GAUDATS JUNK BAND feat. EFFENBERG “ECONOMIA CIRCOLARE”

GAUDATS JUNK BAND feat. EFFENBERG

il video di

ECONOMIA CIRCOLARE”

Dopo l’anteprima su Rai 3 arriva il video di “Economia Circolare” il brano che racconta, alimenta e promuove il concetto di sostenibilità ambientale per Legambiente

Guarda il video di “Economia Circolare”

https://youtu.be/pt3Tbi03AwI

Salvini, Cr7 e una nonna ecologica sono solo alcune delle immagini che animano il mondo per niente incantato del brano “Economia Circolare”.

Scrivere una canzone sull’ambiente è stata la sfida che la Gaudats Junk Band (gruppo che porta avanti attraverso la musica una campagna di sensibilizzazione sulla salvaguardia dell’ambiente e il riciclo dei materiali) ha lanciato al cantautore Effenberg (autore e voce della canzone).

Una sfida che nasce dal progetto presentato dagli Elio e le Storie Tese, insieme al presidente e al direttore di Legambiente, Stefano Ciafani e Giorgio Zampetti, e ideato dall’agenzia creativa Kfield-Ideificio. Il tutto è nato per raccontare plasticamente e attraverso la musica cosa vuol dire l’economia circolare. Il gruppo milanese degli Elio, al termine della realizzazione della loro “Canzone Circolare”, ha lanciato l’appello a tutti i colleghi musicisti incitandoli a riprendere le ultime note del brano e crearne uno nuovo, appello che è stato appunto colto, fra gli altri, dalla Gaudats Junk Band ed Effenberg e che ha dato vita alla canzone “Economia circolare”.

Dai diamanti non nasce niente dai rifiuti nasce il sound di economia circolare. Due insoliti personaggi, un po’ artigiani e un po’ scienziati, si aggirano tra i rifiuti di una città di provincia. E’ tra vecchi container e bottiglie rotte che i due protagonisti del video trovano i materiali per costruire gli strani strumenti che caratterizzano il sound di questa canzone ad impatto zero. All’interno di una gabbia senza tempo la Gaudats Junk Band e Effenberg attendono le invenzioni dei due scienziati per dare vita alla musica“. – Gaudats Junk Band

Daniele Guidotti alias Gaudats è il fondatore del progetto nonché inventore degli strumenti nati da materiale di riciclo con cui la band si esibisce in tutto il territorio.

Oltre a Gaudats e agli istrionici musicisti della Junk Band, meritano una menzione speciale Marco Bachi (Bandabardò) che accompagna la band fin dai suoi esordi con il suo basso tanica, e Rick Hutton, voce e volto storico di Video Music.  

Artista: Gaudats Junk Band feat Effenberg

Titolo: Economia Circolare

Regista: Paolo Marchetti\Carlo Carmassi

Autori testo: Stefano Pomponi (Effenberg)

Autori musica: Stefano Pomponi (Effenberg)

BIO

Effenberg, pseudonimo di Stefano Pomponi, è un cantautore italiano. Nel 2015 produce il suo primo disco, intitolato “Piazza Affari Chiude in Calo”, suonato in vari concerti in giro per la penisola ma mai stampato né distribuito digitalmente per decisione dell’autore. Effenberg continua a scrivere ed il 26 maggio 2017 esce per Abuzz Supreme “Elefanti per Cena”.

Il disco riscuote fin da subito critiche positive da parte della stampa e dagli addetti ai lavori, il 9 giugno 2017 viene presentato in anteprima per il sito Rolling Stone il video del suo secondo singolo, intitolato proprio “Elefanti per Cena”. Sempre nello stesso mese Rockit.it decide di inserire il brano nella compilation mensile. Effenberg inizia a muoversi in tutta Italia e oltre, apre il concerto di Dente a Parigi presso L’Alimentation Generale e viene selezionato tra oltre 400 artisti per il “Premio Buscaglione” e tra oltre 1000 per il concorso 1mnext.

Nel 2018 i brani “Elefanti Per Cena” e “Non Mi Riparo Mai”, vengono sincronizzati per il nuovo film di Valerio Mieli, intitolato “Ricordi?”, vincitore del premio del pubblico BNL alle giornate degli autori del Festival Del Cinema Di Venezia. In continua evoluzione, attualmente sta terminando la registrazione del suo prossimo disco.

La Gaudats Junk Band è una formazione che ha come principio la sostenibilità ambientale: una band che realizza e utilizza esclusivamente strumenti costruiti con materiale di riciclo.

L’idea nasce nel 2014 quando Daniele Guidotti (dal soprannome storico “Gaudats”) unisce le sue competenze musicali a quelle artigiane e attraverso il recupero di cassette per vino, oggetti in plastica, pentole e vario materiale destinato alla discarica, costruisce chitarre, tubofoni, bassi, sassofoni e batterie, per dare il via ad un progetto musicale che gli permette di implementare la sua personale sensibilità verso il tema dell’ambiente e della sua salvaguardia, sviluppata nel tempo attraverso letture e seminari sull’argomento.

Aiutato e sostenuto dai suoi amici musicisti (tra cui Marco Bachi della Bandabardò e Rick Hutton, volto storico di Video Music) dà il via a questo progetto musicale con un repertorio di canzoni che spazia dal funk al soul, dal reggae al pop. Il progetto riceve subito attenzione da parte di varie istituzioni ambientali, così la band inizia a suonare per tutta la penisola, condividendo con il grande pubblico la loro etica ed il loro sound originale.

Nel dicembre 2015 esce il loro primo disco: “Gaudats Junk Band”; una collezione di brani famosi rivisitati e adattati alle sonorità “junk”, interamente autoprodotto e confezionato con packaging di cartone riciclato.

Tra il 2015 ed il 2018 la band calca numerosi palchi, tra cui il 1° Maggio a Roma (insieme alla Bandabardò), Festambiente di Rispescia, il Lucca Summer Festival ed il Porretta Soul Festival. Numerose anche le partecipazioni in radio, tra cui Radio Rock, Controradio, Rai Radio 1 (King Kong), interviste e partecipazioni televisive: Rai 3, RTV38 (Risorse) ed interventi ad importanti manifestazioni come Goletta Verde di Legambiente, Bass Europe 2018. Parallelamente al progetto musicale, dal 2015 alcuni componenti della band portano avanti un progetto didattico nelle scuole e nei vari istituti di formazione d’Italia, nel quale insegnano l’etica del riciclo ed i rudimenti della musica in maniera originale e creativa. La grande richiesta di partecipazione a questi corsi, porta Daniele Guidotti e Marco Bachi ad aprire a Lucca nel settembre 2017 (in collaborazione con altre associazioni) un centro di educazione al riuso: Grossomodo, dove si tengono laboratori e seminari improntati sul riciclo creativo. Attualmente la band sta collaborando con vari artisti tra cui Effenberg, con il quale ha appena realizzato il singolo “Economia circolare” che partecipa all’iniziativa di Legambiente “Canzone Circolare”.

Contatti e social

CANZONE CIRCOLARE https://canzonecircolare.legambiente.it/

GJB

Sito www.gaudats.it
Canale youtube www.youtube.com/channel/UCoui8qTBvN7nVyUcEU8zJmQ
FB www.facebook.com/GaudatsJunkBand/

IG www.instagram.com/gaudatsjunkband/

Spootify http://open.spotify.com/artist/2BmUI5lC0hoH6P974SNN3v 

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCuz7CO9bEo4B2S2L_xyvxXQ

EFFENBERG

Spootify: http://open.spotify.com/artist/2BmUI5lC0hoH6P974SNN3v 

Facebook: https://www.facebook.com/effenberg.web/  

Instagram: https://www.instagram.com/effenberg_/ 

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Esce il 09 novembre “Piovani dirige Piovani”

PIOVANI DIRIGE PIOVANI 

In uscita il 09 novembre 2018

La registrazione del concerto
con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

 

Per la prima volta la registrazione delle sue colonne sonore
più celebri  eseguite dal vivo

 

Esce il 09 novembre 2018 per Warner Music ItalyPiovani dirige Piovani”, per la prima volta la registrazione delle colonne sonore più celebri del Maestro Nicola Piovani eseguite in concerto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai presso l’auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino il 05 ottobre 2016. Piovani dirige Piovani” propone alcune tra le più note colonne sonore del Maestro: la “Suite Taviani” con le musiche composte per i film “Fiorile”, “Il Sole Anche Di Notte”, “La Notte Di San Lorenzo”, “Good Morning Babilonia”; per proseguire con la “Suite Benigni”, una selezione di musiche dai film “Pinocchio” e “La Vita È Bella”; fino ad arrivare alla “Suite Fellini”, con temi tratti da “L’intervista”, “La Voce Della Luna”, “Ginger & Fred”. 

“Nel concerto registrato su questo disco abbiamo eseguito le partiture da cui sono nate le colonne musicali per il cinema dei Taviani, di Benigni e di Fellini, in un montaggio “da concerto” che le presenta nella loro interezza, e che vuole essere come un riassunto dell’anima sonora di quelle opere cinematografiche.” 

Vincitore di un premio Oscar per la colonna sonora di “La Vita È Bella”, tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’oro, il Globo d’Oro della stampa estera, il premio del pubblico e la menzione speciale della giuria al festival Musique et Cinéma di Auxerre

Ha musicato più di 180 film, realizzando felici sodalizi artistici con i più importanti protagonisti del cinema italiano: Fellini (che si è rivolto al Maestro per i suoi ultimi 3 film), Monicelli, Tornatore, Benigni, Moretti, fratelli Taviani e del cinema internazionale: Pál Gábor, Dusan Makavejev, Bigas Luna, Jos Stelling, John Irvin, Sergej Bodrov, Philippe Lioret, per citarne alcuni.  
                                                                                                            
Compositore di fama internazionale, nel 2008 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres dal ministro francese della Cultura. Ha inoltre collaborato con Fabrizio De Andrè per gli album “Non Al Denaro, Non All’amore Né Al Cielo” e “Storia Di Un Impiegato”. 
 

 
Piovani dirige Piovani tracklist: 
 
Suite Taviani 
 
1. Fiorile
2. Il Sole Anche Di Notte
3. La Notte Di San Lorenzo
4. Good Morning Babilonia 
 
Suite Benigni 
 
Pinocchio
5. Il Burattino
6. La Fata Turchina
7. Il Gatto E La Volpe
8. Il grillo Parlante
9. Lucignolo
10. Pinocchio finale 
 
La Vita È Bella
11. Buongiorno Principessa
12. La Vita È bella
13. Grand Hotel Fox-trot
14. Grand Hotel Valzer
15. Al Campo
16. Il Carrarmato
17. Abbiamo Vinto 
 
Suite Fellini 
 
18. Intervista
19. La Voce Della Luna
20. Ginger & Fred 
 
 
           
Disponibile in formato CD 5054197956829 – digital download & streaming

Un nuovo dizionario della musica: Primavera Club, edizione 2018

Un nuovo dizionario della musica:

Primavera Club, edizione 2018

 

Quest’anno il cartellone del festival dedicato alle stelle emergenti, disegna un futuro della musica ricco di diversità di genere, origini e stili

Un totale di 72 concerti nell’arco di tre giorni trasformeranno Barcellona e Madrid in laboratori della musica

 

Forse ancora non lo sai, ma stai per scoprire la tua nuova band preferita. Quel nome che vedrai ovunque l’anno prossimo, quello celebrato dalla stampa, con milioni di ascolti e che forse vedrete su un palco del prossimo Primavera Sound. Per scoprirlo, ovviamente, dovrete andare al Primavera Club, che dal 26 al 28 ottobre ospiterà, tra Barcellona e Madrid, il debutto di una imponente selezione di artisti destinati a decollare nei prossimi mesi.

Un totale di 46 artisti suoneranno nelle sale Apolo, La (2) de Apolo, e al Centre Cultural Albareda di Barcellona, mentre una selezione di 26 nomi si esibirà al Teatro Barcelò e al El Cielo de Barceló di Madrid. Il festival godrà ancora una volta del sostegno di SEAT come partner strategico, consolidando così la sua fiducia nei talenti emergenti e nella creatività. Proprio come quando si apre un dizionario su una pagina a caso e si scopre una parola nuova, Primavera Club stimola la curiosità, la scoperta e il coinvolgimento. Ti invita a immaginare il futuro. Ecco alcuni dei neologismi e nuovi concetti che esploreremo insieme:

1. Bedroom pop: Li riconoscerai per la loro (apparente) semplicità e le loro melodie eterne. Con Boy Pablo dalla sua cameretta di Bergen, il carismatico Jimothy Lacoste di Londra e Halo Maud con il suo accento francese.

2. Digger: In questi tempi di iperconnettività, ci sono ancora posti dove Google non riesce ad arrivare. Siamo nelle mani dei digger, di chi scava per cercare quelle gemme che finora sono rimaste sepolte fuori dalla nostra portata. Una devozione per l’analogico con un piglio educativo, ognuno nel proprio campo: Habibi Funk per (ovviamente) il funk del mondo arabo, Athens of the North con il loro amore (solo in vinile) per la World Music e Sofrito per suoni dance d’epoca da entrambi i tropici del nostro pianeta.

3. Pop femminista (non femminile): Non si fa surf sulla quarta onda del femminismo, ci si tuffa dentro a pesce. Questo significa che oggigiorno non si sottolineano artisti di un cartellone basandosi esclusivamente sul loro genere, ma si approfondisce il loro messaggio. Le proposte di Stella Donelly, Okay Kaya, Ama Lou, Buzzy “Spielberg” (sì, quegli Spielberg) Lee, Flohio e Tirzah sono importanti non solo per la condizione di donne che si fanno strada in un mondo dominato dagli uomini. Dal folk ribelle di Stella Donelly all’hip hop made in UK di Flohio e la R&B sofisticata di Ama Lou sono tutte qui perché hanno tanto da dire (chi da militante e chi meno) e anche, fondamentalmente, perché il futuro gli appartiene.

4. Guitar’s revenge: Seguendo la teoria del pendolo, in questo momento siamo nel punto più lontano possibile da un ritorno del chitarrismo. Ma l’indie rock non morirà mai e minaccia di avere un impatto ancora più forte se continueranno a presentarsi proposte stimolanti come Snail Mail (facendo rivivere l’indie rock anni ’90), Hop Along (pura pulsione melodica), Conttra (rivendicando il sudore), Palm (tra gli Animal Collective e il math rock), Jess Williamson con il suo portale verso un mondo felice e Alaskalaska (il vento caldo del pop nordico). Non staranno facendo breccia, ma non sono di certo defunti.

 5. Sussurri R&B e i suoi sinonimi: A volte è un sussurro a segnare il cammino. Lascia che ci sia silenzio totale per poter scoprire una delle rivelazioni dell’anno, serpentwithfeet e il suo R&B poliedrico e vellutato. Lascia che Kadhja Bonet ci streghi con la versatilità del suo stile e della sua esibizione. Lascia che Hilary Woods trasformi il locale in una foresta all’ora del tramonto. Lascia che Tirzah dimostri che il suo è uno degli esordi più importanti del 2018. Lascia che Hnos Munoz (da Madrid) e Mazmorra (da Bilbao) esplorino i margini del genere. E lascia che i sussurri ci portino via.

6. Mambo gioioso: Come si sentono oggi i tuoi fianchi? Oltre al pop, l’hip hop e l’elettronica, quest’anno al Primavera Club potrete ballare anche il mambo e il chachacha portati dalla band cubana Orquesta Akokán, la cumbia con autotune dei galiziani Esteban & Manuel e il folk tradizionale turco declinato attraverso il filtro del Belgio da Altin Gün. Basta con le preoccupazioni. L’energia del ballo sta nella varietà!

7. Ultra-flow: C’è il flow e poi c’è l’ultra-flow. Non deve certo essere il ritmo più svelto (e l’artista britannico Octavian lo sa bene: ha fatto ballare addirittura Drake con le sue anti-hit) né quello più autentico (anche se pochi vengono più dalla strada di Slowthai), e non ha bisogno neanche di essere il più controverso (JPEGMAFIA smantella il neoliberismo e l’hipsterismo), né il più poetico (Flohio potrebbe facilmente diventare la prossima Kate Tempest). L’importante è “avercene”. E queste rime colpiscono, feriscono e lasciano la cicatrice. Teneteli d’occhio, questi qui!

8. Gran techno: Gli amici della techno in tutte le sue forme hanno anche loro posto al Primavera Club. Come al solito ci si ritroverà alle ore piccole, all’interno della programmazione di Nitsa e Astin a Barcellona e avrete modo di scoprire Head Technician, ovvero la colonna sonora di un buco nero, l’artista islandese con sede a Berlino Volruptus, le imprese rave di Or:la e gli insegnamenti del sensei Kuniyuki, uno dei maggiori esponenti della musica elettronica giapponese. Nessuno lascerà la sala insoddisfatto.

9. Kinkidelia e i suoi derivati: Cosa succede se si incrocia lo spirito aperto di Triana con la psichedelia di King Gizzard & The Lizard Wizard? Quel che succede è precisamente Derby Motoreta’s Burrito Kachimba, la nuova band con il miglior nome del mondo, che migliora ancora di più quando li ascolti e li vedi dal vivo. Ma si può anche essere vistosi senza usare il distorsore: potrete trovare musica elettronica (lo testimoniano i selvaggi J-Zbel), punk (dovrete prendere riparo quando arriveranno Louder Than Death, il club Bilderberg del punk) o trap (MC Buseta insieme a GOA, mischiando il funky brasiliano con il rap emo). Ehi, avete visto? Non abbiamo accennato alla trap fino all’ultimo minuto! Ci meritiamo un premio, vero?
Gli abbonamenti per Primavera Club 2018 sono già in vendita al prezzo di 25€ più commissioni, lo stesso costo degli ultimi quattro anni. Sono disponibili anche biglietti giornalieri, al prezzo di 15€ più commissioni. Si possono acquistare su Redtkt e Ticketmaster. Comprateli subito!

www.primaveraclub.com/

 

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Katie Melua “Ultimate Collection” in uscita il 05 ottobre

KATIE MELUA

“ULTIMATE COLLECTION”

IN USCITA IL 5 OTTOBRE 2018 SU BMG

 

Pre Ordine dell’album: https://KatieMelua.lnk.to/UltimatePR
 
A 15 anni di distanza dall’uscita di “Call Off The Search”, il suo album di debutto che ha scalato le classifiche, Katie Melua è in uscita su BMG con “Ultimate Collection”. 
Curato direttamente da Katie, “Ultimate Collection” contiente 30 brani estratti dai suoi 7 album in studio e la sua cover di “Fields Of Gold” (già singolo benefico di “Children In Need” per la BBC nel 2017) oltre a 2 inediti: “Bridge Over Troubled Water” e “Diamonds Are Forever”.
 
Bridge Over Troubled Water”, disponibile come instant grat ordinando l’album, è stata registrata in Georgia nel 2018 con il Gori Women’s Choir e la Georgian Philharmonic Orchestra diretta da Nikoloz Rachveli, ed è stata prodotta da Katie e Adam “Cecil” Bartlett. Il video della registrazione è disponibile a questo LINK https://KatieMelua.lnk.to/BOTWvideoPRDiamonds Are Forever”, che è stata suonata dal vivo per la prima volta da Katie al Don Black Songbook concert alla Royal Festival Hall, è prodotta da T Bone Burnett. Accompagnata dal suono della sua stessa chitarra acustica, la voce di Katie è ipnotica e allo stesso tempo la semplicità e la purezza della registrazione fanno risuonare il significato del brano.Sono la sua voce straordinaria, e l’abilità di vivere pienamente una canzone, ad essere la costante sin da quando una diciannovenne appena diplomata alla scuola Britannica è apparsa per la prima volta nel 2003 eseguendo “The Closest Thing To Crazy”. È una delle artiste donne che ha venduto maggiormente in Gran Bretagna, Katie ha all’attivo 7 album da top 10: “Call Off The Search”, “Piece By Piece”, “Pictures”, “The House”, “Secret Symphony”, “Ketevan” e, il più recente, l’autoprodotto e elogiato dalla critica “In Winter” uscito nel 2016.

Ultimate Collection” celebra la cantante, l’autrice, la musicista e collaboratrice mentre rende omaggio ai musicisti, arrangiatori, produttori e autori con cui ha collaborato. Questi brani sono monumenti musicali, sia nella vita di Katie che in quella dei suoi fan, brani classici che sfidano il tempo, scelti per questa compilation per la loro importanza musicale, la qualità della scrittura e le emozioni pure che suscitano.
 
“Vorrei dire un enorme grazie a tutte le persone con cui ho avuto il piacere di lavorare, anche quelle che non vedo spesso. Avete colorato e riempito queste registrazioni di genialità. Che il nostro lavoro assieme possa restare per molti anni nei cuori di chiunque senta il bisogno di ascoltare un buon brano classico.”

Dopo i concerti estivi Katie sarà impegnata con un intenso tour europeo nell’autunno/inverno 2018, che comprenderà 13 date in UK durante le quali saranno presenti musicisti stellari e membri del The Gori Women’s Choir’. Lo show sarà aperto da un set dell’artista Irlandese – Giordana “Keeva”.
 

 
www.katiemelua.com

 

Ultimate Collection Tracklist

CD1
1. Nine Million Bicycles
2. What A Wonderful World
3. Plane Song
4. The One I Love Is Gone
5. Crawling Up A Hill
6. In My Secret Life
7. The Love I’m Frightened Of
8. Red Balloons
9. Belfast
10. A Time To Buy
11. What I Miss About You
12. Spider’s Web
13. Thank You Stars
14. I Will Be There
15. River
CD2
1. The Closest Thing To Crazy
2. Dreams On Fire
3. Wonderful Life
4. If You Are So Beautiful
5. Piece By Piece
6. The Little Swallow
7. Just Like Heaven
8. Call Off The Search
9. The Walls of the World
10. The Flood
11. Tiger In The Night
12. I Cried For You
13. If You Were A Sailboat
14. Where Does The Ocean Go?
15. A Perfect World
Bonus Tracks
16. Bridge Over Troubled Water
17. Diamonds Are Forever
Fields Of Gold

 

DATA STATO/CITTÀ VENUE
24 Ottobre Swezia, Stoccolma Cirkus
25 Ottobre Norvegia, Oslo Spektrum
27 Ottobre Danimarca, Arhus Musikhuset
28 Ottobre Danimarca, Aalborg Aalborg Hallen
30 Ottobre Danimarca, Copenhagen Opera House
31 Ottobre Germania, Amburgo Mehr! Theatre
01 Novembre Belgio, Brussels Palais des Beaux Arts
02 Novembre Olanda, Amsterdam Carre Theatre
04 Novembre Francia, Parigi Olympia
05 Novembre Francia, Bordeaux Theatre Femina
06 Novembre Francia, Marsiglia Le Silo
08 Novembre Francia, Lione Amphitheatre
10 Novembre Svizzera, Zurigo Halle 622
11 Novembre Svizzera, Ginevra Théatre du Léman
12 Novembre Francia, Strasburgo Palais de la Musique et des Congrès
14 Novembre Germania, Munster Munsterlandhalle
15 Novembre Germania, Wuppertal Stadthalle
16 Novembre Germania, Mannheim Mozartsaal
18 Novembre Austria, Bregenz Festspielhaus
19 Novembre Austria, Vienna Stadthalle F
21 Novembre Germania, Monaco Philharmonie
23 Novembre Lussemburgo, Esch Rockhal
24 Novembre Germania, Hannover Kuppelsaal
26 Novembre Germania, Francoforte Alte Oper
28 Novembre UK, Bournemouth Pavilion
29 Novembre UK, Cardiff St David’s Hall
30 Novembre UK, Birmingham Symphony Hall
02 Dicembre UK, Salford Lowry
03 Dicembre UK, Nottingham Royal Concert Hall
04 Dicembre UK, Guildford G Live
06 Dicembre UK, Brighton Dome
07 Dicembre UK, Bath Forum
08 Dicembre UK, Londra Central Hall Westminster
10 Dicembre UK, Liverpool Philharmonic
11 Dicembre UK, Gateshead Sage
12 Dicembre UK, York Barbican
13 Dicembre UK, Edinburgo Assembly Rooms