Il Primavera Pro si espande su piattaforma online in risposta al momento chiave che il settore musicale sta vivendo

Il Primavera Pro si espande su piattaforma online in risposta al momento chiave che il settore musicale sta vivendo 

 

– L’incontro dell’industria musicale dà il via a una nuova fase creando una comunità digitale per i professionisti del settore 

– L’edizione online che si terrà tra il 21 e il 24 Luglio sarà il primo passo di questo progetto

 

Andare in cerca di musica. Questo è stato l’obiettivo del Primavera Pro fin dalla sua nascita. La conferenza del settore musicale è nata per offrire uno spazio di dialogo parallelo alla celebrazione del Primavera Sound Barcellona, consolidando negli ultimi dieci anni la sua posizione di punto d’incontro fondamentale per i professionisti di tutto il mondo. E ora più che mai crediamo che sia necessario essere fedeli all’obbiettivo iniziale: la musica deve incontrarsi, non importa dove.

Come annunciato l’11 Maggio scorso, lo stato di emergenza causato dal COVID-19 ha imposto il rinvio del Primavera Sound Barcellona, che festeggerà il suo ventesimo anniversario dal 2 al 6 Giugno 2021. È solo uno dei tanti eventi colpiti dalla pandemia, che pone il mondo della musica in una delle posizioni più complesse della sua storia.

In questo scenario, il Primavera Pro non può prendersi una pausa e si sta muovendo nell’universo online. Proprio per questo la conferenza sta aggiungendo alla sua struttura una piattaforma che riunirà una comunità internazionale di persone interessate a guardare in ogni angolo dell’ambiente musicale. Durante tutto l’anno saranno offerti contenuti che analizzeranno le tematiche più attuali del settore, così come le possibilità di networking che prenderanno nuovamente forma nell’evento face to face di Barcellona, quando potremo incontrarci (e ballare) di nuovo insieme.

Il primo passo di questo nuovo progetto sarà l’edizione online che il Primavera Pro celebrerà tra il 21 e il 24 Luglio con il leitmotiv molto attuale: “Cosa ci sarà dopo?”. La programmazione di tavole rotonde e incontri darà lo spunto ai relatori e ai partecipanti accreditati a immaginare quali trasformazioni avverranno nel mondo della musica nel nuovo decennio. Un’era segnata da una pandemia che non ha fatto altro che accelerare le sfide e le opportunità che si presentano durante i momenti di cambiamento. Vetrine, sessioni di mentoring, workshop e altre attività abituali si adatteranno alle possibilità offerte dall’ambiente digitale, proponendo un’esperienza che avrà tutte le caratteristiche del Primavera Pro.

Il respiro internazionale del Primavera Pro va di pari passo con le sue radici a Barcellona, lavorando attivamente alla crescita del tessuto musicale in Catalogna. Consapevole del colpo che il COVID-19 ha provocato, l’evento realizzerà diverse attività che sosterranno e daranno voce ad artisti e iniziative locali. Queste saranno concepite in stretta collaborazione con Catalan Arts, il marchio di internazionalizzazione delle imprese culturali promosso dall’Institut Català de les Empreses Culturals (ICEC).

Il programma della conferenza sarà disponibile in diretta e gratuitamente sul sito del Primavera Pro. I pass per delegati acquistati per il Primavera Pro 2020 daranno accesso ai contenuti del programma online, sia dal vivo che registrato, oltre che ad un’area di networking privato e saranno validi anche per l’edizione 2021 del Primavera Pro e del Primavera Sound Barcellona. Inoltre, saranno messi in vendita specifici pass per accedere a tutti i contenuti online del Primavera Pro 2020. Chi vorrà richiedere il rimborso degli accreditamenti già acquistati potrà farlo a partire da mercoledì 3 Giugno, giorno in cui saranno annunciati i primi nomi del Primavera Sound Barcellona 2021.

Vi invitiamo a seguire e a partecipare alle attività di questa eccezionale edizione del Primavera Pro: un nuovo capitolo che apre anche una finestra su tutto ciò che verrà e che segnerà il modo in cui ascolteremo e vivremo la musica di domani. 

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Esce oggi “Scenescof” di Devendra Banhart, secondo estratto dal tributo a Marc Bolan “AngelHeaded Hipster: The Songs Of Marc Bolan and T.Rex”

Marc Bolan

AngelHeaded Hipster:

The Songs Of Marc Bolan and T.Rex 

 

Esce oggi “Scenescof” di Devendra Banhart

ASCOLTA

Link per l’acquisto
Link al video animato

Uno straordinario album tributo a uno dei grandi compositori del rock

La celebrazione di Hal Willner, la sua ultima produzione

PROGETTO E PRODUZIONE ESECUTIVA DI BILL CURBISHLEY E ETHAN SILVERMAN

In uscita il 4 Settembre 2020 su BMG
 

Già uscita la traccia ‘Cosmic Dancer’ di Nick Cave: GUARDA/ASCOLTA

Featuring:

MARC ALMOND • DEVENDRA BANHART • BØRNS • NICK CAVE • HELGA DAVIS • ELYSIAN FIELDS • PERRY FARRELL • GAVIN FRIDAY • EMILY HAINES • JESSE HARRIS • JOAN JETT • DAVID JOHANSEN • KESHA • KING KHAN • SEAN LENNON & CHARLOTTE KEMP MUHL • NENA • MARIA McKEE • FATHER JOHN MISTY • JOHN CAMERON MITCHELL • GABY MORENO • BETH ORTON • PEACHES • TODD RUNDGREN • U2 feat. ELTON JOHN • LUCINDA WILLIAMS • VICTORIA WILLIAMS con JULIAN LENNON

 

Il mese scorso è stato annunciato uno straordinario album tributo a uno dei più grandi artisti britannici di tutti i tempi, Marc Bolan.

Esce oggi il secondo estratto dal disco: la bellissima interpretazione di Devendra Banhart di “Scenescof”, una canzone del periodo pysch-folk di Bolan, dall’album di debutto del 1968 della sua band Tyrannosaurus Rex.

Non sorprende che l’album abbia il titolo più lungo ad avere mai raggiunto il primo posto nelle classifiche del Regno Unito “My People Were Fair And Had Sky In Their Hair…But Now They’re Content To Wear Stars On Their Brows”.

Questo era Bolan con il compagno di band Steve Peregrin Took nei suoi giorni pre T.Rex, senza l’attitudine “elettrica” che avrebbe poi definito il suono di quella band, un disco suonato con bonghi e gambe incrociate sul pavimento, cantando storie fantastiche.

Le somiglianze musicali dei Tyrannosaurus Rex con il mistico stile folk di Devendra Banhart sono impressionanti e i critici spesso le hanno paragonate.  Nella sua interpretazione gli echi californiani danno un ampio respiro a “Scenescof”, creando un flusso onirico che ne sottolinea la delicatezza.

Dice Devendra: “Ero completamente innamorato di Marc Bolan, da John’s Children a Dandy in the Underworld e tutto il resto….. Ricordo la sensazione di libertà che ho provato ascoltando “Scenescof” … ‘I don’t need anyone to dictate all my fun smile your smile and then run’….. Quella frase mi ha dato il coraggio di ritagliarmi un po’ di fantasia nella mia vita quando ero adolescente….. Ma ora, la canzone sarà indissolubilmente legata al lutto, è stata l’ultima volta che sono stato in studio con il mio caro amico Hal Willner … non ho nemmeno iniziato ad elaborare il dolore di quella perdita… ci stavamo solo mandando messaggi su Jerry Lewis e ci mandavamo link a video divertenti e canzoni strane e due settimane dopo se n’era andato….. Hal aveva il contegno più fico, il più calmo… il tipo di persona che dopo aver passato dei momenti davvero di merda, ne esce preoccupandosi ancora della vita, del mondo e dell’arte….. Mi mancherà terribilmente……..dedicato a due hipster con la testa d’angelo, sono onorato di far parte di questo album tributo….”.

Marc è stato da sempre citato come una delle maggiori influenze da alcuni dei più grandi nomi della musica da David Bowie a Johnny Marr.

L’epoca d’oro di Bolan risale tra la fine degli anni Sessanta ed i Settanta, quando era l’artista più venduto dopo i Beatles, oltre ad essere star del cinema e la scintilla dietro la scena Glam Rock. Morì nel 1977 a soli 29 anni, dopo un incidente d’auto a Barnes, Londra, ma la sua reputazione negli anni è solo cresciuta.

Nell’anno in cui Marc sarà inserito nella Rock n Roll Hall Of Fame e a 50 anni dal primo singolo e album dei T.Rex, illustri fan si sono riuniti per rendergli omaggio e per sostenere il suo posto tra i grandi della musica.

Per “AngelHeaded Hipster”, grandi star tra cui Elton John, U2, Joan Jett, Nick Cave, Peaches e Marc Almond hanno reinterpretato e rivisitato alcuni dei suoi più grandi brani tra cui Jeepster, Bang A Gong (Get It On) e Ride A White Swan.

Marc Bolan è stato molte cose – un trovatore del folk pop, il metal guru del Glam Rock, una pop star che splendeva come poche altre, un brillante chitarrista, il 20th Century Boy, una icona di stile e un poeta.  Per qualcuno, la sua immagine abbagliante ha messo in ombra la sua eredità musicale, ma con “AngelHeaded Hipster”, oggi viene giustamente celebrato nel tempo come scrittore e compositore.

L’album è stato realizzato sotto la direzione di Hal Willner, un veterano con la fama di saper creare l’alchimia con i diversi artisti con cui ha collaborato, che purtroppo ci ha lasciato il 7 aprile colpito da COVID-19, una scomparsa che ha generato dietro di sé una serie infinita di affettuosi omaggi da parte di tutti coloro che hanno lavorato con lui e lo hanno conosciuto.

È stato il produttore degli sketch musicali del Saturday Night Live per diversi decenni e ha prodotto album per artisti come Marianne Faithfull, Lou Reed, Bill Frisell, Lucinda Williams, Allen Ginsberg, William S. Burroughs, tra gli altri.

Ha anche prodotto celebri album tributo a grandi compositori, riunendo talenti diversi che hanno dato vita ad incredibili interpretazioni della musica di Nino Rota, Thelonious Monk, Kurt Weill, Charles Mingus. Prima della sua morte, ha spiegato il motivo ha inserito Bolan in questo gruppo:

“Mi sono immerso in questo artista ascoltando tutto, parlando con gli esperti e i fan di Bolan, facendo ricerche su recensioni e interviste. Ho scoperto che di Bolan non si parla quasi mai come “compositore”. Si è detto di lui come fosse un grande rocker, di quanto fosse innovativo, di come David Bowie prendesse la sua essenza e Bolan fosse nella sua ombra… Ma io l’ho messo nello stesso pantheon degli altri compositori che ho esplorato in precedenza. Così, il concetto dell’album è diventato quello di mostrare il Bolan come compositore, con il nostro tipico cast di artisti provenienti da mondi diversi che raramente si vedono nello stesso posto.”

E i risultati sono sbalorditivi. Cosmic Dancer di Nick Cave è uscita in concomitanza con l’annuncio del progetto. Cave che esplora il cuore di una canzone che racconta la nascita creativa di Bolan, mentre si interroga sul suo essere mortale, un artista che parla a un altro attraverso le generazioni. Cave dice di Hal:

È impossibile esagerare l’effetto devastante che la scomparsa di Hal avrà sul collettivo di persone che gli giravano intorno, artisti esoterici pronti a partecipare ai suoi schemi vagabondi e strampalati, che sono sempre stati una combinazione di genio, meraviglia e quasi caos.”

Dice Rachel Fox, supervising producer di AngelHeaded Hipster e collaboratrice di lunga data di Willner: “Hal ha avuto una visione unica della musica di Marc Bolan e lavorare a AngelHeaded Hipster gli ha dato grande gioia.  Parlando a nome di coloro che gli sono più vicini, posso dire che ci si spezzerà per sempre il cuore di fronte alla perdita prematura del nostro amato amico e insostituibile motore creativo. Hal, che si è riferito ad AngelHeaded Hipster come al suo ‘White Album’, era ansioso che tutti ascoltassero queste belle canzoni e cominciassero a pensare di nuovo a Bolan e ai T. Rex.  Questo album è una testimonianza dello spirito di Hal”.

Gli highlight dell’album si susseguono velocemente ogni qualvolta che ogni artista esplora il suo Marc preferito, sia i suoi  album incendiari da pop star come ‘Electric Warrior’ e ‘The Slider’, sia il repertorio con Steve Peregrin Took coi Tyrannosaurus Rex (la formazione che ha collegato il suo periodo folk acustico al risveglio elettrico dei T.Rex), o i sui suoi dischi successivi, arrivando persino a I Love To Boogie, la hit tratta dall’ultimo album del 1976 ‘Dandy In The Underworld’.

C’è la rielaborazione elettronica di Peaches di Solid Gold, Easy Action (registrata a Berlino), che in qualche modo mantiene ancora lo spirito rockabilly dell’originale. A New Orleans, gli U2 celebrano il loro idolo adolescenziale con una fedele Bang A Gong (Get It On), accompagnati al pianoforte da Elton John, quasi 50 anni dopo aver raggiunto Marc a Top Of The Pops nel 1971 e col contributo di Trombone Shorty.

Main Man di Father John Misty è un’impennata emotiva, un’interpretazione tenera e lussureggiante del brano stralunato e autoreferenziale dall’album ‘The Slider’.  E Kesha esorcizza i demoni su una appassionata e cupa Children Of The Revolution.

Willner ha lavorato su AngelHeaded Hipster per diversi anni, con session attraverso i continenti, da New York, Los Angeles e New Orleans a Londra, Parigi e Berlino. L’album presenta ospiti speciali come Donald Fagen, Mike Garson, Bill Frisell, Wayne Kramer, Van Dyke Parks e Marc Ribot, con arrangiamenti di Thomas Bartlett, Steven Bernstein, Eli Brueggemann, J.G. Thirlwell e Steve Weisberg. 

Ogni brano rivela un Marc diverso e offre un omaggio unico al musicista, scrittore, poeta e compositore poliedrico.

Il progetto è stato ideato e realizzato da Bill Curbishley e Ethan Silverman. Kate Hyman ha avuto il merito creativo di  chiedere ad Hal di produrlo.

AngelHeaded Hipster” compare in un verso della poesia “Howl” di Allen Ginsberg “angelheaded hipsters burning for the ancient heavenly connection to the starry dynamo in the machinery of night….”. Descrive l’imminente rivoluzione del rock n roll sulla scia di Elvis Presley, un’essenza che Marc ha abbracciato e condiviso.

Marc Bolan è morto troppo giovane, ma la sua musica continua a vivere, il suo posto nella Rock n Roll Hall Of Fame è certo e ‘AngelHeaded Hipster’ dimostra che la sua straordinaria eredità vive attraverso i musicisti che lo hanno seguito.

 

AngelHeaded Hipster:
The Songs Of Marc Bolan and T.Rex

Tracklist:
 

  1. Children Of The Revolution – Kesha
  2. Cosmic Dancer – Nick Cave
  3. Jeepster – Joan Jett
  4. Scenescof – Devendra Banhart
  5. Life’s A Gas – Lucinda Williams
  6. Solid Gold, Easy Action – Peaches
  7. Dawn Storm – Børns
  8. Hippy Gumbo – Beth Orton
  9. I Love To Boogie – King Khan
  10. Beltane Walk – Gaby Moreno
  11. Bang A Gong (Get It On) – U2 feat. Elton John
  12. Diamond Meadows – John Cameron Mitchell
  13. Ballrooms Of Mars – Emily Haines
  14. Main Man – Father John Misty
  15. Rock On – Perry Farrell
  16. The Street and Babe Shadow – Elysian Fields
  17. The Leopards – Gavin Friday
  18. Metal Guru – Nena
  19. Teenage Dream – Marc Almond
  20. Organ Blues – Helga Davis
  21. Planet Queen – Todd Rundgren
  22. Great Horse – Jessie Harris
  23. Mambo Sun – Sean Lennon and Charlotte Kemp Muhl
  24. Pilgrim’s Tale – Victoria Williams with Julian Lennon
  25. Bang A Gong (Get It On) Reprise – David Johansen
  26. She Was Born To Be My Unicorn / Ride A White Swan – Maria McKee

L’edizione del ventesimo anniversario del Primavera Sound Barcellona è stata rinviata al 2021

L’edizione del ventesimo anniversario del Primavera Sound Barcellona è stata rinviata al 2021

Il festival di Barcellona celebrerà la sua prossima edizione dal 2 al 6 Giugno 2021

Tutti i biglietti acquistati saranno validi per l’edizione del 2021 e includeranno speciali vantaggi esprimendo gratitudine per la fedeltà del nostro pubblico, mentre chi lo desidera potrà ottenere il rimborso

Mercoledì 3 Giugno verrà delineata la procedura per il cambio e il rimborso dei biglietti e saranno annunciati i primi artisti per il 2021

Il Primavera Pro festeggerà un’edizione virtuale questo Luglio

 

Il Primavera Sound annuncia la decisione più difficile della sua storia: non potremofesteggiare il nostro ventesimo anniversario nel 2020, come tutti noi avremmo voluto. E non sono mancati i tentativi. Quando, il 28 Marzo, abbiamo annunciato il cambio di data a fine agosto, lo abbiamo fatto sotto la supervisione e con il via libera delle autorità locali e sanitarie, che in quel momento hanno convalidato l’edizione di quest’anno. Tuttavia, con l’evoluzione di questa crisi sanitaria senza precedenti e di fronte all’incertezza di un eventuale allentamento delle misure di lockdown per i festival, ci troviamo costretti a rimandare la prossima edizione del Primavera Sound Barcellona, per motivi di forza maggiore, al prossimo anno: dal 2 al 6 Giugno 2021.

Siamo sconvolti e terribilmente dispiaciuti per i disagi causati, ma la salute e il benessere del nostro pubblico e di tutte le persone coinvolte nel festival è sempre stata ed è tuttora la nostra priorità assoluta. Non potremo mai ringraziarvi abbastanza per la vostra pazienza, il vostro amore e la vostra comprensione in questo scenario così incerto.

Tutti i biglietti acquistati saranno validi per il Primavera Sound Barcellona 2021 e comprenderanno vantaggi speciali per tutti coloro che decideranno di conservarli. Oltre a questa opzione, che premia la fedeltà e la fiducia dei possessori dei biglietti del festival, sarà possibile richiedere il rimborso a partire da mercoledì 3 Giugno prossimo, che sarebbe stata la data di inizio dell’edizione di quest’anno. Il festival contatterà gli acquirenti dei biglietti per informarli sui dettagli del processo.

Lo stesso giorno annunceremo i primi artisti del Primavera Sound Barcellona 2021, la cui line up celebrerà ancora il ventennale del festival, abbracciando la filosofia #bestfestivalforever grazie al grande impegno e allo sforzo degli artisti stessi, anche loro molto colpiti dalla situazione attuale, che faranno di tutto per non mancare a questo evento. Non importa quando sarà: questa sarà la nostra festa di anniversario e vogliamo festeggiarla con tutti coloro che quest’anno sarebbero venuti.

Per fortuna non tutto dovrà aspettare fino al prossimo anno: il Primavera Pro, l’incontro per i professionisti del settore musicale, quest’anno, dal 21 al 24 Luglio, terrà un’edizione al 100% virtuale, con l’obiettivo di analizzare, riflettere e discutere sulle innumerevoli sfide che il settore si trova ad affrontare in questo nuovo paradigma. Ulteriori dettagli di questo congresso, di cui c’è grande bisogno nel contesto attuale, saranno annunciati a breve.

Fino ad allora, vi preghiamo di prendervi cura l’uno dell’altro e di seguire sempre i consigli delle autorità. Il team del festival continua a lavorare intensamente per poter festeggiare qualcosa di più del ventennale del Primavera Sound: vedersi e ballare di nuovo insieme.

 

www.primaverasound.com

 

WØM FEST – Home edition

LA QUARTA EDIZIONE DI WØM FEST LASCIA IL PARCO DI VILLA BOTTINI PER TRASFERIRSI… ONLINE!

WØM FEST – home edition
 

Dal 15 maggio 2020

6 artisti x 6 video pillole

 

A partire da venerdì 15 maggio, ogni 2-3 giorni, WØM FEST pubblicherà sui propri canali social una serie di video pillole che vedranno la partecipazione di sei artisti provenienti da mondi artistici diversi. Sei video diversificati tra live da casa, against the clock, tutorial e altro, comporranno il palinsesto della quarta edizione dell’evento organizzato dalla Associazione WOM. Le settimane di reclusione forzata, dovute all’avvento del Coronavirus, hanno convinto gli organizzatori a non rimanere con le mani in mano, rinviando semplicemente il tutto all’anno prossimo ma, di cogliere l’occasione per continuare a valorizzare quello spirito di talent scouting che da sempre caratterizza l’anima di WØM FEST. Gli artisti coinvolti, infatti, saranno per lo più giovani promesse di quella scena musicale italiana che spazia dal cantautorato, al r’n’b fino all’elettronica. Inoltre ci saranno dei contenuti speciali come reading e tutorial realizzati da cari amici del festival.

La forza distruttiva del virus che ha sconvolto radicalmente le nostre vite non ha certo risparmiato il mondo dello spettacolo che, anzi, è stato uno tra i settori più colpiti e che conta più danni a livello economico. Gli spettacoli cancellati o rinviati sono migliaia e, per molti di questi, la trasposizione sulla rete rappresenta l’unica via percorribile per dimostrare vicinanza alla propria community. Inoltre WØM FEST – home edition insieme agli amici del Consiglio FRATRES Provinciale del territorio di Lucca e Piana vuole cogliere l’opportunità di sensibilizzare sul tema della donazione di sangue che, nel periodo di crisi sanitaria attuale, si rivela essere ancora più importante. La volontaria di FRATRES, Elena Amato, sarà la protagonista di una video intervista nella quale spiegherà l’importanza di garantire la continuità del servizio trasfusionale e i protocolli messi in atto per donare in sicurezza.

Il visual della locandina di WØM FEST home edition è stata curata, come sempre, dalla frizzante mano di Marco Sandreschi.

 

PROGRAMMA:

15.05 – live da casa – SGRO’
18.05 – racconto – NOVI
20.05 – against the clock – PUSH
22.05 – live da casa – ETHAN
25.05 – fare musica da casa – ANDREA CIACCHINI
27.05 – live da casa – EDOARDO FLORIO DI GRAZIA

 

BIO:

SGRO’www.instagram.com/sgrosgrosgro

Nato a Lucca, vive a Bologna, è rimasto chiuso in casa per molto tempo.

 

NOVI www.instagram.com/tommaso.novi

Novi è un pianista finissimo, maestro di fischio e cantautore con Pisa e Lucio Dalla nel cuore. Alle spalle ha centinaia di live fatti con il suo progetto Gatti Mézzi, band culto in Toscana che univa magistralmente jazz/cantautorato e dialetto. Il disco solista che uscirà in autunno 2020 per Black Candy Produzioni, il secondo in carriera dopo il fortunato “Se mi copri rollo al volo”, proietta Tommaso verso sonorità più moderne a lui molto care. “Molto bello” è il nome del primo singolo, accompagnato da videoclip, pubblicato ad Aprile 2020.

 

PUSHwww.instagram.com/pushthehipster

PuSh nasce a Lucca nel 1996 e fin dai suoi primi lavori come producer e beatmaker si appassiona all’arte del campionamento. Le sue produzioni sono caratterizzate dal contrasto tra epoche, elementi e sonorità, mixate col sound del beatmaking moderno e un’attenta ricerca stilistica.

 

ETHANwww.instagram.com/ethanlaraa

Cresciuto a Firenze e brasiliano di origine, il giovane cantautore con il suo primo progetto solista Ethan, spazia fra armoniose voci soul e strumentali lo-fi. Un sound colorato e travolgente, dagli svariati richiami ad atmosfere tropicali, dreamy, neo soul e ambient, per un risultato fresco ed internazionale.

 

ANDREA CIACCHINIwww.instagram.com/andreaciacchini/

Andrea Ciacchini è un produttore musicale, fonico, musicista e sound designer italiano. Sin da giovanissimo inizia a suonare il mandolino in un’orchestra di musica classica a plettro. Studia poi il basso elettrico, con Lorenzo Forti (Irene Grandi) e Franco Santarnecchi (polistrumentista collaboratore stabile di Jovanotti). Trascorre diversi anni sui palchi come turnista (dal 2002) e pubblica per Sony, Emi Music Italy, Carosello e Warner Music i suoi primi lavori con la band Vick Frida. Contemporaneamente cresce il suo interesse verso l’ingegneria musicale, l’editing, il mixaggio. Dal 2004 a oggi intraprende una collaborazione con il Sam Recording Studio di Mirco Mencacci di Lari (Pisa). Da quel momento in Italia ha lavorato con: I Gatti Mézzi, Francesco Motta, Andrea Appino, Bobo Rondelli, Mauro Ermanno Giovanardi, Sandro Mussida, Sinfonico Honolulu, Tommaso Novi, Emma Morton, Raphael Gualazzi, Il Teatro degli Orrori, Alessandro Benvenuti, ORT. Sulla scena internazionale: Blonde Redhead, Kazu Makino, Mauro Refosco, Luke Winslow King, Redi Hasa, Bijan Chemirani, Rami Khalifé, Niia, Playing for Change etc… Ultimamente grazie al ruolo di giudice per il Rock Contest organizzato dalla radio fiorentina Controradio, si dedica anche alla produzione di giovani talenti italiani.

 

EDOARDO FLORIO DI GRAZIAwww.instagram.com/edoardofloriodigrazia/

Spogliato dei suoi ultimi progetti TooMuchBlond e Le Furie, “Edo” si appresta ad uscire quest’estate con il suo primo Ep “Vive l’ITANCE” (Comet) con una produzione Italo francese. Descrive così queste canzoni: “Insieme a Alexia Reveleau, Armand Penicaut (Papooz) , Antonin Bartherotte, Pierre-Marie Dornon e Niccolò Fornabaio abbiamo registrato in uno studio immaginifico immerso nel bosco della Nuova Aquitania. Non abbiamo fatto prove, non avevamo mai suonato insieme, tutto è venuto da solo. Ci siamo ritrovati: una nuova band, un nuovo suono. Senza pudore e con tanta libertà. “ “Sono canzoni da cavalcare mentre esplodono i fuochi di ferragosto, da suonare in un pianoforte in mezzo al mare, da mischiare all’ambra e al corallo, da cantare insieme agli amici di una vita mentre si perde l’aereo”.

 

PARTNER:

Comune di Lucca
Consiglio FRATRES provinciale del territorio di Lucca
Veryprint

MEDIA PARTNER:

Radioeco
Orme Radio
Riserva Indie
Caroline Records
Marte_ad

 

UFFICIO STAMPA:

A Buzz Supreme

 

 

web: https://www.womfest.it
fb: www.facebook.com/wommovement
insta: www.instagram.com/wom_fest

David Crosby e BMG ristampano i due album in studio del progetto CPR e due album live

David Crosby e BMG ristampano i due album in studio del progetto CPR e due album live

Chiunque ami i migliori lavori di David Crosby nel corso degli anni, troverà il paradiso nei CPR .”
-AllMusic

CPR, Just Like Gravity, Live at Cuesta College e Live at the Wiltern saranno disponibili su tutte le piattaforme digitali dal 15 Maggio, mentre CPR and Just Like Gravity usciranno anche in CD il 31 Luglio 2020

Il progetto di Crosby con il figlio James Raymond ed il chitarrista Jeff Pevar, è stato il precursore del suo acclamato album Sky Trails e della sua band

Ascolta “Rusty and Blue” da CPR QUI
Ascolta “Map to Buried Treasure” da Just Like Gravity QUI
Ascolta “Morrison” da Live at Cuesta College QUI
Ascolta “Hero” – feat. Phil Collins da Live at the Wiltern QUI

 

Dopo aver fatto parte di due dei gruppi più fondamentali del rock & roll (rispettivamente Byrds e Crosby, Stills & Nash) e dopo quattro anni trascorsi fuori dalle scene a causa di un trapianto di fegato che gli salvò la vita, David Crosby ha incanalato la frustrazione creativa che provava in quel periodo, nell’album omonimo di debutto del progetto CPR del 1998. Insieme al noto chitarrista Jeff Pevar e al figlio James Raymond che Crosby aveva da poco ritrovato, il trio ha creato un rock intelligente, inebriante, contaminato dal jazz, che ha mostrato le loro straordinarie capacità armoniche. Tre anni dopo è uscito Just Like Gravity (2001), l’album in cui il suono del trio trovò la sua maturazione.
Il 15 Maggio la BMG ristamperà CPR, Just Like Gravity e i due album live del gruppo, Live at Cuesta College e Live at the Wiltern. Tutti e quattro gli album saranno disponibili in digitale e CPR e Just Like Gravity saranno disponibili anche su CD il 31 luglio, con note di copertina scritte da Steve Silberman, il premiato scrittore che con Crosby ha realizzato quest’anno l’illuminante podcast Freak Flag Flying.

“I CPR mi hanno mostrato che il mondo di CSN&Y stava diventando vecchio e statico, mentre io dovevo continuare a muovermi“, dice Crosby. “In me c’era molta musica diversa che aveva bisogno di spazio per crescere e svilupparsi. I CPR sono stati il modo di ritrovare mio figlio James e di capire abbastanza in fretta che lui era un musicista anche migliore di me e che stava rapidamente diventando il miglior partner di scrittura che avessi mai avuto. I CPR avevano una meravigliosa chimica che ora è alla base della band di Sky Trails. Non credo che molte persone abbiano ascoltato questi dischi e penso che siano alcuni dei migliori lavori in cui sono stato coinvolto. Buon divertimento“.

Sempre in tour con CSN, ma come dice Crosby semplicemente “accendendo le macchine del fumo e suonando le hit”, il due volte rock & roll hall of fame voleva un progetto per sbloccare la sua creatività ancora in fermento. Dopo aver incontrato Raymond per la prima volta poco dopo il suo trapianto di fegato, la coppia scoprì una chimica creativa inaspettata. Hanno, quindi, iniziato a scrivere canzoni e, dopo aver reclutato Pevar, hanno formato i CPR. Dopo una serie di tour di successo, sono tornati in studio per registrare Just Like Gravity. L’attitudine e la consapevolezza di Crosby nel collaborare con artisti più giovani per alimentare i suoi fuochi creativi, evidenziata da Croz del 2014, Lighthouse del 2016, Sky Trails del 2017 e Here If You Listen del 2018, può essere davvero ricondotta al progetto con Raymond e Pevar in CPR.

I CPR hanno anticipato l’acclamato album di Crosby. Sky Trails e lo spirito dell’incredibile live band ancora con Pevar e Raymond che ne è nata. Spin ha definito Sky Trails come “l’album solista più vario e sonoramente lussureggiante dal punto di vista stilistico di Crosby“, mentre la Associated Press l’ha definito “un’ottima raccolta di brani“. Per molti versi, CPR e Just Like Gravity sono stati album in controtendenza rispetto a quello che era popolare nel rock di quei tempi: CPR si scontrò con l’ondata nu-metal della fine degli anni ’90 e Just Like Gravity uscii in pieno “revival rock” di inizio secolo ad opera di band come Strokes e White Stripes. Crosby, Pevar e Raymond non stavano inseguendo la moda del momento o cercando di ricreare la vecchia gloria, seguivano semplicemente la loro musa, al diavolo le tendenze.

Come dice Silberman nelle note di copertina per la ristampa di Just Like Gravity “CPR e Just Like Gravity sono stati due dei dischi più potenti e personali che Crosby ha inciso nella sua celebre carriera, ma sono volati fuori dai radar della maggior parte dei critici e sono andati rapidamente fuori stampa. Le lezioni che Crosby ha imparato in questo processo creativo, tuttavia, hanno reso possibili successive scoperte collaborative come Croz, Sky Trails, Lighthouse e Here If You Listen. Lontano dall’essere finito a quel punto, il suo lavoro migliore era ancora una volta davanti a lui“.

 

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Un aggiornamento di Mariusz Duda sul nuovo album dei Lunatic Soul

UN AGGIORNAMENTO DI MARIUSZ DUDA
SUL NUOVO ALBUM DEI LUNATIC SOUL

Mariusz Duda, il talentuoso fondatore, cantante e polistrumentista dei Lunatic Soul, è stato attivissimo in questo periodo di isolamento ed è pronto a rivelare notizie entusiasmanti sul nuovo album dei suoi Lunatic Soul, seguito dell’apprezzatissimo Under The Fragmented Sky del 2018, che uscirà quest’anno su Kscope.

Ciao a tutti,

spero che siate tutti sani e salvi e che vi prendiate cura di voi stessi, sia fisicamente che mentalmente. Questi sono tempi duri, pieni di paura di ciò che il futuro potrebbe portarci, di come le nostre vite cambieranno, perché sicuramente cambieranno. Ma credo anche che insieme possiamo affrontare tutto.

Penso che i fan dei Lunatic Soul, che hanno pazientemente aspettato, meritino di ricevere finalmente qualche notizia! È da un po’ di tempo che non scrivo nulla e spero che possiate perdonarmi per questo. Permettetemi di iniziare con un “grazie” per aver sostenuto il mio nuovo progetto, che è costituito da singoli brani pubblicati come “Mariusz Duda”. Ma non fatevi ingannare da ‘The Song of the Dying Memory’, le mie ‘subcutaneous songs’ si presentano in forme diverse 🙂

Un mese fa ho aperto un nuovo sito web, www.mariuszduda.md, dove ho raccolto e organizzato graficamente tutte le iniziative musicali a cui ho partecipato, lasciando spazi liberi per i progetti futuri. Nella sezione Lunatic Soul ci sono due spazi vuoti. Uno di questi è per l’album di quest’anno, che uscirà nell’autunno del 2020.

Molti di voi sanno già che sto lavorando alla settima uscita dei Lunatic Soul. Ci sono state notizie occasionali dallo studio, alcuni brevi filmati, immagini da una foresta e frammenti di informazioni in varie interviste. Devo dire che non è stato facile trovare il tempo sufficiente durante l’intenso “Wasteland tour” con i Riverside, ma, in qualche modo, il 75% del nuovo album dei Lunatic Soul è pronto.

Attualmente, sto finendo di lavorare sui testi. Le registrazioni finali, voci e sovraincisioni, sono programmate per maggio e giugno, e il settimo album dei Lunatic Soul uscirà ad ottobre.

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Il progetto Lunatic Soul ha un suo ciclo e tutti gli album hanno la loro linea temporale (vi rimando di nuovo a www.mariuszduda.md ). Il settimo album sarà la continuazione musicale degli album in bianco e nero, la terza uscita ‘on the side of death’, e l’album ‘opposto’ a ‘Walking on a Flashlight Beam’, dove c’è stato un passaggio simbolico dalla vita alla morte. Ora avremo un passaggio dalla morte alla vita. So che tutto questo può sembrare un po’ complicato e prometto di spiegarlo meglio un giorno, in forma visiva 😉

Quello che è importante e che posso già condividere con voi è questo:
– sarà un album dark folk, organico, slavo-scandinavo. Esattamente quello che vi siete sempre aspettati dai Lunatic Soul 🙂
– la tavolozza dei colori dell’album e la sua copertina saranno collegati con… una foresta oscura : )
– ci saranno 6 tracce sull’album, per un totale di circa 40 minuti.
– ci sarà anche un’edizione doppia con ulteriori 40 minuti di musica, principalmente strumentale, tra cui una suite di 26 minuti chiamata ‘Transition 2’. Questo ci dà quasi 80 minuti di materiale nuovo.

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Penso che prima che arrivi l’estate, sarò in grado di rivelare maggiori informazioni, sia audio che video, su questa nuova release. Sarà un album melodico, denso e coerente. Molto vicino alla natura e al mio cuore. Vengo dalla terra masuriana delle foreste e dei laghi, è lì che sono nato, è lì che sono cresciuto ed per questo che i “sylvan and Slavic moods” sono sempre stati e rimarranno parte della mia vita.

Non so ancora cosa accadrà con i concerti dei Riverside di quest’anno, ma posso promettervi ora che in autunno potrete aspettarvi la nuova uscita dei Lunatic Soul.

Spero che vi porterà molte emozioni intense e che forse renderà almeno un po’ più sopportabile questo periodo incredibilmente difficile.

Statemi bene!
MD”

 

Per i fan che si sono persi qualcosa dei Lunatic Soul, date un’occhiata alla loro pagina su Spotify:

 

Segui Mariusz Duda ed i Lunatic Soul online:
Website: www.lunaticsoul.com
Website di Mariusz: www.mariuszduda.md
Facebook: https://www.facebook.com/lunaticsoulband
Instagram:  https://www.instagram.com/marivsz_riv/
Twitter: @Marivsz_Riv

 

 

Marc Bolan – AngelHeaded Hipster: The Songs Of Marc Bolan and T.Rex

Marc Bolan

AngelHeaded Hipster:

The Songs Of Marc Bolan and T.Rex

Uno straordinario album tributo a uno dei grandi compositori del rock

La celebrazione di Hal Willner, la sua ultima produzione

PROGETTO E PRODUZIONE ESECUTIVA DI BILL CURBISHLEY E ETHAN SILVERMAN

In uscita il 4 Settembre 2020 su BMG

Esce oggi la traccia ‘Cosmic Dancer’ di Nick Cave: GUARDA/ASCOLTA

Featuring:

MARC ALMOND • DEVENDRA BANHART • BØRNS • NICK CAVE • HELGA DAVIS • ELYSIAN FIELDS • PERRY FARRELL • GAVIN FRIDAY • EMILY HAINES • JESSE HARRIS • JOAN JETT • DAVID JOHANSEN • KESHA • KING KHAN • SEAN LENNON & CHARLOTTE KEMP MUHL • NENA • MARIA McKEE • FATHER JOHN MISTY • JOHN CAMERON MITCHELL • GABY MORENO • BETH ORTON • PEACHES • TODD RUNDGREN • U2 feat. ELTON JOHN • LUCINDA WILLIAMS • VICTORIA WILLIAMS con JULIAN LENNON

 

BMG annuncia oggi l’uscita di uno straordinario album tributo a uno dei più grandi artisti britannici di tutti i tempi, Marc Bolan.

Marc è stato da sempre citato come una delle maggiori influenze da alcuni dei più grandi nomi della musica da David Bowie a Johnny Marr.

L’epoca d’oro di Bolan risale tra la fine degli anni Sessanta ed i Settanta, quando era l’artista più venduto dopo i Beatles, oltre ad essere star del cinema e la scintilla dietro la scena Glam Rock. Morì nel 1977 a soli 29 anni, dopo un incidente d’auto a Barnes, Londra, ma la sua reputazione negli anni è solo cresciuta.

Nell’anno in cui Marc sarà inserito nella Rock n Roll Hall Of Fame e a 50 anni dal primo singolo e album dei T.Rex, illustri fan si sono riuniti per rendergli omaggio e per sostenere il suo posto tra i grandi della musica.

Per “AngelHeaded Hipster”, grandi star tra cui Elton John, U2, Joan Jett, Nick Cave, Peaches e Marc Almond hanno reinterpretato e rivisitato alcuni dei suoi più grandi brani tra cui Jeepster, Bang A Gong (Get It On) e Ride A White Swan.

Marc Bolan è stato molte cose – un trovatore del folk pop, il metal guru del Glam Rock, una pop star che splendeva come poche altre, un brillante chitarrista, il 20th Century Boy, una icona di stile e un poeta.  Per qualcuno, la sua immagine abbagliante ha messo in ombra la sua eredità musicale, ma con “AngelHeaded Hipster”, oggi viene giustamente celebrato nel tempo come scrittore e compositore.

L’album è stato realizzato sotto la direzione di Hal Willner, un veterano con la fama di saper creare l’alchimia con i diversi artisti con cui ha collaborato, che purtroppo ci ha lasciato il 7 aprile colpito da COVID-19, una scomparsa che ha generato dietro di sé una serie infinita di affettuosi omaggi da parte di tutti coloro che hanno lavorato con lui e lo hanno conosciuto.

È stato il produttore degli sketch musicali del Saturday Night Live per diversi decenni e ha prodotto album per artisti come Marianne Faithfull, Lou Reed, Bill Frisell, Lucinda Williams, Allen Ginsberg, William S. Burroughs, tra gli altri.

Ha anche prodotto celebri album tributo a grandi compositori, riunendo talenti diversi che hanno dato vita ad incredibili interpretazioni della musica di Nina Rota, Thelonious Monk, Kurt Weill, Charles Mingus. Prima della sua morte, ha spiegato il motivo ha inserito Bolan in questo gruppo:

“Mi sono immerso in questo artista ascoltando tutto, parlando con gli esperti e i fan di Bolan, facendo ricerche su recensioni e interviste. Ho scoperto che di Bolan non si parla quasi mai come “compositore”. Si è detto di lui come fosse un grande rocker, di quanto fosse innovativo, di come David Bowie prendesse la sua essenza e Bolan fosse nella sua ombra… Ma io l’ho messo nello stesso pantheon degli altri compositori che ho esplorato in precedenza. Così, il concetto dell’album è diventato quello di mostrare il Bolan come compositore, con il nostro tipico cast di artisti provenienti da mondi diversi che raramente si vedono nello stesso posto.”

E i risultati sono sbalorditivi.  Esce oggi in anteprima Cosmic Dancer di Nick Cave, Cave che esplora il cuore di una canzone che racconta la nascita creativa di Bolan, mentre si interroga sul suo essere mortale, un artista che parla a un altro attraverso le generazioni. Cave dice di Hal:

È impossibile esagerare l’effetto devastante che la scomparsa di Hal avrà sul collettivo di persone che gli giravano intorno, artisti esoterici pronti a partecipare ai suoi schemi vagabondi e strampalati, che sono sempre stati una combinazione di genio, meraviglia e quasi caos.”

Dice Rachel Fox, supervising producer di AngelHeaded Hipster e collaboratrice di lunga data di Willner: “Hal ha avuto una visione unica della musica di Marc Bolan e lavorare a AngelHeaded Hipster gli ha dato grande gioia.  Parlando a nome di coloro che gli sono più vicini, posso dire che ci si spezzerà per sempre il cuore di fronte alla perdita prematura del nostro amato amico e insostituibile motore creativo. Hal, che si è riferito ad AngelHeaded Hipster come al suo ‘White Album’, era ansioso che tutti ascoltassero queste belle canzoni e cominciassero a pensare di nuovo a Bolan e ai T. Rex.  Questo album è una testimonianza dello spirito di Hal”.

Gli highlight dell’album si susseguono velocemente ogni qualvolta che ogni artista esplora il suo Marc preferito, sia i suoi  album incendiari da pop star come ‘Electric Warrior’ e ‘The Slider’, sia il repertorio con Steve Peregrin Took coi Tyrannosaurus Rex (la formazione che ha collegato il suo periodo folk acustico al risveglio elettrico dei T.Rex), o i sui suoi dischi successivi, arrivando persino a I Love To Boogie, la hit tratta dall’ultimo album del 1976 ‘Dandy In The Underworld’.

C’è la rielaborazione elettronica di Peaches di Solid Gold, Easy Action (registrata a Berlino), che in qualche modo mantiene ancora lo spirito rockabilly dell’originale. A New Orleans, gli U2 celebrano il loro idolo adolescenziale con una fedele Bang A Gong (Get It On), accompagnati al pianoforte da Elton John, quasi 50 anni dopo aver raggiunto Marc a Top Of The Pops nel 1971 e col contributo di Trombone Shorty.

Main Man di Father John Misty è un’impennata emotiva, un’interpretazione tenera e lussureggiante del brano stralunato e autoreferenziale dall’album ‘The Slider’.  E Kesha esorcizza i demoni su una appassionata e cupa Children Of The Revolution.

Willner ha lavorato su AngelHeaded Hipster per diversi anni, con session attraverso i continenti, da New York, Los Angeles e New Orleans a Londra, Parigi e Berlino. L’album presenta ospiti speciali come Donald Fagen, Mike Garson, Bill Frisell, Wayne Kramer, Van Dyke Parks e Marc Ribot, con arrangiamenti di Thomas Bartlett, Steven Bernstein, Eli Brueggemann, J.G. Thirlwell e Steve Weisberg. 

Ogni brano rivela un Marc diverso e offre un omaggio unico al musicista, scrittore, poeta e compositore poliedrico.

Il progetto è stato ideato e realizzato da Bill Curbishley e Ethan Silverman. Kate Hyman ha avuto il merito creativo di  chiedere ad Hal di produrlo.

AngelHeaded Hipster” compare in un verso della poesia “Howl” di Allen Ginsberg “angelheaded hipsters burning for the ancient heavenly connection to the starry dynamo in the machinery of night….”. Descrive l’imminente rivoluzione del rock n roll sulla scia di Elvis Presley, un’essenza che Marc ha abbracciato e condiviso.

Marc Bolan è morto troppo giovane, ma la sua musica continua a vivere, il suo posto nella Rock n Roll Hall Of Fame è certo e ‘AngelHeaded Hipster’ dimostra che la sua straordinaria eredità vive attraverso i musicisti che lo hanno seguito.

 

AngelHeaded Hipster: The Songs Of Marc Bolan and T.Rex
Tracklist:
 

  1. Children Of The Revolution – Kesha
  2. Cosmic Dancer – Nick Cave
  3. Jeepster – Joan Jett
  4. Scenescof – Devendra Banhart
  5. Life’s A Gas – Lucinda Williams
  6. Solid Gold, Easy Action – Peaches
  7. Dawn Storm – Børns
  8. Hippy Gumbo – Beth Orton
  9. I Love To Boogie – King Khan
  10. Beltane Walk – Gaby Moreno
  11. Bang A Gong (Get It On) – U2 feat. Elton John
  12. Diamond Meadows – John Cameron Mitchell
  13. Ballrooms Of Mars – Emily Haines
  14. Main Man – Father John Misty
  15. Rock On – Perry Farrell
  16. The Street and Babe Shadow – Elysian Fields
  17. The Leopards – Gavin Friday
  18. Metal Guru – Nena
  19. Teenage Dream – Marc Almond
  20. Organ Blues – Helga Davis
  21. Planet Queen – Todd Rundgren
  22. Great Horse – Jessie Harris
  23. Mambo Sun – Sean Lennon and Charlotte Kemp Muhl
  24. Pilgrim’s Tale – Victoria Williams with Julian Lennon
  25. Bang A Gong (Get It On) Reprise – David Johansen
  26. She Was Born To Be My Unicorn / Ride A White Swan – Maria McKee

 

“LOVE IS” è il nuovo album del leggendario chitarrista degli YES, STEVE HOWE

“LOVE IS” è il nuovo album del

leggendario chitarrista degli YES

STEVE HOWE

 

Il leggendario chitarrista degli YES, Steve Howe, annuncia l’uscita del nuovo album “Love Is”, fuori il 31 Luglio 2020 su BMG
“Love Is” è il primo album solista di Howe dopo lo strumentale “Time” del 2011 e contiene cinque tracce strumentali e cinque canzoni.
L’album sarà disponibile in formato CD (gatefold digi-sleeve con libretto di 12 pagine) e LP (vinile nero 180gr con gatefold sleeve, note di copertina e testi).

Link per i pre-ordini sullo store ufficiale di Steve Howe: https://SteveHowe.lnk.to/D2CPR
Link per i pre-ordini su Amazon: https://SteveHowe.lnk.to/LoveIsPR

Nel disco Steve Howe, oltre a cantare, suona chitarre elettriche, acustiche e steel, tastiere, percussioni e basso nei brani strumentali, mentre l’attuale vocalist degli YES, Jon Davison, contribuisce con armonie vocali e suona il basso nelle tracce non strumentali. Nel disco è presente anche Dylan Howe, figlio di Steve, alla batteria.
 

Dopo molti anni di lavoro, “Love Is” riunisce in un’esperienza d’ascolto forte e raffinata, sia il lato migliore dell’Howe compositore, che quello della sua ricerca del sound perfetto. Oggi “Love Is” può essere considerato come il suo miglior album solista. I brani strumentali mantengono in primo piano uno stile di chitarra rock principalmente progressive, con canzoni che esplorano storie di vite vissute e di vite appena iniziate. “Love Is A River” è il brano centrale più lungo, dove Howe dimostra la sua proverbiale tecnica con un tema suonato con chitarre acustiche e steel guitar.

Ho chiamato l’album ‘Love Is’ perché allude all’idea centrale che l’amore per le persone è importante, ma che anche quello per l’universo e per l’ecologia del mondo sia fondamentale“, dice Steve Howe. “Alexander Humboldt ha fatto il giro del mondo e ha riconosciuto che stiamo distruggendo il pianeta, ma è successo 200 anni fa! Stiamo ancora distruggendo il pianeta e spero che le mie canzoni mostrino il mio amore per la natura e come per me la bellezza, l’arte e la musica derivino da essa. C’è un filo invisibile che unisce l’amore, la bellezza, l’ecologia, la natura e le persone meravigliose.

‘Love Is A River’ è un brano molto importante per me, una sorta di emblema di questo album, con molti stati d’animo e spunti di interesse. Gli altri brani sono stati composti durante il periodo trascorso nel mio studio di registrazione.

‘See Me Through’ parla di come poter vedere la propria vita senza intestardirsi contro noi stessi, cercando di realizzare i tuoi desideri con l’aiuto di chi incontri lungo il tuo cammino. E’ virtualmente dedicata a mia nipote Zuni e nasce dalla mia visione di ciò che ha vissuto nei suoi sette anni.

Ho invitato Jon Davison a cantare con me e ad aggiungere delle parti di basso in alcune  canzoni. Visto che era lì per cantare ho pensato che potesse essere una buona idea farlo anche suonare il basso e alla fine è stato un successo. Canta con gli YES da sette o otto anni ed è un’ottima persona, un grande esecutore ed un ottimo interprete delle canzoni degli YES.

Canto da anni ed ho già cantato in molti dei miei album. Sento di aver preso pieno controllo dei miei mezzi e di come questi siano migliorati con l’avanzare dell’età“.
 

L’album include brani in cui lo stile di Steve Howe appare pienamente riconoscibile come i bellissimi strumentali “Fulcrum”, “Beyond The Call” e “Pause For Thought”, arrivando al brioso rock di “The Headlands” e alla jazzata “Sound Picture”.

“Gli strumentali per me sono come uno stato d’animo, un posto in cui sono andato e che ho apprezzato. Il seme dell’idea iniziale è stato sviluppato fino a diventare un brano finito. All’interno ci sono ingredienti chiave che mi attirano e mi piacciono, e che poi sviluppo nella canzone“.

“Love Is” è stato scritto, registrato e prodotto da Steve Howe con l’ulteriori registrazioni ed il missaggio a cura di Curtis Schwartz. ” Ho registrato il disco nel mio studio e poi sono andato a trovare Curtis nel suo“, spiega Howe. “Abbiamo aperto le tracce, la abbiamo messe su Pro Tools e tutto è cominciato a diventare possibile. A un certo punto, circa due anni fa circa, Dylan è sceso nello studio di Curtis e con lui abbiamo registrato la batteria su alcuni brani. Da quel momento ho potuto sentire l’equilibrio perfetto delle cinque tracce strumentali e delle cinque canzoni. Ho avuto la sensazione che si trattasse di un album, seduto lì, che mi guardava“.

 

La tracklist di “Love Is” di Steve Howe:

1 Fulcrum *
2 See Me Through
3 Beyond The Call *
4 Love Is A River
5 Sound Picture *
6 It Ain’t Easy
7 Pause For Thought *
8 Imagination
9 The Headlands *
10 On The Balcony
 

* strumentali

Formati:

CD Catalogue No. 538608592
Gatefold digi-sleeve con libretto di 12 pagine con note di copertina di Steve Howe e testi

LP – Catalogue Number – 538608601
Vinile nero 180gr con gatefold sleeve, note di copertina di Steve Howe e testi

Link per i pre-ordini sullo store ufficiale di Steve Howe: https://SteveHowe.lnk.to/D2CPR
Link per i pre-ordini su Amazon: https://SteveHowe.lnk.to/LoveIsPR

 

 

 

“Struggle” è il primo estratto dal debutto del progetto Dueventi in uscita a Giugno

“Struggle” è il primo estratto da “How”,

l’album di debutto del progetto Dueventi

in uscita a Giugno 2020

 

GUARDA IL VIDEO DI “STRUGGLE

ASCOLTA O SCARICA “STRUGGLE”

 

In questo album di debutto l’obiettivo dei quattro musicisti del progetto Dueventi è far convivere le loro diversità, e lo strumento scelto per far dialogare i loro differenti approcci alla creazione è proprio l’interrogativo che dà il titolo all’album in uscita a Giugno 2020: “How”, tradotto in italiano “Come”.
Da interpretarsi anche come affermazione, ‘il come’, il modo in cui si sceglie di compiere un’azione, un atto creativo, un viaggio. Se non si può definire lo stile del progetto, quello che ne costruisce l’identità in questo caso è il “How”, un linguaggio con cui far dialogare l’attitudine libera di strumenti acustici con gli schemi geometrici di un’elettronica tendente all’IDM. Se si vuole accostare “How” ad altri lavori bisogna fare nomi di estrazione diversa: Tigran HamasyanApparatBad bad not goodKamasi WashingtonPortisheadChristian ScottJames BlakeCinematic Orchestra potrebbero identificare alcune sfumature di questo album.

“Struggle” è uno dei brani che più rappresenta la ricerca di Dueventi. Dopo un’apertura colorata in cui il sax gioca tra consonanze e dissonanze in un inseguimento reciproco, tutto si fa improvvisamente scuro per fare da sfondo ad un testo fatto di piccole frasi tra lunghe pause, per dare il tempo di interiorizzare ogni concetto, centellinare le parole per intensificarne la potenza. Queste due fasi si alternano in una stesura drammaturgica basata sul contrasto tra il canto che orienta l’attenzione verso l’indispensabile e delle scariche acustiche sempre più cacofoniche, per chiudere in una catarsi di abbandono alla lentezza, alla pazienza.

Come altri brani di questo lavoro, “Struggle” vede la collaborazione del batterista Youssef Ait Bouazza, che qui alterna un’ossessività in stile drum-machine ad aperture che svelano la libertà delle mani.

 

BIO

Dueventi è un progetto di musica elettronica dalle sonorità abstract hip hop, IDM, modern jazz e art rock e allo stesso tempo d’improvvisazione istantanea. I quattro poli-strumentisti fondatori del progetto si alternano sugli strumenti varcando spesso i confini tra analogico e digitale, acustico ed elettrico. Il live della band è il fulcro della loro ricerca compositiva. Costruito per essere un’esperienza molto intensa, un vero e proprio evento catartico che scorre come un dj-set elettro/acustico di pura improvvisazione alternandosi a canzoni/brani , minimali ma di grande intensità emotiva. Nei loro live spesso si aggiungono musicisti con background diversi e artisti visivi. Dueventi sono:
Davide Fasulo: piano, synth, drum-machine, campionamenti, voce, strumenti vari
Fabio Arcifa: chitarra, synth, drum-pad, strumenti vari
Filippo Orefice: sax, clarinetto, flauto traverso, synth, percussioni
Meike Clarelli: voce, basso

 


 

Link utili:

www.facebook.com/dueventimusic

dueventi.live

 

 

Di ritorno dal tour “Build A Forest” in Russia, i Satoyama lavorano al docu-film che racconterà il loro viaggio

 I Satoyama di ritorno dal tour

“Build A Forest” in Russia, lungo

la ferrovia Transiberiana,

si apprestano a dare vita al docu-film

che racconterà il loro viaggio


Foto di Davide Menarello
 

I Satoyama insieme a Fabio Dipinto e Davide Menarello, nel marzo di quest’anno hanno intrapreso un tour antropologico-musicale che li ha portati a suonare lungo la ferrovia della Transiberiana da Mosca a Vladivostok.

Ad un anno esatto dall’uscita del loro ultimo lavoro discografico “Magic Forest”, edito da AUAND Records, i Satoyama insieme al regista e documentarista Fabio Dipinto (www.qqwedo.com), si apprestano ad iniziare la lavorazione del docu-film contenente il materiale girato durante il tour “Build A Forest”, realizzato grazie alla collaborazione con Fano Jazz Network e al bando SIAE “Per chi crea”.

Si tratterà di un lungometraggio che racconterà una storia di musica, viaggio ed amicizia nella quale si svilupperà anche il tema della pandemia Covid-19 esplosa in Europa durante il tour e della graduale percezione del profondo cambiamento che questa ha comportato.

La lavorazione prevederà alcuni mesi di produzione e post-produzione e, oltre al montaggio ad opera di Fabio Dipinto, vedrà l’integrazione del disegnatore e fumettista Corracomics (www.instagram.com/corracomics) che si occuperà di grafiche e animazioni per il lungometraggio.

I Satoyama stanno lavorando alla composizione di un repertorio di musiche originali appositamente composte per questo progetto.

 

www.satoyama.eu

www.facebook.com/satoyamaquartet/

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