The king of Neo-Soul-Music ROY AYERS torna in Italia

The king of Neo-Soul-Music

ROY AYERS torna in Italia

05/12/2017 Roma @ MONK club
06/12/2017 Bologna @ Bravo Caffè
07/12/2017 Milano @ Dude Club
 

Roy Ayers Jr. è nato a Los Angeles il 10 settembre 1940. La sua affinità con la musica viene naturale, poiché sua madre Ruby Ayers era un insegnante di pianoforte e suo padre Roy Sr., un trombonista. Come spesso accade in una famiglia sospinta dall’amore per la musica, Roy inizia a mostrare la sua attitudine musicale alla tenera età di cinque anni, anni in cui stava già suonando brani di“boogie woogie” al pianoforte. Si diede alla steel guitar all’età di nove anni, interessandosi poi, nell’età adolescenziale anche ad altri strumenti come il flauto, la tromba e la batteria prima di abbracciare il vibrafono come scelta definitiva.

Forse il destino karmico di Roy come vibrafonista era stato deciso dai suoi genitori sin dai primi anni quando lo portarono con loro ad assistere ad un concerto della grande Lionel Hampton’s Big Band. Durante la consueta passeggiata lungo la navata per ringraziare il suo pubblico a fine concerto, “Hamp” venne attratto dall’entusiasmo di un bambino di cinque anni. Così impressionato era “Hamp” dall’esuberanza e contentezza del bambino che si avvicinò e si presentò al giovane Roy Ayers Jr. regalandogli un paio di bacchette per vibrafono. Durante l’adolescenza, Roy, sebbene i suoi genitori richiedessero che il suo lavoro scolastico rimanesse il suo principale obiettivo, riusci comunque a prendere lezioni di piano, oltre a rimanere coinvolto con altri svariati strumenti, conquistandosi anche un posto nel coro della chiesa. All’età di diciassette anni poi, i suoi genitori regalarono al giovane Roy il suo primo vero vibrafono. Il resto, come si dice, è storia.

A dicembre Roy Ayers tornerà nel nostro Paese per tre date live, questo il dettaglio:
 

05/12/2017 Roma @ MONK club
06/12/2017 Bologna @ Bravo Caffè
07/12/2017 Milano @ Dude Club

“ROY AYERS IS THE KING OF NEO-SOUL MUSIC!” – ERYKAH BADU

 

www.royayers.com/

Sam Amidon e i Guano Padano insieme in tour a Febbraio 2018

Sam Amidon e i Guano Padano

insieme in tour a Febbraio 2018

7 Febbraio 2018 – Perugia @ Rework
8 Febbraio 2018 – Torino @ Spazio 211
9 Febbraio 2018 – Ravenna @ Bronson
10 Febbraio 2018 – Firenze @ Sala Vanni
11 Febbraio 2018 – Osimo (AN) @ Teatro La Nuova Fenice
12 Febbraio 2018 – Cantù (CO) @ All’UnaeTrentacinqueCirca

 

Sam Amidon cantautore, poli-strumentista folk, nato a Brattleboro, nel Vermont nel 1981, è uno dei più stimati artisti folk contemporanei. Da subito la critica sia nel vecchio continente che negli Stati Uniti, ha elargito commenti entusiastici sui suoi lavori, e importanti magazines come Rolling Stone hanno paragonato la sua voce per spessore e intensità a quella di Nick Drake.

Oltre all’attività di cantautore e compositore, coltiva l’hobby del disegno, come testimoniano alcuni fumetti e copertine di album di cui è autore.

Come produttore, nel 2009, ha contribuito alla realizzazione dell’album “Keys To The Kingdom” di Mary Alice Amidon (sua madre). Ha inoltre collaborato con l’artista classico-contemporaneo Nico Muhly, apparendo nel suo disco intitolato “Mothertongue”. Compare inoltre, come chitarrista, violinista e suonatore di banjo, negli album “The Ken Burns Effect” e in “Conformist”, rispettivamente con gli Stars Like Fleas e i Doveman (di cui fa parte e con i quali incide e si esibisce dal vivo).

Il suo nuovo disco, “The Following Mountain” (Nonesuch, 2017) è stato definito dal Guardian come “un coraggioso, nuovo percorso nel folk”.

Nel 2018 Sam incontrerà per la prima volta sulla sua strada il power folk dei Guano Padano. Quello dei Guano Padano, è come lo defiinisce lo scrittore Vittorio Bongiorno, un “Folk metropolitano”, dove melodia e rumore, analogico e digitale, vuoto e pieno, uomini soli e donne fatali si versano l’ultimo bicchiere…”

Una vera fusione di intenti, non un semplice opening. La pianura padana, straordinariamente al confine con il New Mexico, incontra il Vermont, disegnando nuovi orizzonti per il folk contemporaneo.

Il trio formato da Alessandro “Asso” Stefana alle chitarre (P.J. Harvey, Vinicio Capossela), Zeno De Rossi alla batteria (Vinicio Capossela) e Danilo Gallo (basso) darà vita assieme ad Amidon sul palco ad un concerto unico con brani tratti dai dischi di entrambi oltre a preziose cover che li legano da sempre l’uno all’altro.

Queste le date che Sam Amidon e i Guano Padano faranno insieme:
7 Febbraio 2018 – Perugia @ Rework
8 Febbraio 2018 – Torino @ Spazio 211
9 Febbraio 2018 – Ravenna @ Bronson
10 Febbraio 2018 – Firenze @ Sala Vanni
11 Febbraio 2018 – Osimo (AN) @ Teatro La Nuova Fenice
12 Febbraio 2018 – Cantù (CO) @ All’UnaeTrentacinqueCirca

I Guano Padano sono stati anche confermati come la band di supporto ai Calexico, in occasione del loro concerto all’Estragon di Bologna il 16 Marzo 2018.

 

www.samamidon.com/

www.facebook.com/GUANOPADANO/

LUDOVICO EINAUDI – Teatro Dal Verme – 8-17 Dicembre 2017 ore 20 – Aggiunta Nuova Data

LUDOVICO EINAUDI
 Teatro Dal Verme
8-17 Dicembre 2017 ore 20

Aggiunta Nuova Data
11 Dicembre 2017


Ludovico Einaudi chiude a Milano l’anno dei grandi numeri con una serie di dieci concerti consecutivi in un Teatro Dal Verme allestito per l’occasione, ospiti internazionali sempre diversi e secret show dei musicisti invitati. 
 

Esploratore di sogni e territori inconsueti, il pianista e compositore Ludovico Einaudi sorprende ogni volta per la misura e la coerenza con cui mette in scena il suo mondo sonoro, lasciando al pubblico la più ampia libertà di fare un’esperienza viva e personale della sua musica.

Quest’anno sono dieci i concerti consecutivi che terrà dall’8 al 17 dicembre in un Teatro Dal Verme appositamente allestito in ogni suo ambiente, dalla facciata al foyer alla sala principale a quella piccola, con ospiti internazionali diversi ogni sera, orchestre, solisti e vecchi compagni d’avventura. Un programma che cambierà di volta in volta, tra “Elements”, “Divenire”, In A Time Lapse” e “Nightbook”, opere molto conosciute e pezzi più appartati che potrebbero affiorare dalle profondità del repertorio.

Tra gli ospiti ci saranno Robert Lippok, artista audiovisivo, stage designer e sperimentatore, Ballaké Sissoko, virtuoso della kora ed erede della millenaria cultura mandinga, Kazu Makino e Amedeo Pace, rispettivamente la cantante e il chitarrista fondatori dei newyorkesi Blonde Redhead. E ancora il compositore avant-garde e liutista Josef Van Wissen, il clavicembalista, pianista e autore di musiche da film Jean Rondeau, l’artista sonoro e performer Tomoko Sauvage, l’attore shakespeariano e regista Jonathan Moore, l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali. Ognuno di loro, uno diverso ogni sera, salirà sul palco del Dal Verme per suonare qualche brano insieme a Ludovico Einaudi e al suo gruppo.

Poi, dopo il concerto in Sala Grande, la musica continuerà in segreto nell’intimità della Sala Piccola, dove i musicisti ospiti si alterneranno in un set di quaranta minuti. Musiche diverse tra loro, solo apparentemente distanti, dall’arpa africana al clavicembalo, al liuto barocco, alla scultura sonora, alla performance elettroacustica, ma che invisibilmente gravitano sul mondo sonoro di Einaudi, che l’influenzano e l’attraggono come pianeti.

Così, con la regia e la visione di Ludovico Einaudi, il Teatro Dal Verme diventerà un’esperienza musicale totalizzante, occasione d’incontro, emozione e conoscenza.

I concerti di Milano chiudono un anno di grandi numeri per Ludovico Einaudi. Tra febbraio e aprile il tour di “Elements” ha toccato Australia, Cina e Giappone. In estate, un programma articolato su più album ha registrato il tutto esaurito, 20000 spettatori, al Waldbuhne di Berlino. Tutto esaurito anche al London Chelsea, alle due serate di Caracalla, a Roma, all’Arena Afas di Amsterdam, alla Dublin Arena e alla Forest Nation di Bruxelles, spazi questi normalmente riservati ai grandi eventi rock. Il tour è poi proseguito in settembre con due serate esaurite all’anfiteatro Herodion Attico di Atene e al Crocus di Mosca, al Palacio Vista Alegre di Madrid e al Campo Pequeño di Lisbona, e in ottobre tra Canada e Stati Uniti, toccando tra gli altri il Chicago Symphony, il Beacon Theatre di New York, la Massey Hall di Toronto.
Il calendario completo con le prossime date di Einaudi a questo link:
http://www.ludovicoeinaudi.com/?page_id=10

 

La formazione dei concerti prevede:

Ludovico Einaudi – piano

Federico Mecozzi – violino

Redi Hasa – Violoncello

Alberto Fabris – basso elettrico, live electronics

Francesco Arcuri – chitarra, percussioni

Riccardo Laganà – percussioni

Management : Ponderosa Music and Art srl
 

OSPITI NEL DETTAGLIO

ROBERT LIPPOK

Protagonista della scena sperimentale berlinese, artista elettronico, stage designer e musicista, con il fratello Ronald fonda i To Rococo Rot, gruppo alfiere del post rock cibernetico, disciolto nel 2015 dopo venti anni di attività. La concezione scultorea della musica, l’importanza creativa data all’improvvisazione e all’azzardo, fanno di Lippok un musicista nomade e imprevedibile. Nel 2009, ha collaborato con Ludovico Einaudi in Cloudland (Whitetree), disco e tour.

BALLAKE SISSOKO

Virtuoso della kora ed erede della millenaria cultura mandinga e del canto griot, Ballake Sissoko è un musicista dalla rara potenza evocativa. La sua ancestrale arpa africana e la sua musica dolcemente arabescata, hanno trovato estimatori e collaborazioni in tutto il mondo, da Ludovico Einaudi – con il quale ha inciso Diario Mali nel 2003 – a star della world music come Toumani Diabate, a Vincent Segal, violoncellista di Elvis Costello e Sting.

KAZU MAKINO

Kazu è una cantante giapponese stabilitasi a New York a metà anni 80, autrice di canzoni, tastierista e polistrumentista, cofondatrice nel 1993 del gruppo alternative rock Blonde Redhead. La sua evoluzione artistica è ben rappresentata dai nove album incisi in studio con il gruppo, dal noise rock delle origini al sofisticato pop onirico di oggi.

AMEDEO PACE

Con il fratello gemello Simone, ha condiviso non solo la nascita a Milano e il successivo trasferimento in Canada e poi negli Usa, ma anche la carriera artistica. Fondatore dei Blonde Redhead, Amedeo è chitarrista e compositore, nonché accanito sperimentatore sonoro. Pur rimanendo fedele alla forma canzone, il suo approccio impetuoso alla musica, il suo fervore allucinato, lo mantengono a distanza costante dal mainstream.

JOZEF VAN WISSEN

Compositore minimalista e liutista olandese basato a New York, Van Wissen ha un dominio tecnico del suo strumento equivalente alla varietà dei suoi interessi musicali. Nel 2013 ha vinto il premio del Festival di Cannes per la colonna sonora di “Only lovers left alive” di Jim Jarmush. La National Gallery di Londra gli ha commissionato la musica per un quadro di Holbein e ha composto la colonna sonora di un videogioco. Gira il mondo senza sosta, ricerca e manipola le tablature medievali per liuto, incide dischi per l’etichetta da lui fondata e diretta, “Incunabulum”.

JEAN RONDEAU

Giovane e pluripremiato clavicembalista francese, gli interessi musicali di Jean Rondeau vanno da Bach alla musica barocca, con l’Ensemble Nevermind, al jazz con il quartetto Note Forget, entrambi fondati da lui. Ha composto anche la colonna sonora di “Paula”, un film del regista tedesco Christian Schwochow.

TOMOKO SAUVAGE

Residente a Parigi da più di un decennio ma nata e cresciuta a Yokohama, Tomoko Miyata in arte Sauvage, è il nuovo volto artistico della musica d’avanguardia e sperimentale del Sol Levante. Il suo strumento è lo jalangataram, un insieme di ciotole di ceramica e metallo intonate con l’acqua, che suona con cucchiai di legno e fili metallici, in performance musicali ipnotiche e suggestive.

JONATHAN MOORE

Definito dall’Evening Standard il “Johnny Rotten” del teatro britannico, l’attore, regista, drammaturgo e commediografo Jonathan Moore è reduce dalla prima trionfale a Chicago de “L’Invenzione di Morel”, con la musica di Stewart Copeland dei Police, di cui ha curato la messa in scena. Ha diretto opere liriche al Covent Garden, scritto per teatro, cinema e televisione e recitato in compagnie primarie quali la Royal Shakespeare Company.

 

Link Utili:

www.ponderosa.it

www.ludovicoeianudi.com

MMF Italy, IMMF e MMAA a Milano per Linecheck 2017

MMF Italy, IMMF e MMAA a Milano per Linecheck 2017

A Buzz Supreme è parte di MMF Italy, l’associazione che riunisce i Manager italiani e che a sua volta è parte di IMMF, International Music Managers Forum

 

Linecheck, il music meeting e festival che si terrà a Milano, la capitale musicale del nono mercato musicale al mondo, vedrà un’intensa collaborazione con manager provenienti da tutto il mondo.
A fianco alle tematiche a 360° delle conferenza, tra workshop di carattere più generale e più tecnici, Linecheck darà ampio spazio ai manager e a contenuti interessanti, dal networking a tutto campo con i diversi attori del mercato italiano arrivando al mondo del branding e delle sincronizzazioni, che include il settore fashion e lifestyle.

MMF Italy invita tutti i delegati ad un aperitivo il 22 novembre alle 19:30 all‘Elita Bar, che sarà occasione per un panel informale per discutere il futuro prossimo della musica dal vivo e del management in Italia nel 2018.
Sempre il 22 novembre Alfonso Lanza di Primavera Sound, invitato con la collaborazione di A Buzz Supreme e Modernista partner italiani del festival, discuterà all’interno di un panel a proposito di finanziamento dei festival.

Il 23 novembre a Casa Linecheck, il cuore del music meeting situato negli showroom di Archiproducts, ospiterà una serie di panel relativi al Management: i pro e i contro e le opportunità nel selvaggio mondo del branding dove verranno ospitati Nikki Wright di Redlight, Alexandre Bonefante di Nightmare Management (Canada) e il direttore creativo di Leo Burnett Italy, Davide Boscacci. Infine Pietro Camonchia, uno dei più attivi manager italiani, presenterà la storia dietro alla sua artista Levante, che racchiude in se stessa sia la carriera di musicista che quella di star televisiva nell’edizione italiana di X-Factor
Alle 12.15 Il direttore dell’IMMF Data and New Business Models, Jake Beaumont Nesbitt, terrà un panel su Branded Music – the Artist – A Brand, che vedrà la partecipazione del cantautore e attore principale di Vampire Diaries Michael Malarkey e quella di Giulio Mazzoleni, l’uomo dietro il grande successo di Mika in Italia nei panni dello showman, testimonial TV e cantante.

Lo stesso 23 novembre dalle 13:00 alle 14:00 MMAA in cooperazione con IMMF terrà un pranzo-workshop, invitando a confrontarsi sugli strumenti necessari all’artista e ai manager. Ci sarà un rinfresco gratuito incluso di bevande non alcoliche (la partecipazione garantisce l’ammissione alla conferenza e uno sconto sul programma serale secretary@mmf-italy.com)

Chiara Micheletto di Music Ally terrà un workshop su Instagram per eventi live, Jake parlerà con SIAE a proposito degli scogli per le società di collecting, Piers Henwood di Amelia Artists (Tegan & Sara) a proposito di marketing digitale attraverso gli ultimi decenni, Christoph Becker di Constantin Film e manager Sven Helbig, parlerà della musica nelle produzioni cinematografiche, Brian Hetherman di Cerberus a proposito di export musicale, il presidente di MMF Italy intervisterà alcuni colleghi britannici, il vice presidente di MMF Italy Gianluca Giusti presenterà un progetto a proposito di un’etichetta (Trovarobato) che sta diventando una radio, il tesoriere Gigi Fasanella parlerà con un manipolo di professionisti svizzeri.

Questo e molto altro succederà a Milano, durante Linecheck, vero hotspot per incontrare i colleghi italiani e i loro ospiti.
I manager interessati potranno accedere alla fiera con soli €35 (che includerà il programma del festival), scrivendo a secretary@mmf-italy.com

Rimanete sintonizzati nel 2018.

 

www.linecheckfestival.com/
immf.com/
immf.com/membership/mmf-italy/

JAZZMI 2017 | 500 musicisti, 150 eventi e oltre 38 mila spettatori – Si conclude la seconda edizione del nuovo festival jazz di Milano

JAZZMI

500 musicisti, 150 eventi e oltre 38 mila spettatori (di cui 20 mila circa paganti) si conclude la seconda edizione del nuovo festival jazz di Milano

dal 2 al 12 novembre 2017

 

Si è conclusa una seconda edizione straordinaria di JAZZMI, che ha confermato il successo della prima e lo ha addirittura ampliato. Non era scontato. Siamo quindi molto soddisfatti dell’esito di questo secondo capitolo, capace di dimostrare come questa manifestazione va consolidandosi con autorevolezza e affermandosi come uno dei più importanti appuntamenti europei.

Da quando siamo partiti la nostra idea e’ sempre stata quella di rivitalizzare ed allargare la platea di chi si riconosce in questo mondo musicale e di coinvolgere artisti famosi locali ed internazionali, ma soprattutto proponendo realtà da scoprire ed apprezzare.

Forti del riconoscimento ottenuto degli operatori internazionali presenti quest’anno, per l’alto livello qualitativo del programma e per il suo format, JAZZMI intende radicarsi sempre più sul territorio e diventare un appuntamento irrinunciabile per tanti anni a venire.
Siamo infatti a buon punto e già proiettati all’edizione del prossimo anno.

Un sentito grazie a tutti coloro che hanno reso questo festival una realtà, al direttore di produzione ed a tutto il suo staff organizzativo,  agli artisti, ai tecnici, agli enti e agli sponsor che ci hanno sostenuto e soprattutto al pubblico che ha condiviso con noi l’entusiasmo di questa fantastica edizione

(Titti Santini e Luciano Linzi)
 

JAZZMI ideato e prodotto da Triennale Teatro dell’Arte e Ponderosa Music & Art, in collaborazione con Blue Note Milano, si è appena concluso dopo aver registrato numerosi sold out fra cui quelli di Stefano Bollani, Chilly Gonzales, Lee Konitz, Al Di Meola, Mike Stern, Ben L’Oncle Soul e molti altri.

Con un sempre crescente successo il festival ha portato il grande jazz da Piazza del Duomo a tutte le periferie della città, con oltre 150 eventi distribuiti su tutto il territorio cittadino, ospitando nomi leggendari e giovani artisti e coinvolgendo tutte le realtà metropolitane che producono Jazz.

I punti nevralgici dei concerti come lo scorso anno sono stati: Triennale Teatro dell’Arte e il Blue Note e con una crescita di spettatori del 25% si sono alternati nel teatro di Triennale Lee Konitz, Andrea Motis e Gabriel Royal, Gaetano Liguori IDEA trio (Guest Pasquale Liguori), Shabaka & The Ancestors, Naturally 7, Nels Cline Lovers, Donny McCaslin, Rob Mazurek & Jeff Parker, Ghost Horse, Bill Frisell, Guano Padano, Gavino Murgia, Xamvolo, Gianluca Petrella, Ben L’Oncle Soul con il suo tributo a Sinatra, Mauro Ottolini, Makaya Mc Kraven, Franco D’Andrea, Harold Lopez Nussa e Francesco Bearzatti Tinissima Quartet, Pino Ninfa, Enrico Pieranunzi e al Blue Note, Stacey Kent, Al Di Meola, Mike Stern & Dave Weckl Band, Joe Lovano Classic Quartet, Maria Gadù e Kneebody. Sui grandi palchi della città hanno coinvolto il pubblico Stefano Bollani e Paolo Fresu, Brad Mehldau con Chris Thile, Chilly Gonzales & Kaiser Quartett, Jan Garbarek,

De La Soul, Laura Mvula, Mulatu Astatke, Sun Ra Arkestra, Chicago Stompers, Lino Patruno, Abraham Inc. con David Krakauer, Fred Wesley & SoCALLED.

Fra gli oltre 50 eventi gratuiti del festival costruiti in collaborazione con il Comune di Milano, Touring Club Italiano, i Civici Corsi di Jazz, Super-il festival delle periferie e molti altri partner, grande successo per gli appuntamenti a Palazzo Litta Cultura, in occasione della mostra di Roberto Masotti, nelle periferie grazie a Lacittàintorno di Fondazione Cariplo (con quasi mille spettatori ad ascoltare Enrico Intra a Corvetto e centinaia di bambini per il progetto Giocajazz), e sempre tutto esaurito gli appuntamenti a Intesa Sanpaolo, nelle hall di Nh hotel, negli spazi del Mercato del Duomo, Belvedere Enzo Jannacci del Palazzo Pirelli (grazie al Consiglio di Regione Lombardia).

Grande partecipazione e entusiasmo degli operatori intervenuti alla prima edizione di JAZZDO.IT realizzata grazie a SIAE che attraverso convegni, showcase, panel, focus e keynotes con operatori e artisti italiani ed internazionali ha raccontato le diverse declinazioni del Jazz dalla produzione discografica al live, dalle tendenze artistiche all’export internazionale.

JAZZMI ideato e prodotto da Triennale Teatro dell’Arte e Ponderosa Music & Art, in collaborazione con Blue Note Milano, realizzato grazie al Comune di MilanoAssessorato alla Cultura, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, main partner INTESA SANPAOLO, partner FLYING BLUE e HAMILTON, sotto la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini.

 

ARRIVEDERCI ALLA TERZA EDIZIONE DI JAZZMI 2018

Dal 2 all’11 novembre

 

SITO UFFICIALE: http://www.jazzmi.it/

FACEBOOK: www.facebook.com/JAZZMIMILANO

SPOTIFY: JAZZMI

INSTAGRAM: JAZZMIMILANO #jazzmi2017

GORAN BREGOVIC ORCHESTRA – Three Letters from Sarajevo – Nuovo album e data a Milano

Goran Bregović

NUOVO ALBUM E DATA AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI
DI MILANO IL 6 FEBBRAIO 2018

 

Molti musicisti sarebbero felici con solo un frammento della carriera di Goran Bregović.

Compositore contemporaneo, musicista tradizionale o rock star, non ha dovuto scegliere – ha combinato tutto per inventare una musica che è allo stesso tempo universale e assolutamente sua.

Cinque anni dopo l’album Champagne for Gypsies , Goran Bregovic torna con una nuova produzione incentrata sul tema della diversità religiosa e della coesistenza pacifica: “Three Letters from Sarajevo”, uscito con Universal il 6 ottobre 2017, con la partecipazione speciale delle voci meravigliose ed esplosive di Bebe, Riff Cohen, Rachid TahaAsaf Avidan.

Album Trailer: https://youtu.be/wk7C6wPJe8Q

Pochi musicisti sono riusciti a sviluppare un’arte così varia, che combina insieme una così grande varietà di stili e tecniche senza perdere la propria identità. Un pezzo di Bregovic può essere riconosciuto al primissimo ascolto e sembra sempre diretto al mondo intero, senza distinzione di razza, sesso, età e religione.

Nel 2018 Goran Bregović farà il suo grande ritorno in Italia per un tour che lo vedrà protagonista anche in un’imperdibile concerto il 6 Febbraio al Teatro degli Arcimboldi di Milano, accompagnato da un’orchestra di 19 elementi. QUI la prevendita ufficiale.

 

 

GORAN BREGOVIC

Chitarra, Sintetizzatore, Voce

UNA BAND GITANA DI FIATI

Muharem Redžepi – Goc (Grancassa tradizionale), Voce

Bokan Stankovic – Prima Tromba

Dragic Velickovic – Seconda Tromba

Stojan Dimov – Sax, Clarinet

Aleksandar Rajkovic – primo Trombone, Glockenspiel

Milos Mihajlovic – Secondo Trombone

VOCI BULGARE

Ludmila Radkova Trajkova – Voce

Vanya Todorova Vakari – Voce

SESTETTO DI VOCI MASCHILI

Dejan Pesic – 1st tenor

Igor Marinkovic – 2nd tenor

Milan Panic – 2nd tenor

Vladimir Rumenic – baritone

Dusan Ljubinkovic – basse

Sinisa Dutina – basse

QUARTETTO D’ARCHI

Ivana Matejic – 1st violin

Bojana Jovanovic – 2nd violin

Sasa Mirkovic – alto

Tatjana Jovanovic – cello

www.goranbregovic.rs

Al via il nuovo tour di BOBO RONDELLI


Foto di Giacomo Favilla

Al via il nuovo tour di

BOBO RONDELLI

 

Dopo un fitto calendario di impegni promozionali e di date instore per presentare il nuovo album “Anime Storte” (Sony Music Italy/The Cage), prodotto e arrangiato dalle sapienti mani di Andrea Appino (Zen Circus), Bobo Rondelli torna a fare la cosa che gli piace di più: suonare dal vivo.

Partirà, infatti, in modo trionfale dall’Auditorium Flog di Firenze domani, sabato 4 novembre, il tour che lo vedrà protagonista affiancato questa volta da ben cinque musicisti sul palco, per un live inedito ed esplosivo.

Bobo Rondelli continua a vivere il suo momento di grazia e per comporre questo disco si fa ispirare dalla figura delle persone semplici dei giorni nostri, virtualmente ingolfati di amicizie social, ma realmente sempre più soli e alienate.  GUARDA il video appena uscito del pezzo “Lo Storto”.

Questo l’elenco delle prime date confermate:
04.11 Firenze – Auditorium Flog
10.11 Molfetta (BA) –  Eremo Club
18.11 Cesena – Vidia
25.11 Livorno – The Cage
30.11 Bologna – Locomotiv
08.12 Arezzo – Karemaski
09.12 Torino – Spazio211presentata da TOdays Festival
21.12 Perugia – Rework
12.01 Roma – Monk Circolo Arci
18.01 Milano –  Salumeria della Musica

 

 

http://boborondelli.de/

https://www.facebook.com/BoboRondelliDE

www.locusta.net

http://bit.ly/Bobo_Rondelli 

JAZZMI 2017 | ANTICIPAZIONE di JAZZDO.IT con Paolo Fresu e Il ministro Dario Franceschini

Anteprima di 

JAZZDO.IT

Con una intervista pubblica di Paolo Fresu al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, su come sostenere il Jazz, un bene comune artistico e una delle eccellenze culturali del nostro Paese.

Presso TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE

MERCOLEDI’ 8 novembre – Ore 11
 

Precederà l’incontro un saluto del Presidente di SIAE, Filippo Sugar e del Presidente della Fondazione CRT Teatro dell’Arte, Severino Salvemini 

JAZZDO.IT – Primo ed unico appuntamento per operatori del settore, pubblico e curiosi a Milano dal 10 al 12 NOVEMBRE

 

 

In occasione di JAZZMI, tra il 10 e il 12 Novembre, Milano si candiderà a capitale italiana del Jazz, grazie a JAZZDO.IT, il nuovo progetto realizzato grazie al sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori che si rivolge a tutti i componenti della filiera del Jazz, quali artisti, etichette discografiche, festival, editori, media, operatori, associazioni, professionisti, studiosi e appassionati.

Un appuntamento unico in Italia che vuole rilanciare la centralità del Jazz italiano in Europa e nel Mondo, ponendosi come un momento di incontro e di riflessione sul Jazz e il suo universo musicale.

All’interno del programma del festival JAZZMI, attraverso convegni, showcase, panel, focus e keynotes con operatori e artisti italiani ed internazionali, si parlerà di Jazz in tutte le sue declinazioni, dalla produzione discografica al live, dalle tendenze artistiche all’export internazionale, creando un ponte, favorendo collaborazioni e partnership, tra il mercato italiano e quello internazionale.

Contenuti di altissimo livello che lanciano JAZZDO.IT, il suo programma e la musica che ospiterà, tra le fiere di settore più importanti in Europa.

Il programma si articolerà con un fitto calendario di appuntamenti che prenderà avvio l’8 novembre con un’anteprima nella quale dopo i saluti del Presidente di SIAE Filippo Sugar e del Presidente della Fondazione CRT Teatro dell’Arte, Severino Salvemini, seguirà una particolare intervista di Paolo Fresu al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini su come sostenere il Jazz, un bene comune artistico e una delle eccellenze culturali del nostro paese.

Da venerdì 10 a domenica 12 novembre, sempre negli spazi della Triennale di Milano (Viale Emilio Alemagna, 6), prenderanno avvio gli incontri professionali.

Due importanti incontri istituzionali venerdì 10: il primo con SIAE che illustrerà il suo progetto per la crescita e lo sviluppo del Jazz in Italia, il secondo con Onofrio Cutaia, Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che presenterà in anteprima le linee guida del prossimo Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS).

Ampia la presenza di focus con operatori esteri con i quali si farà luce sulle eccellenze internazionali come ad esempio il Bureau Export francese (venerdì 10) e il Nasjonal Jazzscene Norvegese (sabato 11). Con il coordinamento di EJN – European Jazz Network, si confronteranno (sabato 11) alcuni dei principali uffici export di Paesi europei come Francia, Danimarca, Belgio e Norvegia e la neonata Italian Music Export, evidenziando la volontà di JAZZDO.IT di divenire vetrina e allo stesso tempo hub italiano verso il resto del mondo.

Importante sarà l’analisi e il confronto sui possibili sviluppi del Jazz in Italia attraverso il coinvolgimento di I-JAZZ, associazione che raccoglie i principali festival Jazz italiani e della associazione musicisti italiani Jazz MIDIJ.

Tra i molti appuntamenti previsti, venerdì 10 saranno affrontati il tema del lavoro nel Jazz e dei suoi aspetti legali e previdenziali, e quello della situazione del mercato discografico nazionale con alcuni dei principali discografici nazionali, sabato 11 sarà presentato un importante studio realizzato della Università Bocconi con Severino Salvemini, sulle ricadute sociali ed economiche che i festival Jazz producono sul territorio.

Notevole la sezione dedicata agli incontri professionali con esponenti di spicco del settore: i responsabili delle divisioni Jazz delle maggiori label Italiane, Michael Cuscuna, storico produttore e non solo, della etichetta Blue Note e ancora Jan Ole Otnaes che ci spiegherà lo sviluppo musicale in Norvegia oltre a una chiacchierata in libertà con alcuni tra i più significativi artisti del nostro paese: Franco D’Andrea, Enrico Intra, Simone Graziano e Mauro Ottolini.

Tutto il programma è consultabile e costantemente aggiornato sul sito internet jazzmi.it nella sezione JAZZDO.IT. Gli operatori che vorranno accreditarsi agli incontri (scrivendo alla mail jazzdoit@jazzmi.it) usufruiranno di convenzioni con i partner del festival.

FACEBOOK: www.facebook.com/JAZZMIMILANO

SPOTIFY: JAZZMI

INSTAGRAM: JAZZMIMILANO #jazzmi2017