Un anno da incorniciare per gli
SHIJO X
Dopo la meravigliosa accoglienza ricevuta al SIM di São Paulo all’interno di un riuscitissimo tour in Sud America (Argentina e Brasile), prezioso anche per aver trovato numerose collaborazioni da realizzare a breve, gli SHIJO X chiudono la prima parte del tour di Odd Times con tre concerti imperdibili a Teramo, Torino e Milano.
È stato un anno importante per la band abruzzese che grazie al lavoro di A Buzz Supreme è riuscita ad esibirsi in alcuni fra i maggiori festival musicali europei come il Primavera Sound di Barcellona, il Liverpool Soundcity e il Reeperbahn festival di Amburgo, oltre ad un consistente numero di concerti in Italia, fra cui la partecipazione al A Night Like This Festival e Viteculture Festival.
Un lavoro instancabile che è iniziato un anno fa con la pubblicazione del primo singolo “Spiral”, tratto dall’ultimo album Odd Times, accompagnato da un bellissimo video fatto da Simone Brillarelli e Jonathan Calugi, presentato in anteprima da Rolling Stone Italia, e da un potente remix ad opera di Beatrice Antolini.
Un’escalation di successi proseguita fino al 5 maggio, giorno dell’uscita ufficiale del disco registrato e mixato da Davide Cristiani al Bombanella Studio e masterizzato da Jim Blackwood negli Stati Uniti, che ha raggiunto il suo apice con l’anteprima del secondo video “Fireflies” in esclusiva per Repubblica.it.
Disco del giorno per Rockit, oltre alla critica positiva e numerosi airplay, Odd Times è stato promosso con successo anche in Spagna con Eneida Fever production, in Brasile con la Inker Agencia (ancora in corso) e nelle radio Americane grazie alla collaborazione con la Planetary group di Los Angeles (conquistando molte playlist prestigiose).
Promozione che è stata possibile anche grazie al contributo fondamentale della SIAE e del Mibact all’interno del progetto SILLUMINA – Copia privata per i giovani, per la cultura.
Nell’attesa del rilascio del terzo video (ad opera di Angelo di Nicola, già al lavoro con la band per quello di Fireflies) gli SHIJO X ripercorrono tutto l’ultimo album con questi prossimi tre appuntamenti imperdibili:
– 22 dicembre a Teramo (Sound/Fazenda)
– 12 gennaio a Torino (Blah Blah)
– 13 gennaio a Milano (Cicco Simonetta)
www.facebook.com/shijox/
LUDOVICO EINAUDI
Teatro Dal Verme
8-17 Dicembre 2017 ore 20
10 notti di concerti esauriti con ospiti internazionali sempre diversi e “after show” dei musicisti invitati
“Amo Milano e voglio restituire qualcosa a una città che mi ha dato tanto e nella quale mi spiace non essere abbastanza presente.
L’anno scorso abbiamo provato con sei concerti, quest’anno ho pensato a una sorta di festival di 10 concerti, ho creduto si potesse osare di più, connotando anche il teatro visivamente con una serie di installazioni di luce all’esterno e all’interno. Ogni sera poi avrò un ospite sul palco con cui improvviserò alcuni brani, l’idea è di cercare delle nuove strade, lasciarsi trasportare in direzioni sconosciute mentre il giorno seguente lo stesso artista si esibirà in solo, dopo il mio concerto, in una sala più piccola, sempre all’interno del teatro Dal Verme, allestita come un club. Ho in mente una situazione più sperimentale che prevede delle jam session che nascono interagendo con gruppi e generi musicali molto diversi, da due componenti dei Blonde Redhead al liuto di Jozef van Wissem, dall’elettronica alla cora di Ballake Sissoko per spingersi anche al di fuori della musica con il performer Tomoko Savage e l’attore Jonathan Moore.
Le collaborazioni si improvviseranno quasi sul palco, ci sarà solo un rapido scambio di idee prima, una prova nel pomeriggio prima dell’esibizione. Mi piace l’idea di prova aperta, di esperienza vissuta sul palco”.
(Ludovico Einaudi, Milano, Dicembre 2017)
I dieci concerti che Ludovico Einaudi terrà in dicembre al Teatro Dal Verme di Milano saranno seguiti da AFTER SHOW nella Sala Piccola del teatro, ogni sera alle 23, denominata sala Experience per l’occasione, con artisti a sorpresa, uno diverso ogni sera, scelti personalmente dal Maestro.
Dieci concerti “clandestini”, nell’intimità del dopo-teatro, con musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo e alcuni storici compagni di strada. Musiche che segretamente gravitano sul mondo musicale di Einaudi, che l’influenzano e l’attraggono come pianeti, e musiche che sono incroci possibili, occasioni d’esperienza.
L’accesso agli After Show è limitato a 200 spettatori. Il biglietto costa €15, ad esaurimento posti. I biglietti sono già in vendita nel circuito Ticketone (www.ticketone.it) e saranno disponibili la sera stessa presso il Teatro Dal Verme.
Tra i protagonisti ci saranno Robert Lippok, artista audiovisivo, stage designer e sperimentatore, Ronald Lippok, batterista virtuoso, Ballaké Sissoko, virtuoso della kora ed erede della millenariacultura mandinga, Kazu Makino e Amedeo Pace, rispettivamente la cantante e il chitarrista fondatori dei newyorkesi Blonde Redhead. E ancora il compositore avant-garde e liutista Josef Van Wissen, il clavicembalista, pianista e autore di musiche da film Jean Rondeau, l’artista sonoro e performer Tomoko Sauvage, l’attore shakespeariano e regista Jonathan Moore, l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali.
Questo il programma della Sala Experience (Piano interrato del Teatro) ogni sera alle 23:
8 dicembre
Robert Lippok
9 Dicembre
Ballake Sissoko
10 Dicembre
Kazu Makino
11 Dicembre
Ronald Lippok
12 Dicembre
Jean Rondeau
13 Dicembre
Jozef Van Wissem
14 Dicembre
Amedeo Pace
15 Dicembre
Tomoko Savage
16 Dicembre
Jonathan Moore
La formazione dei concerti prevede:
Ludovico Einaudi – piano
Federico Mecozzi – violino
Redi Hasa – Violoncello
Alberto Fabris – basso elettrico, live electronics
Francesco Arcuri – chitarra, percussioni
Riccardo Laganà – percussioni
Management : Ponderosa Music and Art srl
ROBERT LIPPOK
Protagonista della scena sperimentale berlinese, artista elettronico, stage designer e musicista, con il fratello Ronald fonda i To Rococo Rot e successivamente con Bernd Jestram, i Tarwater, alchimisti dell’indietronica con dieci album all’attivo. La concezione scultorea della musica, l’importanza creativa data all’improvvisazione e all’azzardo, fanno di Lippok un musicista nomade e imprevedibile. Nel 2009, ha collaborato con Ludovico Einaudi in “Cloudland” del progetto Whitree, album e tour.
RONALD LIPPOK
Eccellente batterista, con il fratello Robert dà vita al progetto To Rococo Rot, gruppo alfiere del post rock cibernetico, disciolto nel 2015 dopo venti anni di attività. Anch’egli collabora con Ludovico Einaudi in “Cloudland” del progetto Whitree, album e tour.
BALLAKE SISSOKO
Virtuoso della kora ed erede della millenaria cultura mandinga e del canto griot, Ballake Sissoko è un musicista dalla rara potenza evocativa. La sua ancestrale arpa africana e la sua musica dolcemente arabescata, hanno trovato estimatori e collaborazioni in tutto il mondo, da Ludovico Einaudi – con il quale ha inciso Diario Mali nel 2003 – a star della world music come Toumani Diabate, a Vincent Segal, violoncellista di Elvis Costello e Sting.
KAZU MAKINO
Kazu è una cantante giapponese stabilitasi a New York a metà anni 80, autrice di canzoni, tastierista e polistrumentista, cofondatrice nel 1993 del gruppo alternative rock Blonde Redhead. La sua evoluzione artistica è ben rappresentata dai nove album incisi in studio con il gruppo, dal noise rock delle origini al sofisticato pop onirico di oggi.
AMEDEO PACE
Con il fratello gemello Simone, ha condiviso non solo la nascita a Milano e il successivo trasferimento in Canada e poi negli Usa, ma anche la carriera artistica. Fondatore dei Blonde Redhead, Amedeo è chitarrista e compositore, nonché accanito sperimentatore sonoro. Pur rimanendo fedele alla forma canzone, il suo approccio impetuoso alla musica, il suo fervore allucinato, lo mantengono a distanza costante dal mainstream.
JOZEF VAN WISSEN
Compositore minimalista e liutista olandese basato a New York, Van Wissen ha un dominio tecnico del suo strumento equivalente alla varietà dei suoi interessi musicali. Nel 2013 ha vinto il premio del Festival di Cannes per la colonna sonora di “Only lovers left alive” di Jim Jarmush. La National Gallery di Londra gli ha commissionato la musica per un quadro di Holbein e ha composto la colonna sonora di un videogioco.
Gira il mondo senza sosta, ricerca e manipola le tablature medievali per liuto, incide dischi per l’etichetta da lui fondata e diretta, “Incunabulum”.
JEAN RONDEAU
Giovane e pluripremiato clavicembalista francese, gli interessi musicali di Jean Rondeau vanno da Bach alla musica barocca, con l’Ensemble Nevermind, al jazz con il quartetto Note Forget, entrambi fondati da lui. Ha composto anche la colonna sonora di “Paula”, un film del regista tedesco Christian Schwochow.
TOMOKO SAUVAGE
Residente a Parigi da più di un decennio ma nata e cresciuta a Yokohama, Tomoko Miyata in arte Sauvage, è il nuovo volto artistico della musica d’avanguardia e sperimentale del Sol Levante. Il suo strumento è lo jalangataram, un insieme di ciotole di ceramica e metallo intonate con l’acqua, che suona con cucchiai di legno e fili metallici, in performance musicali ipnotiche e suggestive.
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
Nata a Milano nel 1945 nel pieno fervore della ricostruzione, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali si è contraddistinta per dare alla città un’orchestra da camera con un solido repertorio classico e una forte vocazione alla contemporaneità. Il suo contributo alla diffusione della musica del Novecento non si è limitato all’esecuzione di Stravinsky, Webern, Poulenc, Berg, ma si è esteso altresì alla commissione musicale, con composizioni di Malipiero, Dallapiccola, Casella e, successivamente, di Berio, Bussotti, Chailly, Maderna, Tutino, Fedele. Oggi, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, conta su un vastissimo repertorio che, dai capolavori del Barocco, del Classicismo e del Romanticismo, arriva alla musica moderna e contemporanea.
JONATHAN MOORE
Definito dall’Evening Standard il “Johnny Rotten” del teatro britannico, l’attore, regista, drammaturgo e commediografo Jonathan Moore è reduce dalla prima trionfale a Chicago de “L’Invenzione di Morel”, con la musica di Stewart Copeland dei Police, di cui ha curato la messa in scena. Ha diretto opere liriche al Covent Garden, scritto per teatro, cinema e televisione e recitato in compagnie primarie quali la Royal Shakespeare Company.
Link Utili:
www.ponderosa.it
www.ludovicoeinaudi.com/
dalverme.org/
PROPAGANDA – ‘A SECRET WISH’
BMG PRESENTA UNA NUOVA VERSIONE DELUXE DELL’ALBUM COMPLETAMENTE RIMASTERIZZATA DAI NASTRI ORIGINALI AI SARM STUDIOS DI TREVOR HORN
DATA DI USCITA 26 GENNAIO 2018
NELLA VERSIONE VINILE 180g+BOOKLET DI 6 PAGINE+CARTOLINE ART (BMGAA05LP) O DELUXE CD CON COVER MEDIABOOK DA 32 PAGINE (BMGAA05CD)
***ULTIM’ORA***
I PROPAGANDA CON CLAUDIA BRÜCKEN E SUSANNE FREYTAG ALLA VOCE, RIPROPORRANNO TUTTO L’ALBUM ‘A SECRET WISH’ LIVE IN UN CONCERTO AL THE GARAGE (LONDRA), SABATO 24 MARZO 2018 – I BIGLIETTI SARANNO A BREVISSIMO IN VENDITA
“Non so come classificare “A Secret Wish”. Non ha venduto molto ai tempi, ma ancora viene considerato come un disco seminale” – Stephen Lipson
“Come definiresti il succeso? Qualcosa ha successo se la gente la ama davvero” – Claudia Brücken
BMG realizzerà una nuova versione deluxe completamente rimasterizzata di “A Secret Wish”, l’amatissimo album di debutto su ZTT Rercords, dell’acclamato quartetto electro-pop di Dusseldorf Propaganda, in uscita il 26 Gennaio 2018.
Entrambe queste nuove versioni in vinile 180g e CD di “A Secret Wish”, riproducono i rispettivi dischi in vinile LP e successivo CD del 1985, completamente rivisitati. I brani remix e quelli originali sono stati rimasterizzati dai nastri originali (con relative copertine anch’esse scansionate ed estratte dal booklet originale), presso i SARM Studios di Trevor Horn, nella zona ovest di Londra. Il processo di mastering è stato fatto da Joel Peters e supervisionato dall’archivista della ZTT Records Ian Peel. Il formato in vinile da 180g contiene un booklet da 6 pagine e un poster 12 “x 12”, mentre il formato CD ha una copertina rigida con un booklet di 32 pagine. Entrambi i formati contengono altre note di copertina di Ian Peel, scritte di recente, molto rare e ricercate, che raccontano la storia dei musicisti, il mestiere, l’impatto e l’eredità di questo album molto amato, attraverso interviste con i membri della band Ralf Dörper e Claudia Brücken, oltre che al produttore Stephen Lipson.
Sebbene fosse stato molto celebrato dalla critica, raggiungendo un onorevole posizione n. 16 nella UK Album Chart in occasione della sua uscita il 1 ° luglio 1985, “A Secret Wish” vendette relativamente poco (inspiegabilmente non entrò nemmeno in classifica in Germania dell’Ovest da dove proveniva la band), sebbene i tre singoli (“Dr Mabuse”, “Duel” e “P-Machinery”) hanno ottenuto un grande successo in tutta Europa, oltre ad arrivare al n. 1 nelle classifiche statunitensi. La più grande hit del gruppo nel Regno Unito, “Duel”, raggiunse il numero 21 della UK Singles Chart nell’aprile 1985, e permise alla band di fare la loro unica apparizione nello show della BBC “Top Of The Pops”, nel giugno di quell’anno.
I Propaganda si sono formati nel 1982 a Dusseldorf (Germania occidentale,), da Ralf Dörper insieme al polistrumentista Andres Thein e alla cantante Susanne Freytag. Accanto agli amici DAF di Düsseldorf, Dörper è stato un pioniere della musica elettronica più dura, grazie al suo lavoro come membro dei Die Krupps (il loro singolo “Wahre Arbeit, Wahrer Lohn” del 1981 in particolare, ha dimostrato una notevole influenza su band come Nitzer Ebb e il più ampio movimento Electronic Body Music) e anche per il sua personale rielaborazione della colonna sonora di “Eraserhhead” di David Lynch, come solista. Con il musicista di formazione classica Michael Mertens e la cantante diciottenne Claudia Brücken, la band è stata rapidamente ingaggiata dal nascente leader del marketing discografico Paul Morley della ZTT e si è trasferita nel Regno Unito annunciando il proprio arrivo con l’uscita del primo singolo “Dr Mabuse”, prodotto da Trevorn Horn che, grazie ai suoi sinth e a un video girato da Anton Corbijn, suscitò una piacevole sorpresa nella classifica UK Top 30 hit single. I Propaganda furono invitati a presentare il loro debuto dentro “The Tube” di Channel 4, sfruttando l’opportunità di impressionare lo spettatore medio da tardo pomeriggio, con l’eccezionale performance di Susanne Freytag con“Discipline” dei Throbbing Gristle (una delle prime tracce demo della band agli inizi del 1983).
Con il genio Trevor Horn della ZTT Records impegnato con i compagni di etichetta Frankie Goes To Hollywood, la produzione del disco è stata affidata a Stephen Lipson (con Horn come “supervisore” del tutto). Un rapporto di collaborazione particolarmente proficuo era già stato consolidato da Horn e Lipson negli ultimi 18 mesi, a partire singolone di debutto dei Frankie Goes To Hollywood “Relax”. In seguito al progetto Propaganda, il duo ha proseguito a co-produrre una serie di classici per artisti come Pet Shop Boys, Simple Minds e Paul McCartney. In seguito, Lipson ha continuato la sua ascesa con i suoi primi lavori di produzione negli anni ’90 con Annie Lennox.
Andreas Thein lasciò la band alla fine del 1984 e i quattro Propaganda entrarono nel SARM West Studio di Trevor Horn con il produttore Lipson, il tastierista e programmatore aggiuntivo Andy Richards e l’ingegnere Bob Kraushaar, per registrare il loro album di debutto. L’eclettico set di ospiti speciali che hanno suonato in “A Secret Wish” comprende anche il cantante Glenn Gregory, Stewart Copeland dei The Police, gli ex compagni di band negli Yes, Trevor Horn e Steve Howe, il batterista dei Marillion, Ian Mosley, il programmatore Jonathan Sorrell e l’ex frontman dei Japan, David Sylvian, che a un certo punto era stato considerato un potenziale produttore dell’album.
Dopo il secondo singolo di successo “Duel” nell’Aprile 1985 e l’uscita dell’album su vinile e cassetta due mesi dopo (entrambi molto in ritardo a causa del tempo e delle risorse di ZTT, apparentemente oberata dal successo mondiale dei Frankie Goes To Hollywood) i Propaganda hanno trascorso gran parte dei successivi sei mesi in tour in Europa e negli Stati Uniti, accompagnati sul palco dal chitarrista Kevin Armstrong , da Derek Forbes (basso) degli ex Simple Minds e Brian McGee (batteria). L’album è stato finalmente pubblicato su CD il 30 settembre 1985, anche se in una versione completamente inedita, una tracklist diversa, un paio di tracce remixate e brani aggiuntivi (entrambi i nuovi formati BMG Art Of The Album, replicano questi formati originali ZTT Records del 1985).
Oggi considerato giustamente qualcosa come un classico di culto, “A Secret Wish” vanta alcune delle più ricercate e sofisticate musiche elettroniche mai realizzate su nastro. Era nata come musica pop pomposa, fatta da e per gli adulti (la copertina interna dell’album includeva anche testi di Bathes, Moretti e Benjamin), piena di momenti di grandi luci e ombre, e con chiari riferimenti all’interno come Edgar Allen Poe o William Shakespeare, fino ad arrivare al cineasta espressionista Fritz Lang, passando dagli indie heroes Josef K, la cui “Sorry For Laughing” è coverizzata nell’album, secondo quanto scritto da Paul Morley del NME. Le recensioni all’epoca furono entusiaste, con titoloni e lodi dei critici britannici, compreso NME che descriveva I Propaganda nella propria recensione come “Gli eredi di Fritz Lang e Giorgio Moroder … Il duello per la corona della ZTT“, mentre Melody Maker è andato ancora più lontano; “Propaganda come il gruppo post-punk pop perfetto? Molto, molto facilmente. “
Ora, l’amatissimo album di debutto dei Propaganda è celebrato nella nuova serie “Art of The Album” di BMG, con nuove note di copertina all’interno sia del formato vinile 180g che in quello CD, che richiamano la storia della concezione dell’album e il processo di registrazione unico. Completamente studiati e scritti dal fondatore della rivista Pop Classic e archivista della ZTT Records Ian Peel, questi nuovi testi ricalcano in modo approfondito la storia dell’album e il periodo in cui è stato scritto e registrato, i protagonisti della sua creazione, l’artigianato e la strumentazione, l’impatto nel momento dell’uscita e la sua eredità dopo più di due decenni.
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Nell’era dell’immediatezza, dell’accessibilità, dello streaming e del download alla portata di tutti, il concetto di album o di long player è andato un po’ perso. The Art of The Album è una nuova serie di BMG che cerca di focalizzare l’attenzione sull’album come un formato. Con una raccolta di album seminali e classici, la serie Art of The Album celebrerà le uscite che hanno aperto nuove strade nel concept, nella produzione, nella composizione delle canzoni e nel genere, lasciando un’eredità duratura come un lavoro completo.
Con numerosi saggi che esplorano i tempi in cui sono stati concepiti gli album, i protagonisti, lo staff coinvolto, l’arte e la creazione della musica e delle opere d’arte, l’impatto nel momento dell’uscita , l’eredità e l’impatto culturale, la serie The Art of The Album celebrerà il disco come una forma d’arte.
PROPAGANDA – ‘A SECRET WISH’ (2018 ART OF THE ALBUM DELUXE EDITION) TRACKLISTING
LP – 180g Vinyl LP with 6-page Booklet & 12” x 12” Art Card (cat no BMGAA05LP)
SIDE ONE
01. Dream Within A Dream
02. The Murder Of Love
03. Jewel/Duel
SIDE TWO
01. P-Machinery
02. Sorry For Laughing
03. Dr. Mabuse (First Life)
04. The Chase
05. The Last Word
06. Strength To Dream
CD – in Deluxe Mediabook with 32-page Booklet (cat no BMGAA05CD)
01. Dream Within A Dream
02. The Murder Of Love
03. Jewel
04. Duel
05. Frozen Faces
06. P-Machinery
07. Sorry For Laughing
08. The Chase
09. Dr. Mabuse
https://www.facebook.com/propagandamabuse/
Il grande ritorno dei
Jesus and Mary Chain in Italia
per due date a Maggio 2018
22 Maggio – Genova @ Porto Antico / Piazza delle Feste
23 Maggio – Roma @ Orion Club
Band di culto degli anni Ottanta, i Jesus and Mary Chain hanno rivoluzionato la scena di un’intera generazione con il loro stile e la loro musica. Il nuovo album di inediti intitolato “Damage & Joy” è uscito lo scorso 24 Marzo 2017, anticipato dal singolo “Amputation”, su etichetta Creation Records, la stessa che li lanciò nel lontano 1984.
Il disco, a cui ha fatto seguito un tour mondiale che li ha visti protagonisti dei più importanti festival europei, arriva a 19 anni dall’uscita del loro ultimo album “Munki” e si tratta del settimo album in studio per la band scozzese che scosse il movimento oltre 30 anni fa con il suo sound noise/pop, diventando una vera e propria icona di stile.
Punto di riferimento della scena musicale londinese post Sex Pistols, ispirati da band come The Stooges e Velvet Underground, i JAMC hanno dato vita a un nuovo genere musicale, lo shoegaze, diventando capofila di un movimento che annovera tra I suoi adepti artisti del calibro di My Bloody Valentine e Slowdive.
Con la pubblicazione nel 1985 di “Psychocandy”, loro album d’esordio, The Jesus and Mary Chain diventano presto un caposaldo per la stampa mondiale che li elegge a band di culto: un disco che è un must nel mondo dell’alternative rock britannico e che ha cambiato la storia della musica.
La band, originaria di Glasgow, viene fondata dai fratelli William e Jim Reid (rispettivamente chitarrista e cantante) nel 1984. Ben presto i due si trasferiscono a Londra dove vengono immediatamente notati dal grande Alan McGee, dalla Creation Records e da Bobby Gillespie, cantante dei Primal Scream, che si unisce alla band come batterista, per il primo singolo “Upside Down”. “Psychocandy” ha al suo interno dei classici come “Just Like Honey“ e “Some Candy Talking”. Con sei album in studio all’attivo, nel 1999 la band si scioglie a causa delle forti tensioni fra i due fratelli.
I JAMC si riuniscono per la prima volta nel 2007 per un memorabile e ormai leggendario live set al Coachella Festival, durante il quale Scarlett Johansson, loro grande fan, raggiunge la band sul palco per “Just Like Honey”.
Ecco il dettaglio dei due live confermati:
22 Maggio – Genova @ Porto Antico / Piazza delle Feste
23 Maggio – Roma @ Orion Club
thejesusandmarychain.uk.com