Release.
THE KINKS
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- Release date9 Settembre 2022
- CatalogBMG (Warner Music Italy)
- Genres
- Artists
Nel 1971, il grande gruppo rock britannico The Kinks intraprese una nuova fase della sua carriera firmando con la RCA Records. Liberi dall’insistenza nella ricerca di singoli di successo della vecchia etichetta Pye, la scrittura delle canzoni di Ray Davies virò verso tematiche più profonde e personali, sulla scia dei precedenti successi di culto come “The Kinks Are The Village Green Preservation Society”. Sostenuta dal successo di “Lola” all’inizio del decennio, questa band, la più inglese delle band, si rivolse anche agli Stati Uniti, dove gli entusiasmanti e carismatici spettacoli dal vivo, crearono una nuova e fervente base di fan americani. Il primo album dei Kinks di questo periodo, “Muswell Hillbillies”, è per molti il migliore di tutti. Il disco era ispirato dalle radici londinesi di Ray e Dave Davies, raccontando storie di famiglie operaie che migravano dal centro città devastato dalla guerra e dalla ricostruzione, verso gli strani e verdeggianti sobborghi del nord di Londra. “Con la nuova casa discografica e una nuova immagine, ho potuto portare un po’ del vecchio spirito western selvaggio nella mia musica“, ha dichiarato Ray Davies. “Questi album catturano il riemergere dei Kinks come gruppo live“. L’uscita di “Muswell Hillbillies” fu supportata da ulteriori tournée negli Stati Uniti, tra cui due serate nel 1972 all’iconica Carnegie Hall di New York. I nastri di questi show anarchici, incentrati prevalentemente sui brani di Muswell, costituiscono la metà live del doppio album del 1972, “Everybody’s In Show-Biz – Everybody’s A Star”. I lati in studio esploravano con malinconico umorismo i lunghi mesi dei Kinks sulla strada americana. L’epico finale, “Celluloid Heroes”, confermò il nuovo mondo della band. In mezzo ai successi dei Kinks, Ray usava Hollywood come un prisma attraverso il quale guardare i sogni agrodolci degli americani comuni. Promo Video
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Dave Davies aggiunge: “Muswell Hillbillies è uno dei miei album preferiti dei Kinks. È un po’ la storia della famiglia Davies e dei personaggi coinvolti“.