“As The River Flows” è il nuovo video di WALLIS BIRD

“As The River Flows” è il nuovo

video di WALLIS BIRD

 

Chiedi a Wallis Bird quali cambiamenti ha sperimentato dal 2016 dopo l’uscita di “Home”, il suo ultimo album e lei ti dirà “Beh, il mondo è cambiato molto e io sono cambiata con esso. Il movimento #MeToo, quello ‘Repeal The 8th’, l’uguaglianza dei matrimoni in Australia, il movimento ‘Black Lives Matter’, Trump, la Brexit, l’ascesa del razzismo, la morte di innumerevoli icone musicali, la crisi ambientale…E” aggiungerà, ironicamente “ora ho 36 anni, quindi sono ufficialmente una donna …!”

La risposta tipica della Bird: breve ma sostanziale, tanto seria quanto arguta. Wallis ha pubblicato cinque album dal 2007, esibendosi in circa 800 spettacoli negli ultimi dieci anni, ma avendo lasciando un dito in un tosaerba a 18 mesi, la musicista irlandese con sede a Berlino gode di una prospettiva unica. Questo si riflette nei suoi due Irish Meteor Awards, il premio musicale irlandese dell’anno come Best Female Artist e il suo prestigioso premio tedesco “Musikautorenpreis” (Music Author Prize), oltre a due nomination per il Choice Music Prize, l’equivalente irlandese del Mercury Prize inglese. Ancora più importante è il suo porsi che rifiuta di mettere differenze tra la sua vita e quella degli altri. Questo non è mai stato più rilevante come nel suo sesto album in studio, Woman”, in uscita il 27 settembre su Mount Silver RecordsCaroline International.. Sintesi audace delle radici della cantautrice e delle sua passione per la musica soul, tra gli altri generi, questo album racchiude undici canzoni enormi in 37 minuti brevi: pungenti, potenti e piene di verità e leggerezza. Più significativamente, insiste sul fatto che le nostre vite sono tutte inevitabilmente intrecciate.

L’obiettivo della Bird ora è quello di animare e scuotere, dimostrato anche dal primo estratto ‘As The River Flows’, dedicato ad Alan Kurdi, il rifugiato siriano di tre anni il cui corpo senza vita è stato fotografato nel 2015 su una spiaggia turca, una canzone molto emozionante che punta il dito sulla percezione “comune” dei migranti.

Wallis parla di questo pezzo: “Gli uomini si muovono, da sempre. Attraversiamo questo pianeta come l’acqua di cui siamo fatti. Questa canzone si pone espressamente contro il razzismo ed è dedicata in particolare alle anime incredibili che hanno affrontato la morte attraversando il Mar Mediterraneo. E al povero ragazzino, Alan Kurdi. che affogando mi ha spezzato il cuore. Questo è in definitiva una canzone di speranza

 

GUARDA IL VIDEO DI “AS THE RIVER FLOWS”
tratto dall’album “Woman” che uscirà il 27 settembre
su Mount Silver RecordsCaroline International.

 

 

www.wallisbird.com/

LARS ROCK FEST 2019 – Cartellone completo e tutti gli eventi collegati

LARS ROCK FEST 2019

Cartellone completo e

tutti gli eventi collegati

 

A meno di un mese dall’inizio della sua ottava edizione il LARS ROCK FEST, festival ad ingresso gratuito organizzato dall’Associazione Culturale GEC Gruppo Effetti Collaterali e dedicato alle sonorità inidie-alternative internazionali ed italiane, dal 5 al 7 Luglio presso i Giardini Pubblici di Chiusi Scalo (SI), presenta il programma completo di concerti e attività collegate che danno vita alla sua edizione 2019.

La serata di apertura venerdì 5 luglio vedrà, oltre al concerto già annunciato dei canadesi METZ, considerati come una delle migliori formazioni in circolazione quando si parla di alternative rock e punk-hardcore con tre album per la mitica SUB POP di Seattle, i live del progetto post-hc romano LAGS e quello dei KINT da Modena, il super gruppo punk-noise-posthardcore con membri di Death Of Anna Karina e RedlineSeason.

Protagonisti della seconda serata del LARS ROCK FEST 2019 saranno i CLOUD NOTHINGS da Cleveland (USA), in arrivo in Italia per presentare l’ultimo lalbum che ha confermato il quartetto come una delle band rock and roll più interessanti e significative dell’ultima decade, insieme ai calabresi MCKENZIE, artefici di un’originale miscela italo-core e il dream pop/shoegaze psichedelico degli HUMAN COLONIES da Bologna.

A rendere memorabile la serata finale domenica 7 luglio ci penseranno gli australiani WOLFMOHTER, la band capitanata da Andrew Stockdale che sulle orme di formazioni storiche come Led Zeppelin, AC/DC ed Aerosmith è riuscita nel tempo ad ottenere un ampio seguito mondiale. Con loro sul palco il trio stoner-rock romano BLACK RAINBOWS, con sei album all’attivo, svariati EP ed innumerevoli concerti sia in Italia che all’estero, e il collettivo audio-visual di Perugia BECOMING X.

A completare il programma musicale ci penserà il CAMPFIRE STAGE che ogni sera proporrà un after show intorno ad un falò. I gruppi che si esibiranno in questa cornice intima e suggestiva saranno Augustine (venerdì), One Glass Eye (sabato) e Dead Poets Society (domenica).

Come di consueto il programma del LARS ROCK FEST proporrà una serie di spazi ed eventi culturali nell’area del festival

OPEN BOOK
Con il Lars Rock Fest torna Open Book: un’occasione imperdibile per toccare con mano pubblicazioni di grande qualità e avvicinarsi al mondo visionario, libero e creativo dell’editoria indipendente.
Per 3 giorni, Open Book offrirà un’immersione rigenerante nella resistenza culturale, a difesa della bibliodiversità e della pluralità di pensiero.
Inoltre quest’anno, Open Book accoglierà anche lo spazio riviste con la preziosa collaborazione di Firenze RiVista​ e la partecipazione di Edicola 518​.
Il programma completo nell’evento ufficiale

Anche quest’anno il consueto spazio STREET MARKET permetterà al pubblico del festival di acquistare vinili, CD, fumetti, libri, abbigliamento e prodotti di artigianato, mentre quello dedicato alla ristorazione FOOD&DRINKS offrirà un ristorante, un’area street food ed una dedicata a birre e cocktail .
Completa il programma lo spazio ART&FUN con live drawing e laboratori artistici per adulti, ragazzi e bambini. 

Per tutti coloro che verranno in treno o per chi pernotterà al campeggio sul lago di Chiusi oppure nel centro storico, sarà operativo il servizio LARS ROCK SHUTTLE, navetta gratuita a chiamata.

 

PROGRAMMA

Tutti i giorni:

17.00 – apertura street market, mercatino del disco, fiera dell’editoria indipendente Open Book
17.30 – apertura birreria e cocktail bar
19.30 – apertura ristorante e pub
19.30 – “9 studenti per 9 manifesti”. Gli studenti del III corso dell’Istituto Italiano di Design di Perugia espongono i loro elaborati progettati come esercitazione durante il corso di metodologie progettuali e le sperimentazioni di serigrafia fatte nel workshop con Mynameisbri. A cura di Daniele Pampanelli e IID
20.00 – dj-(sun)set
20.00 – live painting drawing con Biblioteca delle Nuvole e collettivo Becoming X
21:30 – inizio concerti Main Stage

Venerdi 05.07

18.00/19.00 – laboratorio per bambini con Chiara Dionigi (Collettivo Becoming X)
18.30/19.30 – Presentazione della graphic novel “4 vecchi di merda”, Coconino Press 2018, di Marco Taddei e Simone Angelini. 
Fumetto horror ironico: quattro punk all’ospizio in un futuro vecchio, una distopia  contraddistinta dal classico humor nero e dal nichilismo che ha reso famosa la coppia. In collaborazione con TINALS che presenta “Sui Generis: this Is Not Punk”. 
Con Andrea Provinciali, Marco Taddei e Simone Angelini.

Sabato 06.07

17.00 – Open Book ospita riviste internazionali e italiane in collaborazione con il festival fiorentino “Firenze Rivista” e con la partecipazione di Edicola 518

18.00/19.00 – “Go green! Restiamo al verde!”, letture e laboratorio per bambini per esplorare insieme il colore più ecologico dell’anno. A cura di La Sedia Blu – Firenze. Età 6-10 anni.

18.00/19.00 – Yoga con Eleonora. Una lezione di hatha vinyasa yoga per riequilibrare corpo, mente e respiro. A cura di Eleonora Ansano.

Domenica 07.07

17.30/18.30 – “D’AMAndo”, laboratorio per bambini. Costruiamo una dama con materiali di recupero e giochiamo insieme. A cura di Comitato Soci Coop di Chiusi e Legambiente. Età 6-10 anni.
18.30/19.30 – “Badabum che bum”, letture e musica. A cura di Biblioteca di Chiusi. Età 0-6 anni.
19.00/20.00 – Presentazione del libro “Rock Lit”, Jimenez edizioni 2018, di Liborio Conca. 

«Sherwood Anderson, John Cheever e Flannery O’Connor hanno cambiato la mia musica» Bruce Springsteen. A cosa serve la letteratura per chi fa rock? Liborio Conca risponde alla domanda in un viaggio tra la musica e la letteratura.

Con Liborio conca e Stefano Solventi.

 

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Primavera Pro 2019: E se…?

Primavera Pro 2019: E se…?

 

Con le ultime note del solare pop-rock della band di Valencia Tin Robots sul palco Day Pro, domenica 2 giugno, il Primavera Pro 2019 si è ufficialmente concluso. La decima edizione dell’incontro internazionale del settore musicale ha offerto una programmazione femminista, trasversale e ricca di diversità, in sintonia con la nuova normalità che il Primavera Sound ha adottato come suo slogan. Un granello di sabbia con cui contribuire ad un cambiamento emblematico, al centro del quale risplende una conferma innegabile: è possibile organizzare un evento che risponde alla disparità di genere nell’industria mettendo una maggioranza di donne sul palco, sia come relatrici che come artiste. Ciò dimostra anche che si può definitivamente creare un forum in cui non ci sia spazio per le autocelebrazioni bensì per combattere, per criticare e fare autocritica. Perché senza autocritica non saremmo in grado di procedere in un ambiente musicale davvero sano, come è emerso dall’illuminante tavola rotonda su benessere e salute mentale.

L’anniversario del Primavera Pro, le cui principali attività hanno avuto luogo dal 29 al 31 maggio presso il Centre de Cultura Contemporània di Barcellona, è stato firmato con inchiostro viola, quello che identifica la programmazione Insumisas (“indomite”), la nuova sezione organizzata in collaborazione con l’associazione Mujeres de la Industria de la Música, per discutere della dimensione politica del femminismo, sia nel settore musicale che nella cultura internazionale. Questa prima edizione è stata segnata dalla presenza, in due tavole rotonde, di attivisti, scrittori e artisti tra cui Brigitte Vasallo, Remedios Zafra, Cristina Morales e Rebeca Lane: un antidoto alla condiscendente narrazione patriarcale nei confronti delle donne che, parafrasando Clara! “sanno benissimo fare il proprio lavoro e quale pulsante bisogna premere per alzare il volume“.

Il Primavera Pro 2019 è stato contrassegnato anche dalla presenza di Neneh Cherry, la cui carriera imprevedibile, anticonformista e piena di rischi è stata premiata con il Primavera Award, ed è stata descritta in una generosa conversazione riguardante tutta la sua carriera, in cui l’artista ha difeso la mutevolezza del presente: “Forse non abbiamo bisogno di difenderci costantemente. Forse è sufficiente esserci. Solo esistere”.

Dall’altro canto, la sala piena dell’Auditori del CCCB per la sessione dedicata all’analisi dell’ascesa della musica latina nei più diversi settori del panorama internazionale e le differenze e il dialogo tra le scene latinoamericane, ha rivendicato il clamore generato dalla “buena vibra”, che oggi sembra inarrestabile. Il dibattito comprendeva anche relatori arrivati a Barcellona grazie al sostegno del Programma di Internazionalizzazione della Cultura Spagnola di Acción Cultural Española (AC/E). La selezione di sequenze cinematografiche musicali compiuta da Stephen Malkmus, che ha dato spazio tanto a classici come El ángel exterminador di Luis Buñuel quanto al groove del porno vintage, ha rivelato il profilo da cinefilo scompigliato e spensierato di un autentico eroe slacker rock. Il dialogo tra cinema e musica è continuato anche con la master class di Daniel Pemberton riguardante la sua colonna sonora per Spider Man: Into the Spider-Verse, una travolgente miscela di musica da film e sonorità urban che l’autore ha esaminato apertamente, proiettando materiale inedito e in alcuni momenti addirittura suonando il pianoforte.

L’incontro con Pemberton ha rappresentato la perfetta conclusione delle attività della Day Pro Conference, che ha incluso anche la presentazione di progetti emergenti, i congressi delle sale da concerto e delle etichette indipendenti, effervescenti sessioni di mentoring e, naturalmente, un cartellone di 36 showcase provenienti da una decina di paesi diversi, con il debutto dei ritmi e dei gusti della fertile scena indipendente dell’Uruguay.

Il Primavera Pro 2019 è quindi stato il luogo in cui i limiti e le convenzioni dell’industria musicale sono stati messi alla prova, servendo anche da luogo d’incontro per tremila professionisti del settore. Ha invitato le persone ad aprire le loro porte all’inaspettato e guardandosi negli occhi, chiedersi “E se…?”. Immaginando un futuro di possibilità che, forse, inizieremo a conoscere l’anno prossimo.

Il Primavera Pro 2020 si terrà dal 3 al 7 giugno. I biglietti early bird andranno in vendita da lunedì 17 giugno.


 

pro.primaverasound.com

A Porto il NOS Primavera Sound 2019 ha concluso la sua edizione più eclettica e festosa

A Porto il NOS Primavera Sound 2019

ha concluso la sua edizione

più eclettica e festosa

 

Il festival ha consolidato nella sua ottava edizione una proposta costituita da un cartellone diversificato, paritario e rischioso

 

Giunto alla sua ottava edizione il NOS Primavera Sound ha già vissuto una quantità di edizioni memorabili, che continuano a superare se stesse. Fin dalla sua prima edizione il successo del festival ha confermato un continuo miglioramento di anno in anno. L’edizione 2019 ha garantito la presenza di circa 75.000 partecipanti nel Parque da Cidade nei tre giorni del festival e lo ha fatto con il cartellone più eclettico e festoso che ha mai avuto. Solange, J BalvinStereolab, James Blake, Courney Barnett e gli Interpol hanno vissuto per la prima volta l’esperienza di un festival il cui vero headliner è il bellissimo Parque da Cidade.

Nonostante il brutto tempo della prima giornata e le varie avversità, il festival si è svolto in modo naturale e proprio per questo desidera ringraziare tutti i partecipanti per aver compreso le difficoltà di un’edizione ancora una volta colpita da un meteo avverso, ma che fortunatamente ha celebrato la diversità delle proposte e l’unicità dell’ambientazione mano nella mano con il suo pubblico.

Il tutto si è svolto con una media di 25.000 persone in ognuna delle tre giornate. L’ultima giornata, sabato, ha avuto molto da offrire: Rosalía, pronta per la sua incoronazione a Porto, Erykah Badu, che continua a sviluppare il suo soul retrospettivo sempre contemporaneo, i Low, che riescono ancora a trovare così tanta bellezza all’interno dell’orrore (e vice versa), Neneh Cherry, pronta ad aggiungersi per l’ennesima volta alla definizione di “avanguardia” e Nina Kraviz con il suo spettacolo conclusivo.

Come sempre il NOS Primavera Sound ha anche dato spazio a proposte più rischiose e difficili da trovare in festival di queste dimensioni, come l’apoteosi dei Sons of Kemet XL con le loro quattro batterie, lo straniante lutto di Lisabö, il post-rock coreano di Jambinai o il nuovo inclassificabile show di Jarvis Cocker.

Molti altri artisti hanno contribuito a dare forma ad un cartellone distribuito sui palchi inaugurati l’anno scorso: questa ottava edizione ha rappresentato anche la conferma del palco SEAT come secondo spazio principale, l’ambientazione idillica nel parco, ora noto come palco Pull&Bear e il Bits Stage, anch’esso rinnovato ed ampliato, un magazzino che nasconde un club di elettronica all’interno del festival stesso. Sono tutte tessere di un puzzle che si completa col palco NOS, il palco Super Bock e il palco Radio Primavera Sound, che insieme rendono il NOS Primavera Sound un gioiello (non troppo) nascosto tra i festival europei.

Il NOS Primavera Sound ritorneràal Parque da Cidade nel 2020, dall’11 al 13 giugno, e ha già i Pavement come prima band confermata. Il concerto della band, insieme a quello della prossima edizione del Primavera Sound di Barcellona, saranno gli unici concerti che la band farà il prossimo anno.

 

www.nosprimaverasound.com

Si conclude con un sold out l’edizione 2019 del WØM FEST di Lucca

Si conclude con un sold out

l’edizione 2019 del

WØM FEST di Lucca


(Serata finale con i FASK – Foto di Agnese Evangelista)

 

Grande successo per la terza edizione del WØM FEST, due giorni di eccellente musica italiana nel bellissimo parco di Villa Bottini a Lucca.

Tra venerdì 7 e sabato 8 Giugno più di 1500 persone hanno assistito all’emozionante concerto de La Rappresentante di Lista e all’esplosivo live dei Fast Animals and Slow Kids nella trionfale serata finale, che ha segnato il primo sold out della storia del festival.

Oltre a questi concerti e agli altri gruppi in cartellone, anche la zona food e il colorato mercatino hanno contribuito a rendere perfetta un’edizione basata sul concept di parità di genere, sul quale gli organizzatori dell’associazione culturale WOM hanno voluto puntare.

Il WØM FEST vuole ringraziare tutti i media partner che hanno creduto in questa manifestazione in ascesa (Riserva Indie, Orme Radio, RadioEco, Caroline Records ZINE), i volontari, i tecnici e tutte le splendide persone che hanno reso così memorabile questa edizione targata 2019.

Dopo un po’ di meritato riposo, a breve novità sugli eventi paralleli futuri del festival e molto altro, rimanete collegati!

 

www.womfest.it

www.facebook.com/pg/wommovement

Gli australiani WOLFMOTHER completano il cartellone del LARS ROCK FEST 2019

Gli australiani WOLFMOTHER

completano il cartellone del

LARS ROCK FEST 2019

 

A due anni circa dall’ultimo passaggio in Italia, i WOLFMOTHER, band australiana capitanata da Andrew Stockdale, saranno il terzo headliner dell’ultima giornata del LARS ROCK FEST 2019, in programma a Chiusi Scalo da venerdì 5 a domenica 7 luglio con ingresso libero, dopo i già annunciati METZ il primo giorno e CLOUD NOTHINGS il secondo.

Attivi dai primi anni 2000 e capitanati da Andrew Stockdale, i Wolfmother pubblicano nel 2005 il loro album di debutto, dal titolo omonimo “Wolfmother” (Modular, 2005), e con quello guadagnano un disco d’oro negli Stati Uniti, tre dichi di platino in Australia e l’appellativo di Miglior album dell’anno nel suo genere da parte di Rolling Stone USA. Il primo singolo estratto, Woman, si posizionò nella Top 10 della Hot Modern Rock Tracks e vinse un Grammy Award nella categoria Best Hard Rock Performance.

La band si ispira a grandi gruppi hard rock ed heavy metal come Led Zeppelin, AC/DC ed Aerosmith ed è riuscita nel tempo ad ottenere un ampio seguito globale; a circa dieci anni dal suo primo album, pubblica Victorious (Universal Music, 2016), un disco che il leader della band ama definire il suo lavoro migliore, graffiante ed incisivo, arrivato al momento giusto.

Andrew Stockdale lavora infatti all’album inizialmente da solo, scrivendo testi e musica per chitarra, basso e batteria, per poi presentare il progetto alla band e renderlo concreto insieme. I Wolfmother vantano numerose esibizioni in tutto il mondo e partecipazioni a festival di portata internazionale come il Coachella, il Lollapalooza e il Reading e Leeds. Torneranno quest’anno ad esibirsi dal vivo nel nostro continente, con un tour che toccherà Austria, Germania, Svizzera e Svezia prima di arrivare finalmente in Italia grazie al booking Barley Arts.

A breve sarà resa pubblica la locandina ufficiale del festival, le band di supporto e tutte le altre iniziative che il mondo LARS ROCK FEST offrirà nei suoi tre giorni.

 

INFO GENERALI SUL FESTIVAL

Lars Rock Fest è un festival gratuito di musica indipendente che compie nel 2019 il suo ottavo anno di vita. Nato nel 2012 si rafforza nel 2014 con la costituzione dell’associazione culturale artistica “GEC – Gruppo Effetti Collaterali”, che si propone lo scopo di coltivare e diffondere la passione per la cultura musicale e per la cultura indipendente nel suo complesso.

Fin dalla sua prima edizione il festival ha puntato su scelte musicali attente al panorama alternativo internazionale contemporaneo, senza dimenticare nomi storici spesso presenti in esclusiva nazionale. Tra le band salite sul palco del festival in questi primi sette anni ricordiamo WireGang of FourThe Pop Group, Public Service Broadcasting, Japandroids, Unknown Mortal Orchestra, Protomartyr e molti altri.

Il GEC promuove ed organizza eventi ed iniziative di vario genere, anche collaborando con enti ed altre associazioni: concerti, presentazioni editoriali, reading, proiezioni, rassegne cinematografiche, mostre, seminari, performance artistiche. Tra queste attività principali troviamo anche la rassegna GEC&Book, che nel 2018 all’interno del Lars Rock Fest ha dato vita all’edizione Zero di Open Book, festival dell’editoria in ogni sua forma indipendente. 

Il progetto Lars Rock Fest, quindi, non si esaurisce “solamente” con l’aspetto musicale: una serie di eventi “collaterali” stimolanti e creativi, adatti ad ogni età, alcuni pensati anche per i piccolissimi, riempiono le giornate e gli spazi del festival. Laboratori di riciclo, di fai da te, di cucina, lezioni di yoga, letture musicali, presentazioni di libri, giochi di gruppo, mostre fotografiche, esposizioni, live painting, performance artistiche, workshop, degustazioni con i produttori locali: i pomeriggi che precedono i concerti offrono tanto da fare e da vedere. Lo scopo ultimo è quello di rendere il festival un’esperienza vivibile, accogliente ed inclusiva per tutti e di valorizzare il territorio in maniera costruttiva.

www.facebook.com/LarsRockFest/

Il Primavera Sound celebra un’edizione storica e annuncia il suo arrivo a Los Angeles-Due concerti esclusivi dei Pavement per il Primavera Sound 2020

Il Primavera Sound giunge al culmine di
un’edizione storica annunciando il suo
arrivo a Los Angeles

 

· Oltre 220.000 spettatori hanno partecipato alla diciannovesima edizione del festival, che ha chiuso con una nuova giornata record di presenze con i concerti di Solange, Rosalía e J Balvin

· Nell’ultima giornata un enorme striscione ha annunciato l’arrivo del Primavera Sound Los Angeles nei giorni 19 e 20 settembre 2020, celebrando così il ventesimo anniversario del festival

· I festeggiamenti per i primi due decenni di vita inizieranno a novembre con il Primavera Weekender, un festival di due giorni a Benidorm

 

Se hai chiuso gli occhi anche solo per un momento, ecco cosa ti sei perso al Primavera Sound 2019. FKA Twigs al settimo cielo, brandendo la sua spada. Charli XCX e Christine and the Queens che inaugurano una collaborazione sul palco. Kevin Parker che naviga le acque psichedeliche a bordo della nave Tame Impala. Janelle Monáe, l’autoproclamata regina del mondo. 070 Shake che ci mostra cosa dovrebbe essere l’hip hop nel 2019, e Nas che ci ricorda come dovrebbe sempre essere. Il pop che attira le folle di Carly Rae Jepsen. Guided by Voices, finalmente. Nina Kraviz che trascende il DJ set. Il rito iniziatico di María José Llergo. Un’invasione di palco al concerto di Japanese con la comparsata a sorpresa di Yung Beef. Le cazzottate abrasive dei Carcass. Ivy Queen che getta una nuova luce sul perreo più radicale. I Sons of Kemet che superano le frontiere del jazz con le loro quattro batterie. Miley Cyrus che debutta i suoi brani nuovi. Justin Vernon, i fratelli Dessner e Julian Baker in un abbraccio collettivo sul palco.

Non chiudere ancora gli occhi. Fare pronostici quando mancano ancora diverse ore alla fine del festival è un affare rischioso, perché succede sempre qualcosa di nuovo al Primavera Sound. I concerti di Rosalía, J Balvin, Solange, James Blake, Stereolab e Jarvis Cocker hanno dato il tocco di chiusura a un’edizione ormai storica per molte ragioni: perché è la prima a ottenere l’uguaglianza di genere sul palco e per aver attirato più di 220.000 spettatori nella settimana del Primavera Sound, col record storico di oltre 63.000 persone nella giornata di sabato. L’edizione 2019, con chiusura la domenica al CCCB in un’altra giornata di concerti gratis con Filthy Friends, Cupido e Christina Rosenvinge, finirà negli annali come quella del The New Normal, in cui il presente è finalmente al femminile, i pregiudizi sono finalmente stati abbattuti e l’eccezionale è diventato normale.

Adesso dobbiamo guardare verso il Primavera Sound 2020, preparandoci per la celebrazione del ventennale del festival, che iniziò nel Poble Espanyol nel 2001. Il Primavera Sound 2020 comprenderà eventi in tutto il mondo e tra di loro ci sarà anche la prima edizione del Primavera Sound Los Angeles, che si terrà nei giorni 19 e 20 settembre 2020 all’interno del Los Angeles State Historic Park dell’iconica città. Fedele alla filosofia dell’evento, il nuovo festival presenterà un cartellone di artisti col marchio di fabbrica del Primavera Sound all’interno di un contesto urbano. Una piccola quantità di biglietti sarà in vendita a un prezzo speciale, prima dell’annuncio della lineup e solo per qualche ora, questo venerdì 7 giugno alle 18.

In più ci sono già le date per Barcellona e Oporto: il Primavera Sound 2020 si terrà dal 4 al 6 giugno a Barcellona e dall’11 al 13 giugno a Porto. E sono in arrivo anche delle altre sorprese…

L’inizio dei festeggiamenti per l’anniversario si terrà prima, molto prima. Quasi un anno prima, l’8 e il 9 novembre 2019 infatti, il Primavera Weekender segnerà l’inizio non ufficiale dei festeggiamenti con una celebrazione collettiva al resort Magic Robin Hood di Benidorm, dove i fan del festival condivideranno gli spazi con artisti come Belle & Sebastian, Primal Scream, Mura Masa, Idles, Sleaford Mods, Cigarettes After Sex, Whitney, Weyes Blood, John Talabot e Carolina Durante, tra i tanti. L’evento, i cui biglietti andranno in vendita il 17 giugno al costo di 180€ (comprensivi anche di vitto e alloggio), è stato annunciato lo scorso mercoledì con un altro enorme striscione all’ingresso del festival.

E come se non bastasse tra qualche giorno arriva il NOS Primavera Sound 2019, l’edizione di Porto che per l’ottavo anno consecutivo riempirà il Parque da Cidade con i suoni di Solange, Rosalía, J Balvin, Interpol ed Erykah Badu.

2020 Vision: vediamo e siamo visti con chiarezza. Quando una cosa finisce, un’altra inizia. 
PRIMAVERA PRO

La nuova normalità adottata come slogan dal Primavera Sound ha permeato anche il dibattito al Primavera Pro. L’incontro internazionale del settore musicale ha festeggiato la sua decima edizione dal 29 al 31 maggio al CCCB, con oltre 3000 professionisti del mondo della musica, organizzando una programmazione di showcase, attività e conferenze di tutti i tipi, portando sul palco una forte maggioranza di interlocutrici e artiste donne, a partire da Neneh Cherry, la cui carriera sempre in evoluzione è stata premiata col Primavera Award 2019. Questo forum di idee e opportunità ha messo alla prova anche le convenzioni e i limiti dei congressi musicali grazie all’avvio di Insumisas, una recente aggiunta alla programmazione del festival che ha esplorato la dimensione politica del femminismo nel campo della cultura.

PRIMAVERA SOUND 2020 VISION

PRIMAVERA WEEKENDER 2019

BELLE AND SEBASTIAN · PRIMAL SCREAM · MURA MASA · CIGARETTES AFTER SEX · JOHN TALABOT · SLEAFORD MODS · CAROLINA DURANTE · WHITNEY · WEYES BLOOD · IDLES · MORMOR · SHEER MAG · CUPIDO · CHAI · CHARLY BLISS · DERBY MOTORETA’S BURRITO KACHIMBA · JUAN WAUTERS · KOKOROKO · WICCA PHASE SPRINGS ETERNAL · PIXX · RRUCCULLA · PENELOPE ISLES · ARIES · DRAHLA · GOA · SQUID · GEORGIA · YAWNERS · GANGES · BLACK COUNTRY, NEW ROAD · DJ COCO · JÚLIA · DREYMA · POOLSHAKE · PINPILINPUSSIES · GHOST TRANSMISSION · YANA ZAFIRO
PRIMAVERA SOUND BARCELONA 2020
Dal 4 al 6 giugno

NOS PRIMAVERA SOUND PORTO 2020
Dall’11 al 13 giugno

 PRIMAVERA SOUND LOS ANGELES 2020
19 e 20 settembre

I Pavement si riuniranno per due concerti
esclusivi al Primavera Sound 2020
di Barcellona e Porto

 

I primi biglietti per il Primavera Sound 2020 a Barcellona saranno in vendita da lunedì 17 giugno

 

Alle 21:50 di sabato primo giugno, il Primavera Sound si è congelato. I 17 palchi del Parc del Fòrum sono rimasti in silenzio, e gli schermi sono tutti diventati bui. Migliaia di spettatori sono rimasti senza fiato per l’avvenimento senza precedenti. Poi, all’improvviso, è esploso il suono di un’interferenza, sia audio che video, sugli schermi e dagli altoparlanti. Ed è stato presto sostituito da un irresistibile “Oooh ooh ooh ooh ooh oooooh”, il ritornello senza parole dell’inno indie “Cut Your Hair”, mentre un video presentava immagini di artisti che hanno suonato nelle precedenti 19 edizioni del festival. E alla fine, ha rivelato la grande sorpresa:

I Pavement sono la prima band confermata per il Primavera Sound di Barcelona e per il NOS Primavera Sound 2020 a Porto.

Questi concerti, i primi dal 2010, saranno i loro unici, esclusivi concerti a livello globale per il 2020. Vengono al Primavera Sound apposta per aiutarci a festeggiare il nostro ventesimo anniversario! Tutto torna. I Pavement, sempre i Pavement.

I primi biglietti per il Primavera Sound 2020 andranno in vendita lunedì 17 giugno.

 

www.primaverasound.com

Collegati col Primavera Sound 2019: il festival si può vedere e ascoltare da casa su Radio Primavera Sound

Collegati col Primavera Sound 2019:

il festival si può vedere e ascoltare

da casa su Radio Primavera Sound

 

Miley Cyrus, Rosalía, Mac DeMarco, Nas, Courtney Barnett, Low… rivivi i migliori momenti del festival, ovunque tu sia

Da questo giovedì oltre 30 ore di concerti e contenuti esclusivi in streaming che si aggiungono alla programmazione speciale di Radio Primavera Sound

 

Anche se non verrai al Primavera Sound, il Primavera Sound può venire da te. Ovunque tu sia, lontano o vicino, potrai sentirti (quasi) come al Parc del Fòrum, attraverso la programmazione speciale che sarà trasmessa su Radio Primavera Sound, grazie a SEAT, a partire da questo giovedì. Dalle ore 18:00 di domani, ancora col ricordo del concerto inaugurale dei Big Red Machine nelle nostre orecchie, prenderanno il via oltre 30 ore di concerti in streaming. E dove non arriveranno le telecamere ci saranno i nostri microfoni. E vice versa. Tieni gli occhi ben aperti e le orecchie pure, perché sta per partire una diretta esclusiva distribuita sulle prossime quattro giornate, grazie alla quale potrai vivere e rivivere, in qualsiasi ordine tu preferisca, i migliori momenti del Primavera Sound 2019. Hai spazio a casa? Meglio di sì, perché Miley Cyrus, Rosalía, Mac DeMarco, Nas, Courtney Barnett, Kali Uchis, Nina Kraviz, Jarvis Cocker, Low, Cuco, Built To Spill, Stereolab, Big Thief, Primal Scream, Snail Mail e Little Simz, tra gli altri nomi in cartellone, sono già in fila per autoinvitarsi.

La copertura di #RelivePrimavera si concentrerà sulla musica dal vivo, ma sarà anche molto di più: i concerti più eccezionali dei quattro palchi principali e del recentemente inaugurato SEAT Village Stage saranno solo una parte dei contenuti specifici che potrai seguire grazie alla trasmissione in streaming e alla programmazione in inglese e spagnolo su Radio Primavera Sound. Le trasmissioni dal vivo dall’area concerti saranno una finestra da cui affacciarsi per scoprire non solo cosa succede durante un concerto ma anche il prima e il dopo: interviste con artisti, talk show, dirette dai palchi, spazi per i fan, programmi speciali… Quest’anno, il Primavera Sound sfida le coordinate spaziotemporali. Non vive soltanto nel Parc del Fòrum, nè solo nei giorni del festival.

Collegati a www.primaverasound.com/radio o scarica la app di Radio Primavera Sound per poter vedere e ascoltare tutto quello che succede in questa diciannovesima edizione. E poter toccare con mano? Beh, presto. Ti troverai talmente vicino a ogni dettaglio del festival che non ti pentirai troppo di non essere presente di persona… o forse sarai qui con noi l’anno prossimo. Tieni d’occhio i social network e il sito per gli aggiornamenti giornalieri degli orari, chissà che non salti fuori qualche sorpresa!

Prova prova, 1 2 3: il Primavera Sound comincia adesso. Più grande e più vicino a te che mai.

 

primaverasound.com/radio

Primavera Sound, unici da 19 anni

Primavera Sound, unici da 19 anni

 

La nuova edizione del festival di Barcellona inizia oggi, in un anno in cui la giornata di sabato Primo Giugno supererà tutti i record di presenze

In parallelo, a partire da Mercoledì il Primavera Pro festeggerà dieci anni di incontri tra professionisti della musica, presso il CCCB (Centre de Cultura Contemporània de Barcelona)

 

Se dovete battere ciglio, fatelo ora. Perché la diciannovesima edizione del Primavera Sound inizia ufficialmente oggi, con il concerto del quintetto di Barcellona Kelly Kapøwsky al Teatro Apolo e non si concluderà fino alle ore piccole di Lunedì 3 giugno, quando DJ Coco darà il tocco finale al festival in quella stessa location. Quello sarà anche l’inizio del viaggio che ci porterà verso il ventesimo anniversario del festival. Ma prima succederanno tante, tante cose. Cose che non succedono in nessun altro festival al mondo e che dovrete vivere per poter capire perché il Primavera Sound è una tale rarità. Un’anomalia. Un’eccezione. Se dovete battere ciglio fatelo ora, perché quest’anno c’è più Primavera Sound che mai.

Sono 295 gli artisti che si esibiranno in 331 concerti nel corso della settimana. Stanno arrivando da 40 paesi diversi, ognuno col suo personalissimo modo di intendere la musica. Può essere l’esuberanza teatrale di Janelle Monáe o il minimalismo di Terry Riley e Gyan Riley. La trap senza compromessi di Rico Nasty o il folk omnicomprensivo di Big Thief. Lo spudorato spettacolo degli artisti giapponesi Chai o la precisione scientifica di Apparat. Le quattro batterie di Sons of Kemet XL. J Balvin, icona internazionale della Latin music. I Messthetics, che al loro interno hanno due membri dei Fugazi. Il ritorno sulle scene degli Stereolab. Solange. Shellac, sempre Shellac. Nina Kraviz. DJ Playero. Miley Cyrus. Él Mató a un Policía Motorizado con J dei Los Planetas, Amaia e Manu Ferrón. Rosalía che ritorna alla sua città natia dopo aver conquistato il mondo partendo proprio da Barcellona. Jarvis Cocker con un suo nuovo progetto e anche come DJ. Tame Impala. DJ Rosario & Sama Yax, le nostre due DJ di casa, che chiuderanno il Ray-Ban stage alla fine del sabato sera. E potremmo andare avanti per ore, ma ogni membro del pubblico troverà senza dubbio uno di quei momenti speciali che non si possono quantificare. Al Primavera Sound ci sono sempre tante cose che prendono le distanze dalla norma.

 Ci sarà un numero di presenze da record. Avendo aumentato la capienza giornaliera del Parc del Fòrum a 64.500 persone al giorno, possiamo ora confermare che sabato primo giugno sarà la giornata con maggior affluenza di pubblico nella storia del Primavera Sound. Anche se le cifre degli ultimi giorni sono ancora da scoprire, la previsione è che le presenze aumenteranno anche in termini assoluti e che l’attrattiva che il festival esercita su un nuovo pubblico sarà confermata, senza lasciare indietro la generazione che è cresciuta col Primavera Sound. Quel giorno, senza dubbio, avremo tanto da festeggiare… per cui tenete gli occhi (e orecchie) aperti.

 Ci sono 22 palchi. 17 al Parc del Fòrum e altri 5 sparsi per il Primavera a la Ciutat. Nell’area principale presentiamo per la prima volta El Punto by adidas Originals, uno spazio dalla forma di un campo da calcio di quartiere, curato da Yung Beef, insieme al Your Heineken Stage con il suo omaggio ai fan più autentici, il Seat Village Stage con la sua inequivocabile dedizione all’hip hop e le OCB Paper Sessions con concerti intimi circondati dal mare. Senza dimenticare Abaixadors10 nel centro città, che oltre a essere la sede di Radio Primavera Sound ospiterà quest’anno tre concerti gratuiti di Cuco, Hatchie e Tirzah, grazie a Living Primavera by IKEA.

Uguaglianza di genere e molto di più. Con tutte queste cifre, i numeri smettono di avere senso… però eccoli: The New Normal è, tra le altre cose, il fatto che il 50,77% del cartellone del Primavera Sound è composto da donne. Il 41,92% è al maschile, il 6,53% è composto da progetti misti, e lo 0,76% si definisce come non binario. Speriamo che da ora in poi non sia più necessario sottolineare dati come questi.

Sono coinvolte oltre 6000 persone. Produzione, bar, informazioni, pulizie, artisti, tecnici, logistica, sicurezza, trasporti… migliaia di persone sono al lavoro per far sì che il festival sia facile da vivere, sicuro e più divertente possibile. Senza tutti loro, il Primavera Sound non potrebbe esistere.

C’è l’impegno. Con i 17 Traguardi delle Nazioni Unite per uno Sviluppo Sostenibile, a cui il Primavera Sound ha aderito con un accordo che mira a battersi per un festival migliore e per un mondo migliore. Con Nobody is Normal, il nuovo progetto per segnalare e indagare su ogni possibilità di violenze di genere o molestie di genere a cui sono esposti individui che non si conformano a modelli normativi di genere. Con le azioni di Responsabilità Sociale d’Impresa attuate dal Primavera Sound, che quest’anno includono per la prima volta i bicchieri riutilizzabili (un altro aspetto da tenere d’occhio da vicino) e che consolida le sue collaborazioni con Formació i Treball, the Food Bank e Save The Children, tra le altre organizzazioni.

C’è molto più che solo musica. Ci sono tante cose che succederanno a contorno della musica nel corso della settimana, come la nuova edizione di Primmmavera, il cartellone gastronomico del festival, che come novità di quest’anno presenterà un bar gourmet con la collaborazione di Josper e il Go Beach Restaurant, insieme alla proposta culinaria internazionale portata sia dai ristoranti della città, sia da food truck di tutti i tipi. Verrete sorpresi dalla nuova rambla all’ingresso del festival, presentata da Pull&Bear, oltre che dall’area dei due palchi principali, ora coperta di verde e dal fatto che pochi fortunati potranno vivere il festival dall’interno, nella Casa Ikea installata nell’area Primavera Bits. Primavera Sound è anche un’esperienza.

Ci saranno ore e ore di streaming. Grazie a Radio Primavera Sound, Primavera Sound si potrà vedere e ascoltare in tutto il mondo in due modi: una trasmissione audiovisiva in cui sarà possibile vedere concerti completi, interviste agli artisti,e altri contenuti esclusivi, e in formato radio digitale, raccontando in tempo reale tutto ciò che avviene al Parc del Fòrum insieme ai suoi protagonisti. Presto nuovi dettagli!

In breve, Primavera Sound 2019 va ben oltre The New Normal. Il concetto del festival su cui più si è chiacchierato negli ultimi mesi. La parità di genere, la musica urban, l’impegno sociale. Ma cosa importa il significato di The New Normal? Il dado ormai è tratto, per cui finiamola con le parole, gli slogan e i dibattiti. Adesso è il momento di mettersi in gioco, dare realtà ai proclami, farsi una opinione e, soprattutto, godersi il semplice e fantastico splendore che è il Primavera Sound.

 

PRIMAVERA PRO: UN DECENNIO DI INCONTRI MUSICALI

Al Primavera Sound c’è anche il dibattito culturale. Nel 2010, il Primavera Pro ha organizzato per la prima volta una manciata di discussioni in riva al mare, ambientazione poco convenzionale per lanciare un incontro professionale. Dopo nove anni e diversi cambi di location, il punto d’incontro del settore musicale raggiunge la sua decima edizione, avendo moltiplicato il suo numero di attività e di partecipanti pur mantenendo la sua personalità eterodossa, personificata da una programmazione che va oltre l’industria e anche oltre lo strettamente musicale, abbracciando il dibattito culturale nel senso più ampio del termine.

È da questo stesso spirito che sorge Insumisas, una sezione organizzata in collaborazione con l’associazione Mujeres de la Industria de la Música, che si aggiunge alla programmazione centrale dell’incontro offrendo dibattiti sulla dimensione politica del femminismo a cui parteciperanno rapper, DJ, attiviste, scrittrici e giornaliste che includono Rebeca Lane, Brigitte Vasallo, Remedios Zafra e Lucía Lijtmaer.

Nelle tre giornate del Primavera Pro al CCCB, dal 29 al 31 maggio, ci saranno anche altre attività che vanno oltre gli schemi della normalità. Per esempio la conversazione tenuta da Stephen Malkmus, che ha preparato una selezione dei suoi momenti musicali preferiti della storia del cinema (e oltre), consentendoci di scoprire la sorprendente cinefilia di un’icona dell’indie rock. Ugualmente rivelatrice sarà l’intervista a Neneh Cherry, che parlerà della sua imprevedibile carriera artistica e a cui sarà assegnato il Primavera Award, premio attraverso il quale il festival le riconosce lo status di pioniera nell’apertura di spazi per una nuova normalità nel mondo della musica.

Da parte loro, Fermín Muguruza e il sociologo Iki Yos Nárvaez parteciperanno a una tavola rotonda su una delle questioni più preoccupanti a essere emerse negli ultimi tempi nell’ambiente musicale: l’identità culturale in musica, e quali strade deve prendere un artista quando fa ricorso a suoni provenienti dal folclore di popolazioni distanti. “Tradizione”, “fusione” e “modernità” sono parole che molto probabilmente sentiremo in questa discussione aperta al pubblico, e che sarà trasformata in ritmo grazie al workshop sul Candombe fornito dalla band F5, dall’Uruguay, che suonerà anche negli showcase internazionali organizzati al Pati de les Dones del CCCB e nel Parc del Fòrum.
 

www.primaverasound.es

Perry Farrell presenta il video del singolo “Pirate Punk Politician”

PERRY FARREL PRESENTA
IL VIDEO DEL SINGOLO
“PIRATE PUNK POLITICIAN”

IL NUOVO ALBUM “KIND HEAVEN” USCIRA’
IL 7 GIUGNO SU BMG

 

Il nuovo album di Perry Farrell “Kind Heaven”, uscirà dopo un silenzio di dieci anni il 7 giugno 2019 su BMG. Prima della sua uscita, Farrell presenta il video del primo singolo “Pirate Punk Politician”.
Descritto dall’artista stesso come “una buona vecchia canzone di protesta contro gli uomini potenti di oggi e le loro tattiche di oppressione“, il singolo è una forte accusa sullo stato attuale del nostro pianeta sotto una crescente ondata di regimi autocratici.
Ascolta il primo singolo QUI

Diretto dai visionari artisti “Mortis” e dai produttori esecutivi Seb Webber e Jerad Anderson dei Godless.Studio, il video incorpora sia l’animazione che le immagini dal vivo per creare un potente manifesto.

Guarda il video di “Pirate Punk Politician”
 

“Kind Heaven” è disponibile in preordine QUI. La versione in vinile dell’album include un codice per downloadare una versione digitale mixata con il sistema Dolby Atmos®, per per dare ai fan un’esperienza di ascolto coinvolgente.
 

perryfarrell.com

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