MARIPOSA “Liscio Gelli” – Il ritorno di uno dei gruppi più rappresentativi dell’indie italiano

MARIPOSA  “Liscio Gelli”

Il ritorno di uno dei gruppi
più rappresentativi dell’indie italiano 

 

 

L’approccio musicale sempre libero e creativo e l’attitudine fuori dalle logiche algoritmiche dei Mariposa sono mancati per troppo tempo alla scena musicale indipendente italiana. Per questo il 24 gennaio 2020 la band metterà fine alla sua eclissi inconsapevole e tornerà ad occupare una porzione del cielo musicale italiano. ll disco, che poteva rimanere sepolto nelle memorie digitali in attesa di un’imprevedibile smagnetizzazione, si intitolerà “Liscio Gelli” e vedrà la luce con il contributo di Santeria e della consueta etichetta di casa, Trovarobato.

Come tutti i dischi dei Mariposa, ad eccezione dell’omonimo del 2009, il titolo è composto da due parole e le due parole LISCIO e GELLI danno le coordinate per orientarsi (e perdersi) al suo interno. 

Il disco intraprende “con elegante ritardo” il tentativo, che recentemente è stato anche di altri progetti musicali italiani, di appropriarsi dei modi e dei tempi del Ballo Liscio per miscelarli con istanze musicali e tradizioni che nulla hanno a che fare con la terra di Romagna Mia.

Dentro Liscio Gelli si possono trovare i Mariposa alle prese con ValzerGalopTango e ritmi latino americani, ma sono questi stessi ritmi ad essere alle prese con le cifre psichedeliche e i trattamenti propri della musica componibile (il genere musicale immaginato dai Mariposa nel loro album del 2005 “Pròffiti Now! Prima Conferenza Sulla Musica Componibile”).

In vent’anni di attività i componenti dei Mariposa sono aumentati di numero di pari passo con le loro uscite discografiche. Formatisi come trio con Alessandro Fiori alla voce e Michele Orvieti e Gianluca Giusti alle tastiere, per registrare il primo disco Portobello Illusioni, alla band si aggiunse Enrico Gabrielli che per l’occasione abbandonò per la prima volta la musica classica; in Domino Dorelli (2002) fu la volta del batterista Enzo Cimino e del chitarrista Rocco Marchi e, con la formazione a sei, i Mariposa registrarono tutti i loro dischi fino al 2006. Dal 2007 Valerio Canè, il bassista e fantasista bolognese  (già nei 400 Colpi) divenne il settimo elemento con il quale i Mariposa dettero alle stampe l’omonimo del 2009 e Semmai Semiplay nel 2011, partecipando ai più importanti festival italiani prima che Alessandro Fiori decidesse di dedicarsi alla carriera solista.
Per scrivere Liscio Gelli i Mariposa si sono avvalsi della collaborazione del cantante e autore siciliano Daniele Calandra, già negli Addamanera, da sempre amico e collaboratore dell’universo Mariposa in altri progetti collaterali come la serie radiofonica Magazzeno Bis prodotta tra il 2005 e il 2009. Daniele è a tutti gli effetti un membro della band. Nel nuovo disco (e nei concerti che seguiranno) troviamo un altro gradito ritorno: Serena Altavilla riprende possesso del microfono dopo aver collaborato con la band nel 2012 per il progetto di autocover “Semmai Semiplaya” che i Mariposa avevano presentato da poco al Premio Tenco. Anche Serena è a tutti gli effetti parte della Mariposa Big Family.

Il primo estratto dall’album sarà il singolo “Pura Vida, Dittatura!”, che uscirà su tutte le piattaforme digitali giovedì 5 dicembre.

Presto saranno annunciati anche i concerti del tour di presentazione di “Liscio Gelli“, la data zero è fissata per sabato 21 dicembre al VIbra Club di Modena.

 

 

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Primavera Pro 2020 – Music in the air: il Primavera Award sarà assegnato alla rivoluzione didattica del Taller de Músics

Music in the air: il Primavera Award sarà

assegnato alla rivoluzione didattica del

Taller de Músics

 

La scuola di musica con sede a Barcellona ha festeggiato nel 2019 i quarant’anni dalla sua fondazione

Il premio sarà assegnato nell’ambito del Primavera Pro 2020, e includerà una tavola rotonda e un concerto speciale ad ingresso libero.

 

Per descrivere l’ente che riceverà il Primavera Award nel 2020 dobbiamo tornare indietro fino a Epicuro. Il filosofo greco, che fondò i suoi insegnamenti sulla convinzione che gli umani non possono ignorare i piaceri richiesti da corpo e anima, ha dato il suo nome alla società di distribuzione editoriale di proprietà di Lluís Cabrera e Fernando Hernández, il cui magazzino nel quartiere di Raval ha visto nascere il Taller de Músics nel 1979.

Questa istituzione della città di Barcellona è diventata uno dei progetti di insegnamento musicale più duraturi e influenti di tutta la Spagna, un elemento chiave nella creazione di una scena professionale di fama internazionale e nella costruzione di un tessuto musicale che svolge un ruolo di enorme importanza all’interno del quartiere. Artisti come Rosalía, Sílvia Pérez Cruz, Miguel Poveda, e Salvador Sobral hanno mosso i loro primi passi in queste aule, insieme a un gran numero di figure di rilievo che garantiscono l’eccellenza della scuola.

Con l’assegnazione di questa onorificenza al Taller de Músics, Primavera Sound e Primavera Pro riconoscono un’opera sociale ed educativa che, lungi dal perdere il suo slancio dopo quarant’anni, è oggi più ambiziosa, vivace e complessa che mai: Nelle parole di Almudena Heredero, direttrice di Primavera Pro, “attraverso il suo insegnamento, il Taller de Músics incarna l’eccellenza ma ha anche, ed è questo che lo rende un’eccezione nel mondo dell’insegnamento musicale, un legame diretto con lo sviluppo artistico dei suoi studenti e una capacità di far crescere la creatività e la diffusione della musica grazie alla sua tenacia, dedizione, e inamovibile determinazione. Per questi motivi, il Taller de Músics si è affermato come un’istituzione fondamentale per la scena culturale e l’industria musicale di Barcellona.”
 

Quattro decenni di musica libera

Senza precedenti esperienze nel campo ma attivi nella lotta anti-franchista e di liberazione, Cabrera ed Hernández decisero di fondare una scuola con radici popolari, con musicisti che abitavano o passavano da Barcellona come insegnanti, musicisti che erano stati testimoni del modo in cui la scena discografica locale era stata smantellata con lo spostamento a Madrid di tutti i centri di produzione.

Il jazz fu il punto di partenza per soddisfare l’anima epicurea che la scuola portava come vessillo, ma la natura permeabile di questo genere musicale lasciò presto spazio al flamenco, alla Latin Music, e ad altre sonorità che non trovavano posto nei piani di studio dei conservatori tradizionali. Se l’essere umano impara prima a parlare e poi a leggere e scrivere, il programma educativo del Taller de Músics tiene conto del fatto che il processo organico di apprendimento avviene perché gli studenti imparano a suonare, dando priorità allo studio pratico in parallelo con lo studio di teoria della musica su pentagramma, portando al momento in cui lo spartito può davvero prendere il volo, come simboleggiato dall’iconica fotografia che rappresenta l’istituzione.

Il Taller de Músics non solo offre una vasta gamma di stili, ma ha anche un risoluto obiettivo sociale, che si può vedere dalla sua interazione col quartiere di Ciutat Vella, e che prosegue con l’espansione delle sue sedi con la Escuela Superior presso il Centre Cultural Can Fabra de Sant Andreu, nel 2011.

A guidare la squadra del Taller de Músics lungo questo percorso di espansione è stato Lluis Cabrera, che ha accolto la notizia di questa onorificenza con queste parole: “Primavera Sound, Primavera Pro, Primavera Award: tre iniziative con una sola anima. L’incoraggiamento promuove, e l’anima ispira. È così che Primavera e le sue diramazioni si manifestano. Il Taller de Músics accoglie questo premio con un tale affetto e una tale gratitudine che, quando ci sarà consegnato, l’euforia sarà esplosiva.

Il Primavera Award sarà consegnato al Taller de Músics nel corso della festa di inaugurazione di Primavera Pro, il 3 giugno 2020, con uno speciale concerto gratuito degli studenti della scuola, presso il Pati de les Dones nel Centre de Cultura Contemporánia di Barcellona. Nello stesso giorno, a conclusione delle celebrazioni per il quarantesimo anniversario del Taller si svolgerà una tavola rotonda che ne ripercorrerà la storia, con la partecipazione di Cabrera e di due importanti artisti che sono stati studenti della scuola, la cantante Judit Neddermann e il chitarrista flamenco Juan Gómez ‘Chicuelo’.

Il Primavera Award è l’onorificenza con cui Primavera Sound e Primavera Pro riconoscono i meriti di persone, compagnie, ed enti di particolare rilievo nel settore musicale. Il premio è stato progettato dall’artista Antoni Yranzo, e negli scorsi anni è stato assegnato a Neneh Cherry, l’associazione spagnola delle donne nell’industria musicale (MIM), Pitchfork, il festival Roskilde, Barry Dickins, e Christof Ellinghaus.

Primavera Pro è l’incontro internazionale del settore musicale, che ha luogo in parallelo a Primavera Sound. Si svolgerà dal 3 al 7 giugno 2020 presso il CCCB di Barcellona. I pass per delegati sono acquistabili sul portale online di Primavera Sound.

 

pro.primaverasound.com

Gentle Giant “Unburied Treasure” – A dicembre, su Madfish, il Box Set con 30 dischi


 

Limited Edition Box Set di 30 dischi

Data di uscita: 6 Dicembre 2019

Autorizzato da tutti I membrai della band

 

Madfish è orgogliosa di annunciare l’uscita del cofanetto dedicato alla musica dei Gentle Giant, molto apprezzati nel mondo del prog-rock per i loro 12 album pubblicati tra il 1970 e il 1980.

Questa ristampa vede il catalogo della band arricchito da 15 nuovi album live: sette mai usciti in precedenza, sette mai usciti ufficialmente e uno mai uscito prima su CD. Il totale di 30 dischi comprende anche due album live/outtake e un disco bonus Blu-ray. Sono inclusi anche libri, poster e molto altro ancora.

“Unburied Treasure” uscirà il 6 dicembre in 2000 copie limitate. I fan posso pre-ordinare il cofanetto da qui: https://madfish.lnk.to/GGunburiedtreasure
 


 

I membri dei Gentle – Malcolm​ Mortimore, Kerry Minnear, Derek Shulman e Gary Green – si sono riuniti per svelare la prima copia assoluta di Unburied Treasure davanti ai loro fan in occasione del ventesimo anniversario del GORGG (Global On-Reflection Giant Gathering) nel New Jersey, USA, nell’Ottobre 2019.

Guarda la band durante la presentazione ufficiale di “Umburied Treasure” rivivendo foto, album, performance e memorabilia: https://youtu.be/5L6kwOdTjHA

Il Gigante nacque dalle ceneri dei già affermati Simon Dupree and the Big Sound per diventare uno dei portabandiera del movimento progressivo degli anni Settanta. La loro carriera è stata spesso parallela a quella dei Genesis, con cui condividevano la casa discografica, ma  sebbene combatterono le loro battagli al riparo dai riflettori – pagando anche un prezzo in termini di vendite anche a causa del loro passato pop – il loro atteggiamento senza compromessi permise di conquistare un forte seguito nell’Europa continentale.

Hanno anche goduto di uno status di culto negli Stati Uniti, quando nel 1978 a Frank Zappa fu chiesto chi stesse ascoltando in quel momento. Lui fece il nome di Queen e Gentle Giant. (Per coincidenza, Roy Thomas Baker non solo è stato l’ingegnere del suono delle prime session dei Giant, ma ha anche prodotto l’iconica “Bohemian Rhapsody”.

Rigorosamente limitato a 2.000 copie, questo prezioso cofanetto è arricchito dall’opera grafica di Bob Venables, basata sulla storica copertina creata dall’illustratore e amico di Bowie, George Underwood, per il debutto della band con l’etichetta Vertigo nel 1970. L’intero album è stato remixato per il supporto Blu-ray di questo cofanetto dal prolifico musicista rock Steven Wilson, la cui reputazione per il remix di classici del prog-rock negli ultimi anni non è seconda a nessuno. Il remix è disponibile in alta risoluzione 96/24 Stereo LPCM, 96/24 5.1 surround LPCM e DTS-HD 5.1 surround mix, e sono incluse anche le versioni strumentali di ogni traccia.

La base del box sono le decine di album usciti ufficialmente durante gli 11 anni di vita dei Gentle Giant, ma nonostante le rare capacità in studio, il loro lato più potente è affascinante è quello live. Eppure un solo album dal vivo, il doppio vinile del 1977 Playing The Fool, è stato pubblicato nel corso della loro corriera. I fan saranno al settimo cielo nella prospettiva di poter ascoltare 15 live set inediti. Coprendo quasi completamente ogni periodo di vita della band, questo materiale valorizza completamente il talento dei singoli membri e le loro capacità di musicisti multistrumentisti.

Attraverso l’evoluzione che gli arrangiamenti hanno subito di tour in tour, anche nei medley, questi concerti offrono una prova dell’evoluzione della band anno per anno. Tutta la musica, dal vivo e in studio, è stata rimasterizzata da Pete Reynolds, acclamato per il suo lavoro sul box dei Wishbone Ash nel 2018.

L’esperienza audio è arricchita da un magnifico libro da tavolo di 136 pagine. Questo libro combina fotografie e cimeli rari con una storia scrupolosamente studiata da Alan Kinsman, un fan dei Giant da 45 anni, che ha raggiunto l’impossibile intervistando a fondo tutti i membri della band, tra cui Phil Shulman che ha lasciato i fratelli Derek e Ray abbandonando la band nel 1973 dopo aver dato gran parte dell’impulso iniziale. Il risultato è una storia avvincente che svelerà molti misteri, chiarirà le incomprensioni e finalmente darà alla musica il contesto che merita.

Questa limited-edition esclusiva contiene anche:

  • Una foto firmata della band nella formazione classica con Derek Shulman, Ray Shulman, Gary Green, Kerry Minnear e John Weathers.

  • Un esclusivo libro di 96 pagine di storia del tour scritto da Jack Skelly che offre commenti informati sulle registrazioni dal vivo, set list, memorabilia on-the-road e altro ancora.

  • Due poster replica, uno del concerto di debutto dei Giant nel 1970 e l’altro che promuove l’album classico del 1974 The Power And The Glory.

  • Repliche di bonus contenuti in alcuni album: il libretto di Playing The Fool LP (incluso solo nella stampa iniziale) e la maschera di Giant For A Day.

  • Una replica del puzzle usato nella promozione dell’album ‘Missing Piece’

  • La possibilità di vincere una riproduzione del più raro pezzo di memorabilia dei Giant: uno specchio serigrafato prodotto per promuovere The Power And The Glory; di cui esistono solo 100 pezzi. Un “missing piece” d’oro incluso a caso in un cofanetto può essere scambiato dal fortunato vincitore con questo oggetto tanto ambito.

Per troppo tempo il segreto meglio custodito del prog-rock Gentle Giant, ha finalmente ottenuto un riconoscimento più ampio nel 2015, sconvolgendo le probabilità di ottenere l’ambito Lifetime Achievement Award della rivista Prog. Due anni dopo, la loro città natale di Portsmouth ha onorato i loro successi sia come band che come solisti, facendoli entrare nella Hall of Fame a Guildhall (Londra); Derek è poi diventato una figura di spicco del mondo del business discografico, Ray un noto produttore. Unburied Treasure è un ulteriore riconoscimento del fatto che si trattava di una band avanti nel tempo e la cui riluttanza al compromesso ha infine arricchito la sua eredità.

I Giant hanno sempre cercato di divertirsi e di far divertire il pubblico“, dice il batterista John Weathers. “Andavamo sempre avanti e vedevamo se potevamo suonare meglio di quanto non facessimo la sera prima. Non vedo l’ora di vedere questo cofanetto definitivo“.

Derek Shulman vorrebbe che ” I Gentle Giant fossero ricordati come un gruppo con integrità. Non è stato fatto per nessun altro motivo se non quello di stare semplicemente insieme, suonando musica e sfidando noi stessi ad essere migliori. Odiavamo il compromesso e avevamo molta integrità in termini di ciò che riguardava la musica“.

Per i fan del progressive rock, Unburied Treasure è la “terra promessa”.

Guarda il trailer di Unburied Treasure:  
https://youtu.be/xlGEKIAyVJo

Pre-ordina il box set: 
https://madfish.lnk.to/GGunburiedtreasure

Materiale promozionale:
https://www.madfishmusic.com/media/gentlegiant/

 

Twitter: @GGIANTMUSIC

Facebook: https://www.facebook.com/gentlegiantband/

Instagram – @gentlegiantband

 

STOP a tempo indeterminato per il progetto POSTINO

STOP a tempo indeterminato

per il progetto POSTINO

 

Dopo l’incredibile successo dell’album “Latte di Soia” (2018) e la recente trilogia audio/video estiva composta dai singoli “Sbagliamo insieme”; “Al condizionale” e “Mi fai venire”, tutto su Labella Dischi, il progetto di Samuele Torrigiani POSTINO arriva ad uno stop a tempo indeterminato.

Per motivare questa scelta e far luce sulle cause della pausa, riportiamo fedelmente la dichiarazione di POSTINO:

 “Bonjour cuori blu,
(era doveroso iniziare questo post con il saluto con cui tutto è iniziato)
Un anno e mezzo fa, il giorno prima che uscisse il disco, iniziai un post scrivendo:

Oggi vi racconto un po’ di cose.
Io, nella vita, faccio e sono tutt’altro che un musicista in senso lato.

Ecco, come alcuni di voi sanno, due anni fa mi sono laureato in medicina e in questi anni mi sono sempre diviso tra palchi e ospedali cercando di conciliare queste due strade che sembrano, in realtà, rette parallele.

Quest’anno la mia vita ha subito un cambiamento importante, che ricompensa i sacrifici fatti, gli anni passati sui libri e la costanza impiegata per arrivare fino a qui: l’entrata alla tanto agognata scuola di specializzazione.
A causa di un’incompatibilità presente nel contratto di specializzazione non mi è permesso svolgere alcuna attività professionale al di fuori di essa, per cui né attività live né pubblicazione di canzoni. 
Onestamente, visti i ritmi di lavoro in ospedale, probabilmente non ce ne sarebbe nemmeno stato il tempo però mi è proprio legalmente impossibile farlo.
Dopo aver cercato di far coesistere due percorsi paralleli, due rette parallele, oggi sono costretto a scegliere di stare con entrambi i piedi su una retta sola.

Purtroppo il progetto Postino subirà una battuta di arresto per i prossimi anni ma continuerò a scrivere, per me, per stare bene, in camera mia, come ho sempre fatto, continuando a chiedermi se tutto sia successo per caso o se c’è una ragione di fondo per cui le cose accadono, per cui io abbia passato quasi due anni suonando in giro per l’Italia, conoscendo moltissime persone che, per qualche congiunzione astrale, incrociando la mia strada, molto probabilmente, seppur inconsciamente, ne hanno modificato il cammino.

Noi siamo il prodotto delle scelte che facciamo: ogni giorno, ogni ora, ogni singolo istante decidiamo quello che vogliamo essere e modifichiamo costantemente ogni nostra singola azione in base a ciò con cui veniamo in contatto. Ci modifichiamo l’un l’altro in un magma denso di interazioni di cui non riusciamo a comprendere le logiche. 

Tra qualche anno, forse, guardandomi indietro avrò la consapevolezza di essere stato nel posto perfetto al momento perfetto, a condividere un’esperienza mirabolante con tutti voi che ne avete fatto parte; per adesso vi dico grazie per tutto quello che avete reso possibile ascoltandomi ed ascoltandoci.
A presto,
Postino

P.S. Chissà se in un futuro, ci scontreremo (di nuovo) e diventeremo onde”.

 

https://www.facebook.com/postinopop/

 

 

“Stormi” di IOSONOUNCANE è stato decretato disco d’oro per il download digitale dalla FIMI

“Stormi” di IOSONOUNCANE è stato decretato

disco d’oro per il download digitale dalla FIMI

 

Siamo orgogliosi di annunciare che il singolo “Stormi di IOSONOUNCANE è stato decretato disco d’oro per il download digitale dalla FIMI, che in collaborazione con GfK, rileva le vendite dei prodotti fisici e delle singole tracce online ed ufficializza le certificazioni di vendita di ogni singola registrazione musicale pubblicata e venduta in Italia.

Uno splendido risultato che a più di quattro anni dall’uscita di DIE dimostra l’importanza che questo album ha avuto nella scena musicale italiana.

A Buzz Supreme, editore di tutto il repertorio di IOSONOUNCANE, ringrazia Jacopo Incani e tutti i partner di questo progetto, ed in particolare The Orchard (distributore digitale), Trovarobato (etichetta discografica), Universal Music Italia (coeditore di DIE) e tutti i musicisti coinvolti.

 

www.facebook.com/iosonouncane

SI CHIUDE JAZZMI 2019 – IL JAZZ È (SEMPRE PIÙ) POP

SI CHIUDE JAZZMI 2019

IL JAZZ È (SEMPRE PIÙ) POP

Da Herbie Hancock a Hiromi, da Kokoroko a Enrico Rava, dalle vie di Gratosoglio alle Fonderie Napoleoniche, dal Museo del Novecento a Casoretto e Via Padova: oltre 500 artisti e 50.000 spettatori hanno trasformato Milano in un gigantesco jazz club

La quarta edizione di JAZZMI ha confermato quanto il nuovo festival jazz di Milano sia ormai una certezza e un appuntamento che unisce migliaia di spettatori di tutte le età in tutti gli eventi cittadini, dai grandi teatri alle strade dei quartieri periferici, dai musei ai luoghi dell’accoglienza. Oltre tre milioni di utenti coinvolti nella fitta comunicazione del festival e 50.000 spettatori confermano la vitalità di una città che si apre alla scena del jazz internazionale e dà spazio e visibilità ai nuovi talenti. Tutti gli eventi gratuiti (oltre ottanta) programmati hanno registrato il tutto esaurito con lunghe liste d’attesa. Gli eventi in strada, fra cui le brass band a Gratosoglio, Casoretto e Via Padova, o quelli meno convenzionali come il grande happening realizzato da Dario Buccino al Mercato Coperto di Corvetto con oltre ottanta musicisti, hanno coinvolto migliaia di cittadini e trasformato il festival in una grande festa popolare. Il festival è arrivato anche a tutti quei cittadini che, per differenti motivi, non avrebbero potuto partecipare al festival con concerti simbolici a Casa della Carità, Istituto Gaetano Pini, Casa Circondariale San Vittore e, nella giornata di chiusura, Ospedale Niguarda e Casa Vidas.

I grandi maestri sono stati i leoni che hanno calcato i palcoscenici del festival: Herbie Hancock (sold out), John McLaughlin, Archie Shepp hanno trasformato il Conservatorio di Milano nel più caldo palco della città, Stefano Bollani con Chucho Valdes (sold out) hanno incantato uno straripante Teatro Dal Verme e grandi pianisti Kenny Barron (sold out), Hiromi (sold out) ed Enrico Intra hanno stregato il pubblico di Triennale, Blue Note e Piccolo Teatro di Milano.

Oltre ai sold out del Blue Note Milano di Wooten Brothers e Judith Hill, le nuove promesse della scena internazionale hanno stupito il pubblico cittadino come Rymden, Melanie De Biasio, il travolgente live del Delvon Lamarr Ogan Trio o le star della nuova scena British Nubya Garcia (sold out), Ghostpoet e Kokoroko (sold out).

Ma le vere rivelazioni di JAZZMI 2019 sono stati i tantissimi giovani artisti che sono stati accolti dal pubblico cittadino come vere rock star nei luoghi meno convenzionali per la musica: Studio Murena, Funcky Lemonade, Lazy Sloths Jazz Band, Mefisto Brass, Roberta Gentile & The late Set, Six Hatha, Moods, A.K.A.M solo per citarne alcuni. Tante giovani scoperte del festival che diventano nuove certezze della scena jazz italiana. Sempre non scontata ma confermata la grande partecipazione anche alle lezioni, conferenze, presentazioni, proiezioni di documentari targate JAZZDOIT (con il contributo di SIAE).

JAZZMI ideato e prodotto da Triennale Milano Teatro e Ponderosa Music & Art, in sinergia con Blue Note Milano, è realizzato grazie al Comune di MilanoAssessorato alla Cultura, con il contributo di SIAE, main partner INTESA SANPAOLO, partner Volvo, sotto la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini.

JAZZMI si è chiuso ieri con i concerti di Patrizio Fariselli, Nik Bartsch’s, Kaja Draksler, John Scofield, Ambrose Akinmusire Quarte, ma vi dà appuntamento per la sua quinta edizione a fine ottobre 2020 dove sarà anche colonna sonora e contenent partner, per il Comune di Milano, del Summit 2020 di World Culture Cities Forum (dal 28 al 30 ottobre 2020 per la prima volta a Milano).

INFORMAZIONI

SITO UFFICIALE, BIGLIETTERIA E ABBONAMENTI: www.jazzmi.it

MAIL: info@jazzmi.it

INFOLINE: +39 351.53 988 55

Dalle 14 alle 18 dal lunedì al venerdì. Dalle 10 alle 18 nei giorni del festival

FACEBOOK & INSTAGRAM: JAZZMIMILANO

APP: JAZZMI su App Store e Google Play

COMUNICAZIONE
stampa@jazzmi.it

Sara Mehrjoei – sara@ponderosa.it

A Buzz SupremeFabio Vergani, Andrea Sbaragli – andrea@abuzzsupreme.it, Leonardo Cianfanelli – leonardo@abuzzsupreme.it, Danilo Durante – danilo@goodonespr.com

I piemontesi Satoyama, nel cartellone di JAZZMI 2019, stanno lavorando all’organizzazione del loro tour ecologico

I piemontesi Satoyama, nel cartellone di

JAZZMI 2019, stanno lavorando

all’organizzazione del loro tour ecologico

che nel 2020 li porterà da Mosca a Shanghai 

Ferve una grande attività in casa Satoyama. Il quartetto, che da qualche mese ha realizzato il suo nuovo album “Magic Forest”, suonerà domenica 10 Novembre nel cartellone di JAZZMI,
Questo importante appuntamento che si terrà con prenotazione obbligatoria presso il Belvedere Enzo Iannaccial 31°piano di Palazzo Pirelli a Milano, costituisce per la band sia un importante punto di arrivo, ma nel contempo, anche l’inizio di una nuova avventura.
Infatti il gruppo sta mettendo a punto tutti i preparativi per il suo progetto più importante, il tour ecologico che nel 2020 li porterà da Mosca a Shangai. Questo progetto reso possibile dalla collaborazione con Fano Jazz Network e dalla vittoria del bando SIAE “Per chi crea” sarà realizzato grazie ad una fitta rete di partner.

I Satoyama nel Marzo 2020, insieme alla pittrice cinese Lavia Lin, il regista Fabio Dipinto e il fotografo Davide Menarello, intraprenderanno un tour musicale-antropologico da Mosca a Shanghai e grazie ad AZZERCO2, realizzeranno il primo tour musicale green, utilizzando come mezzo di trasporto la Ferrovia Transmongolica. 

Grazie ad AFS e Intercultura, gli artisti saranno ospitati lungo la tratta da famiglie locali ed organizzeranno masterclass in scuole sul legame tra musica ed ambiente.

I Satoyama lavoreranno inoltre con l’Associazione Triciclo Onlus che persegue l’obbiettivo di promuovere un modo di vivere orientato alla riduzione dei consumi.

Il regista Fabio Dipinto, specializzato in docufilm su viaggi e tematiche ambientali, realizzerà, al ritorno dal viaggio, un documentario. Ciò che più lo affascina del documentario è che il prodotto che nascerà non corrisponderà mai all’idea e al soggetto che si è sviluppato in origine. Il documentario, rispetto al cinema di fiction, è uno strumento unico e meraviglioso perché permette di fare un viaggio di ricerca in cui, non sapendo precisamente quel che accadrà, potrà testimoniare anche tutto quello che non è previsto, gli incontri, le dinamiche e luoghi sconosciuti ed incredibili che verranno raggiunti.

La pittrice Lavia Lin nella sua carriera ha cercato da sempre il connubio ed il dialogo tra arte e musica; per sua stessa definizione, i pennelli sono i suoi strumenti musicali. La collaborazione con i Satoyama è nata dipingendo sulle loro note, prima nel 2016 in un tour tra Italia e Slovenia, continuando poi nel 2017 a Berlino, città dove Lavia risiede, portando nei club, house concert e festival uno spettacolo chiamato “PLAY with colors”. Nel 2020, come ultime tappe del tour, si esibiranno a Shanghai, città di origine di Lavia per celebrare non solo una bellissima collaborazione e la loro amicizia intercultuale ma anche per portare un messaggio positivo di come la musica e l’arte possono unire due culture distanti.

Il fotografo Davide Menarello, volontario di lungo corso dell’associazione TRICICLO, ha scelto di partecipare al progetto grazie alla sua profonda passione per il viaggio come incontro tra culture; il suo obbiettivo immortalerà i momenti salienti del viaggio e i connotati e i costumi che, pian piano, cambieranno lungo gli ottomila chilometri di ferrovia. 
 
I Satoyama presenteranno durante i concerti e masterclass nelle scuole il loro ultimo lavoro “Magic Forest” edito da AUAND records. Il disco è un concept album interamente dedicato alle urgenze climatiche. Nel libretto del disco  sono presenti delle brevi storie e racconti dedicate alle tematiche ecologiche. Le storie sono firmate dalla scrittrice Lucia Panzieri.

Gli altri sostenitori di questo progetto sono:  Fano Jazz Network, Triciclo Onlus, Sillaba, SGMD, AzzeroCO2, Novara Jazz, Intercultura centro locale Ivrea, AFS, Intercultura Italia, Viaggisoloandata, Guitare Actuelle, Ecoredia e Zac.

A Buzz Supreme, ufficio stampa ufficiale dei Satoyama per l’Italia, seguirà la comunicazione di questo incredibile tour.

 

www.satoyama.eu

www.facebook.com/satoyamaquartet/

JAZZMI 2019 continua fino al 10 Novembre – Dopo i primi 4 giorni di festival registrati 4 sold out e una straordinaria partecipazione di pubblico

JAZZMI CONTINUA FINO AL 

10 NOVEMBRE


Herbie Hancock nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano – Foto di Federica Cicuttini

DOPO I PRIMI 4 GIORNI DI FESTIVAL REGISTRATI 4 SOLD OUT

18.000 PRESENZE E UNA STRAORDINARIA PARTECIPAZIONE DI PUBBLICO AD OGNI INIZIATIVA GRATUITA

 

Dopo i primi quattro giorni di programmazione caratterizzati da un grande successo di pubblico e dai sold out in prevendita dei concerti di Herbie Hancock, Kokoroko e Stefano Bollani con Chuco Valdés, in un cartellone con più di 60 tra concerti, incontri, proiezioni, presentazioni ed eventi gratuiti, la quarta edizione di JAZZMI, la rassegna milanese dedicata al grande jazz italiano ed internazionale, si appresta ad entrare negli ultimi sei giorni di programmazione.

Oltre tutte le aspettative la partecipazione del pubblico alle iniziative gratuite che hanno affollato ogni evento dal Museo del Novecento alle strade di Gratosoglio, dalla Fonderia Napoleonica e il Volvo Studio Milano al mercato coperto di Corvetto.
 

A seguire alcuni degli appuntamenti più rilevanti, il programma completo QUI

Martedì 5 Novembre
21:00 ENRICO RAVA SPECIAL EDITION @ Triennale Milano Teatro 
21:00 MARCIN WASILEWSKI TRIO @ Teatro Edi/Barrio’s 
21:00 e 23:00 SPYRO GYRA @ Blue Note Milano 

Mercoledì 6 Novembre
21:00 PAOLO FRESU TRIO @ Auditorium di Milano
21:00 MELISSA LAVEAUX + MAURO OTTOLINI @ Triennale Milano Teatro
21:00 e 23:00 SPYRO GYRA @ Blue Note Milano

Giovedì 7 Novembre
21:00 FABRIZIO BOSSO e GIOVANNI GUIDI @ Triennale Milano
21:00 HIROMI @ Blue Note Milano

Venerdì 8 Novembre
21:00 KENNY BARRON @Triennale Milano Teatro
21:00 e 23:00 TUCK & PATTI @ Blue Note Milano
23:00 NUBYA GARCIA @ Triennale Milano Teatro

Sabato 9 Novembre
21:00 ARCHIE SHEPP @ Conservatorio di Milano
21:00 MELANIE DE BIASIO @ Triennale Milano Teatro
21:00 e 23:00 MATTHEW LEE @ Blue Note Milano
22:00 GHOSTPOET @ Santeria Toscana 31
23:00 KASSA OVERALL @ Triennale Milano Teatro

Domenica 10 Novembre
12:00 PATRIZIO FARISELLI @ Triennale Milano Teatro
19:00 NIK BARTSCH’S RONIN @ Triennale Milano Teatro
21:00 KAJA DRAKSLER @ Mare Culturale Urbano
21:00 e 23:00 JOHN SCOFIELD & JON CLEARY @ Blue Note Milano
21:00 AMBROSE AKINMUSIRE QUARTET @ Triennale Milano Teatro
22:00 NICO GORI SWING 10TET @ Spirit de Milan – CLOSING PARTY

JAZZMI è ideato e prodotto da Triennale Milano Teatro e Ponderosa Music & Art, in sinergia con Blue Note Milano, realizzato grazie al Comune di MilanoAssessorato alla Cultura, con il contributo di SIAE, main partner Intesa Sanpaolo, partner Volvo, sotto la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini. JAZZMI è un festival diffuso che porta i protagonisti del jazz internazionale sui grandi palcoscenici di Milano, dà occasione alle nuove promesse di suonare in luoghi non convenzionali e racconta le poliedriche sfaccettature del jazz attraverso concerti, mostre, film, incontri, libri e masterclass. JAZZMI documenta le storie, la contemporaneità e le diverse visioni del futuro di una musica che continua a rinnovarsi e dagli alti valori culturali e sociali, in una formula premiata dal pubblico, con gli oltre 50.000 spettatori della scorsa edizione, ed elogiata dalla critica mondiale.

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YUSUF/CAT STEVENS “Back to Earth” – Ora fuori brano inedito e ristampa Super Deluxe nel 2020

YUSUF / CAT STEVENS

BACK TO EARTH

DATA DI USCITA:
28 Febbraio 2020 – Versione Super Deluxe

Back To Earth, l’ultimo album uscito a nome di Cat Stevens nel 1978, uscirà in versione Super Deluxe a fine febbraio 2020 su Cat-O-Log Records/BMG. Il cofanetto di lusso include l’album originale (rimasterizzato presso gli studi di Abbey Road) insieme a brani inediti come ‘Butterfly’ e ‘Toy Heart’ (con il chitarrista vincitore del Grammy, Eric Johnson) che all’epoca furono considerati troppo “pop” da Cat e per questo non inclusi nel disco, insieme a demo, tracce out-take e il concerto UNICEF Year Of The Child del 1979 alla Wembley Arena, l’ultima esibizione dal vivo del cantante col nome di Cat Stevens.
 

Guarda il video dell’inedito “Toy Heart”  QUI
Ora nelle radio italiane

Nel 1978, il leggendario musicista Cat Stevens prese la decisione apparentemente scioccante di abbandonare lo stile di vita della rock star e abbandonare le scene. Tuttavia, invece di lasciare i suoi innumerevoli fan a mani vuote, scrisse il suo ultimo album “Back To Earth” come fosse un addio, lasciando a brani come “Last Love Song” e “Just Another Night” il compito di spiegare la sua decisione.

“Back To Earth” fu considerato come un capitolo ispirato che dimostrava tutta la creatività artistica di questo straordinario musicista, ricevendo recensioni entusiastiche, grazie anche alla rinnovata collaborazione con Paul Samwell-Smith, il produttore dei suoi famosi album di multi-platino Tea For The Tillerman (1970) e Teaser And The Firecat (1971), oltre che a consolidare la sua collaborazione di lunga data con il chitarrista Alun Davies.

Il tema centrale dell’album è quello della transizione che troviamo già nel titolo “Back To Earth”, che simboleggia non solo il suo abbandono di una vita sotto ai riflettori, ma anche un punto di svolta per il suo pensiero umanitario ed ecologico. In ‘New York Times’ (una canzone ispirata ad articoli letti sul celebre quotidiano) troviamo la sua opinione su una delle piaghe dell’epoca moderna, l’inquinamento atmosferico: “Cars choking your child to death/But you don’t wanna see“.

Questi sono i contenuti che costituiscono il cuore di “Back To Earth”, un album che rimane ad oggi, un lavoro incredibilmente attuale e affascinante che fotografa Yusuf/Cat Stevens in un momento chiave della sua vita.

 

Back To Earth – Super Deluxe 5CD / 2LP

Super deluxe format BMGCAT335BOX

CD1 Remastered – Original album remastered from analogue tapes
1.    Just Another Night
2.    Daytime
3.    Bad Brakes
4.    Randy
5.    The Artist
6.    Last Love Song
7.    Nascimento
8.    Father
9.    New York Times
10.    Never

CD2: Return to Earth – The original stereo mix
1.    Just Another Night
2.    Daytime
3.    Bad Brakes
4.    Randy
5.    The Artist
6.    Last Love Song
7.    Nascimento
8.    Father
9.    New York Times
10.    Never

CD3: Unearthed – Live tracks, rare demos and two beautiful, completely unheard recordings
1.    Butterfly (previously unreleased)
2.    Toy Heart (previously unreleased)
3.    New York Times (new mix) previously unreleased
4.    Just Another Night (demo) previously unreleased
5.    Last Love Song (Session Mix) previously unreleased
6.    Daytime (Live 2017 Adelaide)
7.    Bad Brakes (Live 2011 Albert Hall)
8.    Last Love Song (Live 2014 Toronto)
9.    Nascimento (Solto)       previously unreleased
10.    Just Another Night (Live 2016 Nashville)
11.    Bad Brakes (instrumental) previously unreleased

CD4: Alpha Omega (A Musical Revelation) – Completion of the circle.  Yusuf helps his brother David realise his own musical ambition by producing the 1978 album Alpha Omega, featuring the much loved ‘Child For A Day’
1.    Universe
2.    I Who Am I
3.    Paradise
4.    Inventions
5.    I See That Face
6.    Child For A Day
7.    Sing, Love Is Everywhere
8.    Alpha Omega
9.    Music Is The 7th Wonder
10.    Dreamer
11.    World
12.    Listen To Me
13.    I Believe

CD5: UNICEF Year Of The Child Concert at Wembley Arena 1979 – The last love song. Cat performs under this name, what will be his final farewell at UNICEF’s 1979 Year Of The Child charity concert at London’s Wembley Arena.
1.    The Wind with intro from Paul Gambaccini
2.    On The Road To Find Out
3.    Just Another Night
4.    Daytime/Where Do The Children Play?
5.    Father & Son
6.    Morning Has Broken (with Belmont Junior School Choir)
7.    Peace Train
8.    Child For A Day (with Richard Thompson and David Essex)

LP ONE: Remastered – Original album remastered for vinyl from analogue tapes
A1           Just Another Night
A2           Daytime
A3           Bad Brakes
A4           Randy
A5           The Artist

B1           Last Love Song
B2           Nascimento
B3           Father
B4           New York Times
B5           Never

LP TWO: Year Of The Child Concert at Wembley Arena 1979
A1           The Wind with intro from Paul Gambaccini
A2           On The Road To Find Out
A3           Just Another Night
A4           Daytime/Where Do The Children Play?

B1           Father & Son
B2           Morning Has Broken
B3           Peace Train
B4           Child For A Day

 

 

https://catstevens.com/