
Vengono da Lucca, si fanno chiamare
Diari della Fine e sono il nuovo gioiellino della
Black Candy Records
Solitudine
Malinconia microcosmo
Malinconia macrocosmo
Il testo rimane decadente,il narratore è solo
La musica però porta fuori dalla stanza e pare a tratti ballabile,serena.
È sempre calma apparente,Leopardiana quasi.
Si vive molto il rapporto col foglio davanti,
SAUDADE che comincia con: “Organizziamoci mi hai detto..” È la chiave di lettura di tutto l’album.
Si maschera la solitudine con la musica fresca, ma è sempre contraddittorio il rapporto testo/musica.
Il brano “Nascere dove si muore” con un kick in 4/4 il narratore si domanda se, reciprocamente, la vita sia un sogno e la morte ne sia il risveglio e se così fosse non sarebbe un meraviglio ricordo ma un “pessimo ricordo”.
Il nostro momento di vita è quello bastardo dei 25 anni, dove sei più vicino ai 30 che ai 20, e come in “Giuda” ci si prova ad immaginare padri anziché figli.
Il tempo è sempre poco e il lavoro sempre troppo
Non c’è spazio per politica, non c’è spazio per cronaca, non c’è spazio per la protesta, c’è l’individuo, ci sono, ci sei te e c’è chi ascolta quello che ci diciamo quando siamo soli.
Tutto è vero e tutto è inventato, tutto è autobiografico, ma fatto recitare ad attori che non siamo noi e che interpretano le nostre parole.
La vera chiusura dell’album è l’unico brano dalla natura meno pop “Sanno solo sorridere”, dove per l’ennesima volta si ricorda che la solitudine non è uno stato, ma un continente.
L’uscita del nuovo album dei Diari della Fine “Documenti” è prevista per la fine di gennaio 2018 su Black Candy Records con distribuzione affidata ad Audioglobe. Il primo singolo “Inter Nos” sarà in tutte le radio dello Stivale a partire dalla metà di ottobre.
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