Tim Bowness
annuncia il nuovo album
“Powder Dry”
in uscita per Kscope il 16 agosto
e presenta il video del primo singolo
“Rock Hudson”
Foto di Bryan Taylor
Tim Bowness presenta il suo nuovo lavoro Powder Dry. L’album, in uscita il 16 agosto, sarà la prima pubblicazione di Bowness per la label inglese Kscope.
Il primo singolo estratto da Powder Dry è il propulsivo Rock Hudson, un’ode paranoica alle discussioni online. Prodotto e suonato da Tim Bowness e mixato dal suo partner nei No-Man, Steven Wilson, il brano è accompagnato da un vibrante video astratto di Matt Vickerstaff, ispirato all’artwork dell’album a opera di Carl Glover.
Bowness racconta: “Come tutti i brani dell’album Powder Dry, Rock Hudson è nata catturando un fugace stato d’animo nel modo più accurato possibile. L’atmosfera era cupa e nel mix c’è qualcosa della musica Post-Punk ed Electro-Pop dei primi anni Ottanta che mi affascinava da adolescente. Joy Division, The Cure, The The, ecc…“.
Con 16 pezzi condensati in 40 minuti, l’ottavo album in studio di Tim Bowness, Powder Dry, rappresenta un nuovo inizio con una nuova label.
Mettendo insieme acuti contrasti, l’album spazia tra i generi rimanendo accessibile e selvaggiamente sperimentale, abbracciando l’Industrial Rock, l’Electro Pop, il linguaggio diretto cantautorale, paesaggi sonori spettrali e altro ancora.
Interamente prodotto, suonato e scritto da Bowness (una novità assoluta), Powder Dry è stato mixato (in stereo e Surround Sound) dal partner di Bowness nei No-Man (e nel podcast The Album Years), Steven Wilson.
“Ho avuto il piacere di lavorare alla maggior parte degli album solisti di Tim, e per me questo è il migliore e il più creativo di tutti, anche perché questa volta è davvero un album ‘solista’, che mette in mostra non solo la sua voce unica, ma anche il suo approccio personale nella produzione e nell’esecuzione. Questo disco è assolutamente Tim!” – Steven Wilson
L’album racconta la caduta verso l’estremismo ideologico, l’apocalisse ecologica e la ricerca umana dell’amore in un periodo di crisi, un caleidoscopio sonoro in costante movimento che insegue sentimenti, cerca significati e prova a catturare l’inafferrabile nullità del presente.
“Powder Dry” tracklist:
Rock Hudson
Lost / Not Lost
When Summer Comes
Idiots At Large
A Stand-Up For The Dying
Old Crawler
Heartbreak Notes
Ghost Of A Kiss
Summer Turned
You Can Always Disappear
Powder Dry
Films Of Our Youth
This Way Now
I Was There
The Film Of Your Youth
Built To Last
PREORDINA “POWDER DRY” (LP/CD) QUI
“Powder Dry” uscirà in due splendide edizioni LP in vinile colorato – rosa e giallo – insieme a un’edizione CD bonus con DVD con audio surround 5.1 incluso. Saranno disponibili anche le edizioni LP in vinile nero e CD standard. In uscita per Kscope il 16 agosto.
CONCERTI IN ARRIVO
26 MAGGIO 2024
Studi Load Street, 3 Edwin Ave, Kidderminster UK
2 SET – 14:00 + 19:00
Saranno disponibili solo 25 biglietti per ogni set, quindi si consiglia di prenotare in anticipo per quella che si preannuncia come un’esperienza unica.
Porte aperte alle 13.30 e alle 18.30 per gli spettacoli delle 14.00 e delle 19.00.
BIGLIETTI
27 LUGLIO 2024
EppyFest 11 @ Smokey Joe’s Diner, 16 Bennington St, Cheltenham, GL50 4ED
Cheltenham, Regno Unito
BIGLIETTI
1 DICEMBRE 2024
The Fiddler’s Elbow, Camden, Londra NW5 3HS
Prog The Forest. Tim Bowness e Butterfly Mind saranno gli headliner del Prog The Forest di quest’anno.
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La super band Trifecta
presenta il nuovo video
“Stroboscopic Fennel”
brano tratto dall’album
“The New Normal”
uscito il 12 aprile per Kscope
Foto di Diana Seifer
La collaborazione tra il talentuoso cantante e songwriter Nick Beggs,
lo straordinario tastierista Adam Holzman e il batterista di fama internazionale
Craig Blundell coniuga Jazz Fusion e Progressive Rock
con un pizzico di ironia inglese
Dopo il nuovo album The New Normal, uscito il 12 aprile per Kscope (Audioglobe), il trio jazz fusion Trifecta ha condiviso il video del brano di punta del nuovo lavoro “Stroboscopic Fennel”.
Sprigionando brillantezza e una spavalderia incontenibile, “Stroboscopic Fennel” rappresenta in pieno la varietà musicale dell’album, che si fa beffa di generi e confini musicali.
Parlando del nuovo video, il compositore e autore Nick Beggs ha dichiarato: “In un mondo post-apocalittico non saranno solo le nostre verdure a brillare al buio. Così ho pensato di offrire una ricetta pratica per aiutare i pochi sopravvissuti ad affrontare gli ultimi giorni di gestione della casa. Aggiungete sale a piacere“.
“prodigious technical ability and a sense of the absurd”
PROG MAG
“sublime and wonderfully groovy”
CLASSIC ROCK
“The New Normal” è disponibile in edizione limitata bianca 2 LP/CD/2 LP e in formato digitale, qui: https://TrifectaKscope.lnk.to/The_New_Normal
1. Beck And Call [02:35]
2. Dot Are You Wooing? [00:53]
3. Stroboscopic Fennel [02:25]
4. Just Feel It Karen [03:53]
5. Sibling Rivalry [04:01]
6. Ornamental Lettuce [02:15]
7. Daddy Long Legs [04:07]
8. What Are You Doing? [00:53]
9. Stupid Pop Song [03:32]
10. Crime Spree [03:07]
11. Bach Stabber [02:07]
12. Kleptocrat [02:35]
13. Once Around The Sun With You [03:50]
14. Chinese Fire Drill [03:29]
15. Ouch! My OCD [01:17]
16. Wake Up Call [03:46]
17. Wacky Tobaccy [03:28]
18. Canary In A Five And Dime [03:55]
19. On The Spectrum [03:23]
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James Jonathan Clancy
presenta il nuovo video del brano
“Black & White”
dal suo debutto solista
“Sprecato”
uscito a febbraio per Maple Death Records
Foto di Matilde Piazzi
L’artista italo-canadese James Jonathan Clancy presenta il nuovo video del brano “Black & White”, scritto e diretto da Roberto Beani, estratto dal suo celebrato debutto solista “Sprecato”, uscito a febbraio sulla label da lui fondata Maple Death Records.
Il video racconta la storia di tre vagabondi di mezzanotte, sognatori, con gli occhi spalancati, dispettosi e spietati, che guadagnano tempo e “fuggono” dal parco in cui vivono. Girato al Parco della Montagnola di Bologna in una ventilata notte primaverile.
Fra gli attori: Micol Fontanella, Matteo Braghin, Pietro Maciotta e Tommaso D’Antrassi.
“Sprecato“, scritto e registrato tra Bologna e Londra, presenta anche la collaborazione visiva e grafica con il disegnatore Michelangelo Setola, con cui Clancy per un anno ha dialogato in uno scambio di suggestioni tra musica e disegno, alimentando reciprocamente le proprie opere.
Loner folk cosmico, minimalismo bucolico, proto-elettronica, psichedelia roots ed estasi ambient, unite a un lirismo “walkeriano” e dilatazioni oniriche tracciano una linea di confine attraversata da un alien cowboy in perenne trasporto emotivo. Canzoni immaginifiche che occupano spazio. Per portare a termine “Sprecato”, Clancy ha riunito un cast di amici e ospiti internazionali in ambito avanguardistico tra cui Stefano Pilia (co-produttore, chitarra, modulare, synths, basso/Afterhours, Massimo Volume, Zu), Andrea Belfi (batteria), Enrico Gabrielli (flauti/19’40”, PJ Harvey, Calibro 35), Francesca Bono (piano/Bono-Burattini) — mentre il fulcro della band è formato da Dominique Vaccaro (chitarre/J.H. Guraj), Andrea De Franco (synths/Fera) e Kyle Knapp (sax/Cindy Lee, Deliluh).
IOSONOUNCANE
presenta il nuovo inedito
“Viudas”
inserito nella colonna sonora
della nuova serie TV di Netflix
Briganti
IOSONOUNCANE presenta il nuovo inedito “Viudas” inserito nella colonna sonora della nuova serie TV di Netflix Briganti, in uscita oggi, 23 aprile, e ambientata In un’Italia meridionale di metà Ottocento, scritta dal collettivo di giovani autori GRAMS*, prodotta da Fabula Pictures e Los Hermanos s.r.l, con la regia di Antonio Le Fosse, Steve Saint Leger e Nicola Sorcinelli.
A tale proposito l’artista dichiara: “Due anni fa, quando mi venne chiesto di scrivere un brano per una serie tv in lavorazione intitolata Briganti, decisi di metter mano a un’idea nata al pianoforte durante la registrazione delle voci di IRA, nel settembre 2019. La serie è finalmente uscita su Netflix e il brano, che si intitola Viudas, lo trovate nell’episodio numero 3 e su tutte le piattaforme di streaming“.
Nella colonna sonora della serie trova spazio anche il brano “Ojos”, estratto dall’album IRA uscito per Dischi Numero Uno e La Famosa Etichetta Trovarobato nel 2021.
Dopo aver concluso a fine 2022 il tour europeo dell’ultimo album IRA con una data soldout a Barcellona, IOSONOUNCANE si è dedicato nell’ultimo anno e mezzo alla scrittura di musica per le immagini e colonne sonore chiudendosi all’interno del suo studio, in un percorso continuo di sperimentazione.
È stato un periodo comunque molto fertile anche dal punto di vista delle uscite: a giugno 2023 è uscito Jalitah, l’album in duo con Paolo Angeli, registrato dal vivo nel 2018 e in autunno 2023 è uscito “Qui noi cadiamo verso il fondo gelido (Concerti 2021-22)” un nuovo triplo dal vivo con materiale registrato nei tre tour intrapresi dopo l’uscita di IRA, che presenta 2/3 di materiale totalmente inedito.
Ad aprile 2023 è uscita SPIRA, esordio di Daniela Pes, vero e proprio caso discografico dell’anno, interamente prodotto da IOSONONUNCANE e uscito sulla sua Tanca Records, che si è aggiudicato prestigiosi riconoscimenti e attenzione nono solo in Italia.
Ruth Goller e Marta Del Grandi
saranno le prossime protagoniste live
della rassegna a ingresso gratuito
Suoni dal Labirinto
promossa da Lars Rock Fest,
GEC – Gruppo Effetti Collaterali e
dall’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese
Dopo l’entusiasmante e partecipato concerto di Scout Gillett, domenica 10 marzo presso gli Ex Lavatoi di Porta Lavinia a Chiusi, prosegue la rassegna a ingresso gratuito Suoni dal Labirinto, promossa dall’associazione GEC – Gruppo Effetti Collaterali, dal Lars Rock Fest e dall’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese.
Le prossime protagoniste live saranno Ruth Goller, sabato 20 aprile presso le Logge del Teatro Comunale di Sarteano (SI), e Marta Del Grandi domenica 19 maggio presso I Vasconi di San Casciano dei Bagni (SI).
La stratificazione dei suoni e la trasversalità tra generi musicali si fondono in Skylla, unico progetto da bandleader di Ruth Goller, bassista, compositrice e cantante altoatesina con un’intensa e acclamata carriera internazionale sviluppatasi in UK come parte dei gruppi punk-jazz Acoustic Ladyland e Melt Yourself Down. Il suo spirito collaborativo coniugato a un istinto artistico autorevole, le hanno fruttato sia collaborazioni con pionieri del jazz moderno come Sons Of Kemet, Marc Ribot e Alabaster DePlume, che con vere e proprie rock star come Paul McCartney e Damon Albarn.
Ruth Goller foto di Zak Watson
La cantautrice italiana Marta Del Grandi presenta l’ultimo album “Selva”, il suo lavoro più intricato e scintillante, una raffinata suite tributo al pop intelligente con arrangiamenti organici divini e psichedelici. Se il suo debutto “Until We Fossilize” mostrava tutte le qualità dell’approccio unico di Marta, camminando in punta di piedi tra la polvere del Laurel Canyon, l’etereismo lynchiano e le drammatiche partiture morriconiane, “Selva” si addentra maggiormente nel sottobosco, mostrando l’ambizione di creare un universo completamente nuovo, il suo proprio ecosistema, dove la forza della sua voce è il pilastro su cui costruire.
Marta Del Grandi foto di Cecilia Fornari
Eleonora Billi, presidente dell’associazione GEC – Gruppo Effetti Collaterali dichiara: “L’area della Valdichiana Senese conserva preziose testimonianze legate a leggende potenti e affascinanti. Il tessuto associativo può e deve assumere un ruolo centrale nella fruizione e promozione del territorio auspicando e immaginando un disegno comune che valorizzi le bellezze e l’identità della nostra zona di provincia, usando linguaggi contemporanei capaci di stimolare un rinnovato approccio a cultura e storia locale. In tal senso GEC intende mettere a disposizione dell’obiettivo comune non soltanto il Lars Rock Fest – evento gratuito di rilevanza nazionale, che si svolge a Chiusi dal 2012 – ma anche nuove progettualità a partire da Suoni dal Labirinto, un progetto a cui teniamo molto soprattutto per la rete di collaborazioni che si è creata con i paesi ospitanti e con le associazioni del territorio allo scopo di favorire la diffusione della cultura e della pratica del lavoro collaborativo“.
Marek Lukasik, direttore artistico di Suoni dal Labirinto e del Lars Rock Fest aggiunge: “Lo scopo del progetto è far vivere, grazie a una serie di concerti, dei luoghi inusuali per la musica live. In questa ottica anche i concerti devono avere la particolarità di essere inusuali, proposte artistiche che non capita spesso di vedere nelle nostre zone. La trasversalità innanzitutto: partendo dall’indie rock di Scout Gillett, passando al jazz sperimentale di Ruth Goller per arrivare alla ricerca del pop di autore di Marta del Grandi. Rimanendo sempre fedeli all’idea di far esibire artisti inusuali nel nostro territorio“.
Il ciclo Suoni dal Labirinto accompagnerà il pubblico in un percorso di scoperta del patrimonio artistico locale, di cui si incoraggia la fruizione attraverso esibizioni dal vivo organizzate all’interno dei luoghi della cultura selezionati tra i comuni dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, a partire da Chiusi, antica capitale delle dodici metropoli dell’Etruria e sede dell’associazione GEC.
I borghi coinvolti offriranno location suggestive e inusuali: gli Ex Lavatoi romani di Chiusi, la Necropoli delle Pianacce di Sarteano fino alle Terme del Bagno Grande, ubicate all’ingresso degli scavi del “Santuario ritrovato” di San Casciano dei Bagni, uno straordinario scavo archeologico in cui è stato rinvenuto il più grande tesoro intatto di epoca etrusco-romana.
La Valdichiana Senese nella sua importante estensione tocca i tutti i centri maggiormente vitali dell’antica cultura etrusco-romana, ancora viva nei numerosi centri termali, nella gastronomia e nei borghi ricchi di siti archeologici e complessi museali. Il territorio conserva preziose testimonianze e suggestive leggende, come quella del Labirinto del lucumone Lars Porsenna, la rete di cunicoli che si sviluppa nei sotterranei di Chiusi, che Plinio il Vecchio riportava essere il leggendario mausoleo del lucumone e dei 5000 pulcini d’oro.
Le iniziative culturali che si svolgono in quel territorio sono da sempre affini a un carattere accademico e convegnistico: Suoni dal Labirinto, grazie alla produzione di contenuti multimediali capaci di valorizzare i beni culturali del territorio usando narrative e linguaggi contemporanei, vuole coinvolgere la fascia più giovane della popolazione, anche oltre i confini locali.
Le radici etrusche sono state il punto di partenza dell’intero progetto associativo di divulgazione della cultura alternativa, nato con la prima edizione del Lars Rock Fest nel 2012, evento musicale gratuito ispirato alla figura di Lars Porsenna e che negli anni si è sviluppato in numerosi progetti collaterali.
Prima di ogni concerto di Suoni dal Labirinto gli artisti e le artiste saranno accompagnati alla scoperta del patrimonio archeologico del paese ospitante. L’esperienza diventerà un prodotto video realizzato dalla cooperativa Anonima Impresa Sociale, che sarà proiettato durante l’undicesima edizione del Lars Rock Fest, che si svolgerà dal 5 al 7 luglio ai giardini pubblici di Chiusi Scalo e messo a disposizione per la promozione del territorio.
Il progetto promosso dall’associazione GEC Gruppo Effetti Collaterali, in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese è realizzato con i fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese.
Inoltre GEC collabora con realtà professionali che ne condividono gli intenti e la missione: si rinnova quindi la partnership con “Archi’s comunicazione” agenzia pubblicitaria perugina di cui Daniele Pampanelli, ideatore della grafica, ne è art director e si instaura una nuova connessione con Anonima Impresa Sociale, una impresa di comunità che promuove ed organizza eventi culturali finalizzati alla rigenerazione urbana, come la riapertura del cinema PostModernissimo di Perugia restituito alla cittadinanza dopo 15 anni di inattività grazie ad un processo partecipativo che ha visto la nascita del primo cinema di comunità d’Italia.
linktr.ee/larsrockfest
I maestri della fusion sperimentale
Trifecta
presentano il nuovo singolo
“Once Around The Sun With You”
con il featuring di Alex Lifeson
ultimo estratto dall’album
“The New Normal”
in uscita il 12 aprile per Kscope
Foto di Diana Seifer
La collaborazione tra il talentuoso cantante e songwriter Nick Beggs,
lo straordinario tastierista Adam Holzman e il batterista di fama internazionale
Craig Blundell coniuga Jazz Fusion e Progressive Rock
con un pizzico di ironia inglese
“Trifecta are something extraordinary”
ECHOES & DUST
“three musicians of exceptional calibre”
VELVET THUNDER
Il nuovo singolo del trio fusion sperimentale Trifecta è ora disponibile sulle piattaforme di streaming/download. Il brano, intitolato “Once Around The Sun With You”, è il terzo singolo estratto dal nuovo album della band, The New Normal, in uscita il 12 aprile per Kscope (The Pineapple Thief, Steven Wilson, Porcupine Tree). Riguardo al brano, l’autore e cantante Nick Beggs ha dichiarato: “Once around the sun with you è una canzone scritta per mia moglie, per celebrare tutti gli anni in cui mi ha sopportato. Non c’è bisogno di dire altro. E’ una santa“.
GUARDA IL VIDEO DEL NUOVO SINGOLO
“ONCE AROUND THE SUN WITH YOU”
Al trio di musicisti magistrali si unisce, con una chitarra aggiuntiva, Alex Lifeson (Envy of None / Rush). Parlando della collaborazione con Alex Lifeson, Beggs ha dichiarato: “La storia con Alex Lifeson risale a parecchi anni fa, quando i Rush invitarono numerosi artisti a registrare una versione per l’anniversario del loro classico album 2112. Un pomeriggio, durante il sound check, Steven Wilson e la band hanno eseguito una versione di The Twilight Zone che è stata inclusa nella versione finale. Ho anche invitato Alex a suonare la chitarra in One Day di The Mute Gods, quindi era evidentemente solo una questione di tempo prima prima che gli chiedessimo di di contribuire anche al progetto Trifecta. Non mi piace disturbarlo troppo, ma se si tratta di una canzone che penso possa piacergli, inevitabilmente gli mando un demo per valutare la sua risposta. Si è subito immedesimato in Once Around The Sun With You aggiungendo una parte di chitarra dal meraviglioso colore“.
Ascolta “One Around the Sun With You” QUI
Si dice spesso che i più grandi gruppi musicali siano quelli che riescono a coniugare la giusta miscela di idee, talento e chimica. Questi sono gli elementi che i Trifecta possiedono in abbondanza. Naturalmente non è un segreto che i tre membri – il tastierista Adam Holzman, il genio del basso e del Chapman Stick Nick Beggs e il batterista Craig Blundell – abbiano trascorso gli ultimi anni in tour su alcuni dei palchi più importanti del mondo insieme a molte band, tra cui quella di Steven Wilson. Così, quando hanno deciso di formare un trio in gran parte strumentale, per poi pubblicare il debutto Fragments del 2021, avevano già maturato un senso tangibile di familiarità creativa che aveva stupito il pubblico in ogni angolo del mondo.
Agli ascoltatori che cercano di evadere dai confini del mondo normale, The New Normal permetterà di aprire una finestra su una moltitudine di panorami sonori e concettuali. Combinando elementi di Progressive Rock, Jazz Fusion e un pizzico di ironia tipicamente inglese, la band porta l’ascoltatore in un mondo in cui il suono è malleabile, il tempo è un mero concetto e gli ortaggi hanno proprietà ultraterrene come il “finocchio stroboscopico” (Stroboscopic Fennel).
Il preordine di The New Normal (in uscita il 12 aprile) è disponibile qui:
https://TrifectaKscope.lnk.to/The_New_Normal
Theo Travis (Steven Wilson) suona il sassofono nei groove isterici di “Daddy Long Legs”, mentre Nick suona anche il basso Chapman Stick del 1979 che John Paul Jones gli ha appositamente inviato per registrare “The New Normal”. L’album è stato realizzato tra Leighton Buzzard, Bedford e New York tra il 2019 e il 2023, registrato dalla band e masterizzato da Andy VanDette (Beastie Boys / Rush / Whitney Houston), impreziosito da una grafica che è stata ispirata da un’idea originale di Hajo Muller.
GUARDA I VIDEO DI “BECK AND CALL” E “STUPID POP SONG”
1. Beck And Call [02:35]
2. Dot Are You Wooing? [00:53]
3. Stroboscopic Fennel [02:25]
4. Just Feel It Karen [03:53]
5. Sibling Rivalry [04:01]
6. Ornamental Lettuce [02:15]
7. Daddy Long Legs [04:07]
8. What Are You Doing? [00:53]
9. Stupid Pop Song [03:32]
10. Crime Spree [03:07]
11. Bach Stabber [02:07]
12. Kleptocrat [02:35]
13. Once Around The Sun With You [03:50]
14. Chinese Fire Drill [03:29]
15. Ouch! My OCD [01:17]
16. Wake Up Call [03:46]
17. Wacky Tobaccy [03:28]
18. Canary In A Five And Dime [03:55]
19. On The Spectrum [03:23]
“The New Normal” è disponibile in edizione limitata bianca su 2 LP/CD/2 LP e in formato digitale, con preordine disponibile qui: https://TrifectaKscope.lnk.to/The_New_Normal
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Due nuove anteprime da
“Pepito y Paquito”
l’album con le prime registrazioni
inedite di Paco De Lucia
e suo fratello Pepe
“Zapateado Niño Ricardo” e “Se Comerá Mi Dolor”
sono contenute nella compilation che racchiude
le prime registrazioni dei due fratelli, un
reperto storico del flamenco contemporaneo
“Pepito y Paquito” sarà pubblicato a maggio
da BMG e Paco de Lucía Foundation e conterrà
21 brani inediti risalenti a quando gli artisti
avevano 13 e 11 anni
È quasi giunto il momento di scoprire il tesoro nascosto nei nastri registrati 60 anni fa da un vecchio registratore Grundig. Le 21 canzoni che compongono Pepito e Paquito rappresentano un viaggio a ritroso nel tempo, l’infanzia di due prodigi del canto e del suono come Paco de Lucía e Pepe de Lucía.
Il loro talento è stato registrato per la prima volta nella loro nativa Algeciras, quando i fratelli rispettivamente l’età di 11 e 13 anni. BMG e la Paco de Lucía Foundation hanno svolto un lavoro di pura archeologia musicale per portare ai nostri giorni le registrazione della nascita artistica di due leggende universali del flamenco. Registrazioni grezze raccolte tra il 1959 e il 1960 in cui due bambini si divertivano a suonare e cantare, mentre chi gli stava intorno era già consapevole del genio che sarebbe poi fiorito con Los Chiquitos de Algeciras.
Dal prossimo maggio, saremo tutti testimoni di alcuni documenti sonori dal valore storico incalcolabile. Sono già stati rivelati due inediti eseguiti dai due fratelli, “Bulería Niño Ricardo” e “Me Falta La Resistencia”. Ora ci vengono presentati altri due nuovi brani, “Zapateado Niño Ricardo” e “Se Comerá Mi Dolor”.
Il pre-ordine di questo album così speciale, che raccoglie il contenuto dei nastri perduti fino ad oggi, è già disponibile in tutti i formati.
Preordina “Pepito y Paquito” QUI
Un’essenza che è sempre stata presente e che in questa nuova anticipazione, ci mostra ancora una volta Paco de Lucía rendere omaggio al suo più grande riferimento musicale, Niño Ricardo. “Zapateado Niño Ricardo” riflette un’ammirazione innocente eseguita con una maturità inadeguata alla sua età. Una tecnica immacolata che si rivela come il suo marchio essenziale fin dall’infanzia. Talento e ispirazione con la sei corde grazie a un’esecuzione sorprendente nelle mani, nella mente e nel cuore.
Un bambino che suona già come un adulto con una personalità unica. Un’eco del passato che diventa senza tempo. La voce di Pepe emerge brillantemente, facendo sua “Se Comerá Mi Dolor”, la celebre soleá con fandango di Rafael Farina. Un uragano vocale che, con precisione e naturalezza, modula energia e sentimento. E’ il flamenco nella sua forma più pura, con la chitarra di Paco che sostiene l’intensità struggente del fratello che, pochi anni dopo, avrebbe vinto il Primo Concorso Internazionale di Arte Flamenca di Jerez de la Frontera.
Un decennio senza Paco de Lucía. Sono passati dieci anni da quando il mondo del flamenco ha perso il suo più grande esponente, ma l’aura di Paco si perpetua avvolgendo ogni chitarrista che ha l’impeto di osare e di rompere gli schemi esistenti, affinando il suo talento e il suo prestigio con la perseveranza e il duro lavoro.
Due massime con le quali il maestro di Algeciras ha aperto nuove strade e sentieri, mostrando la strada a chi è venuto dopo di lui. E sebbene il genio di Paco avesse già raggiunto lo status di leggenda in vita, con riconoscimenti di ogni tipo in tutto il mondo, la sua eredità trascende ben oltre la sua assenza perché abbraccia l’eternità.
Se in questo decennio ci sono state sottratte composizioni che nessuno potrà più scrivere, oggi ci viene data l’opportunità di scoprire gli inizi di un’icona. Pepito y Paquito rappresenta l’inizio di tutto ciò che è stato, la prima testimonianza sonora di un bambino che con la sua chitarra avrebbe fatto la storia.
Gli Ozric Tentacles
tornano in Italia per sei date live
per presentare l’ultimo album
“Lotus Unfolding”
uscito su Kscope
Lunedì 8 aprile – Hiroshima Mon Amour, Torino
Martedì 9 aprile – Magnolia, Milano
Mercoledì 10 aprile – Crazy Bull, Genova
Giovedì 11 aprile – Spazio Rossellini, Roma
Venerdì 12 aprile – TPO, Bologna
Sabato 13 aprile – Capitol, Pordenone
I leggendari Ozric Tentacles sono pronti a portarci ancora una volta nel loro lussureggiante e meraviglioso mondo con il nuovo tour italiano di sei date. Il tour che ci presenterà il loro ultimo album “Lotus Unfolding” uscito su Kscope (Audioglobe), prenderà il via lunedì 8 aprile dall’Hiroshima Mon Amour di Torino.
Prima di loro sul palco Silas & Saski.
Lunedì 8 aprile – Hiroshima Mon Amour, Torino
Martedì 9 aprile – Magnolia, Milano
Mercoledì 10 aprile – Crazy Bull, Genova
Giovedì 11 aprile – Spazio Rossellini, Roma
Venerdì 12 aprile – TPO, Bologna
Sabato 13 aprile – Capitol, Pordenone
Considerati come una delle band più influenti emerse dalla scena dei festival del Regno Unito, gli Ozric Tentacles si sono formati durante il solstizio del Free Fesetival di Stonehenge nel 1983, diventando poi dei punti fermi psichedelici a Glastonbury e in altri festival. Frutto della visione creativa del polistrumentista Ed Wynne, gli Ozric riescono a mettere d’accordo i fan del rock progressivo, della psichedelia e della cultura musicale dance.
Lotus Unfolding è stato registrato, scritto e prodotto tra il 2022 e il 2023 da Ed Wynne con un piccolo aiuto musicale da parte del figlio Silas. È stato masterizzato da Adam Goodlet e illustrato con un artwork etereo curato da Steve McKeown e Sally Clark.
Lotus Unfolding continua il viaggio sonoro attraverso i regni musicali che la band ha già esplorato nel suo precedente lavoro. Il primo brano “Storm In A Teacup” dà il via all’album con uno stile spettacolare, attraversando i regni del tempo e dello spazio con estro e virtuosismo. Segue il groove di “Deep Blue Shade”, le cui melodie sono vivacizzate dalla squisita chitarra di Ed Wynne. Troviamo poi la serafica title track, quanto di più vicino a una session di yoga musicale che va dritta al centro dell’ippocampo.
Lotus Unfolding tracklist:
1- Storm In A Teacup
2- Deep Blue Shade
3- Lotus Unfolding
4- Crumplepenny
5- Green Carnation
6- Burundi Spaceport
Gli Ozric Tentacles online:
https://ozrics.com/
https://www.facebook.com/OfficialOzricTentacles
https://www.instagram.com/ozrictentaclesofficial/
https://twitter.com/OZRICSOFFICIAL
https://music.apple.com/us/artist/ozric-tentacles/464266722
https://open.spotify.com/artist/0Iv00ucAIqr5KVS7bXGFa9
Saranno gli indie-hero scozzesi
Arab Strap
i protagonisti dell’anteprima/warm up
del LARS ROCK FEST 2024
Giovedì 20 Giugno 2024 – Ore 21.30
Rocca Medievale
di Castiglione del Lago (PG)
Biglietto: 25,00 euro + d.p.
Prevendite attive su Ticketmaster e DICE
Dopo aver presentato due degli headliner Gilla Band e Fantastic Negrito, protagonisti rispettivamente delle serate del sabato e della domenica, il LARS ROCK FEST 2024 annuncia che saranno gli indie-hero Arab Strap a salire sul palco della Rocca Medievale di Castiglione del Lago (PG) per l’anteprima/warm up del festival, giovedì 20 giugno 2024, ingresso 25 euro + d.p..
La storica band di culto scozzese Arab Strap presenterà l’ottavo lavoro in studio “I’m totally fine with it 👍 don’t give a fuck anymore 👍“ in uscita il 10 maggio per la Rock Action Records dei Mogwai. Il nuovo album prosegue e approfondisce il nuovo cammino intrapreso dalla band con “As Days Get Dark” del 2021, LP che li ha visti tornare dopo un lungo silenzio.
“Molte band si riuniscono e sono troppo preoccupate di rivivere il passato, tentando di ricreare il suono che avevano una volta,” dice Aidan Moffat. “Ciò è impossibile, quello non tornerà. Noi non stiamo cercando di suonare come i vecchi Arab Strap. La prima fase, per così dire, era concentrata sulla bruttezza e il disordine del romanticismo giovanile, e questo non è più ciò di cui Arab Strap parlano con la loro musica. Oggi sembra quasi di parlare di due band diverse“.
La band amata da John Peel e guidata da Aidan Moffat e Malcolm Middleton, si presenta oggi con un live nuovo di zecca che saprà coinvolgere chi da sempre è stato colpito dal fascino unico della loro musica e da chi si è avvicinato con gli ultimi lavori.
Il LARS ROCK FEST 2024, nato nel 2012 e cresciuto grazie all’impegno dell’associazione culturale artistica GEC – Gruppo Effetti Collaterali, sarà ancora una volta al centro della scena indipendente internazionale, ospitando nel parco dei Giardini Pubblici di Chiusi (SI), concerti e iniziative culturali trasversali da venerdì 5 a domenica 7 luglio come sempre con ingresso gratuito.
“Luci”
è il primo estratto audio e video
dal nuovo album di Udde
“Diaspora”
in uscita il 19 aprile 2024
Ascolta “Luci”
Guarda il video di “Luci”
Esce oggi “Luci”, il primo estratto audio e video dal nuovo album di Udde, Diaspora, la cui uscita è prevista il 19 aprile 2024 sull’etichetta PNR.
Udde presenta così il nuovo singolo e il suo video: “Tra le undici canzoni che compongono il nuovo album, Diaspora, ho scelto Luci come singolo apripista, ma non per le solite ragioni. Generalmente si decide il singolo in base ad una sua presunta maggiore accessibilità rispetto alle altre tracce.
Non è stato questo il caso, perché fondamentalmente non mi sono posto questo problema.
Luci è stata una delle prime canzoni composte per l’album, è maturata abbastanza velocemente e naturalmente, senza particolari rielaborazioni. In maniera altrettanto naturale si è imposta come una delle tracce pilota, riuscendo a dare un orientamento, delineando e mostrando la strada per l’intero corpus del disco. Questo non significa che Luci sia la canzone esemplificativa dell’album, ne rappresenta pur sempre solo un undicesimo.
Per Luci desideravo un video completamente sconnesso dal testo della canzone, ma che conservasse qualche elemento simbolico del disco, con un po’ di ironia (autoironia). Ho deciso di collaborare con un regista nato e cresciuto in Indonesia, che non conosce nemmeno una parola d’italiano, a cui ho imposto una sola regola e lasciato tre parole chiave.
Il videoclip è stato girato nell’altopiano di Dieng, in Indonesia.
L’altopiano è un complesso vulcanico, considerato dagli indù come luogo sacro.
Il nome Dieng deriva dal Giavanese ‘di hyang’, che significa luogo degli dei, o degli antenati.“
L’idea di Diaspora nasce molto prima della musica che lo costituisce. L’album è una scintilla che scocca nel 2014, quando Udde vede per la prima volta quell’immagine sospesa che ne diventerà copertina.
La fotografia si rivela per un istante come un’illusione: la percezione del proprio velo di Maya.
Da allora, per anni, Udde insegue e studia quella momentanea suggestione.
Scrive più di 30 tracce ed innumerevoli bozze per decifrarla, per darle forma e sintetizzarla, alla fine, in 11 canzoni.
I padri ispiratori sono un ricordo: i vari Robert Wyatt, Wendy Carlos, Cocteau Twins, David Bowie, Scott Walker, Brian Wilson, John Foxx, Syd Barrett, come i cataloghi Warp, Kranky e Ghost Box, sono stati derubati, deturpati e traditi.
Al contrario di quanto fatto con il disco precedente album, in Diaspora l’autore si slega dalle restrizioni e dai vincoli formali autoimposti, lasciandosi trainare esclusivamente da quella suggestione e dalle note.
Il filtro del suo gusto personale è sempre orientato ad assecondare tanto gli impulsi verticali delle ascesi e delle depressioni, quanto il percorso che si srotola alternando momenti onirici e letargici a parentesi più ruvide e vivide.
Con naturalezza Udde si ritrova a plasmare Diaspora come un album che inciampa, avanza e si ritrova nel succedersi delle 11 tracce che lo compongono.
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