A Porto il NOS Primavera Sound 2019

ha concluso la sua edizione

più eclettica e festosa

 

Il festival ha consolidato nella sua ottava edizione una proposta costituita da un cartellone diversificato, paritario e rischioso

 

Giunto alla sua ottava edizione il NOS Primavera Sound ha già vissuto una quantità di edizioni memorabili, che continuano a superare se stesse. Fin dalla sua prima edizione il successo del festival ha confermato un continuo miglioramento di anno in anno. L’edizione 2019 ha garantito la presenza di circa 75.000 partecipanti nel Parque da Cidade nei tre giorni del festival e lo ha fatto con il cartellone più eclettico e festoso che ha mai avuto. Solange, J BalvinStereolab, James Blake, Courney Barnett e gli Interpol hanno vissuto per la prima volta l’esperienza di un festival il cui vero headliner è il bellissimo Parque da Cidade.

Nonostante il brutto tempo della prima giornata e le varie avversità, il festival si è svolto in modo naturale e proprio per questo desidera ringraziare tutti i partecipanti per aver compreso le difficoltà di un’edizione ancora una volta colpita da un meteo avverso, ma che fortunatamente ha celebrato la diversità delle proposte e l’unicità dell’ambientazione mano nella mano con il suo pubblico.

Il tutto si è svolto con una media di 25.000 persone in ognuna delle tre giornate. L’ultima giornata, sabato, ha avuto molto da offrire: Rosalía, pronta per la sua incoronazione a Porto, Erykah Badu, che continua a sviluppare il suo soul retrospettivo sempre contemporaneo, i Low, che riescono ancora a trovare così tanta bellezza all’interno dell’orrore (e vice versa), Neneh Cherry, pronta ad aggiungersi per l’ennesima volta alla definizione di “avanguardia” e Nina Kraviz con il suo spettacolo conclusivo.

Come sempre il NOS Primavera Sound ha anche dato spazio a proposte più rischiose e difficili da trovare in festival di queste dimensioni, come l’apoteosi dei Sons of Kemet XL con le loro quattro batterie, lo straniante lutto di Lisabö, il post-rock coreano di Jambinai o il nuovo inclassificabile show di Jarvis Cocker.

Molti altri artisti hanno contribuito a dare forma ad un cartellone distribuito sui palchi inaugurati l’anno scorso: questa ottava edizione ha rappresentato anche la conferma del palco SEAT come secondo spazio principale, l’ambientazione idillica nel parco, ora noto come palco Pull&Bear e il Bits Stage, anch’esso rinnovato ed ampliato, un magazzino che nasconde un club di elettronica all’interno del festival stesso. Sono tutte tessere di un puzzle che si completa col palco NOS, il palco Super Bock e il palco Radio Primavera Sound, che insieme rendono il NOS Primavera Sound un gioiello (non troppo) nascosto tra i festival europei.

Il NOS Primavera Sound ritorneràal Parque da Cidade nel 2020, dall’11 al 13 giugno, e ha già i Pavement come prima band confermata. Il concerto della band, insieme a quello della prossima edizione del Primavera Sound di Barcellona, saranno gli unici concerti che la band farà il prossimo anno.

 

www.nosprimaverasound.com

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