Release.
NIGGARADIO

NIGGARADIO

 

 Promo video.

 Info.

Ti trattano male al lavoro, cantalo. 
Il mondo ti sembra andare sottosopra, bene, cantalo. 
Vedi gente star peggio di te, cantalo. 
Il mondo è pieno di santi autoproclamati, veri diavoli e gente normale che cerca di sopravvivere…insomma è solo blues, di ieri, oggi o domani, chi può dirlo?

Il terzo capitolo dell’avventura NiggaRadio si chiama SANTI DIAVULI e BRAVA GENTI, le tre categorie in cui NiggaRadio divide il mondo intorno a sé. Un disco insieme antico contemporaneo e futuristico, che canta in siciliano ciò che ci accade intorno. 
Il cuore della musica della band è sempre lo stesso: stare al centro del Mediterraneo e tenere orecchie e occhi aperti, raccogliere storie di tutti e di nessuno.

Non opulenti europei, non del tutto disperati di un sud ancora più profondo, raccattano suoni, odori e sapori da tutti i posti dove sono stati e di tutti i posti che la gente porta fino a loro, perché quella dei NiggaRadio è sempre stata la musica della gente. Questo disco è dedicato a chi combatte ogni giorno, nascosto da infinite possibilità di scelta, vivere per troppi resta una lotta.

Il suono di NiggaRadio ha radici ampie, antiche e variegate. Sicuramente ha una relazione forte con delle aree geografiche e sociali ben definite, dove i componenti del progetto, che hanno vissuto in luoghi molto differenti fra di loro, (in particolare States, nord Europa, Inghilterra e Africa e, naturalmente la Sicilia) hanno trovato sempre almeno due elementi in comune presenti in questi luoghi: una forte divisione sociale e il rifugiarsi nella Musica per sopportare, supportare, sopravvivere ad un quotidiano “difficile”. 
Gli strumenti di queste musiche sono spesso “cheap” e relati ai tempi che si attraversano e da cui provengono. Se ti senti giù è molto probabile che la chitarra sia il tuo rifugio, e se di questi tempi non capisci il mondo o lui non ti capisce, un computerino con una drum machine e poco più possono salvarti la vita. Ecco, la radice del blues con le sue chitarre slide, il drone ossessivo ma naturale del “marranzano” unito ai trilli del mandolino, le voci popolari urlate e sussurrate nei mercati, i rumori urbani dei sinth, le percussioni primordiali, la ritmica folle e sudata di basso e batteria dei “juke joint” e delle feste improvvisate, tutto questo e chissa quanto altro si è miscelato nella Musica di NiggaRadio.

Il disco, in uscita per la Dcave Records, è stato registrato al The Cave studio di Catania e, come per i dischi precedenti, è stato prodotto da Daniele Grasso, che proprio lì ha realizzato le sue collaborazioni con artisti del calibro di Cesare BasileAfterhoursTwilightsingersJ. ParishGreg DulliDiego Mancino, Mario Cianchi ecc…
Il risultato è un suono che è stato definito “The Real Southern Sound”, per quell’attitudine di darsi da fare con ciò che si ha, utilizzando piccoli ampli a valvole un po’ per tutto, voci, rullanti, a volte anche le chitarre…. le tante chitarre, di varia provenienza, dal suono così particolare ed unico, come quella senza marca, scovata da un rigattiere, bellissima che sta li a fare il tema di “U Diavulu” con una sorta di “changa chunga” impossibile da creare con altri strumenti. Poi la vecchia Gretsch acustica col Bigsby, suonata col “bottleneck” (sempre quello!), è la più suonata dal vivo, un pò il simbolo del gruppo con la sua scritta “This machine Kills ignorance”.
Un suono cercato in modalità “ecosostenibile”, dove il nuovo è rappresentato da quello che i NiggaRadio hanno in testa e non dall’ultimo strumento alla moda.

 

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