MARIANNE FAITHFULL

Marianne Faithfull nasce a Hampstead, Londra il 29 dicembre 1946.[1] Il padre è Robert Glynn Faithfull, maggiore dell’esercito inglese e professore di letteratura italiana presso il Bedford College dell’Università di Londra,[1] la madre è la baronessa viennese Eva von Sacher-Masoch, pronipote di Leopold von Sacher-Masoch,[1] mentre il fratellastro è l’artista Simon Faithfull.[2]

Debutta al cinema con un piccolo ruolo in Una storia americana di Jean-Luc Godard. Seguono altre interpretazioni tra le quali spicca quella della dea-distruttrice Lilith in Lucifer Rising di Kenneth Anger. Nel 1967 al Festival di Sanremo canta il brano C’è chi spera in coppia con Riki Maiocchi. Dopo un periodo di oblio seguito alla fine della relazione con Mick Jagger e caratterizzato da una vita irrequieta e da storie di droga, Marianne Faithfull torna al successo con l’album Broken English (1979), un disco raffinato in cui si mescolano atmosfere dark e psichedeliche.

A Broken English seguono lavori di ottima qualità (Dangerous Acquaintances, A Child’s Adventure, Rich Kid Blues) sempre sostenuti da una voce roca e profonda che negli anni arriva a maturare in sfumature emozionanti. Dal 1987, anno di Strange Weather, Marianne Faithfull conosce un successo costante e sempre maggiore. Alle prove di musica pop affianca l’interpretazione dei classici e alcuni lavori dai tratti sperimentali, inanellando collaborazioni con musicisti assai noti come Angelo Badalamenti, David A. Stewart (ex Eurythmics), Billy Corgan e Beck.

Il 21 luglio 1990 partecipa al grande concerto The Wall – Live in Berlin di Roger Waters con altri superospiti, Marianne interpreta la madre di Waters. Nel 1997 collabora con i Metallica come voce ospite nella canzone The Memory Remains, contenuta nell’album ReLoad. Negli anni successivi ha affiancato all’attività di cantante quella di attrice, partecipando ai film Marie Antoinette di Sofia Coppola (interpreta l’imperatrice Maria Teresa d’Austria madre di Maria Antonietta) e Irina Palm – Il talento di una donna inglese di Sam Garbarski dove, nel ruolo di protagonista, ha suscitato unanimi consensi di critica e di pubblico. Nel 2000 canta I sette peccati capitali al Ravenna Festival. In occasione del Women’s World Award del 2009 a Vienna le è stato conferito il World Lifetime Achievement Award.