altri non possono dire. Certo, so bene che la musica non può necessariamente risolvere i problemi del mondo, ma può contribuire a guidarne la lettura. Nella mia canzone, “King of a Land”, ci sono alcune considerazioni che spero spero trovino riscontro con Sua Maestà”.
In un messaggio rispettoso a Re Carlo III, Yusuf/Cat Stevens ha condiviso “A Manifesto for a Good King”, in cui elenca 10 elementi essenziali che ritiene tutti i leader dovrebbero considerare. Yusuf scriverà anche direttamente al futuro re, di suo pugno, per condividere il suo messaggio.
“Il messaggio principale della canzone – e questo vale per tutti coloro che occupano posizioni di comando – è: non dimenticate che c’è Qualcuno sopra di voi e fate attenzione a coloro che sono sotto di voi“.

Manifesto for a Good King
1. Anche se sei un re, sei sempre un servo di Dio.
2. Elimina l’odio tramite l’educazione e diffondete la pace.
3. Dai da mangiare agli affamati.
4. Siamo tutti esseri umani che commettono errori, quindi perdona.
5. Aiuta i malati e i senzatetto.
6. Fai attenzione alle persone negative intorno a te.
7. Ognuno ha un ruolo da svolgere, insegna loro a lavorare insieme.
8. Sii giusto e non fate favoritismi.
9. Ascolta le critiche costruttive.
10. Sii un guardiano di tutte le fedi e della preziosa Terra che tutti condividiamo.
Il nuovo brano, che è anche il titolo dell’imminente nuovo album di Yusuf / Cat Stevens, racconta la storia che è presente nella splendida illustrazione che adorna la copertina dell’album, creata dal migliore illustratore del NY Times Peter H. Reynolds, in collaborazione con Yusuf. La canzone è immortalata nel nuovo video, anch’esso pubblicato oggi, in cui il testo di Yusuf e le illustrazioni di Reynolds prendono vita. È la storia di un bambino che immagina cosa farebbe se fosse il re di una terra chiamata “Woodbee”. La fede e i sogni infantili vengono resi tangibili mentre Yusuf ci accompagna in un nuovo viaggio. La sua voce, le sue parole e le sue splendide melodie conducono l’ascoltatore alle porte di un mondo molto più bello e ottimista di quello attuale.
Peter H. Reynolds ha dichiarato: “Yusuf/Cat Stevens ha creato un luminoso mondo del possibile. È meraviglioso immaginare come sarebbe pacifico e giusto il mondo governato dai bambini. Il testo evoca subito un bambino con una corona di carta. Il suo regno: un trenino con un villaggio in miniatura. La sua missione: garantire che ogni abitante di questo piccolo regno sia libero, istruito, nutrito e in grado di festeggiare il possibile… tutto ciò che dovrebbe essere, potrebbe essere, sarebbe. La “Terra di Woodbee” dà il benvenuto a tutti per salire sul “Treno della Pace” e avanzare – insieme – verso un mondo migliore“.
Ascolta ‘King of a Land’ QUI / Guarda il video ufficiale QUI
L’uscita di “King of a Land” giunge nel bel mezzo di un’ondata di attività celebrative, che seguono l’annuncio del debutto di Yusuf/Cat Stevens al Glastonbury Festival. L’esibizione, che avrà luogo il 25 giugno e che lo vedrà esibirsi sul Pyramid Stage nell’ambita fascia delle leggende della domenica all’ora del tè, precede di un mese il 75° compleanno di Yusuf e segue di poco l’attesa pubblicazione del suo diciassettesimo album in studio.
Il primo singolo “Take The World Apart” è già stato definito “…l’apice pieno di speranza che conclude un’opera ottimista” dal Times, Yusuf è stato definito “un’icona” dall’NME e “King of a Land ha la regalità nel suo mirino” da MOJO Magazine.
King of a Land uscirà per BMG / Dark Horse Records il 16 giugno 2023. L’album è disponibile per il preordine in vinile verde in formato gatefold con un libretto di 36 pagine con illustrazioni di Peter Reynolds. Anche il CD contiene un libretto illustrato da Peter Reynolds
Preordina QUI.
Un’edizione esclusiva dell’album, stampata su vinile bianco, è disponibile nello store online ufficiale di Yusuf/Cat Stevens insieme al merchandising dell’album
Visita il negozio ufficiale QUI.

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Angus McOg
presenta il nuovo album
“Cirrus”
e il video del primo singolo
“Parts”

Ascolta “Cirrus”
https://found.ee/IT-AngusMcOg-Cirrus
Guarda il video di “Parts”
https://youtu.be/5gOlIOKeStw
Cirrus è il titolo del nuovo lavoro in studio di Angus McOg, uscito in Italia per la label Murmur Music (Audioglobe) e in UK per Gare Du Nord.
I cirri sono tra le nuvole più in alte nel cielo. Costituiti da piccolissimi cristalli di ghiaccio, appaiono rarefatti, lontanissimi, inafferrabili. Ma quando i raggi del sole li attraversano all’alba e al tramonto, ecco che si trasformano in filtri colorati, capaci di cambiare il mondo negli occhi di chi guarda, mutando la percezione delle cose, del tempo e dello spazio. Ed è seguendo il filo di questo sguardo che Cirrus diventa il titolo del nuovo disco di Angus McOg, otto brani che nascono da un cuore Folk Rock in viaggio tra Americana, Indie e Art Rock.
“Parts” è il primo singolo estratto da Cirrus, accompagnato dal video di Fabio Fiandrini girato nella suggestiva Rocca Rangoni a Spilamberto (Modena).
Angus racconta: “Insieme al regista Fabio Fiandrini abbiamo da subito pensato che se con il video volevamo restituire uno spaccato della ‘malinconia edificante’ presente nel brano, dovevamo calarci in un’ambientazione altrettanto intensa. Fortuna vuole che a dieci minuti da casa mia, in provincia di Modena, si trovi la Rocca Rangoni di Spilamberto. Il fascino di questo luogo sta nel come in esso si è depositato lo scorrere del tempo“.
Guarda il video di “Parts”
https://youtu.be/5gOlIOKeStw
A quattro anni da Beginners, il precedente lavoro di Angus McOg, Cirrus nasce in modo molto semplice e schietto, con canzoni arrangiate spesso in sala prove e registrate in presa diretta: chitarra, piano, basso e batteria, con l’aggiunta delle linee di tromba o armonium e un pizzico di synth a completare l’affresco. Ma così come la luce filtrata dalle nuvole cambia la prospettiva delle cose, così lungo la tracklist questa semplicità talvolta si dilata. E sulla scena si fanno spazio momenti di sospensione, paesaggi sonori, parentesi naive o quasi surreali, che aprono la quarta parete della stanza dove la band sta suonando. Ecco che arrivano così gli archi a chiosare la title track “Cirrus”. Oppure code di fuzz si fanno strada in brani come “Lou” o “Chances”. E ancora, “Parts” prende in prestito l’incedere di un basso e di una chitarra quasi post-punk/new wave. Mentre accanto a momenti intimamente acustici, come “Currents”, o alle armonie vocali di “Say My Name”, arriva un pezzo quasi del tutto assurdo come “Communist Party Party” (la storia vera di un modenese che prova con scarso successo a spiegare a una ragazza inglese cosa sia la Festa dell’Unità).
Nomi come Wilco, The National, Bonnie Prince Billy rimangono sicuramente tra le coordinate di riferimento di questo lavoro. E accanto a loro nel bagaglio di Angus Mc Og c’è sempre un arcipelago che va da Nick Drake a Jason Molina, da Robert Wyatt a Mark Hollis, da David Crosby ai Grizzly Bear.
Ma la strada su cui si muove oggi Angus McOg è anche quella di chi sa che è sempre viva una sfida creativa per chi ha scelto il campo della lingua inglese senza essere madrelingua. E questa scelta richiede soprattutto di fare uno sforzo in più nella costruzione di una voce narrante personale, di un linguaggio capace di stare in piedi.
Il disco esce nel Regno Unito grazie all’interesse di Ian Button, ex Death in Vegas, e della sua label Gare Du Nord.
Cirrus è stato registrato al Sonic Temple Studio di Parma sotto la direzione di Andrea Rovacchi (Julie’s Haircut), insieme alla nuova band che vede la presenza del trombettista e polistrumentista Enrico Pasini e del batterista Luca Torreggiani, oltre al bassista e contrabbassista Francesco Zaccanti che si unisce alla formazione ad album ormai terminato. Il master è stato realizzato a New York da Joe Lambert (Sharon Van Etten, The National, Deerhunter, etc ). L’album è edito da Ala Bianca.

https://www.facebook.com/angusmcog
https://www.instagram.com/angusmcog

GLI ENVY OF NONE PRESENTANO
IL NUOVO EP
”THAT WAS THEN, THIS IS NOW”
IN USCITA PER KSCOPE IL 9 GIUGNO

PREORDINA QUI
https://EnvyOfNone.lnk.to/TWTTIN
Dopo il loro debutto omonimo autoprodotto del 2022, gli Envy of None presentano il nuovo EP, “That Was Then, This Is Now”, in uscita il 9 giugno per Kscope.
La formazione all-star composta da Alex Lifeson, Andy Curran, Maiah Wynne e Alf Annibalini, svilupp la crescita esponenziale del proprio sound tagliente, trippy e atmospheric che ha sorpreso tutti.
Il nuovo EP è composto da brani audaci come i remix di “Dumb” e “Dog’s Life”, oltre a quelli di “Lethe River” e “You’ll Be Sorry” pubblicati in precedenza solo nell’edizione deluxe del disco di debutto.
L’EP culmina con un brano appena registrato, “That Was Then”. Il brano ondeggia con intelligenza progressive ed è un perfetto esempio della capacità di scrittura senza limiti che questa incredibile band mette in mostra.
Tutti i brani sono stati scritti, arrangiati, registrati e prodotti dagli Envy of None.
Andy Curran commenta: “Sono molto felice di dire che il secondo capitolo della storia degli Envy of None è ufficialmente iniziato. Abbiamo una canzone nuova di zecca, intitolata ‘That Was Then’, che è il primo brano che abbiamo registrato dall’uscita del nostro album di debutto, quasi un anno fa.
Il nuovo EP contiene oltre a questa canzone alcuni remix molto particolari che ci siamo divertiti a creare. Non vediamo l’ora di condividere tutte queste canzoni con un suono surround a 360 gradi per fare un ulteriore passo in avanti”.
Restate sintonizzati per le ulteriori novità dietro l’angolo per EON…
“That Was Then, This Is Now”, pur in linea con il sound della band, si spinge oltre i confini e costituisce un fantastico prologo al prossimo capitolo della storia degli Envy of None, visto che la band è stata in studio per comporre nuovi brani e remix.
Un’essenziale supplemento al loro repertorio.

”That Was Then, This Is Now” tracklist:
1 – Lethe River
2 – You’ll Be Sorry
3 – Dog’s Life (Remix)
4 – Dumb (Der Dummkopf Remix)
5 – That Was Then
Oltre a questa uscita in vinile, la band parteciperà anche al Record Store Day con la ristampa il 22 aprile del loro album omonimo, disponibile come picture disc. Ordinatene una copia al vostro distributore locale che aderisce al Record Store Day.

Gli ENVY OF NONE sono:
Alex Lifeson
Andy Curran
Maiah Wynne
Alf Annibalini
Fodo di Richard Sibbald
ENVY OF NONE online:
https://www.facebook.com/envyofnone
https://www.instagram.com/envyofnone_/
https://twitter.com/EnvyOfNone_
https://kscopemusic.com/artists/envyofnone/
https://open.spotify.com/artist/2wwArB2zsZyIIThkewLBaZ

THE PINEAPPLE THIEF ANNUNCIANO L’USCITA DI
UN NUOVO COFANETTO DELUXE CON 8 DISCHI
“HOW DID WE FIND OUR WAY – 1999 – 2006”
IN USCITA IL 23 GIUGNO PER KSCOPE

Preordine
https://thepineapplethief.lnk.to/HDWFOW
Guarda il trailer
https://youtu.be/ybreyjyQHQw
Kscope è orgogliosa di presentare il primo di una serie di cofanetti deluxe che raccolgono la straordinaria produzione di The Pineapple Thief.
“How Did We Find Our Way – 1999 – 2006″ si concentra in particolare sui primi anni della band, da Abducting The Unicorn del 1999 fino a Little Man del 2006.
Riguardo al cofanetto deluxe, Bruce Soord commenta:
“Questo cofanetto racchiude i primi 5 album e tutto il materiale bonus relativo da quando ho dato vita a The Pineapple Thief nel 1999 fino al 2006. Aprire le vecchie tracce è stato come aprire un’ampia finestra sul me stesso a quel tempo. Realizzare questo cofanetto ha richiesto un particolare sforzo emotivo. Dove ho trovato lo stimolo, la dedizione e la mia ossessione? Ho esagerato? Come diavolo ha fatto la mia ragazza a sopportare tutto questo e a diventare infine mia moglie?“.
Soord prosegue:
“Aprendo le tracce mi sono ricordato le ore che passavo a sperimentare. Ero come un bambino e tutto era una nuova scoperta per me. Quindi, eccola qui: i primi anni di The Pineapple Thief“.
Tutti gli album contenuti in “How Did We Find Our Way – 1999 – 2006” sono stati remixati dai nastri originali, con l’aggiunta di 80 minuti di raro materiale bonus recuperato dagli archivi di Bruce. La durata totale della raccolta è di circa 8 ore e mezza di musica, in alta risoluzione stereo, Dolby Atmos e 5.1 DTS-HD surround. Inoltre, Steve Kitch ha curato il mastering di tutti i mix stereo.
Dopo aver riaperto gli stem originali per creare i nuovi mix, Bruce afferma che “i mix Atmos di questo cofanetto possono essere riprodotti in qualsiasi ambiente, da un enorme teatro con 100 diffusori a una configurazione domestica per appassionati con magari 8 diffusori, fino a qualcosa di molto più semplice come una soundbar o addirittura in streaming in cuffia“, una spettacolare sorpresa audio per gli appassionati.
Al centro di questo cofanetto c’è un libro di 64 pagine che contiene fotografie rare e inedite tratte dall’archivio personale di Bruce, oltre a superbe note di copertina di Anil Prasad e nuove interviste con Bruce.
Questa splendida edizione limitata sarà stampata una sola volta.
The Pineapple Thief – How Did We Find Our Way: 1999 – 2006
Il nuovo cofanetto deluxe di 8 dischi uscirà per Kscope il 23 giugno, preordine disponibile qui: https://thepineapplethief.lnk.to/HDWFOW
How Did We Find Our Way: 1999 – 2006 contiene:

Dischi
- Abducting the Unicorn
- One Three Seven
- Variations on a Dream
- 8 Days
- 10 Stories Down
- 8 Days Later
- Little Man
- Blu-ray – tutti gli album in Dolby Atmos & 5.1 Surround Sound con bonus tracks



THE PINEAPPLE THIEF
The Pineapple Thief sono uno gruppi leader del rock sperimentale europeo. Guidati dalla mente post-progressive di Bruce Soord, la band ha costruito una fanbase incredibilmente fedele negli ultimi 23 anni grazie a tournée estese e a registrazioni sempre molto apprezzate. Il fondatore Bruce Soord ha fondato The Pineapple Thief per produrre la sua musica nel 1999 e da allora ha pubblicato oltre 15 album in studio.

THE PINEAPPLE THIEF ONLINE:
https://kscopemusic.com/artists/thepineapplethief/
https://open.spotify.com/artist/4lrBMUSk8PiNnCEZfsmPAk?si=99cyV_BwTl2Dr53EV2gD6Q
https://twitter.com/pineapplethief
https://www.instagram.com/thepineapplethief/
https://www.facebook.com/thepineapplethief

Gli O.R.k. presentano il suggestivo video di
“Consequence”
il brano registrato con Elisa
tratto dal loro ultimo album
“Screamnasium”
Gli O.R.k. in tour con tre date italiane:
18 Aprile – Legend Club (Milano)
19 Aprile – Traffic (Roma)
20 Aprile – Alchemica Music Club (Bologna)
Dopo un tuffo nel passato con il video del loro primo brano, “Pyre”, gli O.R.k. , in procinto di dare il via al loro tour inglese ed europeo, tornano prepotentemente al presente e ci propongono il video di “Consequence (featuring Elisa)”, tratto dall’ultimo album “Screamnasium”.

Guarda il video di “Consequence (featuring Elisa)”
Il brano, che si apre con un ammaliante arpeggio di chitarra acustica, si trasforma in un’emozionante ballata dark rock che ci trasporta all’interno della coscienza della tormentata protagonista (Martina Sacchetti).
Chiara Orsi, già autrice dei video di “As I Leave” e “Don’t Call Me A Joke”, torna a dirigere lo splendido clip cinematografico che accompagna la canzone. La stratificazione delle immagini ci fa addentrare progressivamente nella psiche dei personaggi, adattandosi alla profondità della musica, creando uno stato onirico ed evocativo.
Consequence farà anche parte di un lungometraggio, ancora da annunciare, con la colonna sonora del cantante degli O.R.k., LEF:
“Quando la protagonista di questo lungometraggio si ammala e sembra sviluppare una malattia mentale, si ha l’impressione che acquisisca quella che sembra un’incredibile (quasi mistica) nuova abilità. Sebbene il collegamento tra il nostro brano ‘Consequence’ e questa specie di dualismo verità/illusione sembri abbastanza ovvio, ho pensato che una sezione di archi potesse essere il tassello mancante per renderlo coerente anche con il resto della mia partitura orchestrale“.
“Consequence” vede la partecipazione di Elisa come ospite, famosa anche fuori dall’Italia per la sua collaborazione con il leggendario Ennio Morricone nella colonna sonora di Django Unchained di Quentin Tarantino.
Colin Edwin, bassista degli O.R.k., spiega come è nata questa collaborazione:
“Elisa ci è stata presentata da un amico comune parte dell’industria cinematografica, a cui Lef aveva chiesto consigli nella ricerca di una voce femminile con cui duettare in ‘Consequence’. Prima di quel momento non conoscevo Elisa, finché mi sono ricordato del film Django Unchained. Elisa è una grande star in Italia e proviene anche da un mondo musicale diverso dal nostro, ma è stata una scelta molto positiva per la canzone a cui Elisa ha dato un contributo fantastico“.
In concomitanza con l’uscita del video, è stata pubblicata un’alternative version come singolo digitale: “Consequence (Orchestral Mix)”, con la partecipazione dell’ensemble ESE.
Colin continua: “Il mix orchestrale di ‘Consequence’ è stato completato contemporaneamente a tutto il resto del materiale di Screamnasium, ma ci è sembrato più adatto della versione dell’album per sposare le immagini cinematografiche di Chiara Orsi, e quindi è stato mantenuto esclusivamente per questa uscita video. ‘Consequence’ apparirà prossimamente anche come parte della colonna sonora di un lungometraggio ancora senza titolo, con la colonna sonora di Lef“.
La band sarà protagonista in Italia per tre date partendo da Milano martedì 18 aprile, toccando nel suo lungo tour anche il Prognosis Festival di Eindhoven e il prestigioso Indigo at the O2 di Londra. Si tratta dei primi spettacoli dal vivo della dopo l’uscita di “Ramagehead” del 2019 e sarà un tour come co-headliner con il trio francese di rock contemporaneo Lizzard.
O.R.k – Italian Tour:
18 Aprile – Legend Club, Milano
19 Aprile – Traffic, Roma
20 Aprile – Alchemica Music Club, Bologna
Per acquistare i biglietti, cliccare qui:
https://www.bandsintown.com/a/12115353

O.R.k. “Screamnasium” – Tracklist
1.As I Leave [03:57] GUARDA IL VIDEO
2. Unspoken Words [03:39]
3. Consequence (feat. Elisa) [04:11]
4. I Feel Wrong [04:00]
5. Don`t Call Me A Joke [03:24] GUARDA IL VIDEO
6. Hope For The Ordinary [04:38]
7. Deadly Bite [03:57]
8. Something Broke [04:17]
9. Lonely Crowd [03:58]
10. Someone Waits [05:35]
As I Leave, il singolo/apertura dell’album, trasmette all’ascoltatore una forma distillata dello spirito degli O.R.k.. La voce potente di Lef, il riffing energico di Carmelo Pipitone, l’accompagnamento ritmico creativo di Pat Mastelotto e i toni di basso distintivi di Colin Edwin infondono a Screamnasium un’intensità rinnovata e una nuova luminosità. I livelli di energia sono mantenuti per tutti i 42 minuti di durata dell’album, mentre gli O.R.k. sostengono la causa dell’ottimismo, della tolleranza e dell’empatia: questi brani sono inni di speranza in un mondo sempre più incerto.
La chiusura dell’album, “Someone Waits”, vede la partecipazione della virtuosa violoncellista Jo Quail, che fornisce melodie seducenti e intrecciate per portare Screamnasium a un finale drammatico e inaspettato.
Screamnasium degli O.R.k l’album più essenziale della band fino ad oggi. È spontaneo ma intricato ed è già stato celebrato dalla stampa italiana come:
“…una formula vincente” AudioReview
“…non è roba da poco” Blow Up
“…la musica poi è davvero esplosiva” Buscadero
“…proietta ancora più in alto il loro riuscito frullato” Classic Rock
“…suona davvero bene” Raro Più
“…piccolo gioiello in musica” Rock Hard
“Ottimo e abbondante” Rockerilla
“…supergruppo ORk si è ormai affinato” Rumore
“Spontaneo e complesso” Wantlist
Il duo creativo composto dal direttore artistico vincitore di un Grammy, Adam Jones (dei Tool), e dall’illustratore della Marvel/DC Comics, Denis Rodier, si è occupato della grafica e dell’impaginazione dell’album, creando un’opera iconica con un’immagine di impatto, mentre il mixaggio e il mastering sono stati affidati a Machine (Lamb of God, King Crimson, Clutch).
Comprendendo un’ampia gamma di paesaggi emotivi, Screamnasium è il sollievo ideale per i nostri tempi difficili.
Kscope ha pubblicato Screamnasium il 21 Ottobre in formato CD/ltd, in LP (vinile nero e colorato verde) e in formato digitale. ORDINE DISPONIBILE QUI

Gli O.R.k. sono:
Lorenzo Esposito Fornasari a.k.a LEF – voce
Pat Mastelotto – batteria
Colin Edwin – basso
Carmelo Pipitone – chitarra
Segui gli O.R.k.
FB: https://www.facebook.com/O.R.k.band/
TW: https://twitter.com/ORKBAND
IG: www.instagram.com/orkband
Website: http://www.orkband.com/
Kscope: https://kscopemusic.com/artists/ork/
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