Release.
JON GOMM

  • Release date
    16 Ottobre 2020
  • Catalog
    Kscope (Audioglobe)
  • Genres
  • Artists

JON GOMM

 

Promo Video

 Info.

Forse una delle più grandi sorprese di The Faintest Idea è il modo in cui l’album contrappone l’incredibile calore umano del suono acustico di Gomm a contenuti più algidi, grazie alle parti di synth e al lavoro di produzione del musicista australiano Andy Sorenson. Invece di una guerra tra uomo e macchina, la collaborazione unisce la semplice onestà dei due con atmosfere più lungimiranti. È un capolavoro contemporaneo, ricco nel senso di percorsi e strade percorse, ma anche di audacia nel guardare ad un futuro inaspettato. “Andy ha preso le mie crude e intime performance acustiche e le ha inserite in un paesaggio artificiale dilatato di sua creazione. Mi sembra di suonare un concerto in un mondo onirico di realtà sintetica. Scricchiolavo un accordo e questo rimbalzava su una nuvola di ciano rilasciando una pioggia di note, ne colpivo un altro ed echeggiava attraverso una camera di cristallo” riflette Gomm.

L’album ha avuto questo titolo grazie all’idea che tutti noi, in qualche misura, non abbiamo The Faintest Idea. Il cantante/chitarrista nota come tutto sia fatto di stringhe vibranti di probabilità ed è questo significato scientifico e spirituale, oltre che la traduzione più letterale di una totale congettura, che sembra il perfetto riassunto del suo album numero quattro. “È un titolo enigmatico” sorride Gomm. “C’è una linea sottile tra una metafora e un gioco di parole, quindi immagino che oscilli su questo”.

L’album è completato dall’artwork di Lee Zimmerman, con il suo delicato disegno a china.

Jon Gomm è spesso citato come uno degli artisti acustici più naturalmente dotati dell’era moderna, una one-man band con nessun limite apparente di espressione; non c’è da stupirsi, quindi, che la sua nuova musica abbia attinto dalle sue esperienze degli ultimi cinque anni circa. E se da un lato ci sono stati momenti di gioiosa celebrazione, dall’altro, per sua stessa ammissione, ci sono stati anche molti sconvolgimenti personali “Questo album è arrivato dopo molto tempo”, riflette. “Tendo a scrivere in modo molto accurato. Gli ultimi anni della mia vita sono stati caratterizzati da molti traumi personali, da me e mia moglie che abbiamo perso una gravidanza, fino a perdere altre persone importanti nella mia vita”.

C’è un senso di reinvenzione che arriva nelle 11 tracce di The Faintest Idea, che documentano un musicista che fa i conti col talento che lo ha reso noto e che scegli edi spingersi verso qualcosa di inaspettato. Nonostante sia già diventato virale e si sia affermato come uno dei moderni maestri dell’acustica, questa potrebbe benissimo essere l’uscita che vede il passaggio virtuoso di Gomm verso un pubblico mainstream molto lontano dalla comunità chitarristica che da tempo lo venera. “La gente sapeva che ero bravo a suonare, non avevo più bisogno di scrivere un album per dimostrare questa cosa”, riassume Gomm. “Ed esserne consapevole ha fatto emergere la mia musica in modo migliore. Il lato tecnico può alimentare l’ego dopo un po’. Questa è ancora musica per chitarra acustica, ma il suono, l’approccio e le esperienze che ci sono dietro sono totalmente diversi. Non ho avuto bisogno di forzarmi a seguire alcuna filosofia musicale quando potevo semplicemente fare un album dal suono bellissimo, totalmente immersivo e più emotivo”.

In effetti, è coinvolgente ed emozionante come è diventata la sua musica. E anche se queste sono le registrazioni più comunicative della carriera di Jon Gomm fino ad ora, si tratta comunque della magia di un solo uomo con la sua chitarra e la sua voce. Una magia veramente potente.

 

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