I KLONE PRESENTANO
IL VIDEO LIVE DI “NIGHT AND DAY”
BRANO CONTENUTO NELL’ULTIMO ALBUM
MEANWHILE USCITO PER KSCOPE
Dopo aver pubblicato il loro sensazionale “Meanwhile” a febbraio per Kscope, i Klone si sono imbarcati in un fortunato tour nel Regno Unito e in Europa con Devin Townsend. Dopo una serie di successi in tutta Europa, la band è tornata nella sua Francia per il un concerto da headliner a L’Empreinte di Savigny.
Nel video live di “Night And Day”, tratto proprio da quel concerto del 15 aprile, i Klone ci mostrano uno dei momenti più intensi della loro magnetica esibizione. Il video è stato mixato e masterizzato da Romain Bernat e diretto da Lodex Charrieau e riflette senza sforzo la dualità del suono dei Klone in una splendida rappresentazione visiva.
GUARDA QUI IL VIDEO LIVE DI “NIGHT AND DAY”
“Siamo lieti di presentare la versione live di Night And Day dal nostro ultimo album Meanwhile. Questa versione dal vivo è stata registrata al ritorno da un tour europeo con Devin Townsend non lontano da Parigi, in un locale vicino ai nostri cuori: l’Empreinte a Savigny. È il mio brano preferito dell’album e trasmette una forte atmosfera. Ricordo di aver trovato il riff per il ritornello quando ero in tour con i Leprous, in un locale post-sovietico in Romania. C’era una sorta di atmosfera da fine del mondo che mi sembrava perfetta per una canzone.”
Guillaume Bernard – KLONE
Meanwhile è disponibile su CD/LP/ LP vinile color argento in edizione limitata/LP vinile trasparente in edizione limitata/digitale, ed è ordinabile QUI
MEANWHILE TRACKLIST
1. Within Reach [05:00] GUARDA IL VIDEO
2. Blink Of An Eye [05:22]
3. Bystander [05:05]
4. Scarcity [04:25]
5. Elusive [05:02]
6. Apnea [05:22]
7. The Unknown [04:55]
8. Night And Day [05:36]
9. Disobedience [05:44]
10. Meanwhile [06:48]
Gli art-rockers francesi Klone hanno accresciuto la loro popolarità in tutto il mondo, in tour al fianco di artisti del calibro di Leprous e Pain of Salvation, stupendo il pubblico dei festival Hellfest, Motocultor, Prog Power USA, Midsummer Prog e Cruise to the Edge.
Registrato nel febbraio 2022 con il produttore Chris Edrich (TesseracT, Leprous, The Ocean Collective), Meanwhile racconta gli aspetti migliori e peggiori dell’umanità. I testi del vocalist Yann Ligner, di alto concetto e spesso metaforici, dipingono un quadro di eventi che si svolgono nello stesso momento ma in luoghi diversi, mentre l’artista si concentra sulle scelte che vengono prese contro la nostra volontà e che possono cambiare il corso della nostra storia comune, dando vita a riflessioni toccanti sul mondo di oggi.
(Foto di Leo Margarit)
Meanwhile captures France’s Klone at their most expansive musically and emotionally. – PROG
“Meanwhile is bewitching and quite frankly addictive, we can only be happy to count the quintet among the best of the progressive world ” 6/6 Attention ! Masterpiece ! - METALLIAN
I Klone sono:
Yann Ligner : Voce
Guillaume Bernard : Chitarra
Aldrick Guadagnino : Chitarra
Morgan Berthet: Batteria
Enzo Alfano: Basso
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Il virtuoso del pianoforte
GLEB KOLYADIN
presenta il nuovo lavoro solista
“The Outland”
in uscita il 21 luglio per Kscope
PREORDINA QUI:
https://GlebKolyadin.lnk.to/theoutland
Il virtuoso del pianoforte Gleb Kolyadin presenta il nuovo lavoro solista “The Outland”, in uscita il 21 luglio per Kscope.
Scritto nel corso degli ultimi anni, il disco esplora la natura introspettiva del pianista degli Iamthemorning, mostrando nel contempo alcune sfaccettature del suo sound ancora inedite.
Sfruttando il silenzio concesso dalla pandemia, Gleb ha trovato una nuova prospettiva di introspezione e lo sbocco perfetto per plasmare la sua creatività malinconica. Interamente strumentale, l’album enfatizza i temi melodici attraverso le sue tracce creando una suite sinfonica in sei parti come solo Kolyadin poteva fare.
Riguardo all’album il genio del pianoforte ha dichiarato quanto segue:
“The Outland è stato registrato tra il 2020 e il 2021, un periodo molto difficile per tutti noi e inizialmente volevo catturare questa sensazione. Quando non potevamo viaggiare a causa della pandemia, ho scoperto di poter creare nuovi mondi nella mia testa, come una sorta di via di fuga.
Col tempo, però, questa idea si è trasformata in qualcosa di molto più profondo per me. Da allora mi sono trasferito nel Regno Unito e questo per me ha rappresentato un nuovo inizio. E’ stata una rinascita, se vogliamo, e, ironia della sorte, questa evasione ha dato un nuovo impulso alla mia vita“.
Gleb continua: “Si tratta di una miscela di un lavoro creativo e introspettivo che si è fatto attendere a lungo. Sono felice finalmente condividere la musica di The Outland. Un mondo nel mondo, fatto come tutti noi di frammenti disparati“.
Protagonista di “The Outland” è il pianoforte, certamente il punto focale dell’album, ma accanto a Kolyadin spiccano alcune performance davvero straordinarie. Si tratta di un cast all star composto da Gavin Harrison (Porcupine Tree / King Crimson) alla batteria, Tony Levin (King Crimson/Peter Gabriel) al suo upright bass e Vlad Avy alla chitarra.
Attraverso i brani di “The Outland” Gleb non rimane confinato in un genere, spaziando tra i paesaggi classici, jazz-rock e fusion, con naturalezza. L’album è chiuso dai brani più lunghi del disco, “Voyager” e “Hermitage”, ognuno dei quali spicca per la sua vitalità e unicità. Il primo è una simbiosi tra Jazz-Rock e Fusion di dieci minuti, mentre il secondo, “Hermitage”, esplora il mondo del Jazz.
Sono molti i momenti introspettivi in “The Outland”. Essi variano nella forma dell’introversa “Ascension”, che scava nei momenti più oscuri, a cui fa da contrappunto il luccichio contemplativo di “Cascades”: il suo ruolo nel disco è eguagliato solo dalla sperimentale “Apparatus”.
Le ispirazioni musicali di The Outland riflettono una variegata tavolozza musicale che comprende Pat Metheny e Hiromi, Steve Reich, il rock progressivo degli anni Settanta delle leggende Gong e Mike Oldfield, e il folk britannico con un tocco cinematografico. Benvenuti a The Outland.
L’artwork è stato creato da Andhika Ramadhian, ed è la rappresentazione astratta di un eremita, intrappolato in uno spazio geometricamente paradossale che simboleggia i tempi turbolenti in cui “The Outland” è stato scritto.
The Outland sarà disponibile su CD/LP nero e in formato digitale il 21 luglio per Kscope, preordinalo qui: https://GlebKolyadin.lnk.to/theoutland
Foto di – Julia Kulinchik
Gleb Kolyadin online:
Instagram – https://www.instagram.com/poloniumcubes/
Website – https://kscopemusic.com/artists/gleb-kolyadin/
Twitter – https://twitter.com/GlebKolyadin
Facebook – https://www.facebook.com/gleb.kolyadin.music
YouTube – https://www.youtube.com/channel/UCgqeqomhdgxBoCJxeI46zZg
Spotify – https://open.spotify.com/artist/2ZoXbxMzgxTWpNowwmuw5I
Esce oggi per BMG/Dark Horse Records
“King of a Land”
il nuovo album di Yusuf/Cat Stevens
Yusuf/Cat Stevens suonerà a Roma per un’unica
data italiana il 18 giugno
all’Auditorium Parco della Musica e
debutterà al Festival di Glastonbury il 25 giugno
(Foto di Aminah Islam)
“King of A Land is an elegant, warmly orchestrated work” – MOJO (4/5)
“Lyrically teasing exercises in self examination…Yusuf breaks ground” – Uncut (8/10)
“Yusuf / Cat Stevens’ childlike and zestful King of a Land ranks among his lightest and most optimistic pieces” – The Line of Best Fit
Yusuf/Cat Stevens pubblica oggi il suo diciassettesimo album in studio “King of a Land” per BMG e Dark Horse Records.
L’uscita del nuovo lavoro “King of a Land” è accompagnata da un’ondata di celebrazioni. Yusuf tornerà in Italia dopo nove anni per una data unica a Roma, il 18 giugno all’Auditorium Parco della Musica, e tra gli altri concerti annunciati suonerà per la prima volta al Glastonbury Festival. Il concerto previsto per il 25 giugno, vedrà Yusuf esibirsi sul Pyramid Stage nell’ambita fascia delle leggende della domenica all’ora del tè, precedendo di un mese il suo 75° compleanno.
“King of a Land” è un lavoro epico e sta già ricevendo gli elogi della critica come dalle recensioni di Uncut Magazine e MOJO Magazine già citate.
Le 12 nuove canzoni dell’album, la cui genesi è iniziata più di dieci anni fa, sono piene di straordinarie sorprese. Il primo singolo “Take The World Apart” è stato definito dal Times “ltimo brano e apice speranzoso di un’opera ottimista” e Yusuf è stato definito “un’icona” dall’NME. La title-track “King of a Land” ha coinciso con l’incoronazione di Re Carlo III, in occasione della quale Yusuf ha condiviso un messaggio di rispetto al Re, “A Manifesto for a Good King”, mentre il groove in stile Travelling Wilburys del precedente singolo “All Nights, All Days”, è stato suggellato da un testo che inveisce contro “i ricchi tassano i poveri“.
Unica e coinvolgente, la nuova musica, le parole e le melodie di Yusuf dipingono un quadro vivido di un mondo che abbraccia le terre perdute dei truismi e della giovinezza inossidabile, rendendole a portata di mano. La sua narrazione poetica invita l’ascoltatore a un viaggio verso le porte di un universo alternativo a quello che abitiamo attualmente, dove il lieto fine è possibile.
“Guardando al percorso frastagliato della mia musica, iniziato negli anni ’60, direi che questo nuovo disco è un mosaico. Una descrizione molto chiara di dove sono stato e di chi sono” – Yusuf/Cat Stevens
King of a Land esce oggi per BMG/Dark Horse Records. L’album è disponibile per su vinile verde in formato gatefold con un libretto di 36 pagine con illustrazioni di Peter Reynolds. Anche il CD contiene un libretto illustrato da Peter Reynolds, ordina QUI. Un’edizione esclusiva dell’album, stampata su vinile bianco, è disponibile nello store ufficiale online di Yusuf/Cat Stevens insieme al merchandising dell’album.
“King of a Land” Tracklist:
1. Train on a Hill
2. King of a Land
3. Pagan Run
4. He Is True
5. All Nights, All Days
6. Another Night in the Rain
7. Things
8. Son of Mary
9. Highness
10. The Boy Who Knew How to Climb Walls
11. How Good It Feels
12. Take the World Apart
– – –
Connettiti con Yusuf / Cat Stevens
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THE NOTWIST
chiudono il cartellone
della decima edizione del
LARS ROCK FEST
A Chiusi dal 7 al 9 luglio
la rassegna internazionale
ad ingresso gratuito
Foto di Gerald von Foris
Sono i tedeschi The Notwist l’ultimo headliner annunciato per l’edizione 2023 del Lars Rock Fest, a Chiusi dal 7 al 9 luglio con ingresso gratuito.
Gli indie-hero tedeschi prendono il posto degli americani No Age, nella seconda serata di sabato 8 luglio, che hanno cancellato tutto il tour italiano a causa di problemi familiari.
I Notwist saranno preceduti sul palco dal duo londinese Scrounge e dagli austriaci MOLLY.
Con questo annuncio si chiude il cartellone della decima edizione del Lars Rock Fest 2023, che si aprirà nella serata del 7 luglio con And So I Watch You from Afar, Leatherette e i Wake Up in the cosmos, (in collaborazione con il Rock Contest di Controradio), e si chiuderà domenica 9 luglio con i concerti di The Brian Jonestown Massacre e Moonwalks.
The Notwist, iconica band tedesca partita negli anni ’90 nel segno dell’hardcore fino ad approdare all’elettronica più minimalista, presenteranno dal vivo il caleidoscopio di suoni ed emozioni che caratterizza i loro concerti, basato sull’ultimo album in studio Vertigo Days.
Vertigo Days, il primo album dopo sette anni uscito nel 2021 per la loro label Morr Music, sviluppo una splendida combinazione di pop malinconico, elettronica, Krautrock ipnotico e ballate driftwork, con l’ausilio di numerosi ospiti musicali internazionali.
La decima edizione del Lars Rock Fest sarà completata da numerosi eventi paralleli che accompagneranno la manifestazione, come Open Book, un’occasione imperdibile per toccare con mano pubblicazioni di grande qualità e avvicinarsi al mondo visionario, libero e creativo dell’editoria indipendente, o il Mercatino del Disco dove i collezionisti, appassionati e curiosi potranno trovare CD, vinili, gadget e memorabilia negli stand di espositori da tutta Italia. Da segnalare anche Simpatia per il Diavolo, la call for artist in collaborazione con il Comune di Chiusi e Becoming X Art+Sound Collective, un evento dedicato a tutti gli artisti e le artiste nel settore della grafica, foto, disegno e illustrazione.
Il Lars Rock Fest è un festival gratuito di musica indipendente nato nel 2012. Da allora si è sviluppato grazie all’impegno dell’associazione culturale artistica GEC – Gruppo Effetti Collaterali, per coltivare e diffondere la cultura musicale indipendente, portando sul palco di Chiusi artisti internazionali come Wire, Gang of Four, The Pop Group, Public Service Broadcasting, Japandroids, Unknown Mortal Orchestra, Protomartyr, Cloud Nothings, METZ, Wolfmother, The Tallest Man on Earth, Algiers, Nothing, Porridge Radio e Faust.
Il GEC – Gruppo Effetti Collaterali promuove ed organizza eventi ed iniziative di vario genere, anche collaborando con enti ed altre associazioni: concerti, presentazioni editoriali, reading, proiezioni, rassegne cinematografiche, mostre, seminari, performance artistiche.
Il LARS ROCK FEST è un progetto che, oltre a promuovere comportamenti ecosostenibili, non si esaurisce “solamente” con l’aspetto musicale, presentando nei giorni del festival una serie di eventi “collaterali” stimolanti e creativi, adatti ad ogni età, grazie anche al contributo di oltre 150 volontari, giovani e meno giovani, provenienti da Chiusi e dintorni.
“Goodby Song”
è il nuovo singolo che anticipa
il prossimo album di
Erin K
in uscita in Italia il 25 agosto
GUARDA IL VIDEO DEL NUOVO SINGOLO “GOODBY SONG” QUI:
https://youtu.be/hGY8W1120KM
GUARDA IL VIDEO DEL PRIMO SINGOLO “KEEP HER” QUI:
https://youtu.be/mOeQ1kHMB6g
“Goodby Song” è il nuovo singolo che segue l’uscita di “Keep Her”, il primo estratto che ha segnato il grande ritorno della musicista americana residente a Londra, Erin K.
Con oltre 3 milioni di stream su Spotify, Erin Kleh ha deciso di proseguire la collaborazione con il co-produttore Kristofer Harris (Belle & Sebastian, Ghostpoet), cominciata con l’album I Need Sound del 2019, per registrare il suo nuovo lavoro Sink to Swim, in uscita in Italia il 25 agosto.
“Se dovessi trovare un tema costante nella maggior parte di queste nuove canzoni, direi che molte di esse riguardano il sogno o la speranza di un posto migliore“, dice Erin. “Si tratta di cambiamenti e di rischi, come si evince dal titolo del mio nuovo album“.
Le canzoni di Sink to Swim sono tanto schiette e personali quanto coinvolgenti e la natura candida dei testi di Erin, spesso senza paura, spinge a gratificanti ascolti ripetuti.
Erin ha effettuato numerose tournée con la sua band e, dopo essere tornata in Italia per un lungo tour italiano di 20 date a marzo, suonerà presto sia nel Regno Unito che in Europa. Il primo singolo dal nuovo album, Keep Her, ha ricevuto il supporto di BBC Radio London e di BBC Radio 6 Music per cui ha registrato delle session, ottenendo anche l’airplay di BBC Radio 1. Le sincronizzazioni commerciali per Google e LG sono l’ennesima prova che il songwriting di Erin sta gradualmente raggiungendo il pubblico più ampio che merita.
Il nuovo album di Erin K, Sink to Swim, sarà pubblicato su LP in vinile, CD e uscirà in Italia in formato digitale il 25 agosto 2023, e sarà presentato in anteprima allo Slaughtered Lamb di Londra il 28 giugno.
www.facebook.com/ErinKMusic
www.instagram.com/erin_k_music
https://erink.uk
GLI ENVY OF NONE PRESENTANO
IL VIDEO ANIMATO DI “THAT WAS THEN”
TRATTO DAL NUOVO EP
“THAT WAS THEN, THIS IS NOW”
IN USCITA PER KSCOPE
ASCOLTA E ORDINA QUI:
https://EnvyOfNone.lnk.to/TWTTIN
GUARDA IL VIDEO DI “THAT WAS THEN” QUI:
https://youtu.be/MsN-v7pvUVA
Per l’uscita del loro nuovo EP “That Was Then, This Is Now”, gli Envy of None presentano un nuovo video suggestivo. Il video si ispira al genio della Pop Art Roy Lichtenstein, visto attraverso la lente di una psichedelica graphic novel, con immagini vibranti e stilose.
Il video è stato creato da Olivier Boscovitch (YouTube/Instagram), l’artista che dopo aver lavorato con David Guetta, è stato scelto da Andy Curran per realizzare un video ispirato ai testi di Maiah Wynne, incentrato su un inseguimento sia metaforico che letterale.
Andy Curran commenta:
“Il video è stato realizzato dal super talentuoso Olivier Boscovitch. Ho scoperto alcuni dei suoi lavori online e l’ho contattato: gli è piaciuta molto la canzone ‘That Was Then’. È stato ispirato dal testo cupo e ossessivo che Maiah ha scritto. Ha proposto il concept di una ragazza in sella a un chopper che viaggia attraverso un paesaggio fittizio e psichedelico, che rappresenta la sua vita, mentre viene inseguita da un cattivo a bordo di una Muscle car. Il conducente dell’auto rappresenta una persona della nostra vita da cui ci stiamo allontanando. L’incredibile grafica di Olivier testimonia la sua creatività unica, siamo stati molto fortunati a lavorare con lui“.
Continua:
“Sono molto orgoglioso di questo nuovo brano, Ty Dennis ha suonato la batteria da urlo dando nuova vita alla canzone e siamo molto grati ad Alex per averlo contattato. Credo che il brano in sé mostri una vera crescita per gli Envy of None. È come se avessimo raggiunto il nostro punto di forza creativo dimostrando che il nostro primo disco non era un singolo episodio. Ci ha davvero aperto le porte della scrittura e siamo sulla buona strada per un secondo disco.”
”That Was Then, This Is Now” tracklist:
1 – Lethe River
2 – You’ll Be Sorry
3 – Dog’s Life (Remix)
4 – Dumb (Der Dummkopf Remix)
5 – That Was Then
La formazione all-star composta da Alex Lifeson, Andy Curran, Maiah Wynne e Alf Annibalini, sviluppa ulteriormente la crescita esponenziale del proprio sound tagliente, trippy e atmospheric, che ha sorpreso tutti.
Il nuovo EP è composto da brani audaci come i remix di “Dumb” e “Dog’s Life”, oltre a quelli di “Lethe River” e “You’ll Be Sorry” pubblicati in precedenza solo nell’edizione deluxe del disco di debutto.
L’EP culmina con un brano appena registrato, “That Was Then”. Il brano ondeggia con intelligenza progressive ed è un perfetto esempio della capacità di scrittura senza limiti che questa incredibile band mette in mostra.
Tutti i brani sono stati scritti, arrangiati, registrati e prodotti dagli Envy of None.
“That Was Then, This Is Now”, pur in linea con il sound della band, si spinge oltre i confini e costituisce un fantastico prologo al prossimo capitolo della storia degli Envy of None, dopo che la band è stata in studio per comporre nuovi brani e remix.
Un’essenziale supplemento al loro repertorio.
Gli ENVY OF NONE sono:
Alex Lifeson
Andy Curran
Maiah Wynne
Alf Annibalini
Fodo di Richard Sibbald
ENVY OF NONE online:
https://www.facebook.com/envyofnone
https://www.instagram.com/envyofnone_/
https://twitter.com/EnvyOfNone_
https://kscopemusic.com/artists/envyofnone/
https://open.spotify.com/artist/2wwArB2zsZyIIThkewLBaZ
Il LARS ROCK FEST 2023
annuncia gli irlandesi
And So I Watch You from Afar
headliner della serata di apertura
A Chiusi dal 7 al 9 luglio
la rassegna internazionale
ad ingresso gratuito
Foto di Ciara McMullan
Dopo lo splendido concerto warm up/anteprima di sabato 10 giugno con Angel Olsen alla Rocca Medievale di Castiglione del Lago (PG), il LARS ROCK FEST 2023, a Chiusi dal 7 al 9 luglio con ingresso gratuito per la sua decima edizione, annuncia che gli irlandesi And So I Watch You from Afar saranno gli headliner della prima serata del 7 luglio
Sul palco prima di loro ci sarà la band bolognese in ascesa Leatherette e i Wake up in the cosmos, che segnano la collaborazione con il concorso nazionale Rock Contest di Controradio.
Gli And So I Watch You From Afar sono nati nei gelidi inverni nella punta più settentrionale dell’Irlanda. Suonano musica cruda, carica e sperimentale, difficile da definire. A volte spigolosa e rumorosa, a volte pulsante, euforica, travolgente. La gioia, la potenza, l’evasione che si trovano nei loro spettacoli dal vivo sono leggendarie. Nel 2006 sono saliti sul furgone e non si sono più fermati. Attraverso l’Europa, gli Stati Uniti, la Russia, l’Asia, l’America Centrale e l’Australia, con tournée incessanti, si sono lentamente costruiti un seguito di culto in tutto il mondo, mostrando con concretezza e determinazione il loro spirito di indipendenza e la definizione di DIY.
Il Lars Rock Fest è un festival gratuito di musica indipendente nato nel 2012. Da allora si è sviluppato grazie all’impegno dell’associazione culturale artistica GEC – Gruppo Effetti Collaterali, per coltivare e diffondere la cultura musicale indipendente, portando sul palco di Chiusi artisti internazionali come Wire, Gang of Four, The Pop Group, Public Service Broadcasting, Japandroids, Unknown Mortal Orchestra, Protomartyr, Cloud Nothings, METZ, Wolfmother, The Tallest Man on Earth, Algiers, Nothing, Porridge Radio e Faust.
Il GEC – Gruppo Effetti Collaterali promuove ed organizza eventi ed iniziative di vario genere, anche collaborando con enti ed altre associazioni: concerti, presentazioni editoriali, reading, proiezioni, rassegne cinematografiche, mostre, seminari, performance artistiche.
Il LARS ROCK FEST è un progetto che, oltre a promuovere comportamenti ecosostenibili, non si esaurisce “solamente” con l’aspetto musicale, presentando nei giorni del festival una serie di eventi “collaterali” stimolanti e creativi, adatti ad ogni età, grazie anche al contributo di oltre 150 volontari, giovani e meno giovani, provenienti da Chiusi e dintorni.